mercoledì 10 novembre 2021

Ultima notte a Soho (2021)

Ho pregato ogni divinità perché Ultima notte a Soho (Last Night in Soho), l'ultimo film diretto e co-sceneggiato da Edgar Wright, uscisse anche a Savona e, per una volta, sono stata esaudita, anche perché sarebbe una bestemmia non godersi questa meraviglia al cinema!


Trama: Eloise, orfana di genitori che vive con la nonna in un paesino della campagna inglese, riesce finalmente a coronare il suo sogno di andare a studiare come stilista in una prestigiosa accademia di design londinese. A Londra, però, comincia ad avere delle visioni legate agli anni '60 e alla vita sregolata di una ragazza di nome Sandie...


Ah, i bei tempi andati! Quando tutto era più glamour, più chic, più facile e bello. Chi non ha mai voluto essere nella Londra di fine anni '60, scoppiettante e alla moda, piena di possibilità? Lo sa bene Eloise, stilista in erba cresciuta in campagna che vive letteralmente nel mito di una Londra vissuta ai tempi dalla bellissima madre e che, quando le si presenta l'occasione sotto forma di borsa di studio per una prestigiosa scuola di moda, riempie una valigia di vinili e ricordi e corre nella capitale inglese, pronta a cominciare una nuova, rosea esistenza. Non ci mette molto la fanciulla a capire che la Londra di oggi è un casino popolato da orribili persone, in primis la sua simpatica compagna di stanza, ed è lì che le viene in soccorso il potere ereditato dalla madre e che le consente, letteralmente, di "rivivere il passato", entrando in risonanza con chi non c'è più; invece di affrontare la sua difficile esistenza presente, Eloise si appoggia agli agognati anni '60 scappando prima in un monolocale vintage e poi nel passato di Sandie, bionda che vorrebbe sfondare come cantante e che trova la sua occasione quando conosce Jack, di professione manager e habitué di locali. Ispirata, affascinata dal carattere forte di Sandie e coinvolta dalla storia d'amore tra lei e Jack, Eloise si abbandona al flusso del passato, abbandonando pezzi importanti della sua personalità per diventare un'imitazione di Sandie e cercare di vivere come lei, finendo letteralmente inghiottita da tutta l'oscurità che le "leggende" non raccontano. Ultima notte a Soho è dunque il racconto allucinante e allucinato di un sogno che va in frantumi e una pesante critica a chi infila la testa sotto la sabbia e rifiuta la realtà che lo circonda, nonché un bellissimo racconto di formazione che parte come un cliché e si trasforma in qualcosa di più profondo e oscuro, capace di parlare a chi non smette di disprezzare il presente e di dire "ah, non sono più i tempi di una volta, signora mia!".


Lo fa, neanche a dirlo, con un senso del ritmo, un gusto per i dettagli e una bravura che credo possiedano solo tre o quattro autori moderni, non di più. Ultima notte a Soho è una gioia per gli occhi e per le orecchie, uno di quei film che, una volta finiti, si vorrebbe riguardare in loop per ore, innanzitutto per godere del meccanismo ad orologeria della trama e poi per apprezzare ancor più ogni aspetto della messa in scena, quella bellezza tutta cinematografica per cui servono necessariamente uno schermo gigante, una sala buia e un impianto sonoro adeguato. La prima parte di Ultima notte a Soho ha lo stesso fascino senza tempo di un musical, è gioiosa ed affascinante anche nei momenti in cui Eloise decide di averne abbastanza del dormitorio, e porta per mano lo spettatore in una dimensione da sogno nel momento esatto in cui la ragazza scivola nel passato, con una sequenza deliziosa che riversa nei nostri occhi tutta l'affascinata incredulità di una persona che ha realizzato ogni suo desiderio. Anya Taylor-Joy, così diversa da Thomasin McKenzie (ma quest'ultima non è meno brava, eh), ci viene presentata come una dea scesa in terra e tale rimane per tutta la durata del film, in ogni circostanza, perché come ogni divinità non le è dato di dispensare solo bene e bellezza, ma anche terribile oscurità, incarnata in quell'alternanza di colori primari che mettono angoscia fin da subito, come ben insegnano Maestri come Bava, Argento e Roeg, ai quali Wright si è sicuramente ispirato. 


Le luci e i colori che scandiscono la vicenda di Eloise e Sandie sono importanti quanto la colonna sonora perfetta, contribuiscono assieme alla regia e al montaggio a creare sequenze indimenticabili, di una raffinatezza rara (e, a tratti, terrificanti), ma fondamentali sono anche i costumi e il trucco. Dopo Promising Young Woman, la pellicola di Wright è la seconda tra quelle che ho visto quest'anno dove anche gli abiti di scena si caricano di significati profondi, basta vedere la trasformazione non tanto di Sandy, le cui mise diventano sempre meno eleganti/romantiche e più sexy, ma soprattutto quella di Eloise; all'inizio la ragazza ha uno stile personalissimo, fatto di rimandi vintage cuciti su capi comunque giovanili, anzi, quasi da ragazzina, che vengono abbandonati però in favore di abbinamenti più adulti e sofisticati ma impersonali, poiché identici a quelli di Sandie, quando l'influenza di quest'ultima è al suo apice. Poco prima della terribile serata di Halloween, la psiche di Eloise è in pezzi e la protagonista non riesce più non solo a capire qual è il suo posto nel mondo, ma nemmeno a restare ancorata alla realtà, e ciò che indossa si appiattisce nella banalità di un bianco e nero (più nero che bianco, in realtà) fatto di abiti basic, sciatti, che la trasformano in una delle tante facce anonime destinate a perdersi in una Londra spietata, che accoglie moltissimi sogni ma non li custodisce, anzi, spesso li schiaccia. Non fatevi schiacciare voi, invece, da eventuali recensioni perplesse sul web, perché Ultima notte a Soho è un film splendido, l'ennesima conferma del valore di Wright come regista e sceneggiatore, un'opera che travalica i generi e che potrà appassionare tranquillamente sia i cultori dell'horror sia chi, "semplicemente", è innamorato perso della Settima Arte. 


Del regista e co-sceneggiatore Edgar Wright ho già parlato QUI. Terence Stamp (l'uomo coi capelli grigi), Anya Taylor-Joy (Sandie) e Matt Smith (Jack) li trovate invece ai rispettivi link.

Thomasin McKenzie interpreta Eloise. Neozelandese, ha partecipato a film come Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate, Jojo Rabbit e Old. Ha 21 anni. 


Diana Rigg
, alla quale il film è dedicato, interpreta Miss Collins. Assurta alla fama per il ruolo di Emma Peel nel serial TV Agente speciale e, più recentemente, per quello di Olenna in Game of Thrones, ha partecipato a film come Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà, Oscar insanguinato e ad altre serie quali Doctor Who. Inglese, è morta l'anno scorso, all'età 82 di anni.


Michael Ajao
, che interpreta Paul, era già nel cast di Attack the Block, mentre tra le guest star segnalo la presenza dei gemelli Phelps, alias Fred e George Weasley, al guardaroba. E ora, se Ultima notte a Soho vi è piaciuto, perché non recuperate qualcuno dei film che hanno ispirato Wright prima e durante la sua realizzazione, come L'occhio che uccide, 6 donne per l'assassino, Blow-Up e Repulsion? ENJOY!  

8 commenti:

  1. Locandina stupenda in stile vintage. Sembra quella de L'Orribile Segreto Del Dr. Hychock di Riccardo Freda con la stupenda Barbara Steele.

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    1. E' una locandina che metterei volentieri in casa. E Anya qui SEMBRA davvero la Steele, ha la stessa eleganza.

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  2. Ottima analisi!
    Bello bellissimo, che cattura dal primo all'ultimo minuto e con due protagoniste tra cui non saprei scegliere la preferita.
    La voglia di rivederlo c'è, anche perché tra i pochi lati negativi di Venezia è che l'abbuffata di film non permette di lasciarli respirare a dovere. Forse per questo non ha scavalcato gli altri film di Wright ai miei occhi, ma chissà che una seconda visione non mi faccia cambiare idea.

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    1. Grazie :)
      Io vorrei rivederlo in lingua originale, perché mi è sembrato che il doppiaggio della McKenzie non rendesse per nulla, ma tanto sicuramente acquisterò il bluray.
      Al momento, comunque, il mio cuore è sempre per Shaun, ci mancherebbe :D

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  3. Bella l'analisi!
    Poi, per quanto non mi abbia fatto gridare al miracolo, è sicuramente un film di gran classe e maestria.

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    1. Grazie :)
      Io continuo a preferire la trilogia, ma ce ne fossero di film come questo.

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  4. Mentre mi ricordi che devo ancora vedere "Promising Young Woman" ti ringrazio per l'analisi, ho ritrovato così tanto del cinema che amo in questo film, che ancora mi devo riprendere, Wright sta mettendo su una filmografia che levati, ma levati proprio. Cheers!

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    1. Grazie a te di avere letto. Promising Young Woman è un altro bel capolavoro di questo ricco 2021!

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