mercoledì 16 maggio 2018

Bright (2017)

Prima di Natale Netflix ha fatto uscire Bright, diretto nel 2017 dal regista David Ayer e, forse aiutata da un istinto atavico, ci ho messo un po' a recuperarlo...


Trama: in una Los Angeles dove gli umani convivono con orchi, elfi, fate e altre creature, i poliziotti Daryl e Nick, rispettivamente umano e orco, devono cercare di proteggere un'elfa detentrice di bacchetta magica senza venire uccisi dai diversi gruppi che le danno la caccia.



Buoni propositi 2018: cercare di fare pace con Mark Duplass (anche se non guarderò MAI Creep 2, mai nella vita, never ever) ed evitare qualsiasi pellicola che abbia Joel Edgerton tra gli attori principali. Non nomino Will Smith perché l'ex principe di Bel Air ha smesso di piacermi negli anni '90 e ogni sua apparizione mi provoca da decenni un tedio inenarrabile, la stessa cosa che succede in presenza di Joel Edgerton. Sono andata a rileggere i post relativi a tutti i film interpretati dall'attore e non c'è una sola recensione in cui mi sia ritrovata ad apprezzarlo, piuttosto davanti alla sua faccia la palpebra comincia a calarmi. Qui hanno cercato di darmela a bere seppellendolo sotto un trucco da Uruk-hai ma non stiamo a prenderci in giro: Joel Edgerton fa dormire sempre e comunque, con buona pace dei millemila fan dell'attore, orco o umano che sia. Date le premesse, ovvero la micidiale combo Smith/Edgerton, obiettivamente, come diamine avrebbe fatto a piacermi un film come Bright? Le persone si lamentano dell'umorismo presente nei film Marvel o in Star Wars ma io qui ammetto pubblicamente che preferirei diecimila Thor: Ragnarok e mille telefonate scherzo al roscio di Star Wars piuttosto che sopportare Will Smith che dice "non siamo in una profezia, siamo in una Toyota" mentre tutto intorno a lui è triste, cupo e violento peggio che in un Batman di Nolan venuto male. Povero Ayer. Prima è stato costretto a mettere mano a Suicide Squad, adesso si è preso in carico il compito di "nobilitare" e rendere seria una belinata da nerd senza fantasia come questo Bright e il risultato è il solito pasticciaccio brutto di un film né carne né pesce, poco divertente, non abbastanza violento e soprattutto affatto interessante. Per dire che il commento finale congiunto mio e del Bolluomo è stato: "Hanno sbagliato. O realizzavano una supercazzola totale piena di battute e personaggi scemi oppure spingevano il pedale sul cattivo gusto gore e buona camicia a tutti". Invece vogliamo fare gli Autori quando abbiamo in mano una robetta di sceneggiatura appena abbozzata, non giustificabile col fatto di voler realizzare una trilogia o, come invocano tutti on line, una serie TV.


L'alchimia tra Smith e Edgerton, umano e orco il cui rapporto è la copia blanda di quello già visto in mille altri buddy cop movies, non scatta mai nemmeno per sbaglio. Smith interpreta sempre il solito duro che vorrebbe ma non può, che millanta bastardaggine ma non farebbe male nemmeno ad una mosca perché "Ah, la famiglia, ah i figli" (moglie e figlia compaiono sì e no cinque minuti in tutto il film, per inciso) mentre Edgerton è l'ennesimo paria, orco tanto buonino come Lupo de Lupis che per questo viene odiato dagli altri orchi in quanto "traditore" e dagli umani leghist... ehm, poliziotti corrotti in quanto immigrat...ehm, orco. Il fulcro del rapporto tra i due è il solito odio malriposto da parte del polo apparentemente più avvantaggiato (SPOILER: Will Smith) verso il suo compare che è semplicemente un po' scemino, ingenuo ma fondamentalmente buono e il risultato finale di tutte le avventure è tanto scontato quanto loffio, soprattutto quando a fare da background c'è un universo fantasy abbozzato in modo talmente banale che forse persino un quattordicenne avrebbe fatto di meglio. Gli orchi sono dei cattivoni gangsta, gli elfi dei fighetti ricchissimi, i latinos rimangono tali e gli altri umani non latinos sono impegnati a scacciare le fatine dai prati; ogni tanto spunta un bright, ovvero gente capace di usare le bacchette magiche, e alcuni elfi non sono felici dei loro privilegi e vorrebbero far tornare in vita il Signore Oscuro (Voldemort, Sauron, Berlusconi, nominatene uno a caso...) proprio grazie alle suddette bacchette. Punto. La povera Lucy Fry, costretta a fare la portatrice di bacchetta muta o gemente per un buon 90% del tempo (SPOILER: di Milla Jovovich ne Il quinto elemento ce n'è una, signori, mi spiace), non ha un centesimo della verve che la caratterizzava in Wolf Creek - La serie e i poveri spettatori già scoglionati dopo mezz'ora di 'sta tiritera imbarazzante, come me, non aspettano altro che vedere la sempre cazzutissima Noomi Rapace pigliare a calci nel sedere lei e i suoi due protettori, possibilmente in un profluvio di sangue & viscere oltre che morte & distruzione. Bon, sinceramente non ho più voglia di spendere tempo per parlare di 'sta cretinata. Personalmente non mi sono divertita guardandola quindi non la consiglio, se invece pensate che il genere possa piacervi dategli un'occhiata ma poi non dite che non vi avevo avvertiti. A 'sti punti, Rapace per Rapace e Netflix per Netflix consiglierei piuttosto la visione del pregevolissimo Seven Sisters, ad Ayers invece suggerisco di smettere di lavorare a scopo alimentare e prendersi un paio d'anni sabbatici a riflettere.


Del regista David Ayer ho già parlato QUI. Will Smith (Daryl Ward), Joel Edgerton (Nick Jacoby), Noomi Rapace (Leilah), Edgar Ramirez (Kandomere), Lucy Fry (Tikka) e Jay Hernandez (Rodriguez) li trovate invece ai rispettivi link.

Kenneth Choi interpreta Yamahara. Americano, ha partecipato a film come Captain America - Il primo vendicatore, The Wolf of Wall Street, Suicide Squad, Spider-Man: Homecoming e serie quali Più forte ragazzi, Roswell, La vita secondo Jim, Dr. House, CSI, 24, Heroes, Agents of S.H.I.E.L.D. e American Crime Story. Ha 47 anni e quattro film in uscita.


Pochi giorni fa Netflix ha annunciato ufficialmente il seguito di Bright, sempre con David Ayer alla regia e Will Smith e Joel Edgerton come protagonisti: buon per loro ma non starò a trattenere il fiato! Nel frattempo, se Bright vi fosse piaciuto, recuperate End of Watch - Tolleranza zero (al quale Max Landis si è ispirato per la sceneggiatura). ENJOY!

14 commenti:

  1. Mi piace più l'ambientazione del film, che il film stesso. Potrebbe benissimo esser presa per farci un gdr o giochi simili.

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    1. L'ambientazione infatti era vincente. Peccato per la trama molla...

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  2. Avete ragione tu e il tuo uomo... ne avevo già sentito parlare, per me è una trashata che non vuole esserlo, anzi pretende di essere seria. E a che pro? Polizia, fate, elfi... no.

    Moz-

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    1. Seria è serissima, come la morte e le tasse. Quindi NOPE.

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  3. Potrebbe piacere perfino a mia moglie che odia cordialmente sia Will Smith che il fantasy. ;)

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    1. Bwahahah allora siamo davvero a cavallo! Le carte del divorzio le hai già pronte, sì?

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  4. A me invece ha divertito ed intrattenuto. Credo di essere stato l'unico a difenderlo. ;)

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    1. No dai, c'è anche Mel che lo ha apprezzato :)

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    2. Io e il marito siamo fra quelli che online inneggiano alla serie TV!
      Hahahaha!
      Certo non sarà originale,ma l'ambientazione è fighissima,e secondo me ha molto potenziale <3

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    3. Ecco, vedi che Ford non è solo? :P
      Comunque stanno già preparando il due, no?

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  5. La maggior parte dei film fantasy che mi vengono in mente sono seri, non è un genere che si presta molto a stravolgimenti, anche se metaforico è molto canonico, se invece di creature magiche ci fossero stati gli alieni sarebbe stato un film d'azione.

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    1. Mah, questo è un film d'azione con le creature del fantasy. Come idea era grande, soltanto che il risultato è moscio...

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  6. Questo film è come una confezione di fermenti lattici vuota: inutile. Due ore buttate propio, non si salva nulla, forse appena la colonna sonora se ascoltata senza supporto delle immagini, perchè per come è montato e diretto mi meraviglio pure che in passato Ayer abbia partorito "Fury"

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    1. Pensa che io non ricordo nemmeno la colonna sonora, più!
      Povero Ayer.

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