Nonostante l'anno scorso abbia fallito malissimo, ho deciso di riprovare, anche per il 2025, questa Horror Challenge di Letterboxd, perché la precedente mi aveva dato molte soddisfazioni, nonostante la mia impossibilità a finirla. L'idea sarebbe pubblicare un post alla settimana, ma a causa di festività e Golden Globes la prima settimana di gennaio è già andata, quindi ho scelto di accorpare, per pignoleria, i primi due film. ENJOY!
1. L'horror più popolare nella tua wishlist: Bodies, Bodies, Bodies di Halina Rejin
Tra una cosa e l'altra, non ero riuscita a guardarlo nel 2023 ed era rimasto lì, perso nella miriade di titoli della mia wishlist. E pensare che è stato prodotto dalla A24, casa alla quale, solitamente, do la massima priorità. A onor del vero, non si è rivelato uno di quei film da recuperare a tutti i costi, anche se io mi sono divertita moltissimo a guardarlo. Bodies, Bodies, Bodies è un teen horror basato sul gioco omonimo, quello che da bambini facevamo con le carte e chiamavamo "Killer", in cui una persona è l'assassino e gli altri le vittime che devono indovinarne l'identità (noi avevamo anche il detective tra i personaggi, mi pare che qui invece non ci sia). Come da prassi, un gioco innocente condotto durante una serata di tempesta, all'interno di un'enorme casa, diventa la base per tirare fuori scazzi accumulati nel tempo, reciproche invidie, tradimenti, insomma, tutto quello che può far uscire di testa un gruppo di Gen X falsi come i soldi del Monopoli, per la maggior parte ricchi ed annoiati. L'aspetto assai divertente di Bodies, Bodies, Bodies, oltre al finale da applauso, è la perfidia con la quale la sceneggiatura bolla i personaggi (anche quelli in apparenza "positivi") come delle superficiali minchie di mare egocentriche, asservite al Dio cellulare e al linguaggio da social, tanto che ogni dialogo sembra preso di peso da pagine blog, deliri da ticktockers e frasi fatte da instagrammer. Niente male, per un film che era nato come un semplice slasher e la cui sceneggiatura è stata rimaneggiata pesantemente, per risultare meno banale. Bella la regia, bellissimo l'utilizzo creativo delle luci artificiali (cellulari e braccialetti al neon) e interessante il cast, all'interno del quale spicca la sempre adorabile Rachel Sennott, che si mangia il resto dei colleghi non solo in un monologo da antologia, ma in ogni scena in cui compare. Se vi piace il genere teen, e non temete di sentirvi dei boomer senza speranza, potreste divertirvi parecchio.
Al momento, lo trovate ancora a noleggio su Prime e Apple TV. Se Bodies, Bodies, Bodies vi fosse piaciuto recuperate le fonti di ispirazione dichiarate della regista, come Le iene, Schegge di follia e Kids, aggiungendo anche Sissy.
2. L'horror col voto più basso nella tua wishlist: The Boy - La maledizione di Brahms di William Brent Bell
Non so neppure come mai fosse in wishlist, visto che non ritengo il precedente The Boy particolarmente memorabile, ma tant'è. Prima di affrontare La maledizione di Brahms non l'ho neppure riguardato ma, tra Wikipedia e la mia recensione dell'epoca, qualcosa è tornato alla memoria, quanto basta per ritenere il sequel una paraculata che si gira un po' come vuole i presupposti del primo, non disprezzabile film. Al quale, La maledizione di Brahms, pur non essendo orribile come molti vorrebbero far credere, non è degno nemmeno di allacciare le scarpe. Trattasi infatti di ennesimo, banale film a base di pupazzi demoniaci che tentano di traviare un povero pargolo già traumatizzato da una famiglia composta da padre clueless e madre inaffidabile, tra l'altro dotata dell'"espressività" della dawsoniana Joey. Brahms, col suo sembiante tremendo, mette sempre ansia, ma il body count è bassissimo, così come il livello di tensione o la preoccupazione per il destino dei protagonisti. La cosa peggiore, però, è che La maledizione di Brahms non sfrutta né le potenzialità della bellissima villa che era il fiore all'occhiello del suo predecessore, né l'ambientazione inglese, tanto che persino Ralph Ineson risulta sprecato. Non sarà il film peggiore che ho visto nella mia vita, ma rimane comunque un horrorino senza infamia e senza lode, che, nonostante la durata brevissima, mi ha anche fatto calare un po' la palpebra.
Al momento, il film non è disponibile nei servizi streaming italiani. Se The Boy - La maledizione di Brahms vi fosse piaciuto recuperate The Boy, anche se non è indispensabile ai fini della comprensione del sequel, e i film della serie Annabelle.
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