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venerdì 29 luglio 2022

Il silenzio dei prosciutti (1994)

Sono emozionatissima. Finalmente è arrivato il momento di parlare del mio guilty pleasure per eccellenza, Il silenzio dei prosciutti, scritto e diretto nel 1994 da Ezio Greggio.


Trama: l'agente speciale Jo Dee Fostar deve indagare sulla scomparsa della sua fidanzata Jane, fuggita coi soldi rubati al proprio capo e finita nelle grinfie del misterioso proprietario di cimiteri Antonio Motel...


Disclaimer: io amo questo film. Qualunque critico illuminato vero, qualunque cinèfilo dell'internet, qualunque persona dotata di senno proverà a farmi passare questo amore, facendomi aprire gli occhi sui millemila difetti de Il silenzio dei prosciutti troverà un muro davanti a sé, perché l'amore vero ACCETTA  i difetti e questa parodia ne è zeppa, ne sono consapevole. Eppure l'avrò guardata, da bambina e ragazzina, almeno trenta volte e non avete idea della gioia che mi è sorta in cuore quando, qualche settimana fa, l'ho vista per caso sul Canale 34 e mi sono ritrovata impossibilitata a staccare gli occhi dallo schermo. Per chi non avesse mai guardato Il silenzio dei prosciutti, una breve spiegazione. Il film è una parodia che mescola principalmente la trama di Psyco ad elementi de Il silenzio degli innocenti e il livello di umorismo è, che ve lo dico a fare, quello di un ragazzino entusiasta che crede di far ridere (ovvero Ezio Greggio) ispirandosi non già ai film di Mel Brooks, ma più a L'aereo più pazzo del mondo oppure Hot Shots!. Non c'è nulla di particolarmente raffinato, l'umorismo a base di gag scatologiche, sessuali o semplicemente infantili si spreca, ed Ezio Greggio, che interpreta anche il "villain" Antonio Motel, sembra non essere mai uscito da una puntata di Drive In e, di tanto in tanto, la sua interpretazione tenta di rifarsi, senza successo, a quelle di Marty Feldman. Questa, ovviamente, è solo la punta dell'iceberg dei difetti del film, ai quali bisogna aggiungere l'approccio grezzo dietro la macchina da presa e la caratteristica "caducità" di buona parte dell'umorismo legato ad elementi tipici dell'epoca, di cui patiscono spesso anche le parodie più riuscite e che rischia di appannarle o renderle meno divertenti per chi non riesce a cogliere il riferimento. Eppure, come ho scritto prima, in questo caso sorvolo su tutto, e per un motivo ben preciso.


Il motivo è che, da bambina, Ezio Greggio mi faceva riderissimo (ora non gli sputerei in faccia nemmeno se bruciasse, all due respect) e non sto nemmeno a dirvi quanto adorassi i film completamente fuori di senno come il già citato Hot Shots!, quindi per me Il silenzio dei prosciutti era il non plus ultra della comicità e quell'imprinting è rimasto intatto fino a oggi, tanto da cancellare dal mio cervello ogni capacità di discernimento critico. Non posso fare altro che sbellicarmi davanti a un grandioso Dom DeLuise che urla "Iggy-Poo!" profondendosi nella soave imitazione del Dottor Hannibal Lecter o ai dialoghi non-sense tra lui e un Billy Zane in stato di grazia, pronto ad abbracciare il trash senza riserve nei panni dello stupidissimo Jo Dee Fostar, e come posso non adorare Ezio Greggio vestito come un becchino, che tratta tutti gli ospiti del suo "cimitero chiamato Motel" con lo scazzo fotonico di un killer costretto a fare il superlavoro? Credetemi se vi dico che, anche a 41 anni, ho riso di cuore per qualsiasi gag, anche la più triste (in questo caso, quella di Pavarotti a pezzi), anche la più becera (quelle che riguardano il grasso Putrid) e che, soprattutto, sono rimasta affascinata da ciò che da ragazzina non potevo comprendere. Ma, signori, avete idea del cast che è riuscito a tirare su Il silenzio dei prosciutti? Mi sembrava di essere in un universo parallelo. In quale favoloso, berlusconiano mondo zeppo di cocaina Ezio Greggio è riuscito a chiamare sul set di una parodia stroncata in ogni dove e distribuita non si sa in virtù di cosa gente come John Carpenter (!!), Joe Dante, John Landis, Martin Balsam (che fa la parodia del suo ruolo più famoso), Mel Brooks, John Astin, Shelley Winters e chi più ne ha più ne metta? E lo stesso Billy Zane, ragazzi, in quegli anni era bello come il sole e all'apice della carriera, è incredibile anche solo pensare che si sia prestato. Per questi e per mille altri motivi continuerò sempre a sbandierare il mio amore per questo frutto di un universo alternativo finito per sbaglio in questo... e continuerò sempre a piangere all'idea che Jurassic Pork non sia mai stato girato mentre ci siamo beccati quell'orrore di Chicken Park!


Dom DeLuise (Dr. Animal Cannibal Pizza), Billy Zane (Jo Dee Fostar), Martin Balsam (Detective Balsam), Shelley Winters (la madre), Tony Cox (Guardia nana), Joe Dante (Moribondo), John Carpenter (Uomo con l'impermeabile) e John Landis (Agente dell'FBI) li trovate ai rispettivi link. 

Ezio Greggio è il regista e sceneggiatore della pellicola, inoltre interpreta Antonio Motel. Piemontese, ha diretto altri film come Killer per caso, Svitati e Box Office 3D: Il film dei film. Anche produttore, ha 67 anni.


Joanna Pacula interpreta Lily Wine. Polacca, ha partecipato a film come Gorky Park, Il bacio del terrore, Virus e Tombstone. Ha 65 anni.  


Stuart Pankin interpreta l'ispettore Pete Putrid. Americano, ha partecipato a film come Attrazione fatale, Aracnofobia, Congo, Striptease, e a serie quali Chips, Saranno famosi, Casa Keaton, Otto sotto un tetto, Ally McBeal, Innamorati pazzi, Walker Texas Ranger, Malcom, Dharma & Greg, Raven e Desperate Housewives; come doppiatore ha lavorato per Darkwing Duck, Bonkers, Dinosauri, Batman, Aladdin, Mucca e pollo, Angry Beavers, Animaniacs e Hercules. Anche sceneggiatore, ha 76 anni.


John Astin interpreta il Ranger. Americano, indimenticabile Gomez originale de La famiglia Addams, ha partecipato a film come West Side Story, Tutto accadde un venerdì, Il ritorno dei pomodori assassini, Gremlins 2 - La nuova stirpe, Killer Tomatoes Strike Back!, Killer Tomatoes Eat France!, Sospesi nel tempo e ad altre serie quali Ai confini della realtà, Dennis the Menace, Star Trek, Batman, Fantasilandia, Il mio amico Arnold, Love Boat, I racconti della cripta, Innamorati pazzi, La signora in giallo, Una bionda per papà e La tata; come doppiatore ha lavorato per Bonkers, Tazmania, Aladdin, Johnny Bravo, Mignolo e Prof. Anche regista, sceneggiatore e produttore, ha 92 anni e un film in uscita.


Charlene Tilton è famosa per avere interpretato una delle sorelle di Bobby nella serie Dallas mentre Bubba Smith, che interpreta Olaf, è l'Hightower della serie Scuola di polizia. Ciò detto, se Il silenzio dei prosciutti vi fosse piaciuto, recuperate Hot Shots!, Hot Shots! 2, Palle in canna, L'aereo più pazzo del mondo, Dracula morto e contento e Robin Hood - Un uomo in calzamaglia. ENJOY!

venerdì 5 febbraio 2016

Balle spaziali (1987)

Chiedo perdono, qualche tempo fa vi ho buggerati. Avevo promesso di non toccare più l'argomento Star Wars fino al 2017 ma oggi ci picchierò molto vicino grazie al post dedicato ad uno dei miti della mia infanzia: Balle spaziali (Spaceballs), diretto e co-sceneggiato nel 1987 dal regista Mel Brooks.



Trama: in una galassia lontana lontana il malvagio Presidente Scrocco, coadiuvato dal fido Casco Nero e dal Colonnello Nunziatella, trama per rubare l'aria al pianeta Druidia. Cerca così di rapire la principessa Vespa ma deve fare i conti con Stella Solitaria e il suo aiutante Rutto, protetti dal potere dello Sforzo...



Alzi la mano chi oggi ha più di 30 anni e ancora ricorda con gioia le serate passate davanti alla TV a guardare scult come Balle spaziali!! All'epoca dei suoi passaggi televisivi questa parodia "minore" di Mel Brooks era probabilmente famosa quanto la trilogia che metteva alla berlina e non c'era ragazzino che non si scompisciasse dalle risate davanti alle mattane di Casco Nero, al potente Yogurt con il suo Sforzo, all'abominevole Pizza The Hutt, all'"allarme" vergine di Dorothy, al tenero Rutto e all'inopportuna Comandantessa Zircon, apprezzando forse più le fantasiose e a tratti geniali forzature dell'adattamento italiano che la storia in sé (col senno di poi posso affermare tranquillamente che come parodie sono molto meglio riuscite Robin Hood - Un uomo in calzamaglia e Dracula morto e contento, non nomino ovviamente Frankenstein Jr. perché lì siamo nell'empireo dei cult). Storia che ricalca piuttosto fedelmente quella dei primi due Guerre Stellari, con personaggi che sono le parodie delle loro controparti "reali" e un protagonista che è l'unione di Han Solo e Luke Skywalker, dotato dell'arrogante piacioneria del primo e dei poteri del secondo; Balle spaziali gioca interamente sulle esilaranti gag dei "cattivi" (Scrocco, Nunziatella e soprattutto Casco Nero fanno a gara per accaparrarsi il ruolo di massimo idiota nel film ma vince di misura il primo pare, almeno a quello che dicono ad un certo punto gli altri due!) e affonda i denti della sua parte più satirica nelle scandalose campagne marketing condotte da Lucas, il quale ha convertito fin da subito la trilogia di Guerre Stellari in una macchina per soldi basata interamente sul merchandising. Nel mondo di Scrocco e persino in quello di Yogurt tutto è basato sul profitto e qualsiasi oggetto compaia sullo schermo reca fiero il logo di Balle Spaziali, pellicola dove i protagonisti sono consapevoli di trovarsi all'interno di un film, tanto da utilizzarne la videocassetta per trovare i nemici oppure augurarsi di ritornare in un seguito (che, dispiace dirlo, c'è stato solo in Italia, nel momento in cui dei titolisti/distributori scellerati hanno deciso di tradurre Martians, Go Home! con Balle Spaziali 2 - La vendetta).


Balle Spaziali è ricco di trovate simpatiche ma c'è da dire che dopo quasi 30 anni dalla sua uscita quello che porta lo spettatore ad apprezzarlo sono soprattutto i camei di attori amatissimi in quegli anni e le citazioni capaci di non soccombere al tempo che passa (John Hurt e l'alien ballerino meriterebbero l'Oscar ancora oggi, così come la citazione de Il pianeta delle scimmie mentre Max Headroom chi se lo ricorda più?). Il compianto John Candy nei panni di Rutto è fantastico nella sua incosciente tenerezza canina e vedere spuntare Michael Winslow ad imitare la vocetta del radar mette i brividi lungo la schiena ma è a Rick Moranis che va il mio amore eterno: il suo Casco Nero è la banalità del male, la mancanza di spina dorsale di un ragioniere occhialuto costretto a fare la voce grossa, un umanissimo (e basso) Gatto Silvestro al quale toccano le peggiori sfighe. Da il bianco anche Mel Brooks, che non solo è regista e co-sceneggiatore ma interpreta anche due personaggi, il cattivissimo Presidente Scrocco (col suo saluto esilarante) e l'anziano Yogurt con il suo Sforzo, ovvero lo Schwartz, in lingua originale. A questo punto, poveracci, mi tocca spezzare una lancia per gli adattatori al doppiaggio perché se mi dovessi trovare davanti un'opera di Mel Brooks da tradurre probabilmente mi metterei a piangere, zeppe come sono di riferimenti alla cultura Yiddish e, ovviamente, a quella Americana: trasformare Pizza the Hutt (riferimento a Jabba the Hutt, ovviamente, ma anche alla catena Pizza Hut) in Pizza Margherita, il Colonnello Sandurz (dal colonnello Saunders del Kentucky Fried Chicken, ecco perché a un certo punto Casco Nero gli da del pollo) in Colonnello Nunziatella e, appunto, lo Schwartz (che non vuol dire nulla in effetti ma ricorda tanto la parola Yiddish Schwanz, ovvero coda o fallo, non a caso le spade laser si tengono in maniera "equivoca") in Sforzo e tante altre "acrobazie" linguistiche meritano il plauso per il tentativo di venire incontro al pubblico italiano e rendere il film più fruibile e divertente. A voi, non resta altro che scoprirlo o ri-scoprirlo e augurarvi che lo Sforzo sia con voi!!


Di Mel Brooks, regista, sceneggiatore e interprete sia di Scrocco che di Yogurt, ho già parlato QUI. John Candy (Rutto), Rick Moranis (Casco Nero), Bill Pullman (Stella Solitaria), Michael Winslow (Addetto al radar), John Hurt (John Hurt) e Tony Cox (Dink) li trovate invece ai rispettivi link.

Daphne Zuniga interpreta la Principessa Vespa. Americana, ha partecipato a film come La mosca 2, Pandora's Clock - La Terra è in pericolo e a serie come Casa Keaton, Melrose Place e Nip/Tuck; come doppiatrice, ha lavorato per le serie Johnny Bravo e Spaceballs: The Animated Series. Anche produttrice e regista, ha 44 anni e tre film in uscita.


Dick Van Patten (vero nome Richard Vincent Van Patten) interpreta Re Roland. Americano, ha partecipato a film come Pistaaa... arriva il gatto delle nevi, Tutto accadde un venerdì, Quello strano cane di... papà, Robin Hood - Un uomo in calzamaglia e a serie come Strega per amore, Wonder Woman, L'uomo da sei milioni di dollari, Happy Days, Chips, La famiglia Bradford, Love Boat, La signora in giallo, Genitori in blue jeans, Baywatch e That's 70s Show; come doppiatore, ha lavorato nella serie I Griffin. E' morto nel 2015 all'età di 86 anni.


Joan Rivers (vero nome Joan Alexandra Molinsky) è la voce originale di Dorothy. Americana, ha partecipato a film come Senti chi parla, La signora ammazzatutti, I Puffi, Iron Man 3 e a serie come Love Boat, Perfetti... ma non troppo e Nip/Tuck; inoltre ha lavorato come doppiatrice per le serie Spaceballs: The Animated Series, I Simpson e il film Shrek 2. Anche sceneggiatrice, produttrice e regista, è morta nel 2014 all'età di 81 anni.


Dom DeLuise (vero nome Dominick DeLuise) è la voce originale di Pizza Margherita. Americano, lo ricordo per film come Mezzogiorno e mezzo di fuoco, L'ultima follia di Mel Brooks,  Robin Hood - Un uomo in calzamaglia, Il silenzio dei prosciutti e Killer per caso, inoltre ha partecipato a serie come Beverly Hills 90210, Una famiglia del terzo tipo, Hercules e Sabrina vita da strega; come doppiatore, ha lavorato nelle serie The Ren & Stimpy Show, Mucca e Pollo, Scuola di polizia, Rugrats, Il laboratorio di Dexter, Robot Chicken, Spaceballs: The Animated Series e per i film Brisby e il segreto di Nimh, Fievel sbarca in America, Oliver & Company e Fievel conquista il West. Anche regista e produttore, è morto nel 2009 all'età di 75 anni.


George Lucas si era letteralmente innamorato dello script del film, tanto da avere prestato a Brooks non solo il Millenium Falcon ma anche alcuni effetti speciali e scene "scartate" dalla trilogia... ovviamente, a condizione che non venisse prodotto alcun merchandising di Balle spaziali. Per quanto riguarda gli attori, pare che Brooks abbia cercato inutilmente di convincere Tom Cruise o Tom Hanks ad interpretare Stella Solitaria mentre Steve Martin sarebbe stata la prima scelta per il Colonnello Nunziatella. Del film, come ho detto, non è stato girato un seguito; in compenso, nel 2008 è uscita Spaceballs: The Animated Series, durata solo una stagione ed inedita in Italia. In conclusione, se Balle spaziali vi fosse piaciuto recuperate Robin Hood - Un uomo in calzamaglia, Frankenstein Jr., Mezzogiorno e mezzo di fuoco, L'aereo più pazzo del mondo, la trilogia de Una pallottola spuntata, Hot Shots! e Hot Shots! 2. ENJOY!

martedì 12 marzo 2013

Il grande e potente Oz (2013)

Tanta era l'attesa per l'ultima fatica di Sam Raimi, Il grande e potente Oz (Oz the Great and Powerful) e domenica sera sono andata a vederlo con un paio di amici, entrando in sala già bestemmiando a causa del molesto occhialetto 3D...


Trama: Oscar "Oz" Diggs lavora come mago in un circo itinerante. La sua natura di donnaiolo e cialtrone lo mette nei guai una volta di troppo e, costretto a scappare da due colleghi inferociti, sale su una mongolfiera che viene però risucchiata da un tornado e catapultata nel Regno di Oz. Lì il sedicente Mago dovrà riuscire a barcamenarsi tra profezie e streghe buone e malvagie...


Il grande e potente Oz è sicuramente grande come promesso. Il dispiego di mezzi usato per riportare sullo schermo il mondo creato da L.Frank Baum è a dir poco incredibile e Sam Raimi si avvale di ogni trucco e magia disponibili per offrire allo spettatore un tripudio di colori, immagini, animali fantastici, fiori fatti di gemme, paesaggi incantati e quant'altro possa solleticare l'immaginazione e dare l'illusione di trovarsi in un mondo "altro". Coadiuvato da un Danny Elfman in formissima (a cui devono aver sparato sul finale per fare posto alla gnaulante Mariah Carey) il regista si dimostra padrone dell'odioso 3D confezionando i primi dieci minuti di film come se fossero un gioiellino in bianco e nero, a partire dallo splendido teatrino dei titoli di testa per arrivare alla fantastica sequenza dell'uragano, che ricorda i momenti più deliranti de L'armata delle Tenebre. Il passaggio dalla monocromia all’abbacinante colore (con conseguente cambiamento del formato dello schermo, che ho percepito ad occhio ma mi mancano i termini tecnici per definirlo, perdonate…) è altrettanto meraviglioso e lascia letteralmente a bocca aperta per la bellezza dei paesaggi toccati dalla mongolfiera del grande Mago, mentre proseguendo con la visione del film ho potuto apprezzare sia le mise delle streghe cattive, soprattutto quella stilosissima di Mila Kunis, sia la finissima realizzazione della bambolina di porcellana (il personaggio più riuscito di tutto il film assieme ad Evanora e l’unico in grado di riuscire ad emozionare), sia lo spettacolare finale horror, dove la Strega privata dei suoi poteri mi ha tanto ricordato la vecchia nascosta in cantina ne La casa 2 o quella di Drag Me to Hell. L’ultimo film di Raimi è dunque sicuramente Grande… ma è anche Potente?


No, porca vacca schifa, no! Non è Potente per nulla, anzi è cialtrone come il suo protagonista, il gigione ed insopportabile James Franco col sorriso berlusconiano e i modi da Silvano, il mago di Milano, che avrei preso a ceffoni una volta e sì e l’altra pure durante i tristi siparietti col nano Knuck (Lo scambio “Hey, brontolone!” “Mi chiamo Knuck…” “Va bene, brontolone!” me lo fai una volta, alla terza il livello del film diventa pari a un qualsiasi lungometraggio di Barbie…) e in generale nel 90% delle sequenze: ciccio mio, anche Johnny Depp alla decima smorfia mi scatena un odio inconsulto, figuriamoci tu che, con tutto il rispetto, puoi giusto baciargli i piedi. E visto che tiriamo in ballo il gemello diverso di Burton, purtroppo quello che valeva per Alice in Wonderland vale anche per Il grande e potente Oz. L’abbondante CG strappa sicuramente mugolii di meraviglia per i primi dieci minuti, poi diventa di una pesantezza quasi insostenibile, soprattutto quando viene usata per sostenere una trama bambinesca e personaggi stereotipati e vuotissimi, senza contare che in alcune sequenze si percepisce palesemente lo “scollamento” tra gli attori e il finto mondo che li circonda. Il film manca di emozioni e sentimenti reali, l’idea di mostrare i trucchi di Oz come metafora del cinema è tirata per i capelli e francamente da Raimi mi aspettavo qualche virata in più verso l’horror e il grottesco. Voi mi direte: è un film della Disney, bisogna pensare anche ai bambini. Io vi butto lì solo un titolo, Nel fantastico mondo di Oz, sempre prodotto negli anni ’80 dalla Disney, e vi dico che in quella pellicola c’erano degli inquietantissimi uomini dotati di ruote cigolanti che inseguivano i protagonisti, una strega che collezionava teste e che la povera Dorothy veniva rinchiusa in un cupissimo manicomio perché la gente del Kansas era convinta che avesse le visioni. Altro che babbuini con le ali, fiori con le zanne e streghette in fregola! Verso la fine del film tocca anche sorbirsi l'abbozzo di una canzoncina cantata dai nanetti e nemmeno la bellezza di una Città di Smeraldo tanto simile al paesaggio urbano di Metropolis mi può salvare dalla rara stupidità della buonissima Strega Glinda. Insomma, Il grande e potente Oz è tanto fumo e niente arrosto, gli do la sufficienza giusto per l'inizio e per un paio di belle idee qui e là, ma per il resto Raimi sembra avere imboccato la china discendente di Burton... speriamo che presto arrivi un deadite a mordergli le chiappe e farlo rinsavire.


Di James Franco (Oz), Mila Kunis (Theodora), Rachel Weisz (Evanora), Michelle Williams (Annie/Glinda), Bill Cobbs (Mastro stagnino), Tony Cox (Knuck), Bruce Campbell (la guardia alle porte della Città di smeraldo) e Ted Raimi (uno degli scettici che compaiono durante lo spettacolo di Oz) ho già parlato ai rispettivi link.

Sam Raimi (vero nome Samuel Marshall Raimi) è il regista della pellicola. Uno dei miei registi preferiti, ha diretto film come La casa, La casa 2, Darkman, L’armata delle tenebre, Pronti a morire, Soldi sporchi, The Gift – Il dono, Spider-Man, Spider-Man 2, Spider-Man 3 e Drag Me to Hell. Americano, anche produttore, sceneggiatore e attore, ha 54 anni.


Zach Braff (vero nome Zachary Ismael Braff) interpreta Frank e presta la voce alla scimmietta volante Finley. Indimenticabile J.D. della serie Scrubs, ha partecipato anche al film La mia vita a Garden State. Anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 37 anni.


Nel corso della recensione ho citato Johnny Depp e le sue smorfie; ebbene, sappiate che l'attore era in trattative, assieme al fighissimo Robert Downey Jr., per il ruolo di protagonista. Certo, se quest’ultimo avesse accettato la parte sarebbe stato molto più credibile di James Franco come tombeur de streghe! A proposito del cast femminile, pare invece che Michelle Williams e Hilary Swank siano state le prime scelte del regista per il ruolo di Evanora e che poi Raimi si sia fatto convincere dalla Weisz a dare a lei la parte. La Williams è finita così a vestire i panni di Glinda al posto di Blake Lively, che ha preferito cimentarsi ne Le belve. Se Il grande e potente Oz vi fosse piaciuto, recuperate innanzitutto Il mago di Oz con Judy Garland (sapevate che Raimi non ha potuto usare le scarpette rosse di Dorothy e che hanno dovuto cambiare i tratti somatici e il colore della Strega dell'Ovest perché la Warner Bros. detiene ancora i diritti per quelli che sono veri e propri "marchi di fabbrica" del film del 1939? Sapevatelo!!) e il meraviglioso ed ampiamente citato Nel fantastico mondo di Oz, poi concludete l’opera con Alice in Wonderland. ENJOY!!

sabato 24 dicembre 2011

Babbo Bastardo (2003)

Finalmente. Finalmente l'ho visto anche io. Amici e colleghi a parlarmi di Babbo Bastardo (Bad Santa), diretto nel 2003 da Terry Zwigoff, e io che ero costretta a chinare la testa con vergogna ammettendo di non sapere neppure di cosa stessero parlando. Ma ieri sera, grazie ad una stranamente buona programmazione di Italia Uno, ho colmato la lacuna... perché chi c**** ha detto che a Natale dobbiamo tutti essere più buoni?


Trama: Willie è un ladro ubriacone propenso all'autolesionismo che, ogni Natale, si mette d'accordo col nano Marcus per derubare un centro commerciale dopo averci lavorato come Babbo Natale. Complice anche una guardia corrotta e un bambino solitario, questa volta il colpo non sarà facile...


Babbo Bastardo è davvero una m****. Cioé, è un bel film e fa ridere tantissimo, ma Billy Bob Thornton è davvero uno schifuomo laido e sucido come ce ne sono pochi (durante i titoli di coda si legge di bere vodka responsabilmente, ma l'attore ha ammesso che durante le riprese era davvero parecchio devastato). E il suo Willie è un personaggio disgustoso, patetico, sfigato e per questo assolutamente esilarante. Questa pellicola è l'ideale per le feste natalizie, anche se non riuscirà ad intaccare la mia Top 5, per un semplice motivo: a modo suo è colma di spirito natalizio nonostante i realizzatori, tra cui i fratelli Coen, non chinino il capo davanti al facile buonismo e alla tradizione. Sì, perché anche se Babbo Bastardo si piscia nei pantaloni con i bambini in grembo, bestemmia, insulta le minoranze, si scopa le ciccione nei camerini e passa il suo tempo ad ubriacarsi, nel corso del film riesce in qualche modo a redimersi ma senza snaturarsi, creando un piccolo bastardo tosto e stronzo quanto lui e rendendolo anche felice. D'altronde, la felicità è relativa quanto la bellezza, eh.


Passando agli aspetti più tecnici, Babbo Bastardo può vantare la presenza di ottimi attori a sostegno di una storia grottesca. A fare da "spalla" al protagonista c'è un geniale Tony Cox che, nei panni del nano infame, gli ruba spesso e volentieri la scena (la lotta sul ring a colpi di calci nelle palle e il confronto con Gin sono da antologia...), il ragazzino ciccione è un piccolo gatto di marmo adattissimo al ruolo che ha e persino Bernie Mac, che di solito odio, riesce ad essere simpaticissimo ed indispensabile. L'unica che non riesce davvero a piacermi è quella cretinetti di Lauren Graham, perché in ogni film rifà sempre il solito personaggio di Una mamma per amica, dolce, scemetta e ingenua (ma quale donna la darebbe subito al primo tizio alcoolizzato e travestito da Babbo Natale che ti capita nel bar? Orrore!!!). Per fortuna si vede poco quindi è una presenza sopportabile. Grandiosi anche il personaggio del compianto John Ritter ("uno di voi due ha, um... fornicato nel camerino delle taglie forti?") e la colonna sonora con le classiche carole natalizie in versione distorta. Se, come me, apprezzate il cinismo e non ne potete più di vedere allegri film natalizi in TV o al cinema, allora questa è la pellicola che fa per voi!!


Di Billy Bob Thornton (Willie) ho già parlato qui, mentre John Ritter (Bob Chipeska), alla cui memoria è dedicato il film, lo trovate qua.

Terry Zwigoff è il regista della pellicola. Americano, ha diretto l'interessante Ghost World. Anche sceneggiatore e produttore, ha 62 anni.


Tony Cox interpreta Marcus. Americano, ha partecipato a film come Il ritorno dello Jedi, Balle Spaziali, Beetlejuice - Spiritello porcello, Willow, Il silenzio dei prosciutti, Leprechaun 2 e Io me & Irene. Anche stuntman e regista, ha 53 anni e due film in uscita, tra cui Oz: The Great and Powerful di Sam Raimi.


Lauren Graham interpreta Sue. Diventata famosa come mammina amorevole dell'ammorbante serie Una mamma per amica, la ricordo per film come Nightwatch - Il guardiano di notte e Un'impresa da Dio; inoltre ha partecipato alla serie Una famiglia del terzo tipo e doppiato un episodio de I Griffin. Anche produttrice, ha 44 anni.


Bernie Mac (vero nome Bernard Jeffrey McCullough) interpreta Gin. Comico americano famoso per il suo The Bernie Mac Show, ha partecipato a film come Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco, Charlie's Angels: più che mai, Ocean's Twelve e Ocean's Thirteen. Anche sceneggiatore e produttore, è morto nel 2008 per una malattia ai polmoni, all'età di 50 anni.


Brett Kelly, ovvero il ragazzino ciccione, ha partecipato anche al film Trick'r Treat, sempre nei panni di un ciccionetto ma stavolta molto più bastardo, mentre Lauren Tom, che interpreta la fidanzata cinese di Marcus, in originale doppia la Amy di Futurama. All'inizio doveva essere Bill Murray ad interpretare Willie, ma ha rinunciato in favore di Lost in Translation, mentre un altro attore molto interessato, ovvero Jack Nicholson, era già impegnato con le riprese di Tutto può succedere. Del film si sta pensando di fare uscire un seguito, ma nell'attesa vi consiglio di gustarvi il meno natalizio (ma altrettanto esilarante) Burn After Reading - A prova di spia. ENJOY e buon Natale!!!

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