martedì 28 novembre 2023

Thanksgiving (2023)

Ci si stavano mettendo influenza, permanenza in sala di soli 5 giorni e weekend impegnati a farmi perdere Thanksgiving, scritto e co-sceneggiato da Eli Roth, ma io sono una testarda bimba di Eli e, soprattutto, il Bolluomo è un santo...


Trama: nell'anniversario di un black friday finito in tragedia, la cittadina di Plymouth viene scossa da una serie di omicidi compiuti da un assassino misterioso...


Correva l'anno 2007 e, su internet (ché all'epoca l'operazione Grindhouse era arrivata in Italia spezzata ed incompleta), si potevano trovare i fake trailer che accompagnavano i lungometraggi A prova di morte e Planet Terror. Ne rimasi talmente entusiasta che scrissi addirittura un post per il blog ma, siccome il post in questione è stato azzoppato dalle mille menate di ca**o di Youtube, vi faccio un brevissimo riassunto. In pratica, Tarantino e Rodriguez avevano deciso di creare una falsa "esperienza Grindhouse" facendo uscire in un'unica soluzione i loro due film e, durante le prime proiezioni (prima che l'operazione fosse un flop al botteghino), tra una pellicola e l'altra c'erano anche dei falsi trailer che erano, a mio avviso, uno più bello dell'altro: Machete, dello stesso RodriguezWerewolf Women of the SS di Rob Zombie, Don't di Edgar Wright,  Hobo with a Shotgun di Jason Eisener, John Davies e Rob Cotterill, e infine Thanksgiving, per l'appunto. Di questi, finora, erano stati realizzati solo Machete e Hobo with a Shotgun, quindi potete immaginare la mia gioia nel sapere che, dopo ben 16 anni, Roth aveva deciso di accontentarmi e dare vita a uno dei trailer più esilaranti del mucchio, ed ecco spiegato il motivo per cui ho rotto incessantemente la scatole al Bolluomo per accompagnarmi fino a Genova dopo che tutto ha congiurato per impedirmi di vedere il film a Savona. Dopo la visione, a Roth contesto solo la mancanza di coraggio legata all'iconica sequenza della cheerleader sul tappeto elastico (di questi tempi, ovviamente, capisco benissimo la sua scelta ma ci sono rimasta comunque male), per il resto mi sono molto divertita guardando Thanksgiving. Il film combina l'omaggio alla new wave horror di fine anni '90, che presentava tutta una serie di giovinetti più o meno caratterizzati costretti a scappare da un killer mascherato deciso a giurare loro vendetta per motivi più o meno condivisibili, a uno stile ben più gore rispetto ai film dell'epoca, legato in buona parte all'exploitation che aveva ispirato Grindhouse. La trama, che prende il via da una tragedia accorsa durante l'apertura di un grande magazzino in occasione di un black friday anticipato, inserisce in un contesto tipico dell'horror una critica all'acqua di rose (ma pur sempre presente, diciamolo) al consumismo sfrenato e al divario tra famiglie abbienti e poveracci, i quali possono o rimanere ancorati al loro squallore (soprattutto mentale) oppure tentare di "elevarsi" un minimo e scappare, sperando che la sfiga non ci metta lo zampino. Da par suo, la morte, incarnata dalla maschera antiquata del padre fondatore John "nomen omen" Carver, è anche in questo caso gran livellatrice e non guarda in faccia nessuno; tra un'accettata e l'altra, allo spettatore non resta che scoprire chi abbia deciso di esigere un giusto tributo per delle morti stupide e atroci, e quale rappresentante di un'umanità abbastanza cretina (anche quando si tratta di personaggi più o meno positivi) rimarrà vivo per raccontarlo.


Davanti a una serie di omicidi parecchio fantasiosi e sanguinolenti, un paio persino schifosi, le sequenze migliori del mucchio sono comunque quelle corali in cui Roth imbastisce un delirio cittadino fatto di dolore fisico quasi percepibile. La scena ambientata nel grande magazzino è angosciante, infatti, per un paio di motivi: intanto parte da presupposti anche troppo realistici e plausibili, e tiene lo spettatore col fiato sospeso nella consapevolezza della tragedia imminente, inoltre ogni singolo flash di morte porta a fare salti sulla sedia dalla sorpresa e dal male, aggiungendo, con una punta di sadismo, un odio strisciante per chi diventerà poi vittima del killer. Notevole anche la sequenza che riprende e amplia la scena della parata già presente nel fake trailer del 2007, diversissima per stile e morti da tutto il resto del film, con un mix di citazioni che spaziano da Killer Klowns from Outer Space ad Animal House, a riconferma di quanto Eli Roth sia un adorabile cialtronetto. Se così non fosse, ci si metterebbe un secondo a fare le pulci al film e trovare tutto ciò che non quadra, da stiracchiamenti di sceneggiatura sui quali non è facile sorvolare, per arrivare al cast. Ora, non so se hanno chiamato doppiatori italiani particolarmente svogliati perché pensavano di avere per le mani un horror da cestone, ma ho avuto difficoltà a capire se fossero gli attori ad essere cani in partenza o se la colpa fosse della versione italiana. Al momento, infatti, salvo solo Patrick Dempsey, perché dei ragazzetti protagonisti non ce n'è uno che mi abbia colpita favorevolmente (in compenso ci sono delle chicche esilaranti tra i personaggi secondari, tra metallari appassionati, animi sensibili dai pettorali scolpiti e gatti che si comportano da perfetti esponenti della loro razza maligna), ma aspetto di riguardarlo volentieri in lingua appena sarà disponibile in streaming, perché se c'è uno slasher divertente, ironico e sanguinoso quest'anno, è proprio Thanksgiving. Quindi rendiamo grazie ad Eli Roth, sperando che torni presto a percorrere la ritrovata via dell'horror! 


Del regista e co-sceneggiatore Eli Roth ho già parlato QUI mentre Patrick Dempsey, che interpreta lo Sceriffo Eric Newlon, lo trovate QUA.

Gina Gershon interpreta Amanda Collins. Americana, ha partecipato a film come Danko, Cocktail, I protagonisti, Showgirls, Bound - Torbido inganno, Face/Off, e a serie quali Ai confini della realtà, Melrose Place, Ellen e Chucky; come doppiatrice ha lavorato in I Griffin e American Dad!. Anche produttrice, sceneggiatrice e regista, ha 61 anni e cinque film in uscita. 


Per la cronaca, il favoloso micio presente nel film è lo stesso Tonic che ha partecipato a Pet Sematary e, all'epoca, si era persino presentato al red carpet. Con questo, se Thanksgiving vi fosse piaciuto, il consiglio è quello di recuperare la saga di Scream. ENJOY! 

6 commenti:

  1. Bentornato nel caldo abbraccio del cinema Horror da cui sei partito Eli. Si sentiva la mancanza della sua manifesta passione, anche perché le sue sortite fuori dal genere, bene ma non benissimo, inoltre concordo, la parte migliore del film è quella nuova, inedita rispetto al vecchio "Fake Trailer" ovvero il massacrone del prologo, bene così ;-) Cheers!

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    1. E purtroppo sortirà di nuovo nel campo non horror, mi viene già tristezza!

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  2. Sapevo che Eli Roth non poteva deludere nel tornare all'horror puro. Peccato che il film sia andato davvero male al botteghino, nonostante una buona distribuzione... non me lo spiego, probabilmente le ultime pellicole non esaltanti del regista hanno influito

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    1. Ho paura di sì. Peccato, perché il rischio è quello che lasci definitivamente perdere il genere...

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