Buon lunedì a tutti! Eeeeh, lo so che non siete per nulla contenti, cari cinèfili, ma personalmente ho trovato l'ultima edizione degli Academy Awards una delle più soddisfacenti degli ultimi anni, ed è quasi paradossale pensare che non ho nemmeno visto la premiazione causa sonno devastante (Sandy mi ha svegliata in tempo per vedere il discorso dell'adorabile Michelle Yeoh e il giusto premio come miglior film ad Everything Everywhere All at Once!). Ma bando alle ciance, cominciamo con il gioioso recap dei premi! ENJOY!
Come poteva non vincere Everything Everywhere All at Once come Miglior Film? La pellicola dei Daniels è stata la mia preferita l'anno scorso, l'ho vista, tradotta per giorni, amata dall'inizio alla fine per il suo essere un riuscitissimo mix di momenti seri, faceti, trash e commoventi; la folle poetica dei Daniels e la loro celebrazione della normalità e della gentilezza mi hanno conquistata, così come la loro capacità di surclassare film ben più costosi e blasonati, arrivando a creare un mondo con un budget proporzionalmente irrisorio grazie a fantasia e perizia tecnica. A maggior ragione, trovo legittimo l'Oscar per la Miglior Regia (e mi dispiace per gli altri), quello per l'ottimo Montaggio e quello per la Miglior Sceneggiatura Originale e doverosi sia quelli per la Miglior Attrice Protagonista a un'emozionatissima Michelle Yeoh e per il Miglior Attore Non Protagonista al dolcissimo Ke Huy Quan, il cui discorso mi ha ovviamente commossa fino alle lacrime. Davvero incommentabile, invece, l'Oscar a Jamie Lee Curtis per la Miglior Attrice Non Protagonista. Non ne faccio una colpa a lei, alla quale voglio bene da sempre e che ritengo una delle più grandi attrici (nonché donne) viventi, ma la stupidità dell'Academy è palese e un premio simile offre giustamente il fianco alle critiche e agli strali piovuti addosso alla marea di premi dati al film dei Daniels, e non è così diverso da un'eventuale statuetta concessa alla Bassett. Quest'anno avrebbe dovuto vincere Kerry Condon ma, evidentemente, Gli spiriti dell'isola, partito favoritissimo e tornato a casa (a mio parere ingiustamente) a bocca asciutta, è risultato inviso ai membri dell'Academy, o non si spiega. Peccato, sono queste cadute di stile a rendere gli Oscar sempre meno credibili col passare degli anni, come se già non bastasse il rifiuto totale a riconoscere validità all'horror e ai suoi interpreti a meno che non siano mainstream e in linea con la politica attuale.
Altra gioia altro regalo! Brendan Fraser si è portato a casa l'Oscar per il Miglior Attore Protagonista, spezzando il cuore di chi gli ha sempre voluto bene con un discorso commoventissimo pronunciato con voce rotta e sull'orlo delle lacrime. Che questo sia davvero il primo, importante passo per la ripartenza di una carriera ingiustamente stroncata da un'industria senza pietà, che nasconde le brutture pluriennali sotto glamour e lustrini. The Whale vince anche l'Oscar per il Miglior Make-Up, come avevo ampiamente previsto, anche perché il lavoro dietro alla trasformazione di Fraser è stato imponente e meritevole di un riconoscimento.
Continuando a parlare di gioia, il piccolissimo, meraviglioso Women Talking (di cui parlerò nei prossimi giorni) ha vinto il premio per la Miglior Sceneggiatura Non Originale. Se non avete ancora recuperato il film di Sarah Polley è giunto il momento di farlo, magari informandovi prima sull'orribile vicenda di cronaca che ha ispirato il romanzo, prima di sparare a zero su contentini al #metoo e affini.
Un po' di delusione, per quanto mi riguarda, c'è stata a livello di Miglior Film Straniero. Niente di nuovo sul fronte occidentale ha vinto non solo un premio che, personalmente, avrei destinato a The Quiet Girl (mi si dice che anche Closer meritava molto, non stento a crederlo), ma anche un sacco di altri importanti premi tecnici che mi hanno lasciata basita: la Fotografia era da dare a Deakins e al suo impressionante lavoro in Empire of Light, mentre la Colonna Sonora Originale (nonostante sia una delle poche ad avere apprezzato lo score dissonante composto da Volker Bertelmann) e la Scenografia sarebbero dovute andare a Babylon (ma anche ad Elvis, per quanto riguarda l'ultima categoria). Poi vi lamentate di Everything Everywhere All at Once, perlomeno un po' più originale e coraggioso di questo ennesimo, banale film di guerra!
Torniamo ai mille motivi di felicità con l'Oscar più giusto di tutti, ovvero quello al Pinocchio di Del Toro che, dopo alcuni anni di egemonia, strappa dalle mani della Disney l'Oscar come Miglior Film d'Animazione riconfermandosi, se mai ce ne fosse bisogno, come un capolavoro. Disney, Pixar, prendete esempio.
Infine, riassumo quell'altro paio di premi "tecnici" andati ad altre pellicole. Giusto per non farlo rimanere senza nulla, a Black Panther: Wakanda Forever è andato l'Oscar per i Migliori Costumi a scapito di Elvis (a mio parere uno dei film più bistrattati della serata assieme a Gli spiriti dell'isola), Top Gun: Maverick, come avevo previsto, ha vinto solo l'Oscar per il Miglior Sonoro, RRR continua a fare proseliti con la sua Canzone Originale (il che richiede che io trovi tre ore per vedere 'sto maledetto film!) e James Cameron probabilmente si starà sparando nelle palle perché dopo 10 anni di lavoro il suo Avatar - La via dell'acqua vince solo un premio, quello doverosissimo per i Migliori Effetti Speciali. Aggiungo infine quelle categorie di cui non ho assolutamente conoscenza: Navalny come Miglior Documentario, Raghu, il piccolo elefante come Miglior Corto Documentario, Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo come Miglior Corto Animato e An Irish Goodbye come Miglior Corto. Ci risentiamo l'anno prossimo, intanto torno a festeggiare e vi lascio con un paio di immagini tra il commovente e l'esilarante!!
Oscar al miglior bestinetto di diritto! |
Ahahaha, Bolla bella, mi sono guardata la diretta stanotte e il mio pensiero è andato a te più volte.....mai come quest'anno un film è stato così strenuamente amato e difeso!!! Credo abbia fatto la storia per quanto riguarda tutti gli acchiappi, dai commenti sentiti, non so se un altro film si è portato a casa tanti e tutti i premi più importanti. So cosa significa tifare tanto per un film, oggi puoi esserne felice 🍾
RispondiEliminaSono sincera, quest'anno ho partecipato ma senza avere un film del ❤️, avrei voluto dare un omaggio a Spielberg perché il suo film mi ha commossa, l'unico premio che in qualche modo mi è mancato. Ad essere sincera i premi tanti ma troppo pochi hanno lasciato a mani vuote due persone che in qualche modo hanno toccato le mie corde e parlo di Barry Keoghan e Hong Chau, interpreti secondari ma non troppo de Gli Spiriti dell'isola e The Whale.
Gli spiriti dell'isola è rimasto a mani vuote e non ho sofferto, non sono una fan di quella pellicola proprio per niente, grande simpatia per i due attori protagonisti ma il film per me è stata una gran delusione.
Contenta, contentissima per Brendan Fraser, la sua whale ha spiccato un ultimo salto verso il cielo, il suo ringraziamento sul palco ad Aronofsky che 'lo ha salvato', come lui ha espressamente detto, mi ha stretto il cuore.
Tanti premi a Niente di nuovo sul fronte occidentale, film che non ho visto, spero siano meritati.
Altri piccoli film avrebbero meritato, Close è passato su Sky, due piccoli attori che hanno stregato, in sala da me c'è stata un'enorme partecipazione, tra The whale e Close, non ho mai sentito in sala tanti pianti sommessi...
Ma Everything, Everywhere, ecc......(che fatica!), mi è piaciuto? 🤔
L'ho perso al cinema, ho acquistato il dvd,. ....posso dire che un qualsiasi film di Nolan, l' ho trovato più semplice ?!?
Tra multi/salta/spacca-verso, ho fatto davvero una gran fatica. È comunque a parer mio un film da sala e da schermo gigante, ma sono sincera non tutto mi è arrivato, deve uscire ancora e per la terza volta in sala, andrò a ri/vederlo.
I Daniels sono 2 personaggi da tenere sott'occhio, e sono certa avranno ancora tanto da raccontare, tanta stima.....dietro al loro delirante e velocissimo film può esserci la più grande filosofia o il nulla....io al momento vi credo sulla parola, ahahaha!
Comunque, nel mio mondo a se stante, la statuetta al Miglior film stranamente estromesso, la Miglior regia, va al film di Park Chan-wook "Decision to leave ", a Cannes si è aggiudicato il PRIX DE LA MISE EN SCÈNE, chapeau!!!! I misteri della vita.....
Ma dai, che bello venire pensata per una cosa così! :D
EliminaDiciamo che i grandi esclusi sono stati tanti e avrei preferito una cosa più "democratica", perché mi è dispiaciuto sia per Spielberg che per Gli spiriti dell'isola, e soprattutto il premio a Jamie Lee Curtis, per quanto la adori, è stato un po' campato in aria (io avrei preferito la Condon, ma anche la Chau sarebbe stata perfetta).
Io Niente di nuovo sul fronte occidentale l'ho visto e, nonostante sia un bel film di guerra, niente da dire, non mi ha toccato granché: manca di originalità ed è l'ennesima versione di un romanzo che, mi si dice, è già stato riproposto meglio altre volte.
Decision to Leave invece, colpevolmente, mi manca ancora e vorrei recuperarlo prestissimo... così come vorrei vedere, finalmente, i Daniels su grande schermo, anche se so già che soffrirò tantissimo adattamento e doppiaggio!
Io RRR non l'avevo mai sentito nominare, come canzone originale pensavo vincesse Rihanna o Lady Gaga..vabbè! Contentissimo per Fraser, devo trovare il tempo di vedere finalmente Everything eccetera!
RispondiEliminaRRR ha fatto sfracelli ma, lo ammetto... non sono ancora riuscita a sentirla! La recupererò ma mi sa che ci metterai meno tu a vedere EEAAO!!!
EliminaForse mai come quest'anno sento gente che il film vincitore non l'ha ancora visto, mentre io invece l'ho già fatto (stranamente).
RispondiEliminaCerto speravo vincesse perché mi ha divertito e confuso, ma come direbbe Carmen Consoli, ero confuso e felice.
Avrei dato vincente gli spiriti dell'isola e invece voilà.
Il multiverso, quello che ha incasinato anche l'ultimo episodio di Doctor Strange, ha vinto a mani basse con 7 premi.
Per quello dato alla Curtis posso comprendere che sia stata messa nella mischia degli altri premi ricevuti dal film, ma comunque il suo personaggio così imbruttito e sopra le righe era una di quelle parti che in un film non si dimenticano e se malauguratamente la reciti senza convinzione viene una ciofeca.
Cosa che non è accaduta.
Anzi.
Perché da noi è stato distribuito col chiulo e pubblicizzato ancora peggio, come la versione "folle" di un film Marvel, quando invece è molto ma molto di più. Assolutamente concorde che Jamie Lee abbia interpretato un personaggio imbruttito con una professionalità e un'eleganza senza pari e, nonostante sia sempre convinta che l'Oscar avrebbe dovuto andare ad altre, come faccio a non essere stra-felice per lei?
EliminaTra il discorso di Bernard Fraser e l'abbraccio tra Harrison Ford e Ke Huy Quan credo proprio mi sia entrata una bruschetta nell'occhio (cit).
RispondiEliminaAnche più di una!!
EliminaNe devo vedere ancora, ma di certo ora le aspettative si alzano, soprattutto nei confronti di EEAAO..
RispondiEliminaSpero tu possa amarlo tanto quanto l'ho amato io, ma visto che troppi cinefili a cui voglio bene lo stanno schifando, ho il terrore!
EliminaInsomma, the Daniels asso pigliatutto.....non ho visto il film , prontamente comparso in sala mentre prima era stato snobbato persino dalla sala d'essai, e lo aspetterò in home video. Una sensazione irrazionale mi dice che è meglio così, non riuscirò probabilmente ad entusiasmarmi. Spero tuttavia di ricredermi.
RispondiEliminaPreparerò la lacrimuccia per The Whale .
Su tre blockbuster da botteghino ho visto Maverick redivivo. Niente di nuovo ma rispetto per gli incassi di botteghino, il cinema non è solo d'elite ! L'eroe funziona ancora e quello stuntman di Cruise non demorde. In fondo alla mia lista invece Wakanda 2 e Avatar, possono tranquillamente attendere.
Irritazione inceve per Close di Dhont. Già The Girl era un manifesto , qui il tono è più sommesso e delicato. Ma cribbio! Chi si crede Dhont? I Dardennes? No, no, non c'è l'arte , solo la tecnica. Film d'imitazione, addirittura c'è Rosetta co-protagonista. Presuntuoso.
Una sorpresa in positivo per il blockbuster biopic Elvis : non raggiunge gradi vette ma ascoltare registrazioni d'antan di Mahalia Jackson , B.B. King e tanti altri fa sempre piacere. Tom Hanks diabolico ha il suo perchè.
Mi sfugge invece Women Talking , che mi attira assai, ho aspettative e spero di recuperarlo in qualche modo.
Gli spiriti dell'isola non compare nello sprofondo della mia provincia e su questo ho fiducia ed aspettative.
Giace lì in colpevole attesa Niente di nuovo sul fronte occidentale, devo provvedere.
Spero davvero che ti ricrederai su EEAAO ma ha deluso talmente tanti cinefili che ormai non ho più speranze, mentre sono sicura che apprezzerai molto The Whale, Women Talking e soprattutto Gli spiriti dell'isola, questo sì, un grande escluso purtroppo.
EliminaClose devo ancora vederlo, sei la prima che me ne parla male. Ovviamente adesso le priorità sono altre, chissà quando lo vedrò.