lunedì 19 dicembre 2011

Bag of Bones (2011)

Da brava fan di Stephen King, non ho potuto evitare di cercare Bag of Bones, miniserie televisiva in due parti uscita negli USA la settimana scorsa, diretta da Mick Garris e tratta appunto dal romanzo Mucchio d’ossa. Il libro non mi aveva fatta impazzire all’epoca e la miniserie si è purtroppo rivelata deludente.


Trama: Mike Noonan è un famoso scrittore la cui vita viene completamente distrutta con la morte dell’adorata moglie Jo. Per superare il lutto e il conseguente impasse creativo, Mike decide di andare sul Dark Score Lake, dove scopre che la moglie aveva parecchi segreti legati all’oscuro passato del luogo…


Mucchio d’ossa lo avevo letto nel 1998, l’anno della sua uscita. Avevo diciassette anni e figuriamoci se avrei potuto apprezzare degnamente un romanzo interamente dedicato all’elaborazione del lutto, riflessivo, intimista, intricato ed allucinato. Infatti, Mucchio d’ossa è uno dei pochi libri del mio amato Re che non ho mai riletto e che ricordo, anzi, con una certa noia. Immaginate quindi con che animo ho affrontato la miniserie: una vaghissima idea della trama, la quasi certezza che mi sarei trovata davanti un mattone indigeribile e la sicurezza che comunque un prodotto televisivo non avrebbe mai reso giustizia all’opera di King. Devo dire che l’ultimo punto è stato ampiamente rispettato da Mick Garris e compagnia, quanto alla mattonata non c’è stata, ma per il semplice motivo che Mucchio d’ossa è stato trasformato in una linearissima serie di eventi che conduce per mano lo spettatore attraverso la vicenda senza dargli alcuno spunto di riflessione e consentendogli di spegnere il cervello e persino di chiudere gli occhietti e riposarli di tanto in tanto, visto che non succede davvero nulla.


La miniserie comincia con il sogno della moglie del protagonista, imperniato su bambine che vengono annegate. Sogno inutile, perché le stesse scene verranno riproposte almeno trecento volte (giusto per ribadire l’argomento della serie) durante le quasi quattro ore di filmato, nel quale vedremo un bolsissimo Pierce Brosnan barcamenarsi per risolvere il mistero della “Dark Score Craziness”, bere come un carcamanno, infuriarsi con la moglie per delle presunte corna, fare salti di tre metri ad ogni suono o apparizione all’interno della casa infestata, aggirarsi per boschi e laghi, becciarsi la bellezza di tre donne nell’arco di 5 minuti e palpare un albero a forma di donna (porco, porco, porco!!) venendo giustamente punito con una vomitata stile Esorcista. Appena avrete una domanda, un dubbio, vi verrà subito scodellata la risposta da personaggi compiacenti che sono lì apposta per risolvere misteri o da parole crociate, sciarade e letterine calamitate che si spostano sul frigo, non temete, quindi è inutile che ve ne parli io (ecco, l’unico dubbio che ho è cosa diamine c’entri Boo’ya Moon con Bag of Bones, visto che era un luogo de La storia di Lisey. Qualcuno mi sa aiutare?). Dal custode dell’inizio, alla vecchia impicciona che va a fare le pulizie in casa Noonan, passando per l’inutile personaggio di Mattie e concludendo con il vecchio paralitico dell’ospizio, tutti incredibilmente sanno quel che vorrebbe conoscere Mike e hanno una risposta per ogni domanda. Il paese è piccolo e tutti mormorano, va bene, ma qui si esagera! Come si esagera anche nell’appiattire personaggi potenti come quello della cantante Sara Tidwell, vero fulcro del romanzo e qui usata come spauracchio e nota di “colore” giusto per fare ascoltare un paio di canzoni d’atmosfera, o quello del bastardissimo Max Devore, ridotto a vecchio rincoglionito che ridacchia manco fosse la strega di Biancaneve. Il che mi porta a fare una riflessione sugli attori, sulle interpretazioni e sugli effetti speciali della miniserie.


Della bolsaggine del povero Brosnan ho già parlato, non infierirò ancora. Melissa George a me non è mai piaciuta ma qui tocca davvero il fondo. Mattie è un personaggio semplicemente idiota, un essere dal QI di 3 punti, che nei quindici minuti in cui compare ha un solo obiettivo: scoparsi lo scrittore. Ma io non la ricordo così questa povera madre coraggio che si sbatteva per non farsi portar via la figlia da Devore!! E quest’ultimo cos’è? Un vecchio che lancia sguardi incarogniti e minaccia al telefono accompagnato da una megera che devono aver tirato fuori dall’ultimo bugigattolo di Broadway per quanto è teatrale la sua interpretazione. Mancava solo che portasse la mano alla fronte durante la scena di morte e cacciasse un “OOOOOHHH!!” lamentoso… oh cavolo, l’ha fatto. L’unica che si salva è la bambina, o meglio, la bambina quando piange. Straziante, povera piccina, io non so dove l’hanno trovata questa pupa, sembra davvero terrorizzata e devastata, tutte le volte che compariva mi veniva il magone… peccato che poi quando ride, è felice e gioca con Mike verrebbe voglia di annegarla per davvero nel lago. Fastidiosa come la madre e come la scena in cui, davanti a ben sei cadaveri (due dei quali diventati tali durante uno scontro tra un cavo elettrico e un camioncino che ha subito preso fuoco, sì, come succede nelle parodie de I Simpson o I Griffin…), lo scrittore se la prende e se la porta in gita in canoa. Ma bambin, hai rischiato di venire annegata più o meno una quindicina di volte e lasci che un tizio praticamente mai visto né conosciuto ti porti in un fiume? Contenta te…


Chiusa la parentesi attori apro quella "effetti speciali d’atmosfera". Ecco, Atmosphear mi viene in mente, quel bel gioco con la strega in videocassetta che diventava sempre più orribile man mano che il tempo passava. Mi viene in mente perché era fatto molto meglio delle raccapriccianti trasformazioni di Sara Tidwell in zombie prima e in albero semovente che prende a schiaffi Noonan (holy shit…) poi. Facile immaginare, quindi, come Bag of Bones non provochi nemmeno un piccolo brivido, una qualsivoglia emozione. Nemmeno durante l’unica scena d’impatto e ben girata, quella in cui la povera Sara maledice i suoi aguzzini. Un po’ poco un’unica scena in quattro ore di film, gente. Giusto un povero mucchietto d’ossa, per l'appunto. Stephen, ti prego, io lo so che di cinema non capisci un razzo, lo so. Ma se ti propongono altri adattamenti televisivi delle tue opere rinuncia e punta al cinema. Punta a Frank, che lo sai che ti vuole davvero bene. Ed è l’unico che ti capisce davvero.


Di Pierce Brosnan, che interpreta Mike Noonan, ho già parlato qui, Melissa George, alias Mattie, la trovate qua.

Mick Garris (vero nome Michael Allan Garris) è il regista della pellicola. Americano, è uno dei registi più fedeli del Re, visto che ha diretto I sonnambuli, la miniserie L'ombra dello scorpione, l'orrendo Stephen King's Shining e due film TV che devo ancora vedere, Riding the Bullet e Desperation; ha diretto anche due episodi di Masters of Horror. Anche sceneggiatore, produttore e attore, ha 60 anni.


Annabeth Gish (vero nome Anne Elisabeth Gish) interpreta Jo. Americana, la ricordo per film come Wyatt Earp, il carinissimo Una cena quasi perfetta e Desperation, inoltre ha partecipato alle serie X - Files, CSI: Miami, Criminal Minds e CSI: Scena del crimine. Ha 40 anni e due film in uscita.


Jason Priestley interpreta Marty. E chi se lo scorda l'uomo che, assieme a Dylan, aveva fatto innamorare tutte le mocciose degli anni '90 nei panni del Brandon di Beverly Hills 90210? La sua carriera è poi praticamente morta lì, visto che si è limitato a comparire in serie come
21 Jump Street, MacGyver, Oltre i limiti, Tru Calling, Senza traccia, Masters of Horror, Medium, My Name is Earl e a doppiare un episodio di Biker Mice From Mars. Canadese, anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 42 anni e un film in uscita.


Matt Frewer interpreta Sid. Americano, ha partecipato a film come Monty Python: il senso della vita, Supergirl la ragazza d'acciaio, Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, L'ombra dello scorpione, L'alba dei morti viventi, Riding the Bullet, Desperation e Watchmen, doppiato Hercules e serie come Tiny Toon Adventures, Batman, Bonkers, Aladdin e Gargoyles; ha inoltre preso parte a episodi di Miami Vice, Oltre i limiti, Taken, Masters of Horror e Supernatural. Anche sceneggiatore e produttore, ha 53 anni e un film in uscita.


Anika Noni Rose, che interpreta Sara Tidwell, ha doppiato Tiana, la protagonista del delizioso La Principessa e il ranocchio. Nessun film da consigliarvi dopo questa visione, che ha avuto un solo risultato positivo. Mi ha fatto venire voglia di rileggere il libro. Fatelo anche voi e... ENJOY!!

9 commenti:

  1. Grazie mille per gli auguri, che ricambio, e per l'invito.
    Ho votato giusto poco fa!

    RispondiElimina
  2. Visto che orrida e immonda bruttura?
    Io ci penso, ci penso, e cerco qualcosa da salvare, ma proprio zero...
    A me Melissa George piace moltissimo, ma qui me l' hanno ridotta uno schifo. E ricordi bene, Mattie non era così, madò, l' orrore, l' orrore...

    RispondiElimina
  3. No, spetta, Jason Priestley ha 53 anni?? Oddio il mondo è finito davvero...
    Che poi è l' attore migliore di tutta questa spazzatura, il che è tutto dire

    RispondiElimina
  4. No, ne ha 42 XDXD
    E' Matt Frewer che ne ha 53!
    E comunque sì, per quel poco che si vede almeno è un bel vedere.

    RispondiElimina
  5. E siamo a due. Ciò significa che lo vedrò, perchè non posso non criticarlo anche io...

    RispondiElimina
  6. Guardalo, guardalo, ma preparati delle forti dosi di caffé.
    tra l'altro mi sto riguardando IT in questi giorni... sicuramente non all'altezza del libro, ma è 100 volte meglio di questa riduzione di Bag of Bones.

    RispondiElimina
  7. Mucchio d'ossa non è un romanzo che amo particolarmente ed è proprio uno dei motivi principali per cui non mi sono ancora avvicinato alla serie.
    La stranezza è che viceversa è uno dei libri che il Re apprezza di più ed è anche benvoluto dalla critica forse proprio per la sua complessità diciamo che è un libro fuori dagli schemi e che si ama o si odia in maniera viscerale.
    Personalmente pur amando il gotico non mi ha preso particolarmente e di certo non fa parte della mia top ten di Stephen King.
    Saluti e tanti auguri di Buon Natale già che ci sono. :-)

    RispondiElimina
  8. It mi terrorizzava quando ero bambino. Solo la vista della pubblicità mi faceva scappare urlando. Nonostante la qualità non sia eccelsa, amo quel film tv.

    RispondiElimina
  9. @Pirkaf
    Non posso che concordare con te. E ricambio gli auguri, Buon Natale!!

    @Frank
    A me terrorizza ancora adesso. Tim Curry nei panni di Pennywise è semplicemente eccelso!

    RispondiElimina

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...