mercoledì 1 ottobre 2025

Nuovi Incubi Halloween Challenge Day 1: La mosca (1986)

Comincia oggi il mese più bello dell'anno e la Spooky Season entra nel vivo con la Halloween Challenge del podcast Nuovi Incubi, la creatura di Lucia e Marika. Quest'anno ho deciso di partecipare o, almeno, di provarci. L'idea sarebbe quella di pubblicare ogni giorno un post sul blog, tranne nei weekend (per quello, vi rimando alla mia pagina Instagram e quella Facebook del blog), unendo una volta alla settimana, come in questo caso visto che la scelta del film era libera, anche la Horror Challenge che seguo ormai da gennaio. Non penso ce la farò fino in fondo ma sono sicura che il viaggio mi darà molte soddisfazioni, anche se dovesse interrompersi. Il tema di oggi è "Scienza che sbrocca", che mi ha portata a scegliere La mosca (The Fly) diretto nel 1986 da David Cronenberg e tratto dal racconto The Fly di George Langelaan.


Trama: lo scienziato Seth Brundle mostra alla giornalista Veronica Quaife la sua ultima invenzione, due capsule per il teletrasporto di oggetti ed esseri viventi. Decide di testare le macchine su se stesso, dopo essere riuscito a teletrasportare un babbuino, ma qualcosa va storto...


Bei tempi gli anni '80. La mosca faceva parte di un paio di videocassette che il mio vicino di casa Piero, un signore molto esperto di audiovisivi e computer, aveva deciso di regalarmi per testare il mio videoregistratore nuovo di pacca. A conti fatti, avrò avuto 9 o 10 anni, e Piero sapeva benissimo che sarei stata la sola utilizzatrice dell'aggeggio infernale, ma il ragionamento dei tempi era: lo passano in TV in prima serata, va bene per i bambini. In effetti, non ricordo di essere rimasta traumatizzata da La mosca. Avevo sicuramente provato schifo ma non paura, probabilmente per un preconcetto inconscio legato all'idea (sbagliata) di non stare guardando un horror, ma un film di fantascienza. Insomma, non si parlava di "naitmer" o di mostri sotto il letto, ma di un povero cristo che veniva trasformato in mosca; un mostro, sì, ma umano, nulla di cui avere paura. La mosca l'ho poi rivisto parecchie volte nel corso del tempo, ma sono passati anni dall'ultima e, onestamente, sono rimasta piacevolmente sorpresa nel ritrovarmi non solo orripilata durante la visione, ma soprattutto completamente presa da una storia di cui ricordavo ogni cosa, e che ho trovato comunque freschissima ed originale. Giusto per non sbagliarsi: La mosca avrà anche una base fantascientifica, ma è un horror a tutti gli effetti, un body horror col quale Cronenberg ha voluto rappresentare la condizione (fisica, ma anche psicologica) di una persona alla quale è stato diagnosticato un male incurabile, e il modo in cui si deteriorano i rapporti con chi gli sta accanto. Il film è una metafora dell'abbruttimento e della disumanizzazione di chi non riconosce più il proprio corpo e affronta i diversi stadi del dolore, tutti toccati dal protagonista nel corso del film. Brundle, infatti, affronta la sua terrificante metamorfosi rifiutandosi, inizialmente, di credere a Veronica quando lo mette in guardia davanti alla negatività del suo cambiamento, che lui percepisce come un miglioramento; in seguito subentrano la rabbia, la paura di fronte alla conferma che il suo corpo si sta corrompendo, il "patteggiamento" (Brundle cerca di arrestare il processo, ma a spese di un altro essere umano) e, infine, la dolorosa accettazione in cui umanissimi occhi su un corpo di insetto implorano Veronica di mettere fine a un'esistenza ormai inaccettabile. La mosca è splendido proprio per questo, perché utilizza l'horror per raccontare qualcosa che potrebbe succedere a chiunque; approfittando dell'etichetta di genere, può quindi permettersi di rifiutare un happy ending forzato, oppure limiti "morali" che sarebbero stati imposti in un dramma o in una commedia. Il naturale disgusto verso la malattia, la difficoltà tangibile di rimanere accanto a chi stentiamo a riconoscere come la persona che amavamo, sono tutte sensazioni che passano attraverso l'incredula disperazione di Veronica, che ci prova, poverina, a sopportare e andare oltre la rabbia, il dolore, il pericolo tangibile di venire divorata o peggio, ma è comunque un essere umano.


E Cronenberg, da bravo profeta della nuova carne, non le rende la vita facile, perché Brundle diventa davvero orribile a vedersi. Se la sua trasformazione psicologica è affidata interamente al bravissimo Jeff Goldblum (il quale, inizialmente, sfrutta il suo aspetto da nerd per interpretare un Brundle accattivante ma insicuro, quindi regala alle fanciulle e ai fanciulli di tutto il mondo un uomo talmente sexy che non ci si crede, per poi abbandonarsi completamente alla rabbia, alla follia e agli inquietantissimi tic da uomo-mosca), sono gli effetti speciali ad aver giustamente conquistato un Oscar a La mosca, grazie al make-up di Chris Walas. Walas è colui che ha creato i Gremlins, ma la visione di un Ciuffo Bianco non riesce a preparare lo spettatore all'orrore di Brundle-mosca, con fluidi viscosi che escono da ogni orifizio, la pelle sempre più arrossata, la testa e il corpo deformi, denti che si staccano e, soprattutto, unghie che vengono via in una sequenza che mi sono letteralmente rifiutata di guardare, tanto mi stava venendo da vomitare. Al confronto, l'incubo di Veronica è una passeggiata, anche se fa specie vedere come, negli anni '80, anche una donna forte e indipendente, messa di fronte a eventi terribili, dovesse affidarsi completamente a un uomo, per di più deprecabile come Stathis, che è un ben strano "cavaliere senza macchia". A tal proposito, però, c'è da dire che La mosca ha alla base della sceneggiatura una storia d'amore talmente dolce e appassionata che il dolore dello spettatore, messo di fronte a un decadimento progressivo che rispecchia quello di Brundle, risulta addirittura triplicato. Come ho scritto sopra, Brundle attraversa una tremenda fase di rabbia, e le parole che il protagonista, all'apice del furore e del rifiuto, rivolge a Veronica, sono delle coltellate al cuore, specialmente di fronte alla chimica perfetta tra due attori che, all'epoca, si amavano anche al di fuori dal set. Questo aspetto gossiparo è un'altra espressione di come La mosca sia uno dei film più commerciali di Cronenberg, sicuramente uno dei più accessibili allo spettatore comune se non addirittura IL più accessibile (perciò è anche uno dei più piacevoli da riguardare, anche se il mio preferito rimane sempre Videodrome); nonostante questo, il regista ha potuto imporre la sua spiccata personalità, le sue idee ed idiosincrasie, e sebbene leggermente "ripulito" La mosca non stona affatto all'interno della filmografia del regista canadese. Vi consiglio, pertanto, di approfittare della challenge per riguardarlo e apprezzarlo oggi come quasi 40 anni fa!!


Del regista e co-sceneggiatore David Cronenberg, che interpreta anche il ginecologo, ho già parlato QUI. Jeff Goldblum (Seth Brundle) e Geena Davis (Veronica Quaife) li trovate invece ai rispettivi link.


La mosca ha vinto un Oscar per il miglior make-up, conferito a Chris Walas e Stephan Dupuis. Cronenberg aveva rinunciato a dirigere il film in quanto già impegnato in un altro lavoro, Atto di forza, ma le profonde divergenze col produttore Dino De Laurentiis, assieme alla defezione di Robert Bierman a causa di un lutto in famiglia, gli hanno infine permesso di partecipare al progetto. Il ruolo di Seth Brundle era stato proposto a Michael Keaton, Mel Gibson, James Woods e Richard Dreyfuss ma hanno rifiutato tutti, soprattutto a causa delle lunghe ore di make-up richieste dalla parte; Linda Hamilton, la prima scelta di Cronenberg per il ruolo di Veronica, ha invece rifiutato perché trovava la sceneggiatura, in particolare la scena del parto, troppo inquietante. De La mosca esiste un'opera teatrale andata in scena in Francia nel 2008, per la regia di David Cronenberg, con musiche di Howard Shore e testi di David Henry Hwang, mentre i vari progetti di remake sono naufragati a inizio millennio, per fortuna. A tal proposito, lo stesso film di Cronenberg è un remake, tratto da L'esperimento del Dr. K (seguito da La vendetta del dottor K. e La maledizione della mosca), e ha generato un seguito, La mosca 2, che vede il ritorno di John Getz nei panni di Stathis Borans. Se La mosca vi fosse piaciuto, recuperate tutti questi titoli! ENJOY!

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