martedì 4 febbraio 2025

Get Away (2024)

Sto per venire sepolta dall'annuale Oscar rush, quindi mi servono film pazzerelli e divertenti per sopravvivere. Rientra nella categoria Get Away, diretto nel 2024 dal regista Steffen Haars.


Trama: Richard e famiglia decidono di andare in vacanza su una sperduta isola svedese, proprio durante il festival che commemora la Karantan, l'evento più tremendo e sanguinoso del posto...


L'anno scorso ho capito che uno dei miei generi horror preferiti è "Nick Frost ricoperto di sangue". Ho avuto l'illuminazione guardando Krazy House al ToHorror e la conferma è arrivata con questo Get Away, distribuito da Shudder un paio di settimane fa. O forse potrei dire che mi ritrovo nell'umorismo dell'attore e in quello del regista Steffen Haars, olandese che non si fa pregare a mettere in scena le peggio mattanze, ricorrendo ad una comicità talmente "basic" e di cattivo gusto da far vergognare lo spettatore. Get Away, a differenza dell'iconoclasta e demenziale Krazy House, vede Nick Frost non solo nei panni di interprete, ma anche in quelli di sceneggiatore. Forse per questo è un po' più "classico" di Krazy House e dotato di uno humour capace di far presa su una fetta più ampia di pubblico, inoltre ha uno sviluppo meno surreale, che fa leva su moltissimi cliché del folk horror (Midsommar in primis) non solo per trasformarli in elementi comici, ma soprattutto per spingere lo spettatore a trarre determinate conclusioni. In Get Away facciamo la conoscenza di Richard, padre di famiglia bietolone, della vivace mogliettina Susan e dei due figli, i tipici Gen Z da prendere a smartphonate nella testa. Su suggerimento di Susan, i quattro decidono di passare le ferie su un'isola della Svezia, che ai tempi dei coloni inglesi (e per volontà di questi ultimi) era stata messa in quarantena per lunghissimo tempo, a causa di una presunta epidemia. A causa di ciò, gli abitanti avevano dovuto ricorrere al cannibalismo onde non morire di stenti e i discendenti degli sfortunati isolani, col tempo, hanno deciso di commemorare la tragedia con una rappresentazione chiamata Karantan. La famiglia di Richard si trova lì proprio per vedere Karantan, senza sapere che gli abitanti dell'isola non tollerano turisti in quell'occasione, soprattutto se inglesi, e non passerà molto prima che l'odio e il disagio si concretizzino in una volontà omicida sempre più tangibile. Benché la trama, come avete letto, sia molto banale, il mio consiglio è di non sottovalutare Get Away, perché la sceneggiatura di Nick Frost riserva più di una sorpresa, tra perversioni, segreti inconfessabili, killer ubriachi e quant'altro, messi in scena con un piglio giocoso e un delizioso gusto per il gore.


Rispetto a Krazy House, è molto più classica anche la messa in scena. Steffen Haars sfrutta gli elementi naturali, come la foresta e il mare, per veicolare l'indispensabile senso di isolamento, e combina alla perfezione le interessanti facce degli autoctoni con ambienti artificiali che mescolano squallidi ambienti pubblici, per la maggior parte fatti di legno, al comfort di un elegantissimo, particolare airbnb. Il regista non si concentra solo sulla famiglia protagonista, ma riesce anche a dare un'idea di cosa sia la lunghissima rappresentazione di Karantan (un'esilarante, puerile menata di palle assimilabile alla pièce teatrale del Ringraziamento vista in La famiglia Addams 2) e ad inserire immagini perturbanti tipiche del folk horror, come enormi maschere che richiamano l'Urlo di Munch oppure con costumi fatti di pellicce, piume e corna. Altro aspetto fondamentale della pellicola è la colonna sonora, che utilizza in maniera geniale la famosa Run to the Hills degli Iron Maiden, e inserisce qui e là allegri pezzi pop/folk in perfetto contrasto con le immagini raccapriccianti che scorrono sullo schermo. A tal proposito, la quantità di emoglobina presente nel film non è poca e viene fatto un ottimo utilizzo di armi bianche e altri oggetti impropri. Gli attori, infine, sono simpaticissimi. Nick Frost è ormai a suo agio nel ruolo un po' naif di padre di famiglia vessato e Aisling Bea, con la sua bellezza particolare e il piglio deciso, gli fa da ottimo contraltare. I figlioli regalano sorprese a non finire, Eero Milonoff nei panni di Matts è creepy quanto basta, e il mio personaggio preferito, la vecchia Klara di Anitta Suikkari, farebbe la felicità dei vecchiacci liguri che accolgono con una smorfia di disgusto ogni singolo turista. E' proprio il caso di dirlo: "Mandate i soldi e statevene a casa (magari a vedere questo divertentissimo Get Away!)!". 

 


Di Nick Frost, che interpreta Richard ed è anche sceneggiatore del film, ho già parlato QUI.

Steffen Haars è il regista della pellicola. Olandese, ha diretto il film Crazy House. Anche sceneggiatore, produttore e attore, ha 45 anni. 



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