mercoledì 10 maggio 2023

Inseparabili (1988)

Con l'uscita di Dead Ringers - Inseparabili, che vista la mia velocità finirò nel 2030, ho deciso di riguardare dopo anni il film Inseparabili (Dead Ringers), diretto e co-sceneggiato nel 1988 dal regista David Cronenberg a partire dal romanzo omonimo di Bari Wood e Jack Geasland.


Trama: i gemelli Elliot e Beverly Mantle, ginecologi di fama nazionale, condividono fin da bambini ogni esperienza, questo finché la bella attrice Claire non si insinua nel loro rapporto, logorandolo lentamente...


Inseparabili
è uno di quei film destinati, almeno con me, ad essere vittime di infausti eventi. Devo averlo visto per la prima e unica volta quando ero appena maggiorenne, rinunciando a finirlo per sopraggiunta noia non tanto causata da Cronenberg (cioè, anche, mi spiace David) quanto piuttosto perché la registrazione televisiva aveva un audio pessimo in virtù di quel vecchio trucco dell'LP/SP, che se mi legge gente di 20 anni non sa neppure di cosa sto parlando. Dopodiché, mi sono ben guardata dal recuperarlo finché, non ricordo neppure quando e dove fossi (ma, probabilmente, durante il viaggio a Parigi del 2014, perché in seguito non ho mai più messo piede in paesi francofoni), ho acquistato la doppia edizione speciale in DVD di Faux Semblants, ovvero Inseparabili nella lingua barbara dei senzabidet; detto DVD è rimasto fasciato e intonso fino a poche settimane fa, quando, con l'uscita della serie Amazon, ho deciso che era venuto il momento di vedere il film, in lingua originale MA con sottotitoli in francese. Conosco entrambe le lingue ma è stata una sfacchinata stancante, ecco perché parlavo di infausti eventi, e probabilmente ciò non mi ha fatto apprezzare Inseparabili come avrei dovuto perché, in pochi minuti, sono ripiombata nella sensazione di straniamento provata durante la prima visione, in quella fastidiosa difficoltà nel tenere a mente chi sia Elliot e chi sia Beverly, due personaggi che mi suscitano da sempre un'estrema irritazione. Certo, le sensazioni che ho provato sono senza dubbio state studiate a tavolino da Cronenberg ed Irons, e in questo Inseparabili è un film perfetto. Così come i gemelli Mantle studiano freddamente il corpo femminile, finendo per rimanere affascinati dalle sue mutazioni, così Cronenberg analizza la mente di due persone nate per essere una, due aberrazioni geniali nel loro campo, eppure incapaci non solo di rapportarsi decentemente con gli altri, ma anche di sopportare un graduale cammino verso uno sviluppo individuale; le personalità di Elliot e Beverly (il primo più sfacciato e affabulatore, il secondo timido ed insicuro) si completano e sono indispensabili l'una all'altra, tanto che la distanza, per quanto anche solo temporanea e non necessariamente legata ad eventi dolorosi, li distrugge senza possibilità di recupero.


Quando nella simbiosi tra Elliot e Beverly si insinua Claire (attrice sgamata che non solo è in grado di distinguere l'uno dall'altro, ma riesce a non lasciarsi impressionare dall'aura di grandeur e mistero che circonda i due gemelli, rimanendo sempre coi piedi ben piantati in terra in quanto donna indipendente), come un agente nocivo all'interno di un organismo perfettamente funzionante, la psiche dei due ginecologi comincia a sgretolarsi progressivamente, a mano a mano che il loro "cordone ombelicale" viene reciso. Beverly, nonostante ami, ricambiato, l'attrice, si fa trascinare da lei nel tunnel della tossicodipendenza e trasferisce sulla donna il suo terrore di rimanere solo ed incompleto, un mix micidiale che sfocia in allucinazioni legate a donne "mutanti", da curare con strumenti chirurgici da incubo; Elliot cerca di "salvare" il fratello nell'unico modo (distorto) che conosce, decidendo di percorrere il suo stesso cammino di autodistruzione così da tornare ad essere identico al gemello e ricucire la ferita causata da Claire. Ovviamente, il destino di due persone come i gemelli Mantle non può essere che infausto, perché nessuno dei due riesce a vedere oltre il claustrofobico mondo che li vede come unici abitanti, egoisti ed egocentrici possessori di una scienza che ritengono possa plasmare la natura secondo i loro desideri. Cronenberg da vita a questa chiusura mentale con immagini emblematiche che, oltre ad includere gli strumenti di tortura chirurgica creati da Beverly, tipicamente "cronenberghiani" ed adatti solo alle idee distorte ed allucinate del dottore, ci mostrano i gemelli all'interno di sale parto simili a showroom, dove i due operano vestiti di un indimenticabile rosso cardinalizio (nemmeno fossero i profeti indiscutibili della "loro" nuova carne, senza alcun rispetto per qualcosa di squisitamente femminile come il parto), oppure rinchiusi dentro ambienti claustrofobici come camere d'albergo poco illuminate, stanze piene di rifiuti, salotti tanto raffinati quanto impersonali, dove la sola presenza dei Mantle basta a risucchiare tutta l'aria presente nel luogo. 


Quest'ultima sensazione è strettamente legata all'innegabile carisma di un Jeremy Irons che, vai a sapere perché, quell'anno non è stato neppure candidato agli Oscar, men che meno ai Golden Globe. L'attore ha dato vita ad una performance che immagino abbia richiesto uno sforzo mentale non indifferente, anche solo per capire chi stesse interpretando in ogni scena, e che ha portato sullo schermo due personaggi interessanti ed affascinanti nonostante la loro natura respingente. Elliot, pur col suo savoir faire da vecchio continente e i modi di fare arroganti da tombeur des femmes consumato, ha quella vena di freddezza e schifo verso il mondo intero che lo rende inquietante come un robot che si finge umano, e non ispira pietà neppure quando rivela una fragilità inaspettata; con Beverly, il "baby brother" dal nome femminile, è altrettanto impossibile empatizzare perché totalmente privo di spina dorsale e anche troppo pronto a farsi trascinare dalle personalità forti di Elliot e Claire, e sul finale la sua follia accompagnata da quel tristissimo "Ellie" ripetuto a mo' di cantilena mette i brividi. L'indagine di Cronenberg nei recessi più nascosti dell'animo umano, pur senza mettere totalmente da parte gli stravolgimenti della carne, era dunque già iniziata nel 1988, forse per questo Inseparabili non mi era piaciuto tanto quanto i suoi film più viscerali e sicuramente più immediati, almeno a livello superficiale, per una ragazza di 17 anni. Adesso, invece, riesco a capire qualcosa in più e ad apprezzare Inseparabili per la sua lucidità e spietatezza, tanto da arrivare al punto di consigliarvelo caldamente se non lo avete mai visto (magari prima o dopo la visione della serie Amazon), eppure lo stesso non riesco ad inserirlo in un'ideale top 5 dei film di Cronenberg. My bad.


Del regista e co-sceneggiatore David Cronenberg che, non accreditato, compare anche nei panni di ostetrico, ho già parlato QUI. Jeremy Irons, che interpreta sia Beverly che Elliot, lo trovate invece QUA.


Jill Hennessy
, famosa per essere la protagonista di serie come Crossing Jordan e Law and Order, ha esordito proprio in questo film assieme alla sorella gemella Jacqueline. Heidi von Palleske, che interpreta Cary, ha partecipato al Rabid delle sorelle Soska nei panni del Dr. Elliot mentre Stephen Lack, che interpreta Anders Wolleck, era il protagonista di Scanners. William Hurt sarebbe stata la prima scelta di Cronenberg, ma ha dovuto rinunciare perché impegnato su un altro set, mentre Robert De Niro ha rifiutato il ruolo dei gemelli Mantle perché non si sentiva di interpretare un ginecologo; per quanto riguarda Claire, tra le attrici prese in considerazione c'era anche Margot Kidder. Il film avrebbe dovuto intitolarsi Twins ma è diventato Dead Ringers dopo che Ivan Reitman ha chiesto a Cronenberg di poterlo utilizzare per I gemelli, con Schwarzenegger e De Vito. Su Amazon Prime Video è uscita da pochissimo la serie Dead Ringers - Inseparabili, che riprende le vicende del film e del romanzo Twins di Bari Wood e Jack Geasland ma con due sorelle come protagoniste; se Inseparabili vi fosse piaciuto, guardatela e aggiungete Chi è l'altro? e Seconds Apart. ENJOY!


7 commenti:

  1. Visto un milione di anni fa, al cinema, eravamo in 4. Mai più recuperato, però rimane uno dei miei favoriti del buon David (che dopo ho perso un pò di vista) non fosse, concordo con Cassidy, per l'enorme prova di quel gran figo di Irons (si, sono abbastanza vecchia per considerare Irons un gran figo). La serie è un grande Boh...a questo punto pure io mi sa che me lo vado a ricercare.

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    1. Irons E' un gran figo. Punto, e non si discute, a prescindere dall'età anagrafica!

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  2. Uno dei tanti capolavori di Cronenberg, e senza dubbio uno dei miei preferiti 😊

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    1. Io ne preferisco altri, ma rimane un film di enorme impatto!

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  3. Capisco che tu non lo apprezzi troppo, anche date le circostanze sfortunate in cui lo hai visto, ma per me effettivamente rimane uno dei migliori film di Cronenberg...

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    1. Preferisco altri suoi capolavori, Videodrome in primis, ma riconosco ogni oncia di valore che gli appassionati più illuminati gli conferiscono!

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  4. Gli strumenti mutanti mi agghiacciano ogni volta che li vedo, sono già pronta a tirare un calcio in faccia ad Irons al solo pensiero, forse è per questo che Inseparabili mi fa digrignare i denti ogni volta, nonostante l'indubbio fascino dell'intera opera.

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