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martedì 29 novembre 2022
The Menu (2022)
venerdì 25 novembre 2022
Diabolik - Ginko all'attacco! (2022)
mercoledì 23 novembre 2022
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Hocus Pocus (1993)
venerdì 18 novembre 2022
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venerdì 11 novembre 2022
Mandrake (2022)
martedì 8 novembre 2022
Barbarian (2022)
Incensato ovunque, salutato come uno degli horror dell'anno, Barbarian, scritto e diretto dal regista Zach Cregger, è arrivato direttamente su Disney + e io non potevo lasciarmelo sfuggire. NO SPOILER, tranquilli.
Trama: Tess scopre che l'appartamento affittato su AirBnB è già occupato da un uomo. In qualche modo, i due si accordano per superare l'increscioso inconveniente ma l'incubo per Tess è appena iniziato...
La trama di cui sopra è quanto vi basta sapere per godere appieno di Barbarian, l'horror "commerciale" più particolare visto quest'anno, anche se per me non si tratta del migliore. Di sicuro, per i temi trattati e il modo intelligente e leggero, se vogliamo, con cui li affronta, Barbarian supera a destra il pesantissimo e ridondante Men, mettendo in scena, anche in questo caso, uomini che odiano le donne e donne costrette a subire l'influenza di questi ultimi, ma non solo. Barbarian è anche un horror sociale a spettro più ampio, e consacra definitivamente Detroit come uno dei luoghi cult del genere, con tutto il suo degrado, la mancanza di speranza, lo squallore derivante dalla morte del sogno americano, che lascia alle sue spalle solo povertà e schifo MA a un comodissimo passo dalla prospera grande città. Il luogo ideale, insomma, perché ci si ritrovi una ragazza come Tess, sola in un giorno una notte di pioggia durante la quale, cercando l'appartamento affittato su AirBnB, si scontra e si incontra non già con Andrea e Giuliano ma con Bill "Pennywise" Skarsgård, primo campanello d'allarme per lo spettatore. Trovarsi l'appartamento già occupato da Billyno, nonostante il suo aspetto di bel ragazzo cortese, non convince neppure Tess, va detto, ma poiché questo è un film di uomini che quando non odiano le donne le prevaricano comunque, di lì a poco la protagonista si lascia intortare e rimane comunque a dormire in casa con uno sconosciuto, facendosi scivolare addosso ogni dettaglio stridente, vuoi per paura di essere maleducata, vuoi per convenienza. Ovvio, lo sguardo di Tess non è il nostro, quindi la si può anche capire. Zach Cregger invece si impegna in ogni modo a costruire la prima parte di Barbarian come un tipico thriller a base di donne indifese e misteri e rende ogni inquadratura, ogni sequenza, una potenziale minaccia per Tess, una demoniaca madeleine che ci costringe a ricordare tonnellate di altri thriller horror in cui la protagonista ha fatto una brutta fine per mano di un prince charming che tanto charming non era.
E voi direte, ma che palle, dove sta la novità? La novità è che, dopo lo jump scare più efficace del 2022, la situazione peggiora. Ma poi migliora, almeno in apparenza. Barbarian è dotato, infatti, di una struttura a scatole cinesi ricavata da un paio di bruschi cambi di registro e stile, non solo di sceneggiatura ma anche di regia, fotografia e persino colonna sonora; la cosa può disturbare lo spettatore, io l'ho trovata sicuramente spiazzante ma non sgradevole, soprattutto perché Cregger dimostra di avere le idee chiare al punto da conferire una totale coerenza di temi e idee a tutti questi cambiamenti. Cambiano i personaggi, cambiano i punti di vista, ma Barbarian rimane sempre un film di uomini che odiano le donne, con diverse sfumature; chi si limita a trattarle come adorabili sciocchine da difendere, chi è uno stronzo patentato con la faccetta di merda del solito Justin Long, il cui arco narrativo trattato in guisa di commedia fa venire voglia di tornare sul set di Tusk per torturarlo ancora di più, chi è proprio un mostro senza possibilità di appello, l'incarnazione fisica e squallida del marciume che condanna i quartieri alla decadenza mentre la gente fa finta di non vedere, anzi, nasconde sotto il tappeto. E le donne, direte voi? Guardando Men mi ero lamentata perché il film di Garland connotava la protagonista solo come vittima di traumi, qui la situazione è per fortuna ben diversa. Tess, infatti, è ben consapevole di chi è e di cosa rischia, ed agisce e si adatta di conseguenza, senza subire, anzi, cercando di tutelarsi con tutta l'intelligenza e personalità di cui dispone. Eppure, ancora Barbarian non si limita solo a questo. Il regista riesce nel miracolo di farci empatizzare con tutti i personaggi tranne uno, giocando anche con i nostri sentimenti (ho speso una lacrima di commozione sul finale ma mi sono anche maledetta per la mancanza di fiducia e ci sono rimasta male per una confessione ubriaca, ché invece qualcuno il mio beneficio del dubbio se l'era accaparrato), e il risultato è che ci sentiamo ancora più coinvolti nella storia, terrorizzati... e sì, divertiti. Anzi, nel mio caso il divertimento, almeno per più di metà film, ha superato la paura, forse per questo ho apprezzato Barbarian meno di quanto avrei sperato, visto che me lo avevano venduto come un incubo ad occhi aperti. Poco male, parliamo comunque di grande cinema, ed è un peccato che in Italia abbiamo dovuto accontentarci dello streaming, perché un esordio simile avrebbe meritato lo schermo di una sala. Magari col prossimo film di Cregger, chissà...
Di Bill Skarsgård (Keith), Justin Long (AJ) e Richard Brake (Frank) ho già parlato ai rispettivi link.
Zach Cregger è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, sposato con Sara Paxton, ha diretto film come Miss Marzo. Anche attore e produttore, ha 41 anni.
Il regista aveva offerto il ruolo di AJ a Zac Efron, che lo ha rifiutato, e ha quindi dovuto "risistemarlo" per Justin Long. Vista la particolarità di Barbarian non saprei davvero quale film consigliarvi nel caso vi fosse piaciuto, quindi non vi rimane che guardarlo! ENJOY!