La Pongi, rinomata prof. di italiano: "Chi mi sa dire chi era il patriarca della città di Ur?"
Una Bolla quindicenne: "Ma è ovvio, prof! Ben Hur!"
Segue risata di prof e compagni di classe, fine flashback, inizio recensione.
Scusa se ti ho messo in mezzo, Charlton. |
Trama: un professore universitario scopre che, da molto tempo, gli alieni rapiscono le persone e impiantano loro ricordi fasulli e altre simili amenità, che lui cerca di eliminare attraverso l’ipnosi. Un giorno però si presenta dal professore Saturnia, una ragazza posseduta da un alieno troppo potente per essere eliminato con i soliti mezzi…
6 giorni sulla terra è l’equivalente di sei giorni di ininterrotte martellate sulle palle condensati in 100 minuti. E’ la versione cinematografica di un Puffo Quattrocchi che ti ammorba con improbabili, pompose, complicate teorie mentre ti spiega come avvitare una semplice lampadina. Roba che, al confronto, l’orrendo In the Market diventa quasi guardabile, perché almeno nel corso della visione mi sono fatta delle grasse risate, consapevole che nessuno dei coinvolti (spero!) si stava prendendo troppo sul serio. Ma qui no, qui la serietà trabocca da ogni fotogramma, nemmeno il regista e sceneggiatore si credesse un novello Eisenstein, il messia chiamato a rivoluzionare il cinema italiano. E lì per lì ci ho anche creduto, perché per i primi dieci minuti ho avuto persino l’illusione che 6 giorni sulla Terra fosse sì un po’ ridicolo per quello che riguardava i dialoghi, ma comunque ben diretto e ben interpretato, con un valido protagonista maschile e una splendida protagonista femminile, inquietante e sensuale quanto basta. Poi, però, è arrivato Hexabor di Ur. Da qui è cominciato un viaggio di sola andata verso la camurrìa, soldi del biglietto non rimborsabili signori, torta di riso fi-ni-ta, in alternativa andarsela a prendere nel… vabbé.
Con l’arrivo di questo Hexabor di Ur, antichissimo alieno sumero (!!), il film vira dalla mera fantascienza all’horror pseudoreligioso, con tanto di possessioni e conseguenti esorcismi. Se prima dunque la “critica” dello sceneggiatore si scagliava contro i governi corrotti e l’esercito, reo quest’ultimo di prestare soldati per le… come le hanno chiamate… ah sì, le “adduzioni” (perché parlare di rapimenti pare brutto), ad un certo punto il tiro viene corretto e piovono strali anche sulle autorità religiose: innanzitutto, attraverso il solito prete che, in mezzo ad una folla di ascoltatori, è l’unico a puntare fisicamente il dito verso il professore che sta tenendo la sua delirante conferenza su anime ed alieni, poi introducendo il personaggio del sacerdote spretato che chiama simpaticamente “pedofilo” il collega greco – ortodosso, dopo un’ambigua scena in cui pare farsi fare un “servizietto” da una suora. E voi direte, cosa c’entrano i preti e gli esorcisti con gli alieni? Nulla, in effetti, ma siccome proseguendo con la visione di 6 giorni sulla Terra spuntano, nell’ordine, dei killer francesi, la tenutaria di un bordello con figlia a seguito, alcuni esponenti dei servizi segreti mondiali, vecchie streghe transilvane, codici a barre letti in modo tale da fornire la sequenza 666, un’antica formula matematica sumera incisa su una tomba conservata nei sotterranei di Roma (o qualcosa di simile, a quel punto il mio cervello era già esploso), un branco di strepponi che organizzano un rave per poter emettere una frequenza negativa in grado di separare le anime dal corpo e forse anche dagli alieni, boh (ossegnùdenamadonna, basta…), sogni che mescolano la Creazione di Michelangelo a vecchie malate di Alzheimer e gente che copula… beh via, direi che gli esorcismi praticati per liberare le persone dagli alieni sono ancora accettabili.
I have a blue house with a blue windows... |
Varo Venturi è il regista e sceneggiatore della pellicola, nonché interprete di Padre Trismegisto. Originario di Roma, ha diretto un altro film, Nazareno, e due corti. E’ anche compositore, produttore e direttore della fotografia e del montaggio.
Massimo Poggio interpreta Davide. Originario di Alessandria, ha partecipato a film come Rosa e Cornelia, Alex l’ariete (complimenti!!), La finestra di fronte, Cuore sacro e alla serie Che Dio ci aiuti (che conosco perché la guardava la mamma. Ecco.). Ha 42 anni.
Qui mi fermo con l’elenco degli attori. Non sapendo nulla o quasi del cinema italiano recente e non seguendo le 300 fiction che mensilmente ci propina la tv nazionale, per me in 6 giorni sulla Terra c’erano solo facce sconosciute. Se ho dimenticato qualche idolo di qualche lettore di passaggio mi scuso, volto pagina e passo oltre. ENJOY! (maddeche….?)