giovedì 31 maggio 2007

Pirates of the Caribbean (2003-2007)

E' finita, purtroppo, una delle più belle saghe cinematografiche degli ultimi anni. Ieri sera ho visto Pirati dei Caraibi - Ai Confini del Mondo e devo dire che il livello qualitativo dell'intera Saga si è mantenuto alto fino alla fine, almeno per chi come me ha sempre adorato i film d'avventura, i pirati, le storie di cappa e spada e, ovviamente, Johnny Depp.

E pensare che è nato tutto da un'attrazione di Eurodisney che nessuno si filava, la versione francese dei nostri Cosari a Gardaland. Un film affidato a Gore Verbinski, quello del Topolino sotto sfratto, e di altri film non proprio memorabili fino al 2003. A farci ben caso, il primo Pirates of the Caribbean doveva essere a sé stante, tanto che potrebbe venir benissimo slegato dagli altri due, grazie anche all'ottusa distribuzione italiana che ha titolato il primo La maledizione della prima luna e solo dal secondo in poi ha cominciato ad usare il Pirati dei Caraibi.


Non saprei onestamente cos'ha garantito il successo mondiale di queste tre pellicole, posso solo dire cosa ne penso io:



Il primo film, La maledizione della Prima Luna, presenta già tutti gli elementi che caratterizzeranno la saga, ovvero avventura a palate, effetti speciali spettacolari, una regia di ferro, ironia, personaggi ben caratterizzati e soprattutto il Jack Sparrow di Johnny Depp, un cialtrone con le movenze da Fabius, influenzato dal look rock di Keith Richards, che in originale fa ancor più sbellicare. Ovviamente il primo film getta solo le basi della saga, e a riguardalo è ingenuo e fresco nella sua semplicità, e i personaggi riflettono bene questo. C'è la principessa innamorata dell'ingenuo garzone, il pirata svanito e buffone, privo di qualsiasi onore, e un villain perfetto, privo di qualsivoglia pietà. Il film d'avventura per eccellenza, con un eccellente happy ending. 



Il secondo film, La maledizione del forziere fantasma, segna la svolta della trilogia, ed è molto più adulto e cupo del primo,continuando tuttavia a mantenere quell'ironia e quelle gag che sono tipiche del capostipite.
Nonostante solitamente le trilogie peggiorino invece di migliorare, il secondo film non si limita a scopiazzare il primo. Innanzitutto montaggio e regia, così come gli effetti speciali, progrediscono in maniera impressionante, inoltre i protagonisti maturano. Elisabeth, la principessa ingenua, cresce e conosce il dolore, l'amore non è più puro e semplice ma i sentimenti che prova per Will vengono messi in discussione, anche dalla palese attrazione che la ragazza prova per Jack Sparrow. Inoltre, il cattivo di turno, Davy Jones (un incrocio tra una seppia, un granchio e il Fantasma dell'Opera) e' molto piu' complesso e romantico di quanto non appaia in realta'. Vecchi personaggi tornano e vengono usati in modo completamente nuovo, e i nuovi personaggi aggiungono freschezza al tutto e serviranno per porre le basi della terza pellicola, oltre ad aggiungere interessanti elementi alla trama ( Tia Dalma è un personaggio splendidamente affascinante e sentirla parlare in originale con quell'assurdo
patois è da urlo).


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Quest'ultimo (forse) capitolo della Trilogia, Ai confini del mondo, mantiene la complessità e le atmosfere cupe del secondo film, aggiungendo una vena di misticismo e sequenze che definire oniriche è dir poco, visto che sono veri e propri deliri psichici. Vengono riprese e risolte tutte le questioni lasciate in sospeso nel secondo film, i personaggi incontrano il destino che si erano preparati e vengono mostrati altri nuovi ed interessanti pirati. La scena iniziale è un capolavoro di ironia e azione (in alcuni punti sembra un omaggio tuttavia a La città incantata di Hayao Miyazaki), Jack Sparrow se possibile è anche più assurdo e incomprensibile del solito, gli intrighi a base di inganni, macchinazioni nascoste e vendette più o meno palesi sono portati all'ennesima potenza e la sequenza del matrimonio in battaglia e del Maelstrom entreranno sicuramente negli annali, perché sono un capolavoro. Il tutto viene scandito dalle note della ballata piratesca, e si sente aleggiare quella tipica malinconia di un'epoca alla conclusione; il fil rouge del film è libertà e ritorno all'innocente avventura. Certo, ci sono alcuni buchi nella trama e potenzialità sprecate (la Dea Calypso per esempio serve solo a faci vedere Davy Jones al naturale: sarebbe stato molto più interessante un flashback) ma si perdono nella grandiosità di un film che finalmente, per la gioia dei fans tutti, ci regala la vista di Keith Richards nei panni del papà di Jack.


Il regista della trilogia è lo stesso per tutti i film, Gore Verbinski. La sua filmografia è tutta recentissima, non proprio eccelsa. Ha esordito nel 1997 con il divertente Topolino sotto sfratto, proseguito con il deprimente (nonostante uno splendido James Gandolfini) The Mexican e girato il dignitoso remake americano di The Ring. Ha 43 anni, per ora nessun film in uscita.



Johnny Depp è Capitan Jack Sparrow, il cuore della pellicola e probabilmente uno degli ingredienti principali del suo successo, nonché uno degli attori più versatili ed abili degli ultimi decenni, se non il migliore.



Il buon vecchio Johnny ha esordito nel lontano 1984 con un film ormai cult, Nightmare dal profondo della notte, ove interpretava il ragazzo della protagonista Nancy e veniva ucciso in un modo talmente spettacolare che se non avete il DVD non riuscirete MAI a vederlo a causa della censura (peraltro tornerà in un cameo nell'orrido Nightmare 6 - La fine come Oprah Noodlemantra). Da allora, il ruolo in 21Jump Street e una marea di film splendidi, soprattutto come musa di Tim Burton con il quale ha girato Edward mani di forbice, Ed Wood, Il mistero di Sleepy Hollow e Charlie e la fabbrica di cioccolato, oltre ad aver dato voce e fattezze a Victor ne La sposa cadavere. Tra le sue pellicole più belle ricordo Donnie Brasco, Paura e delirio a Las Vegas, Chocolat, From Hell, C'era una volta in Messico. Ha 44 anni e cinque film in progetto, tra cui il nuovo musical di Burton, Sweeney Todd e, pare, i due seguiti di Sin City.



Geoffrey Rush è Capitan Barbossa, il nemico per eccellenza di Capitan Jack Sparrow, nonché villain della prima pellicola.


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L' attore australiano, ha vinto  un oscar come miglior protagonista per Shine,  che gli ha donato fama internazionale. Tra i suoi film Elisabeth, Shakespeare in Love, Il mistero della casa sulla collina: inoltre ha prestato la voce a Nigel in Alla ricerca di Nemo. Ha 56 anni e un film in uscita.


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Orlando Bloom interpreta Will Turner, il bel garzone innamorato di Elisabeth. Non sto a mettere foto del prima e dopo perché essenzialmente il ragazzone non cambia. Il successo internazionale dell'Orlando deriva da un'altra trilogia, quel Signore degli Anelli dove ha fatto sbavare milioni di ragazzette allupate nei panni dell'elfo Legolas, anche se aveva già avuto una particina in Wilde. Dopodiché ha partecipato ad altre innominabili superproduzioni in costume, e l'unico film che vale la pena di citare per me è Elizabethtown. Ha un film in uscita e 30 anni.



Keira Knightley interpreta la contesissima Elisabeth Swann, destinata a diventare pirata e combattente. L'attrice inglese è stata coprotagonista dell'inquietantissimo The Hole, e del successo inaspettato Sognando Beckam. Ha 22 anni e 3 film in uscita.



Chow Yun-Fat interpreta Sao Feng, uno dei nuovi pirati introdotti nella pellicola, quello dove si recano all'inizio i protagonisti. L'attore di Hong Kong, dopo miriadi di film mai arrivati sul mercato italiano, ha recitato anche in produzioni internazionali come Anna e il Re e La Tigre e il dragone. Ha 42 anni e due film in uscita.


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Citare tutti gli altri bravissimi attori coinvolti mi prenderebbe un post lungo kilometri, quindi, finisco in breve con due attori che stimo per vari motivi.Jonathan Pryce interpreta il Governatore Swann (per una biografia di costui si veda il post su Qualcosa di Sinistro sta per Accadere). Bill Nighy, che interpreta Davy Jones, è stato il patrigno PHILIP in Shaun of the Dead.


 


Ed ora ecco l'attrazione di Eurodisney che ha ispirato il film.... con un ospite d'eccezione!!


 



Ah, ricordate: rimanete fino alla fine dei titoli di coda in tutti e tre i film. C'è sempre una bella sorpresa in agguato!

sabato 12 maggio 2007

2000 Maniacs! (1964)

Ieri sera ho avuto l'occasione di vedere questo 2000 Maniacs di Herschell Gordon Lewis, l'ufficioso papà del cinema Splatter. Questo film, sforbiciato dalla censura USA, non è in verità il primo splatter della storia del cinema. Il primato spetta a Blood Feast (1963) dello stesso regista.



La trama è semplice nella sua assurdità: sei Yankee finiscono, vuoi per la sfortuna, vuoi perché cartelli stradali fasulli fanno miracoli, in una città del Sud chiamata Pleasant Valley, ove vengono accolti come ospiti d'onore dai cittadini, intenti a festeggiare un fantomatico Centenario. Purtroppo i pittoreschi abitanti sono dei fanatici la cui unica intenzione è vendicarsi del massacro compiuto cento anni prima dagli unionisti in quella stessa città. Il finale, ovviamente, è a sorpresa (?)


Nonostante questa pellicola risenta ovviamente del peso degli anni, è abbastanza godibile, anche se a guardarla oggi, provoca risate più che brividi.


Lo spettatore d'oggi, soprattutto se figlio degli anni ottanta come la sottoscritta, apprezzerà la sottile vena trash che percorre tutto il film, a cominciare dall'inizio. Parrebbe infatti il prologo ad una puntata di Hazzard, con tanto di banjo scatenato e due grezzissimi e bruttissimi "Bo e Luke" che giocano un tiro ai malcapitati Yankees, facendo loro sbagliar strada. Purtroppo non sono riuscita a trovare il testo della stereotipatissima ballata iniziale, scritta dallo stesso regista e intitolata Rebel Yell (The South's Gonna Rise Again) ma posso citare il refrain che recita: Yeeeeeeee-haw!! And the South's gonna rise again! per una ventina di volte. Molto molto bifolco.


La recitazione di tutti gli attori coinvolti è al di sopra della media, soprattutto per quanto riguarda i protagonisti (ovviamente tutti stereotipati, purtroppo: l'eroe, l'eroina, la coppietta felice, il bullo e la pupa, circondati dai duemila festanti bifolchi) e la trama per quanto assurda è lineare e ben costruita, senza particolari buchi o salti logici. La macchina da presa permane fissa per la maggior parte del film, in generale la pellicola presente immagine statiche, raramente si avverte qualche movimento di macchina, e ciò accade soprattutto nelle scene gore.


Per quanto riguarda queste ultime, il tasso di gore ovviamente è sotto la media, e gli effetti speciali caserecci o quasi. Tuttavia la vena di sadico divertimento che percorre la pellicola ha una concezione piuttosto moderna, e non ha nulla da invidiare ad un Hostel, per esempio. C'è da dire che le malcapitate vittime soffrono una morte rapida e dolorosissima, senza venir troppo torturate psicologicamente come avverrà invece nella decade seguente, prima dell'arrivo dello Slasher Movie anni '80, che trova il suo noiosissimo apice in Venerdì 13.


In generale 2000 Maniacs è un prodottino godibile, se si prende in considerazione l'epoca, i mezzi e l'indubbio entusiasmo con il quale è stato realizzato. Innocente, si può dire. Nessuna innocenza invece nel remake del 2005 2001 Maniacs di Tim Sullivan con  Robert Englund. Purtroppo non ho avuto occasione di vederlo, ma se devo dare retta a ciò che ho letto è Gore oltre il limite del cattivo gusto e vagamente ispirato ai film di Eli Roth, quindi privo di qualsivoglia ironia. Vorrei vederlo, comunque, in modo da fare un confonto diretto.



Herschell Gordon Lewis può essere definito il papà del cinema Splatter. Inizialmente impegnato in film nudies, diede una svolta alla sua cariera girando il primo film propriamente splatter della storia del cinema Blood Feast (1963). La sua carriera ovviamente è proseguita nella nicchia dei Bmovie splatter, amato da molti estimatori, con titoli come Color Me Blood Red, The Twosome Gruesome, She-Devils on Wheels e The Gore Gore Girls, tutte pellicole rare da trovare nel mercato italiano. Personalmente ho avuto più fortuna in Australia, però i lettori DVD non supportano il formato. Il regista è anche sceneggiatore, attore, compositore e produttore. Oggi ha 71 anni.



Gli attori coinvolti, per quanto bravini, hanno recitato per la maggior parte solamente in questa pellicola, tranne i due protagonisti, William Kerwin e Connie Mason i quali hanno partecipato come caratteristi in molti telefilm, noti e meno noti.


Purtroppo non ho trovato nulla su questo film, ma gustatevi il trailer di The Wizard of Gore, sempre dello stesso regista. Il titolo già è un programma!


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