venerdì 30 giugno 2023
Elemental (2023)
mercoledì 28 giugno 2023
Operation Fortune (2023)
martedì 27 giugno 2023
Sisu (2022)
venerdì 23 giugno 2023
Lightyear - La vera storia di Buzz (2022)
martedì 20 giugno 2023
The Wrath of Becky (2023)
venerdì 16 giugno 2023
Weird: The Al Yankovic Story (2022)
mercoledì 14 giugno 2023
Malum (2023)
Siccome avevo apprezzato molto Last Shift, ho deciso di recuperare di corsa il recentissimo Malum, diretto e co-sceneggiato dal regista Anthony DiBlasi.
Trama: una poliziotta al primo giorno di lavoro chiede di fare l'ultimo turno all'interno della vecchia stazione di polizia, prima della demolizione. L'edificio però non è innocuo come sembra...
Da un punto di vista imparziale, da semplice amante dell'horror, devo dire che mi sono goduta parecchio il film. Nonostante molte scene clou vengano mantenute e riaggiornate senza grossi mutamenti, le aggiunte e le modifiche si rifanno a una tradizione horror ben precisa che trovo sempre affascinante, anche quando si adagia su cliché vecchi come il mondo, e sangue e jump scare sono stati pompati all'ennesima potenza, il che è cosa buona e giusta (anche se, per quanto mi riguarda, continuo ad avere più paura guardando Last Shift). Budget più grande significa anche effetti speciali più elaborati. Malum ripropone i fan favourites del film precedente, in primis le creature senza volto che perseguitano Jessica poco prima del finale, ma sul finale sbulacca con incubi di sfacciataggine estrema e momenti di schifo atroce che superano i livelli dell'originale tanto che, forse, potrebbe anche non essere così peregrino parlare di reboot, nel caso ai coinvolti venisse voglia di realizzare un secondo capitolo. Ipotesi fantasiose a parte, c'è da dire che Jessica Sula fa un ottimo lavoro nei panni della protagonista e conferisce al personaggio un che di infantile che rende ancora più triste vederla soccombere agli orribili eventi del suo ultimo turno, e ha un fascino completamente diverso da quello di Juliana Harkavy, oltre a una minore "responsabilità". Il suo personaggio è infatti sostenuto da diversi elementi che lo renderebbero interessante anche se gli mancasse il carisma, là dove la Harkavy doveva invece caricarsi l'interpretazione di una donna forte e caparbia che, a poco a poco, perde il lume della ragione diventando l'ombra di se stessa (con l'incertezza di capire se è stata la situazione di stress a farla crollare o se effettivamente l'edificio è infestato). Insomma, a ragionarci sopra Malum e Last Shift sono due film diversi anche se molto simili e, nonostante continui a non capire bene il senso dell'operazione e a preferire Last Shift, ritengo che gli appassionati di horror potrebbero avere pane per i loro denti durante la visione di Malum, quindi ve lo consiglio senza remore, sperando che la canzone del Low God non vi rimanga inchiodata in testa come sta succedendo a me!
Del regista e co-sceneggiatore Anthony DiBlasi ho già parlato QUI.
Jessica Sula interpreta Jessica Loren. Inglese, ha partecipato a film come Split e a serie come Scream. Ha 29 anni.
A tornare da Last Shift, nel ruolo della prostituta Marigold, è solo l'attrice Natalie Victoria. Ovviamente, se vi è piaciuto Malum, recuperate Last Shift. EJOY!
martedì 13 giugno 2023
Decision to Leave (2023)
venerdì 9 giugno 2023
The Boogeyman (2023)
Siccome è miracolosamente giunto anche a Savona, potevo forse perdermi The Boogeyman, diretto dal regista Rob Savage e tratto dal racconto Il baubau di Stephen King?
Trama: dopo la morte della madre, due sorelle devono affrontare una terribile entità omicida che predilige i luoghi bui per nascondersi...
Con la visione di The Boogeyman partivo molto prevenuta. Il baubau è uno dei racconti kinghiani che preferisco, nonché uno di quelli che mi terrorizzano di più, mentre Rob Savage, dopo il bell'exploit di Host (horror girato con due lire in pandemia, sfruttando le limitazioni da lockdown), ha rischiato che andassi a prenderlo a sberle per aver realizzato quella fonte di nervoso a propulsione atomica di Dashcam (horror girato con due lire in pandemia, sfruttando una vlogger realmente esistente e assai discutibile a livello di "idee") e, di base, non aveva mai messo la cinepresa al servizio di una sceneggiatura che prevedesse un impianto visivo classico. A tal proposito, la sceneggiatura che è arrivata dalle mani di Scott Beck e Bryan Woods, autori di A Quiet Place, e Mark Heyman, che ci aveva deliziati con Il cigno nero, è il bignami di ogni horror a misura di teenager girato negli ultimi 23 anni, quindi alla faccia dell'impianto classico. Il racconto di King (lungo una decina di pagine) viene utilizzato come "causa scatenante" di tutto ciò che accade alle sorelle Sadie e Sawyer e, sul finale, diventa una strizzata d'occhio a chi lo ha letto prima di vedere il film, per il resto tutto è stato inventato di sana pianta. L'intento degli sceneggiatori è stato quello di omaggiare comunque il Re ricreando le atmosfere a lui tanto care, fatte di famiglie distrutte non solo da eventi luttuosi o avversi, ma anche dalla mancanza di comunicazione tra i membri delle stesse, e di ragazzi costretti a crescere in fretta e, spesso, in totale solitudine o quasi; il risultato è una storia prevedibile dall'inizio alla fine ma ugualmente gradevole, con due giovani protagoniste per le quali è facile empatizzare, scritte con in mente adolescenti e bambini "veri", non dei semplici cliché (altra storia sono le amiche di Sadie, che toglierebbero fiducia verso l'umanità persino a un santo, se esistessero davvero).
In tutto questo, Savage fa il suo mestiere e sfrutta ogni elemento a sua disposizione per inquietare lo spettatore, a partire dalle peculiari caratteristiche di questo baubau, il quale non solo si acquatta nel buio (quindi, virtualmente, in ogni anfratto dell'enorme casa di Sadie e Sawyer) ma sfrutta anche il dolore delle sue vittime, attirandole allo scoperto nei modi più bastardi. Il risultato è una corsa sulle montagne russe di tensione perenne, non solo quando il mostro titolare, ancora senza volto, si limita a terrorizzare i malcapitati annunciandosi come mera "presenza" più mentale che fisica, ma anche quando si manifesta in tutta la sua eccelsa bruttezza, con una CGI che, per una volta, non fa grandi disastri. Ho molto apprezzato anche l'uso delle luci, con la furbissima lampada rotolante ahimé ampiamente spoilerata nel trailer, e un paio di sequenze in cui le fonti di illuminazione più fioche ed inusuali diventano indispensabili baluardi di salvezza, per quanto precaria, mentre un montaggio intelligente contribuisce a rendere ancora più efficaci ed inaspettati i jump scare. Su tutto, però, ho apprezzato l'utilizzo (in un cast di attori comunque molto bravi, protagoniste in primis) della splendida faccia di David Dastmalchian per interpretare Lester Billings, il protagonista originale del racconto, pur epurato di tutte le caratteristiche sgradevoli; nel giro di 5 minuti la sinergia tra attore e regista crea un pregevolissimo omaggio a Il baubau, capace di lasciare lo spettatore col fiato sospeso, soprattutto per quanto riguarda chi ha avuto la fortuna di fare la conoscenza della versione cartacea. Quindi bravo Savage, che ha realizzato un gradevole horror "commerciale", perfetto per quest'estate appena cominciata!
Del regista Rob Savage ho già parlato QUI. Chris Messina (Will Harper), David Dastmalchian (Lester Billings), Marin Ireland (Rita Billings) e LisaGay Hamilton (Dr. Weller) li trovate invece ai rispettivi link.