domenica 28 gennaio 2007
Giochino..
giovedì 25 gennaio 2007
A Scanner Darkly - Richard Linklater (2006)
Particolarissimo ovviamente per chi, come me, non aveva mai visto l'altro film del suddetto regista, Waking Life.
La trama è apparentemente lineare: Fred Arctor, agente della narcotici sette anni nel futuro (un bravissimo Keanu Reeves), infiltrato all'interno di un gruppo di consumatori della cosiddetta droga "M" , si ritrova costretto ad indagare su... sè stesso. Egli infatti è talmente allucinato ed assuefatto alla droga da non capire più chi sia in realtà, anche a causa di una tuta "deinvidualizzante" che protegge la sua identità.
Premesso che non ho nemmeno mai letto il libro di Philip K. Dick da cui il film è tratto, devo dire che sono stata colpita da due cose:
Primo, la tecnica utilizzata per girare il film, detta del rotoscopio computerizzato. Per chi non avesse mai visto un simile film, in pratica esso viene girato dal vivo, con tecnica normale, poi in seguito, grazie ad un programma al computer, le immagini reali vengono trasformate in un cartone animato, creando uno strano effetto di irrealtà al contempo plausibile.. Questa tecnica è molto valida all'interno di un film che mostra il progressivo deterioramento mentale del protagonista, che non riesce più a distinguere dove finisca l'alluicinazione e dove cominci la realtà. Inoltre, una caratteristica della tuta "deindividualizzante" indossata da Arctor, è quella di cambiare connotati fisici ogni secondo, per impedire che le persone possano riconoscere l'agente infiltrato.. "Terribile" come dice appunto Reeves durante il film, tuttavia impossibile da rendere un continuo cambiamento di corpo e viso senza una tecnica simile...
Un altra caratteristica particolare del film è che non è la solita opera di fantascienza: non avendo mai letto il libro non posso fare paragoni, ma guardando il film, in più di un' occasione si ride per il cinismo e l'umorismo che sono presenti a piene dosi soprattutto durante le scene con i compagni tossici di Reeves, ovvero il divino Robert Downey Junior, Woody Harrelson e Rory Cochrane, al quale viene riservata la disgustosa scena di apertura in cui viene ricoperto da afidi che vede solo lui, esilarante e al contempo inquietante specchio dell'effetto della droga.
Insomma a tratti quest'opera potrebbe risultare tarantiniana per i dialoghi acuti e divertenti, soprattutto quelli messi in bocca all'assurdo tossico interpretato da Downey Junior (ma perchè non lo uitilizzano più spesso?), e a tratti filosofici (quelli di Keanu Reeves, che a volte pare ripiombare in atmosfera Buddhista Bertolucciana..), che rendono il film ancor più gradevole...
Senza contare che la trama alla fine è comprensibile, anche se tortuosa, e ciò non sempre accade in un film di fantascienza imperniato sull'uso di droghe...
venerdì 19 gennaio 2007
Il Bosco 1
Alla domanda "Qual è il peggior horror italiano di tutti i tempi?" la mia risposta sarebbe stata Le Porte dell'Inferno di Lenzi... ma un forumista illuminato mi ha detto eh no, ce ne son due peggiori. Uno di questi è appunto Il Bosco 1 di Andreas Marfori, datato 1988(notare l'arroganza del regista che ha cominciato a numerarlo sperando ne potesse fare un altro...)
Non mi dilungo nel raccontar la trama, elencherò un paio di elementi horror-trash poi spiegherò perchè ho odiato tanto questo film che normalmente avrei preso come un'esilarante idiozia...
All'interno di un casolare abbandonato nel Bosco del titolo vive una strega dotata di un artiglio retrattile nella vagina (l'Evil Clutch del titolo usato per la distribuzione internazionale) il cui massimo sollucchero è infilar le mani in una ciotola piena di vermi e castrare il suo unico amante trasformandolo in zombie... Due sposini, uno più scemo dell'altra, arrivano in Veneto per la luna di miele e, anche per fuggire ad uno scrittore di horror tracheotomizzato e motorizzato che predice loro un sanguinario futuro (ma chi glielo ha chiesto??), accettan l'aiuto della Strega e....
.... si perdono nell'uso improprio della Steadycam, tra vermi cocainomani, Cartoline da Venezia, mandolini, moda anni 80, zombies castrati con parrucchini talmente cementificati che farebbero invidia a Baudo, streghe sessuose come una scatola di fagioli, falci di gommapiuma, improbabili stunts, mani che si staccano al tocco di una pietra, morti viventi in fregola, finali a sorpresa (!) e chi più ne ha più ne metta fino ad arrivare alla minaccia di un sequel.... che miracolosamente non c'è stato.
La bruttezza di questo film non sta nell'idiozia della trama e nell'inesperessività degli interpreti ,quanto nella continua ed irritante scopiazzatura di cliché horror dell'epoca, soprattutto riguardanti La Casa e lo stile di Sam Raimi, talmente raffazzonata da essere più un'offesa che un omaggio. Molti film horror italiani, pur essendo deprecabilmente stupidi e realizzati sottocosto come Il Bosco, hanno quella vena di inventiva ed innocenza che rende alcuni delle piccole perle, soprattutto quelli di Fulci, mentre la pellicola di cui sto parlando è vile scopiazzatura senza anima.
Innanzitutto l'uso della Steadycam: l'originalità della Casa di Raimi stava proprio nel NON far vedere il demone, mostrando il suo punto di vista e la sua velocità e potenza tramite questi vorticosi movimenti di camera, che seguivano i poveri malcapitati dando l'impressione che fossero davero seguiti da un enorme essere immondo (aiutava in questo anche la bravura di un signor attore come Bruce Campbell). Insomma in poche parole il demone c'era, i protagonisti da quello scappavano. Ne Il Bosco 1 i protagonisti per tutto il film sembrano sempre seguiti da un Nulla alto come un Puffo... Ed infatti nulla vedono alle loro spalle perchè non c'è niente, solo una vaga sensazione di eser spiati (paranoia da cocaina? Sicuramente si, vista la trama del film). Non come Ash e company che scappavano per la paura della bestia immonda!
Altro "omaggio" alla Casa: la presenza del cucù impazzito e altri horror dettagli come gli alberi cannibali. Ora, nella Casa aveva un senso, essendo in primis un omaggio alla follia tipica dei Cartoons di Tex Avery, poi perchè è normale che in una casa indemoniata possa esserci un cucù infernale. Nel film la mente del protagonista è ormai in balia del Demone Calderiano e la casa si fa beffe di lui con tutti i mezzi.. c'è anche un velo d'ironia cosapevole in questo. Nel Bosco troviamo dettagli come il cucù messi assolutamente a caso, all'interno di un fienile abbandonato (!!)perchè fanno moda, fanno "film horror", ma sono scollegati da qualsiasi contesto.
Parlando degli attori, non se ne salva uno, anche se la protagonista Coralina Cataldi Tassoni ( ridoppiata con un accento alla Heather Parisi inascoltabile) è stata protagonista di vari horror di Dario Argento, Luciano Crovato (lo scrittore) ci ha deliziati per anni in film con Lino Banfi e Stefano Molinari (lo zombie castrato) è in attività ancora adesso in produzioni come Sospetti 2....
Insomma: se lo trovate guardatevelo,se non altro per farvi due risate!!
www.imdb.com/title/tt0097307/ per la scheda tecnica completa e i link alle schede dei vari interpreti.....
giovedì 18 gennaio 2007
Primo post di test...
Uno due prova.....
Ecco qui, Avanguard mi ha convinta e ho cambiato sede per il mio blog....
Faciamo un manifesto programmatico: Qui si parlerà ovviamente di cinema, ma non ci sarà ordine logico o continuità... solo parlerò dei fil che vedrò quando li vedrò, come ben sanno coloro che ricevevano SMS da me epoche addietro...
Visto che è un test ma vorrei fosse anche utile, elenchiamo un paio di film da vedere come alternativa a quell'ORORE del GF che comincerà stasera...
Ultimamente mi ha molto divertita SHAUN OF THE DEAD, ovvero L'ALBA DEI MORTI DEMENTI.....
So che in video è uscito più di un anno fa, però questo è un film esilarante... una commedia romanica con gli Zombie,. recitata da attori bravissimi <inglesi. Quindi guardatelo in originale> e con una colonna sonora strepitosa...
Vi ho convinti? No, ma era solo un test
Quindi.... al prossimo post serio....