Puntuale come un cinepanettone è arrivato anche quest'anno l'appuntamento con
Guerre Stellari, franchise giunta all'episodio VIII, ovvero
Star Wars - Gli ultimi Jedi (
Star Wars: The Last Jedi), diretto e sceneggiato dal regista
Rian Johnson. Ovviamente il post è
SPOILER FREE ma una cosa devo dirla prima di cominciare:
il film è dedicato alla memoria di Carrie Fisher quindi NON FATE I BONOBI e non alzatevi durante i titoli di coda, almeno finché non comparirà la dedica in questione. A voi e alle vostre creature spargi-popcorn (non fatemi toccare questo tasto...) potrà non fregare un belino, dopo quasi tre ore di film, di commemorare l'attrice ma c'è gente, tipo me, che avrebbe gradito commuoversi in relativa pace, senza doversi agitare come un pupazzo misirizzi per riuscire a vedere lo schermo coperto da primati desiderosi di uscire.
#FottuteScimmie
Trama:
mentre il Nuovo Ordine sta per sferrare l'attacco definitivo contro i Ribelli, Rey cerca di convincere Luke Skywalker a tornare in battaglia, con scarsi risultati...
Suvvia, più stringata di così con la trama non potevo essere. Di quest'ultimo
Star Wars ne ho lette di ogni, nei limiti del non spoiler, e come direbbe
Elio "la critica è concorde" nel definirlo una noia mortale per i primi tre quarti di durata e un trionfo meraviglioso verso il finale. Ora, sarà che io non sono una fan sfegatata della saga e questi film, gira che ti rigira, mi sembrano tutti uguali, posso dire invece con sincerità di averlo apprezzato dall'inizio alla fine, un po' come è successo con gli altri.
Gli ultimi Jedi è un giusto mix di tutti gli elementi che hanno fatto la fortuna di
Star Wars: ci sono le battaglie nello spazio, con un inizio decisamente esplosivo e la sensazione palpabile che stavolta per i Ribelli butterà malissimo (magari non ai livelli di
Rogue One ma un bel po' di tensione c'è), ci sono i flashback che cercano di scavare un po' di più sulle questioni di Forza, Lato Oscuro e Lato Chiaro, ci sono le avventure su mondi strani popolati da alieni più o meno carini (stavolta il tasso di
cuterie è alto, forse è questo il problema dei fan duri e puri!), ci sono confronti molto attesi, ritorni assai graditi, momenti di Nostalgia Canaglia, momenti lacrimevoli, momenti divertenti, momenti di approfondimento psicologico, momenti di puro orrore (
Adam Driver topless!! Holy fuck!!!!) e persino qualche timido tentativo di imbastire una parvenza di romanticismo. Soprattutto, c'è una bella riflessione sul mito e su un paio di figure chiave delle "leggende", non solo in ambito starwarsiano. Per tutto il film i personaggi invitano a lasciare spazio al nuovo, a non farsi condizionare dal "sentito dire" o da ciò che ormai viene dato come dogma, nel bene e nel male, e c'è l'invito a guardare al futuro non solo in chiave poetica ma anche nel senso pratico di preservare la propria vita in funzione di ciò che verrà dopo. Non è che non muoia nessuno in
Gli ultimi Jedi ma viene imbastita una riflessione anche sull'utilità della morte e sul ruolo di "eroe", che non dev'essere necessariamente colui che si butta di testa in azioni spericolate alla Han Solo, perché ci sono altri modi per essere eroi. Meno spettacolari, magari meno efficaci, ma quanto basta per mantenere viva una scintilla di speranza, oscillando tra eccesso e moderazione così che l'equilibrio necessario venga mantenuto, un po' come accade con la cosiddetta Forza, anch'essa ben ridimensionata da fonti autorevoli.
C'è quindi parecchio spazio per la crescita dei personaggi in
Gli ultimi Jedi, cosa che ho apprezzato tantissimo, una crescita che non si limita ai personaggi nuovi (i quali, bontà loro, dovrebbero avere ancora tanto da dire, sottoutilizzato Finn in primis) ma si estende a quelli più vecchi e più amati e sicuramente solleticherà il naso a qualche produttore furbo già pronto a finanziare prequel e quant'altro. In particolare, mi è piaciuto il lavoro di "lima" svolto sul Frignetta, che rimarrà sempre un umorale testa di minchia ma perlomeno è in qualche modo cresciuto, così come non è scontata l'evoluzione di Dameron Poe, a mio avviso destinato a grandi cose; continuo a non uscire di testa per Rey, ormai assurta a livelli di MaryStuaggine fuori scala (
SPOILER applausi a scena aperta per il Frignetta, che l'ha freddata con un "te alla fine qui non c'entri una mazza, non ti credere che non sei figlia di nessuno di importante!") ma dal lato femminile c'è l'introduzione della simpatica Rose, la quale mi ha ricordato parecchio il punto di vista "normale" di un Samvise Gamgee, unico in grado di cogliere verità importanti con la sua semplicità, come per esempio il fatto che nel corso di una guerra tra "buoni" e "cattivi" chi ci guadagna non è l'una o l'altra fazione ma chi fornisce loro le armi, facendo il gesto dell'ombrello ai popoli vessati. A proposito di "popoli", molto carino, benché ridotto, il bestiario alieno e soprattutto tanto di cappello ad un regista "inesperto" come
Rian Johnson, autore anche della sceneggiatura, il quale è riuscito a confezionare un paio di sequenze spettacolari ed emozionanti (
SPOILER Lo specchio di Rey ma anche il bombardamento iniziale e la sconvolgente soluzione finale adottata da Holdo) e a concludere il film con un accostamento di colori classico ma sempre valido, ché sapete quanto adori vedere sporcare il bianco della neve col rosso del sang.. ehm, scusate, del terreno sotto il sale (ringrazio un illuminato utente FB per la correzione!). Solo io trovo geniale l'idea di aggirare il PG-13 e mostrare la devastazione di un campo di battaglia senza mostrare nemmeno un cadavere ma impregnando lo schermo di rosso come nemmeno
Tarantino? Spero di no. Ma poi, chissenefrega di qualsiasi pensiero critico, mio o di chiunque altro. Se Mirco è andato al cinema solo per Chewbacca e i Porg, io andavo solo per vedere Carrie Fisher, la mia, la nostra Principessa per l'ultima volta. Non
Benicio Del Toro e
Domhnall Gleeson, sempre due bellissimi figlioli, nemmeno
Mark Hamill in tutta la sua gloriosa e scazzatissima vecchiaia: solo
Carrie Fisher. E il mio cuore, nonostante fosse gonfio di lacrime, con lei ha gioito e trovato la Forza.
Di
Mark Hamill (Luke Skywalker e quella specie di Leprecauno alieno che infila le monete dentro BB8),
Carrie Fisher (Leia Organa),
Adam Driver (Kylo Ren),
Daisy Ridley (Rey),
John Boyega (Finn),
Oscar Isaac (Poe Dameron),
Andy Serkis (Snoke),
Lupita Nyong'o (Maz Kanata),
Domhnall Gleeson (Generale Hux),
Laura Dern (Vice Ammiraglio Holdo),
Benicio Del Toro (DJ),
Frank Oz (voce originale di Yoda),
Justin Theroux (Maestro Codebreaker),
Andy Nyman (Guardia della prigione),
Joseph Gordon - Levitt (Voce originale di Slowen Lo),
Warwick Davis (Wobidin) e
Gareth Edwards (Soldato della resistenza) ho già parlato ai rispettivi link.
Rian Johnson è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come
Looper ed episodi di
Breaking Bad. Anche attore, ha 44 anni.
Gwendoline Christie interpreta il Capitano Phasma. Inglese, famosa per essere la Brienne de
Il trono di spade, ha partecipato a film come
Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo, The Zero Theorem - Tutto è vanità, Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2 e
Star Wars - Il risveglio della forza. Ha 39 anni e due film in uscita.
Billie Lourd interpreta il Luogotenente Connix. Americana, figlia di
Carrie Fisher, la ricordo per aver partecipato alle serie
Scream Queens e
American Horror Story. Ha 25 anni e un film in uscita.
Joaquin Phoenix ha rifiutato il ruolo di DJ, andato così a
Benicio Del Toro. A
Rian Johnson è stato offerto di girare anche il prossimo
Episodio IX e, benché il regista abbia declinato a causa dei tempi strettissimi di lavorazione , pare che la
Lucasfilm gli abbia dato il La per una trilogia personale ambientata nell'universo di Star Wars. Nell'attesa di vedere questa nuova trilogia e che torni
J.J. Abrams alla regia l'anno prossimo per l
'Episodio XI, se
Gli ultimi Jedi vi fosse piaciuto recuperate
tutti i film legati alla saga di Guerre Stellari. ENJOY!