lunedì 28 febbraio 2022
Il Bollodromo #91: Lupin III - Parte 6 - Episodio 20
venerdì 25 febbraio 2022
Wrath of Man (2021)
mercoledì 23 febbraio 2022
Non aprite quella porta (2022)
martedì 22 febbraio 2022
Assassinio sul Nilo (2022)
lunedì 21 febbraio 2022
Il Bollodromo #90: Lupin III - Parte 6 - Episodio 19
Dopo l'interruzione dovuta alle Olimpiadi invernali, sabato è ricominciata la programmazione di Lupin III - Parte 6, con un episodio che vede praticamente assenti i personaggi principali, dal titolo フェイクが嘘を呼ぶ 後篇 (Feiku ga uso o yobu kōhen - La bugia dell'impostore - seconda parte).
Avevamo lasciato Zenigata in un carcere di Cotornica (dicasi Turchia), accusato dell'omicidio della politica Hazel. La polizia del luogo non ha nessun'intenzione di scarcerarlo, quindi tocca ai kohai dell'ispettore, Yada e Arianna detta Ari, cercare indizi che ne provino l'innocenza. Nel corso delle indagini, veniamo a sapere che anche Ari ha avuto una maestra in passato, e guarda un po' se 'sta maestra non si chiamava Tomoe! Ossignur che ansia, signora mia. A parte questo, i due novellini tanto interdetti non sono, perché arrivano a pizzicare il "paparazzo" che seguiva come un falco Hazel e a trovare una foto che mostra un'immagine sfocata del killer della donna, un assassino troppo esile per essere Zenigata, il quale viene quindi liberato. Quest'ultimo scemo non è, e ha capito che i novellini si piacciono parecchio; da bravo papà li lascia liberi di andare a cena fuori da soli e persino di finire in camera assieme, ma sia mai che gli autori non pensino ai bambini e non condannino il povero Yada a ubriacarsi e parlare a sproposito, andando così in bianco proprio sul più bello e, ancor peggio, scatenandosi addosso la "maledizione di Jigen". Infatti, nemmeno Ari è scema, e ha notato al polso del killer un braccialetto identico a quello che portava Matja durante il loro ultimo incontro. E' vero che di quei braccialetti dozzinali ce ne saranno la metà di mille in giro per Cotornica, ma tant'è: Ari propone a Matja un incontro durante il quale quest'ultima, messa alle strette, ferisce gravemente/uccide (ancora non si sa ma propendo per la seconda ipotesi) la poliziotta, con somma disperazione di Yada e Zenigata, avvisati dell'incontro ma giunti troppo tardi in soccorso. Prima di spirare, Ari consegna a Zenigata una chiavetta e gli dice di darla a Lupin il quale, intanto... non sta facendo una beneamata mazza, salvo mangiare ramen e annoiarsi nel rifugio assieme a Jigen e Goemon.
L'episodio 19 è una puntata atipica, all'interno del quale i personaggi principali non si vedono praticamente per nulla e che mette sotto i riflettori quello Yada che ci camalliamo dietro da un paio di stagioni ma che non è mai stato approfondito granché. Per carità, anche stavolta di lui non veniamo a sapere altro salvo il suo destino di diventare dileggiato e sfigato più di Zenigata, perché tanto quel che importa agli autori è inserire in ogni puntata una donna diversa, più o meno legata a Tomoe. Quanto a quest'ultima, continuo a pensare che la sua identità si nasconda dietro quella di Matja, che avevo già "sgamato" come villainess QUI, ma a questo punto un'altra ipotesi è che la finta fioraia sia in realtà la vera figlia o addirittura IL vero figlio di Tomoe, e che stia uccidendo tutti i finti pargoli che la donna ha avuto nel corso del tempo per mera sete di rivalsa o vendetta. Vedremo. E, a proposito di vedremo, invito gli animatori a migliorare i disegni, ché in questa puntata hanno davvero toccato i minimi storici di sciatteria, perdiana. Il prossimo episodio sarà un altro filler (mabbastaaaaHHH) interamente dedicato a Fujiko; l'ultima volta che è successo il protagonista era Lucifero, stavolta mi pare le tocchi una wannabe Harley Quinn, quindi speriamo bene.
venerdì 18 febbraio 2022
King Richard (2021)
martedì 15 febbraio 2022
Drive My Car (2021)
venerdì 11 febbraio 2022
The Last Thing Mary Saw (2021)
Tra i buoni propositi di inizio anno c'era quello di partecipare a una challenge di Letterboxd, la Horror 52 che, come potete intuire, porterebbe a vedere un'horror alla settimana per tutto l'anno. Inutile dire che sono riuscita, per ora, a partecipare solo con la quarta settimana, che prevedeva la visione di un horror uscito nel 2022; la scelta è quindi ricaduta su uno degli ultimissimi acquisti di Shudder, The Last Thing Mary Saw, scritto e diretto nel 2021 dal regista Edoardo Vitaletti.
Trama: in una comunità puritana di metà ottocento, Mary e la servetta Eleanor si amano, andando contro ad ogni precetto della famiglia della prima. Il loro giusto desiderio di libertà le porterà a percorrere un sanguinoso cammino...
Il primo horror visto su Shudder quest'anno parte all'insegna dell'allegria. The Last Thing Mary Saw è una cupissima pellicola d'atmosfera, che gioca con le atmosfere gotiche e rurali già care a film come il The Witch di Eggers e sfrutta il topos della comunità chiusa (sia a livello di mentalità che di ambiente) all'interno della quale "qualcosa" non si conforma alle rigide regole. In questo caso, la "non conformità" risiede nel sentimento d'amore che lega Mary, membro di un'importante famiglia gestita con pugno di ferro da un'inquietante matriarca, e la serva Eleanor, due ragazze che, all'interno del loro legame, cercano quella libertà di pensiero, parola e azione in grado di contrastare le pesanti imposizioni accettate passivamente da tutti i membri della famiglia e provenienti da una parola di Dio completamente priva di gioia. L'atmosfera cupa ed angosciante in cui sono immerse le due, fa sì che anche il loro amore sia all'insegna del terrore e della tristezza, anche nei momenti di complice solitudine, perché l'ombra del peccato e della persecuzione grava sempre su di loro, persino durante un'intima pausa di lettura; non stupisce, dunque, che alla violenza di un intero ambiente che fa loro del male senza neppure alzare un dito, le ragazze decidano di rispondere con una violenza definitiva che sia in grado di liberarle, alla fine della quale comincia The Last Thing Mary Saw, realizzato come un lungo, angosciante flashback. Cosa sia "l'ultima cosa vista da Mary", legata a doppio filo con un libriccino proibito, dalle pagine strappate, è possibile scoprirlo solo sul finale, ambiguo ed inquietante quanto il resto del film.
La bellezza dell'opera prima di Edoardo Vitaletti, che è anche curatissima a livello di regia e di fotografia, soprattutto visto che la maggior parte delle scene è ambientata in luoghi cupi e desolati, claustrofobici, è l'ambiguità sottesa che colloca la vicenda di Mary ed Eleanor a metà tra realtà e superstizione, tra eventi che avrebbero potuto tranquillamente succedere e altri che lasciano lo spettatore perplesso sulla reale natura del pericolo che incombe sulle due. La sensazione che dà Vitaletti è quella di un mondo governato da un Dio (?) implacabile, alla cui volontà non si può sottrarre neppure chi viene mosso da un afflato di disperato coraggio; l'idea di una persecuzione umana e bigotta, fatta di "correzioni", punizioni corporali e silenzi, si accompagna a quella di un'occhio onnisciente che, in qualche modo, spinge le sue vittime verso un destino ineluttabile, in barba ad ogni soluzione che potrebbero trovare. Non è un caso se, ad interpretare la terribile nonna, c'è Judith Roberts, già terrificante Mary Shaw in Dead Silence, il cui sguardo pare sempre essere presente sulle povere Mary ed Eleanor, la cui esistenza si snoda come una di quelle fiabe nere (o parabole) dove ad ogni azione corrisponde una reazione spropositata che possa fungere da insegnamento morale agli incauti, e non è nemmeno un caso se The Last Thing Mary Saw è diviso in capitoli, l'ultimo elemento in grado di spingere all'immedesimazione uno spettatore che dovrebbe avere davvero il cuore di pietra per non sentirsi toccato da questo film. Se non lo avete ancora capito, ve lo consiglio, sperando che anche quest'anno la piattaforma Shudder regali moltissime altre (cupe) gioie.
Isabelle Fuhrman (Eleanor) e Rory Culkin (l'intruso) li trovate ai rispettivi link.
Edoardo Vitaletti è il regista e sceneggiatore della pellicola, al suo primo lungometraggio. Italiano, è anche produttore.
Se The Last Thing Mary Saw vi fosse piaciuto potete recuperare Brimstone, The Witch e Il sabba. ENJOY!