martedì 8 luglio 2025

Notte Horror 2025: So cosa hai fatto (1997)

Buona sera a ttutti gli amanti dell'horror e a quelli che sono capitati qui per caso! Oggi comincia la tradizionale Notte Horror Blogger Edition, un omaggio allo storico contenitore di Italia1 che prevede due post a tema (uno alle 21 e uno alle 23) su due blog diversi, ogni martedì. Quest'anno è toccato a me e a Cassidy de La Bara Volante aprire le danze: sul suo blog trovate Autostrada per l'Inferno mentre io parlerò di So cosa hai fatto (I Know What You Did Last Summer), diretto nel 1997 dal regista Jim Gillespie e molto liberamente tratto dal romanzo omonimo di Lois Duncan. La rassegna andrà avanti fino al 9 settembre, quindi avete un sacco di film da recuperare e guardare insieme a noi! ENJOY!


Trama: durante la festa del paese, quattro ragazzi investono involontariamente un pescatore e si liberano del cadavere. Un anno dopo, cominciano a ricevere minacciosi messaggi da parte di qualcuno che, appunto, "sa"...


Correva l'anno 1999 e la Bolla andava al cinema a vedere un horror dall'evocativo titolo di Incubo finale. La protagonista mi sembrava una faccia familiare, ma non avevo visto neanche un trailer, non sapevo di cosa parlasse il film, quindi sono rimasta abbastanza male quando ho capito che Incubo finale presupponeva una conoscenza pregressa da parte dello spettatore, e mi sono parecchio incazzata quando ho capito di essermi spoilerata un altro horror che non avevo mai guardato. Mi sembra di parlare del medioevo, ché ora queste cose non accadrebbero più (non con Facebook, Letterboxd, Imdb, Instagram, Rotten Tomatoes, YouTube, ecc), ma mentirei se dicessi di non avere mai più recuperato So cosa hai fatto a causa della delusione da spoiler; in realtà, la cosa che mi aveva fatto più girare le palle in assoluto, è che a me So cosa hai fatto stava antipatico a prescindere, perché l'ho sempre inteso come un emulo mal riuscito di Scream (in questo, sono un po' come Melissa Joan Hart, d'altronde adoravo Sabrina vita da strega), e la visione del sequel mi avrebbe costretta a guardarlo, anche solo per pignoleria. Non so come, invece, sono riuscita ad evitarlo fino al 2025, anno che segna il ritorno della saga al cinema con un reboot diretto da Jennifer Kaytin Robinson, cosa che mi ha portato a scegliere proprio So cosa hai fatto per Notte Horror. E sapete una cosa? Io e Sabrina avevamo più o meno ragione. Il film di Jim Gillespie non è un rip-off di Scream, bensì il contrario; Kevin Williamson, che ha sceneggiato entrambi i film, lo aveva scritto ben prima, e solo il successo di Scream ha fatto sì che un banale slasher più volte rifiutato sia stato prodotto in tutta fretta dalla Columbia Pictures. Purtroppo, So cosa hai fatto non è Scream, che ragionava sul genere reinventandolo e prendendolo in giro con ironia, e per chi non ama il "normale" genere slasher, come la sottoscritta, è l'equivalente di una mattonata sui marroni.  


Tratto da un romanzo per ragazzi del 1973, So cosa hai fatto non nasce come slasher, quanto piuttosto come thriller, il che ha fatto parecchio arrabbiare la scrittrice Lois Duncan. Posso capirla e mi spiace per lei, ma la struttura di So cosa hai fatto è perfetta per un horror, a partire dalla stupidità mista a cattiveria congenita dei protagonisti, che li rende vittime perfette di un killer mascherato assetato di vendetta. Julie, Helen, Barry e Ray meritano infatti di morire male, senza che lo spettatore investa una singola oncia di empatia per loro; come si fa a dispiacersi per quattro stronzi che investono un uomo e, invece di chiamare i soccorsi almeno da una cabina anonima, ne gettano il cadavere in acqua? Quando dico che i quattro sono anche scemi, è perché il tizio è stato investito dall'unico sobrio del gruppo, al quale sarebbe bastato un alcol test per farla franca. Tutto il pippone del riccastro che piange perché "il suo futuro verrà irrimediabilmente rovinato", con l'aggiunta di "oddio la pena di morte!", non sta in piedi, e lo so che non dovrei fare le pulci a un horror, ma è per dire che, anche legando la suspension of disbelief alla sedia, non c'è motivo per non tifare per il serial killer uncinato. A questo, bisogna aggiungere che, per quanto mi riguarda, gli omicidi sono particolarmente mosci, salvo la bellissima, lunga sequenza che coinvolge due vicoli bui e un negozio (un giro di parole per non fare spoiler), e che l'unica idea simpatica del film è proprio quella di far stringere il culetto delle quattro pavide oloturie con dei bigliettini scritti in stampatello, con tutto il "gioco dei sospetti" che consegue e che, al momento della risoluzione, quando la palpebra era già quasi (ho detto QUASI!! Non ho dormito, ma avrei tanto voluto) irrimediabilmente calata, mi ha fatta dire "aspetta, CHI??". Sulla storia di Billy Blue sorvolo, ho riso talmente tanto per 'sta clamorosa vaccata da avere mal di stomaco.


Poi, per carità, è un teen horror di fine anni '90, con un'estetica ben precisa che deve piacere o, perlomeno, dev'essere fruita da chi è in grado di contestualizzarla. Probabilmente, sarebbe servito se avessi visto So cosa hai fatto all'epoca dell'uscita cinematografica e ne conservassi un bel ricordo ma, così, posso solo farmi del male pensando al tempo che passa per tutti, magari preservando alcuni attori meglio di altri. Di sicuro, ho sorriso alla vista di un power pack di giovani talenti che, in quegli anni, erano sulla cresta dell'onda principalmente per ruoli televisivi, spesso e volentieri riuniti anche in altri film. Sarah Michelle Gellar, all'epoca alla prima stagione di Buffy, risulta anche ad una visione attuale l'attrice più brava del mucchio e, anche se la sua Helen è odiosa, è l'unico personaggio che riesce a veicolare un sincero dispiacere all'idea di aver perso amici e futuro per una scelta terribilmente sbagliata. Sugli altri, ahimè,  c'è da stendere veli pietosi. Jennifer Love Hewitt non mi è mai piaciuta e, come protagonista, è tremenda, non solo nello stile (un'altra cosa che mi ammazza è che il disagio psicologico di Julie sia principalmente reso dai suoi capelli e, soprattutto, dall'orrenda frangetta, unta come se il personaggio non la lavasse da almeno due settimane), ma perché è priva del carisma della final girl; Ryan Phillippe e, soprattutto, Freddie Prinze Jr. (il quale saggiamente, nel 2002 si è sposato la Gellar e vive da allora di gloria riflessa lavorando principalmente come doppiatore), sono due blocchi di tufo, il primo messo lì perché allora era molto bello, il secondo perché aveva una faccia da medioman perfetto per Ray. Passando ai comprimari, stringe il cuore vedere la sfortunata Anne Heche nel ruolo, efficacissimo, della matta malinconica, ed impressiona la fortuna di Johnny Galecki il quale, nel tempo, è riuscito a scampare ad un typecasting da viscido disagiato agguantando un ruolo che lo avrebbe fatto diventare l'idolo di tutti i nerd del pianeta. Tutto sommato, non mi sono pentita di avere guardato So cosa hai fatto, perché è stato un nostalgico viaggio negli anni '90, ma continuo a dire che preferisco non solo Scream, ma anche tutte le parodie che ne hanno tratto.


Di Sarah Michelle Gellar (Helen Shivers), Anne Heche (Melissa Egan) e Johnny Galecki (Max) ho parlato ai rispettivi link. 

Jim Gillespie è il regista della pellicola. Inglese, ha diretto film come D-Tox. Anche produttore e sceneggiatore, ha un film in uscita.  


Jennifer Love Hewitt
interpreta Julie James. Americana, la ricordo per film come Sister Act 2 - Più svitata che mai, Giovani, pazzi e svitati, Incubo finale, Heartbreakers - Vizio di famiglia, Lo smoking, Tropic Thunder; inoltre, ha partecipato a serie come Cinque in famiglia, Ghost Whisperer e Criminal Minds. Come doppiatrice, ha lavorato nelle serie Hercules, I Griffin e nel film Il gobbo di Notre Dame 2 - Il segreto della campana. Anche produttrice, regista e sceneggiatrice, ha 46 anni e un film in uscita, il reboot di So cosa hai fatto


Ryan Phillippe
interpreta Barry Cox. Americano, lo ricordo per film come Allarme rosso, Studio 54, Cruel Intentions, Gosford Park; inoltre, ha partecipato a serie come Oltre i limiti e Will & Grace. Come doppiatore, ha lavorato nella serie Robot Chicken. Anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 51 anni e tre film in uscita. 


Freddie Prinze Jr.
interpreta Ray Bronson. Americano, sposato con Sarah Michelle Gellar, lo ricordo per film come A Gillian, per il suo compleanno, Incubo finale, Scooby-Doo, Scooby-Doo 2: Mostri scatenati e Clerks III; inoltre, ha partecipato a serie come 8 sotto un tetto, Friends, 24 e Bones. Come doppiatore, ha lavorato nella serie Robot Chicken.  Anche produttore e sceneggiatore, ha 49 anni e un film in uscita, il reboot di So cosa hai fatto


So cosa hai fatto
ha generato due seguiti, Incubo finale e Leggenda mortale, oltre a una serie che potete trovare su Prime Video, So cosa hai fatto. ENJOY!

Lo trovate anche sul lato destro del blog, ma ecco qui il bannerone con la programmazione di quest'anno!





4 commenti:

  1. Tutt'altro che un capolavoro, per niente al livello di Scream, però io a questo film ho sempre voluto bene, pur con tutti i suoi difetti. Nel bene o nel male, rappresenta in maniera azzeccata quello che gli anni '90 sono stati :)

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    1. Hai assolutamente ragione, e sicuramente uno dei motivi per cui non mi dice nulla è che ai tempi lo avevo evitato per vari pregiudizi!

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  2. Io lo ricordo solo perchè c'era Jennifer Love Hewitt, ai tempi davvero tanta tanta roba... ;) se non sbaglio la prossima settimana dovrebbe uscire il remake di questo film, sempre con lei

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  3. Gran inizio e con gran tempismo, visto che sta per uscire quello nuovo. Questo film e questa saga non l'ho mai amata, ma qui abbiamo un omicidio incredibile, senza rovinare la visione e nessuna, quella scena ti maltratta perché ti illude più volte e fino all'ultimo secondo. Cheers!

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