martedì 16 gennaio 2024

Hell House LLC - La saga

Nelle ultime settimane del 2023, grazie a Lucia, Marika e Silvia, ho scoperto una saga di cui non conoscevo assolutamente l'esistenza, quella di Hell House LLC, creata nel 2015 dal regista Stephen Cognetti, "adottata" da Shudder e arrivata, proprio quest'anno, al quarto capitolo. Per venire incontro alle mie capacità mentali ho deciso di scrivere un post unico, invitandovi a cercare e guardare questa gradevolissima serie di found footage che vi porteranno ad affezionarvi TANTISSIMO al SIMPATICISSIMO Abaddon Hotel e alle inquietanti creature che lo popolano... ENJOY!


Hell House LLC - Stephen Cognetti, 2015

Il primo e, al momento, il migliore. Si parla di un gruppo di amici (la Hell House LLC, appunto) che decidono di mettere su un'attrazione horror per Halloween, all'interno di un hotel abbandonato e dalla strana storia. La vicenda di Hell House viene ricostruita a posteriori dopo che la serata inaugurale si è rivelata un disastro con morti annessi, tra testimonianze di studiosi, esperti e sopravvissuti terrorizzati, che si mescolano a video di fattura più o meno buona attraverso i quali si prova a dare un senso agli eventi della fatidica notte. Il risultato è un found footage un po' rozzo, se volete, ma molto efficace, perché ben poco viene spiegato di ciò che ha spazzato via i fondatori di Hell House, e buona parte di ciò che viene mostrato non aiuta la comprensione; i video catturano eventi inquietanti ma perfettamente "sopportabili" o derubricabili ad autosuggestione ed isteria (tra l'altro dovete stare attentissimi, perché il film è zeppo di momenti "blink and you’ll miss them"), mentre una mano invisibile ma presente sembrerebbe trattenere all'interno dell'albergo lo sventurato gruppetto, anche quando tutto punterebbe a far loro abbandonare baracca e burattini. Il trucco intelligentemente sfruttato da Cognetti e soci è quello di ambientare il found footage all'interno di un hotel trasformato per l'occasione in casa infestata, quindi zeppo di ambienti resi terrificanti e rozzi manichini artigianali i quali, oltre a fare paurissima già di loro, alimentano l'incertezza in protagonisti e spettatori, che non riescono a distinguere i mostri veri dai pupazzi. A guardarlo da soli la sera, il rischio è quello di tenere tutte le luci accese per paura che i clown della cantina (e non solo loro) ciccino fuori da qualche stanza, e io ne sono la testimonianza vivente!


Hell House LLC II: The Abaddon Hotel - Stephen Cognetti, 2018

Formula che vince non si cambia, o quasi. Il film riparte da dove ci si era fermati nel capitolo precedente, e nel frattempo i protagonisti non sono più i membri della Hell House LLC, bensì lo stesso Abbadon Hotel, sulla cui misteriosa natura vertono le indagini di un nuovo gruppo di persone. Hell House LLC viene considerato, all'interno dell'universo di finzione, un documentario "vero", e quella dell'Abbadon Hotel sembra essere diventata una maledizione non dissimile da quella dei Ju-On giapponesi, perché l'edificio rigurgita male all'esterno ed imprigiona qualsiasi sventurato tenti di esplorarne i corridoi. Questa è l'intuizione più brillante di un film che ripropone, quasi con la stessa efficacia, la medesima, terrificante formula del precedente; ormai lo spettatore "conosce" l'hotel e sa già quali sono i luoghi più pericolosi e da evitare, quindi la tensione viene portata ai massimi livelli nel momento esatto in cui compaiono vecchie conoscenze come i maledettissimi clown semoventi, accompagnati stavolta da spettri demoniaci più propensi a farsi riprendere, rispetto al film precedente. Il difetto di Hell House LLC II, purtroppo (oltre alla presenza di un paio di attrici che definire cagne maledette è far loro un complimento) è la volontà di spiegare quanto più possibile, arrivando persino a infilare un monologo rivelatore in bocca ad uno dei personaggi, il che affloscia e banalizza, circoscrivendolo, un concetto di male ignoto che lo spettatore poteva sviluppare a piacere, tappando i buchi con la fantasia. Ciò nonostante, mi sono divertita ugualmente, e il film continua a funzionare egregiamente come fonte di strizza serale.


Hell House LLC III: Lake of Fire - Stephen Cognetti, 2019

Al terzo film, il franchise perde notevolmente efficacia, almeno per quanto mi riguarda. La storia continua ad essere simile a quella dei primi due capitoli, ma siccome il secondo ha aperto le porte del passato, concentrandosi sul luciferino proprietario dell'hotel, la sua presenza è preponderante anche in Lake of Fire, che inscena una vera e propria battaglia tra bene e male. In tutta franchezza, è una battaglia scritta malissimo e lascia sul finale più di una perplessità, ma ho trovato interessante sia il restyling dell'hotel (luoghi familiari vengono "riverniciati", come quando la gente si dà il deodorante senza lavarsi, quindi fanno ancora più paura perché offrono un falso senso di sicurezza) sia l'idea di usarlo come luogo per una performance teatrale a tema Faust. In più, Hell House LLC III: Lake of Fire contiene, a man bassa, la sequenza più terrificante della saga, che mi ha costretta a usare la tecnica della "mano protettiva" persino in casa, evento più unico che raro. Il resto, in realtà, l'ho trovato fiacco anche a causa di personaggi non particolarmente accattivanti, e un altro difetto del film è che lascia tantissimi indizi senza risoluzione, quasi fossero stati messi a mo' di fanservice per chi ha seguito la saga fin dall'inizio. In soldoni, un film abbastanza deludente.


Hell House LLC Origins: The Carmichael Manor - Stephen Cognetti, 2023

Dopo la delusione del terzo capitolo, mi sono approcciata ad Origins senza troppe aspettative. Oh, quanto mi sbagliavo. Pur continuando a preferire il capostipite, Origins ne recupera la freschezza cambiando, innanzitutto, ambientazione, e passando dall'Abaddon Hotel a Carmichael Manor, magione sperduta nei boschi e presumibilmente infestata. Due vlogger si recano nell'edificio per realizzare una puntata del loro programma true crime, accompagnate dal fratello della regista, e il racconto è, come già accadeva per i film precedenti, "postumo", e parte di un documentario sulla scomparsa dei tre protagonisti: pur conoscendo il loro destino e pur ritrovando alcune familiari facce inquietanti, il film riesce a sorprendere e spaventare, inoltre risulta più interessante del terzo capitolo perché permette a chi conosce la saga di scoprire nuovi retroscena e capire come due edifici così lontani e diversi siano collegati. L'espansione della mitologia di Hell House LLC si accompagna a lunghe sequenze di pura tensione che mettono a dura prova i nervi dei personaggi e dello spettatore e sfruttano alla perfezione non solo l'ambiente soffocante di una magione sterminata, ma anche quello apparentemente salvifico dei boschi, che mettono ansia quanto quelli di The Blair Witch Project. Alla fine di Origins mi sono ritrovata con l'ansia a mille ma anche desiderosa di un quinto film, ché qui Cognetti ha lasciato indizi e spunti per almeno un altro paio di pellicole, e io ormai sono diventata un'adepta del maligno Andrew Tully!


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