Dopo parecchio tempo ho rivisto 28 giorni dopo (28 Days Later…) di Danny Boyle, intenzionata a vedere anche il seguito per me ancora sconosciuto, 28 settimane dopo.
La trama è assai semplice: ai nostri giorni alcuni militanti di un gruppo animalista penetrano in un laboratorio per liberare i poveri scimpanzè che fanno da cavie per gli esperimenti e finiscono per scatenare sull’intera Inghilterra un virus che si trasmette col sangue e la saliva rendendo gli esseri umani delle bestie rabbiose. Ventotto giorni dopo il fattaccio Jim si risveglia dal coma, solo in un ospedale vuoto, e, una volta compreso che l’Inghilterra è ormai una terra di nessuno infestata dagli infetti, cerca con altri superstiti di raggiungere quello che parrebbe l’unico luogo sicuro…
Girato interamente con la videocamera digitale, questo film è colmo di immagini splendide e contemporaneamente devastanti. Manchester che brucia, la singola goccia di sangue che infetta colpendo l’occhio di uno dei malcapitati, il viaggio in mezzo ai campi di fiori (degno di un quadro impressionista), l’enorme scritta in mezzo alle campagne inglesi, il volo del jet mentre gli infetti muoiono di fame, Hannah che corre vestita di rosso e si nasconde dietro allo specchio come una novella Alice, la pioggia battente come in un film di guerra, talmente nitida che si può sentire la sensazione di bagnato e freddo sulla pelle… questo non è un comune film di pseudo-zombie, è forse una delle pellicole più curate che abbia mai visto, l’unica che riesce a fondere immagini da videoclip, personaggi profondi e temi puramente horror unendoli con delle musiche splendide ed azzeccatissime.
Chi legge Stephen King sa cosa intendo. Questa è la storia di persone normali catapultate in una situazione assurda, che non si improvvisano supereroi né organizzano chissà quali difese. E’ la storia di persone che si ritrovano sole in un universo sconvolto, che devono fare ripartire in qualche modo l’umanità, sopravvivere e magari, se possibile, ritrovare anche un nucleo di affetti e una parvenza di felicità e speranza. Comportamenti credibili, personaggi verosimili che rispecchiano il modo in cui potremmo comportarci tutti, rendendo più facile allo spettatore l’immedesimazione e di conseguenza aumentando il senso di disagio, paura, tristezza (eh sì, ci ho speso anche la lacrimuccia per questo film). Anche i “mostri” che in qualunque horror spunterebbero come funghi in ogni scena (un film per tutti: La notte dei morti viventi) lasciano invece parecchio spazio ai personaggi e spesso non si vedono neppure, ma ogni loro comparsa è funzionale alla trama, a spingere Jim, Selena e gli altri verso nuovi destini e nuove sventure che inevitabilmente cambieranno la loro visione del mondo.
Nella pellicola non ci sono personaggi buoni o cattivi, anche se la diversità tra il gruppo di Jim e i soldati che gestiscono l’ultimo avamposto è palese. Come viene detto a un certo punto della pellicola, ci sono due possibilità di affrontare la situazione: tra sopravvivere e vivere ovviamente è auspicabile la seconda ma spesso è impossibile perché anche l’ingenuo e dolce Jim alla fine si trova costretto a trucidare un bambino infetto e a spargere il virus tra i soldati sopravvissuti per salvare Selena ed Hannah dalla violenza. Però quanto possono essere condannabili in una situazione simile dei soldati privi di cibo e braccati dagli infetti, che rifiutano la sopravvivenza e vorrebbero una parvenza di vita vera che, per l’uomo, si traduce nella compagnia di una donna? Alcuni di loro, il comandante per esempio, sono dei pazzi condannabili senza appello, ma il ragazzino che alla fine viene impalato da Jim è solo un debole trovatosi in una situazione più grande di lui.
Il finale è un’iniezione di speranza dopo una traumatica interruzione segnata dalla scritta “28 giorni dopo…”. La speranza di libertà è simboleggiata ovviamente da un paio d’ali, seppur di metallo, e da un enorme HELLO scritto sul terreno da una sorta di nucleo familiare ormai ricostruito. “Hello” è la parola chiave del film, ed è sensato perché se ci si pensa il saluto è l’inizio di ogni contatto umano. Quando nessuno risponde, soprattutto in quel di Londra, o l’unico suono di replica sono dei grugniti… allora è davvero la fine del mondo. Un film splendido e assolutamente da vedere, anche per chi non è amante del genere.
Danny Boyle è un talentuosissimo regista di Manchester, diventato famoso con il controverso e ormai mitico Trainspotting. Tra le altre pellicole ricordo ben volentieri Piccoli omicidi tra amici, e un po’ meno volentieri The Beach. Con l’ultimo film, The Millionaire, ha vinto quattro Golden Globes, come miglior regista, film, sceneggiatura e colonna sonora aprendosi la strada per un possibile Oscar perlomeno agli attori. Ha 53 anni.
Cillian Murphy interpreta Jim. Si può dire che questo è il film che ha portato alla notorietà l’attore irlandese, tra gli altri ricordo La ragazza con l’orecchino di perla, Ritorno a Cold Mountain, Batman Begins (era Scarecrow, una botta di paura!), Red Eye, Il cavaliere oscuro. Ha 33 anni e cinque film in uscita.
Brendan Gleeson, anche lui irlandese, interpreta Frank, e sicuramente i fan di Harry Potter lo riconosceranno come il Malocchio Moody della versione cinematografica dei romanzi. Ha recitato in Braveheart, Michael Collins, A.I. Intelligenza artificiale, Gangs of New York, The Village, La leggenda di Beowulf. Ha 54 anni e quattro film in uscita, tra cui Harry Potter e i doni della morte – parte I.
Vi lascio con il trailer, sperando non lo tolgano come molti video XDXD
ENJOY!
Se devo essere sincero, a me questo film non era piaciuto troppo. L'ho visto tanto tempo fa e non mi ricordo precisamente il motivo. Dall'inizio in stile I am legend, con cui condivide molti tratti, al resto. C'è anche da dire che era uscito quasi in contemporanea con l'alba dei morti viventi. Lì ho visti praticamente insieme e forse ha fatto perdere un po' di smalto al film. Di zombie me ne ero fatta una bella pera...
RispondiEliminaGabriele
Ero in mancanza di materia prima su cui mettere le mani e me ne hai fornita di nuova : P
RispondiEliminaDi film di epidemie che portano mostri o mostri che portano epidemie, ce ne sono parecchi, ma sono curioso di vedere questo per certi aspetti che hai citato.
A poi il commento.. u.u
Ciao,
RispondiEliminainnanzittutto faccio i complimenti per il blog alla fondatrice perché per un appassionato di Cinema è sempre vedere chi ha interessi comuni.
Per quanto riguarda "28 giorni dopo" di Danny Boyle,si riallaccia
al "filone degli Zombi" perché questi "infetti" che mangiano uomini si può dire che sono parenti della tradizione Romeriana (e Fulciana) e che Danny Boyle oltre ad ispirarsi a quest'ultimi ci fa sentire l'aria di vecchie pellicole di Fantascienza anni '50, soprattutto nella
parte iniziale.
La storia comincia in una Londra completamente deserta e comparsa
di rifiuti e in giro c'è solo una persona incredula che ha ancora il camice ospedaliero addosso che non sa che il paese è stato invaso da un epidemia
di rabbia che ha contagiato i suoi simili che sono diventati "cannibali".
Tutta la parte iniziale mi ha fatto ricordare per le similitudini
un classico della Science Fiction che è:"The word,the flash andthe devil" (La fine del mondo) di Ranald McDougall
del 1959 che si svolgeva però in una New York deserta.
Nella pellicola diciamo c'è tutto un insieme di generi dalla Science Fiction all'Orrore crutulento anche quello Europeo, se "The Experiment" era una
"Costola Romeriana" questo "28 giorni dopo" rappresenta la sintesi del Cinema Romeriano e questo si vede anche quando il nostro gruppo di
sopravvissuti va incontro a questo esercito per trovare aiuto e lì somiglia,anche come taglio
di inquadrature al "Giorno degli Zombi" e "The experiment", c'è addirittura una scena identica quando al protagonista viene presentato un "infetto" di colore che lo tengono legato.
Da segnalare la direzione degli Attori che sono diretti ottimamente
nonostante il Cast non è di Star tranne Cristopher Eccleston nella parte del maggiore e Brendan Gleeson in quella del papà tassista che sono i più famosi e habitué nelle pellicole di Boyle.
In definitiva un buon Film dove durante lo svolgersi del Film il Regista "saccheggia" di citazioni George Romero ma lo realizza senza dare fastidio per il buon livello figurativo
e visivo e con un tocco di salutare angoscia,questo grazie alla Sceneggiatura di Alex Garland
che insieme a Boyle costruiscono un moderno Fantahorror che ha poco da invidiare ai classici B Movie
del passato e gli Horror attuali come "Resident Evil",e che dopo "nido di vespe", lo stesso "Experiment" e "Il patto coi lupi" ci fa vedere che anche in Europa si sfornano prodotti che niente
hanno da invidiare ai "giocattoloni" U.S.A. e che sicuramente chi ama questo filone e da non lasciarselo
scappare.
Ciao a tutti e spero con la fondatrice di fare discussioni di Cinema!
Forse ci torno. :-)
@ mmciak: ammazza che recensione ^^
RispondiEliminaUn altro punto di vista che si aggiunge, seppur creda che Te Experiment poco abbia a che vedere con 28 Giorni dopo, è un genere a parte che si avvicina di più al contemporaneo My Little Eye e alla critica dei Reality che ultimamente hanno preso sempre più piede (sebbene la TV non c'entri con il film tedesco).
Grazie e torna ^^
@IlRanocchio: te l'avevo detto u__u poi mi dirai!
@ Gabriele: riguardalo con più calma, sono due film che si distaccano parecchio... questo è più rilassante e triste secondo me, inutile dire che lo preferisco!
Certo che torno e spero di chattare con te e parlare di Cinema,anche te sei una appassionata e fa solo piacere leggere certe cose.
RispondiEliminaContattami quando vuoi e complimenti per il blog di Cinema.
Secondo me è un gran bel film, con una fotografia veramente stupenda. Gli zombie sono ben fatti, e in alcune inquadrature incutono reale terrore. La londra abbandonata poi è splendida.
RispondiEliminaConsiglio anche il seguito, 28 settimane dopo, a mio avviso migliore del primo.
p.s. ho deciso, ti linko, sei bravo. ciao
Lo dicono tutti che il seguito è migliore...
RispondiEliminaSenza Danny Boyle?
Senza Cillian Murphy?
Possibile? XDXD
Proverò per credere u__u
A tutti i fan del bollalmanacco, vorrei far presente che è sorto un gruppo Facebook per osannare la nostra redattrice di recensioni preferita.
RispondiEliminaChe dici, meglio farci un post in merito o mi fò preparare un banner apposito? XDXDXD
RispondiElimina(intanto forse è meglio continuare a scrivere qualche recensione vah... o___O)
Cavoli mi dimentico sempre di firmarmi... Sono Gus, basta che lo cerchiate! Non nel senso di racchiuderlo in un cerchio, ma fare ricerca su FB
RispondiEliminaVisto u.u
RispondiEliminaE già questo è qualcosa, gh... non mi azzardo a dare chissà quali giudizi su recitazione, fotografia, regia o quant'altro.. non ne sono capace XD
Ma indubbiamente l'impressione è stata più positiva di quanto mi aspettassi.
Non il classico film di zombie in cui le scene tra i soli protagonisti sono giusto delle pause tra una trucidazione e l'altra.
C'è una trama da seguire, personaggi con un loro modo di ragionare e di affrontare le diverse situazioni che si presentano.
Insomma, c'è da seguire con attenzione e la cosa viene del tutto spontanea perché la storia è effettivamente intrigante, l'interesse è sempre rivolto a quel che accadrà, a quel che sarà dopo...
Insomma.. piaciuto, ecco.. u.u
Lo sapevo *___*
RispondiEliminaOrmai conosco i miei polli gh... sono contenta che ti sia piaciuto!!
Film bellissimo questo. Proprio perchè pur essendo intriso di un'atmosfera apocalittica, comunque non si lascia andare alla tentazione di dispiegare tutti gli effetti speciali possibili per organizzare forme paramilitari di resistenza alla Resident Evil.
RispondiEliminaE così il terrore diventa ancor più realistico, la paura che possa accadere davvero ciò che è descritto diventa ancor più imminente.
Rabbrividisco ripensando alla scena, più o meno all'inizio, in chiesa...
Murphy l'ho visto la prima volta nella Ragazza dall'orecchino di perla e ci avrei scommesso che avrebbe continuato su una buona strada.
E il regista, che dire ?, è un mito già da Trainspotting... ;)
Domanda : ma Piccoli omicidi fra amici è quel film crudele e ironico con Christian Slater e Cameron Diaz ? Ah, no... quello è Cose molto cattive...
Mannaggia a me e alla memoria che mi sbanda.
Piccoli omicidi tra amici è il film d'esordio di Danny Boyle e Ewan McGregor, nientemeno.
RispondiEliminaE' decisamente cattivo, anche se si perde un pò verso la fine, ma a me è piaciuto parecchio.
Qui la pagina di Wikipedia dedicata al film: http://it.wikipedia.org/wiki/Piccoli_omicidi_tra_amici
Piccoli omicidi tra amici è il film d'esordio di Danny Boyle e Ewan McGregor, nientemeno.
RispondiEliminaE' decisamente cattivo, anche se si perde un pò verso la fine, ma a me è piaciuto parecchio.
Qui la pagina di Wikipedia dedicata al film: http://it.wikipedia.org/wiki/Piccoli_omicidi_tra_amici
Danny Boyle e Ewan MacGregor ???
Caspita allora me lo devo vedere di corsa !
E io che l'avevo confuso con quell'altro.
Grazie cara, meno male che mi riporti sulla retta via... ;)
Ok, ho di recente visto 28 settimane dopo.
RispondiEliminaMerita. Davvero, merita.
Se ancora non l'hai visto, Babol, procuratelo... ;)
Ti dirò che ce l'ho lì da un pò da vedere... può essere che nei prossimi giorni mi ci metta, anche se ho altri filmetti in programma ^___^
RispondiEliminaGrandi film entrambi, non c'è che dire. Il primo ha il pregio di essere una ventata d'aria fresca (e infetta) per il genere, ed è stracolmo di momenti indimenticabili (non so voi, ma io durante la scena del tunnel coi topi che scappano dagli infetti mi sono letteralmente cagato in mano! XD). Bellissima la fotografia e la colonna sonora, con quel tema in crescendo, splendido e drammatico, che compare anche nel secondo film. E, anche se di solito i sequel mi lasciano sempre il tempo che trovano, 28 settimane dopo mi ha entusiasmato davvero tanto, soprattutto per la meravigliosa presa per il culo ai danni degli stupidissimi soldati americani, che per tutto il film non ne combinano mai una giusta! XD
RispondiEliminaUna parolina la vorrei spendere in particolare per l'attrice che interpreta tami, la figlia di Don/Carlisle (di cui purtroppo non ricordo il nome), intensa fino ai brividi, credo che sia una delle migliori attrici del film. Mi sembra chiaro, poi che il suo personaggio tracci una linea di congiunzione con la Selena del primo film: donne entrambe, entrambe forti e "uome" (nel senso di cazzute, con due palle così! XD), tami sicuramente più dolce e innocente rispetto all'impetosa selena, ma entrambe figure essenziali per i rispettivi film (anche se infetti Selena è davvero insopportabile, a mio avviso XD).
Se non li avete ancora visti, buttatevici a capofitto! In fondo, che sarà mai una piccola infezioncina....
Ciao Ciao!
Karlo!
buondì!! scusate qualcuno sa quale è il titolo del quadro del campo di fiori che si vede nel film??grazie Antonella
RispondiElimina@Antonella: ho cercato un pò ma purtroppo non riesco a trovare nulla in merito... puoi essere un pò più specifica?
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