In questi giorni afosi sono arrivata alla parte succosa della collezione di DVD ed è spuntato un titolone come Il demone sotto la pelle (Shivers), diretto nel 1975 da David Cronenberg.
Trama: in un complesso residenziale da sogno qualcosa comincia a stonare. Uno scienziato uccide la ragazza che gli faceva da amante e cavia per evitare la diffusione di un parassita in grado di far regredire gli esseri umani a bestie spinte solo dall'impulso sessuale. Purtroppo la ragazza, prima di morire, aveva già avuto modo di contagiare altri residenti...
Il seme del body horror cronenberghiano è uno di quei film che guardi una volta e non scorderai mai più. Non dimenticherò mai infatti il pomeriggio invernale passato, seduta in terra davanti alla stufa, a guardare la maffa videocassetta registrata da Fuori Orario, a ringraziare la Madonna perché i miei erano fuori casa o mi avrebbero dato della psicopatica, a chiudere gli occhi ogni tre secondi per l'incredibile disgusto davanti a quei vermi falliformi, insanguinati e molli che si infilavano in ogni orifizio a tradimento. Rivederlo dopo più di dieci anni mi ha lasciato addosso gli stessi shivers del titolo originale, l'insana spinta a guardarmi attorno per vedere se qualche bestia immonda si stava avvicinando furrtiva, la stessa sensazione di repulsione davanti a certe immagini (l'odioso Tudor e quello che nasconde sotto le coperte sul finale... yeeeeuchhh!!!!!) e anche, per fortuna, lo stesso apprezzamento per un film che è molto più di un semplice horror.
Diciamo che a 32 anni il buon Cronenberg aveva già le idee chiare sulla sua "poetica" e due palle che i giovinastri di belle speranze odierni possono solo sognarsi. Per quanto, infatti, Il demone sotto la pelle sia rozzo, girato con due lire e al 90% recitato da attori neppure troppo bravi (tolte le meravigliose e sensualissime Lynn Lowry e la guest star Barbara Steele) l'impatto visivo e della sceneggiatura non diminuisce neppure dopo quasi 40 anni dalla sua creazione e la critica sociale del regista rimane attuale e spietata oggi come allora. Cronenberg sfrutta l'orrore per condannare le ipocrisie dell'uomo moderno, la facciata di perbenismo che nasconde vizi e aberrazioni della peggior specie. Basti pensare al "paradiso" artificiale incarnato dal complesso residenziale denominato L'isola, dove tutti sono apparentemente felici, al riparo dalle brutture della società (elencate da telegiornali che raggiungono gli appartamenti come se le notizie venissero da un altro mondo), autosufficienti, rispettabili e determinati a mantenere queste apparenze a costo di zittire ogni istinto: il dottore ha una relazione con l'infermiera ma nessuno può saperlo, la bella zitellona ama la sua migliore amica, costretta in un matrimonio infelice, ma deve tenere per sé il sentimento, buona parte dei vecchiacci leppegosi del complesso si scopa una diciannovenne ma ovviamente nessuno sa o comunque finge di non sapere. E allora, a condannare tutti questi peccatori silenziosi, arriva il parassita a mutarli nella carne e soprattutto a rivelare quello che davvero celano nello spirito.
Gli infetti, nell'accezione più meramente horror sembrerebbero degli zombi spinti solo dal violento desiderio sessuale, ma a ben guardare ben pochi di essi si riveleranno poi davvero "pericolosi" nel senso sanguinario del termine. Il parassita, incarnazione tangibile dello spauracchio "sesso", fa cadere le maschere dell'ipocrisia e spinge quelli dotati di desideri "normali" a perseguirli senza remore, così che l'infetto diventa virtualmente indistinguibile da una persona normale; la scena finale ambientata in piscina mi ha sempre ricordato tantissimo il "don't dream it... be it" del Rocky Horror Picture Show, con un agente liberatorio ovviamente molto meno affascinante del divino Frank ma spinto comunque dallo stesso principio. Il microcosmo dell'Isola diventa così specchio della società globale e i suoi abitanti si ritrovano pronti a riversarsi nelle strade e nelle città mandando al diavolo l'illusoria protezione che gli agenti immobiliari prospettavano ad ignari clienti a inizio film... e i veri "cattivi" verranno puniti nel modo più terribile e cronenberghiano che ci sia, costretti a divenire ricettacolo per la diffusione della "nuova carne". Come avrete capito, Il demone sotto la pelle non è ASSOLUTAMENTE un film per tutti, ma ogni amante dell'horror dovrebbe vederlo almeno una volta nella vita. Alla sapiente Lucia rivolgo invece una domanda: sul finale è normale che per almeno un paio di minuti, dopo che il dottore e l'infermiera vengono aggrediti dagli infetti, ci sia un'intera sequenza completamente nera dove si sente solo l'audio? Sul DVD che ho è così e mi sembra di ricordare che anche la vecchia videocassetta registrata patisse questo difetto....
Del regista e sceneggiatore David Cronenberg ho già parlato qui.
Lynn Lowry (vero nome Linda Kay Lowry) interpreta l'infermiera Forsythe. Americana, ha partecipato a film come La rabbia dei morti viventi, La città verrà distrutta all'alba (sia l'originale che il remake) e Il bacio della pantera. Anche sceneggiatrice e produttrice, ha 66 anni e undici film in uscita.
Barbara Steele interpreta Betts. Meravigliosa attrice inglese e icona horror per eccellenza, la ricordo in film come La maschera del demonio, Il pozzo e il pendolo, L'orribile segreto del dottor Hichcock, Danza Macabra, Amanti d'oltretomba, L'armata Brancaleone, Piranha e ha anche partecipato alla serie Dark Shadows. Anche produttrice, ha 76 anni e un film in uscita.
Il film, conosciuto anche come The Parasite Murders o They Came From Within, è stato finanziato in parte dal National Film Board of Canada, quindi con soldi pubblici, cosa che ha spinto un critico canadese a titolare la recensione negativa de Il demone sotto la pelle con un bel "You Should Know How Bad this Movie Is: You Paid for It" che ha reso parecchio difficile a Cronenberg la possibilità di racimolare fondi per i film successivi. Se voi siete più illuminati di Robert Fulford e la pellicola vi è piaciuta, consiglierei il recupero di Brain Damage (La maledizione di Elmer), Rabid - Sete di sangue e La città verrà distrutta all'alba. ENJOY!!
Grande Cronenberg! Anche se il mio preferito è Dead Ringers con il doppio Irons! ;-)
RispondiEliminaQuello avevo cominciato a guardarlo nello stesso periodo ma non l'ho mai finito per la noia XD
EliminaDovrei avere il coraggio di riprenderlo...!
Non il suo migliore, ma un horror con tutte le sue tematiche. Brava, non lo hai bocciato per via del suo essere rozzo e ne hai colto il sottotesto sociale!
RispondiEliminaBeh, di solito non boccio i film per la rozzezza, a meno che ad essa non si accompagni anche la sciatteria di temi e idee ^__*
EliminaComplimenti! Bellissima recensione per un film spesso sottovalutato, ma che personalmente considero il miglior Cronenberg precedente la vetta (Videodrome) del primo periodo... Indimenticabile!
RispondiEliminaGrazie!!
EliminaE concordo, Videodrome è la vetta... spero di riuscire a recensirlo presto!
Io l'ho conosciuto con Videodrome, quasi in tenera età, un cult visto molto più tardi di quando era uscito. In compenso mi sono fatto fuori Il pasto nudo al cinema, ed ero molto confuso. Il demone sotto la pelle invece ce l'ho, e farà parte di un ciclo dedicato. Vediamo se ho pelo nello stomaco...
EliminaSì, dai, devi avere coraggio!!
EliminaIl pasto nudo eh... bel mattone quello, nel senso che non l'ho mai capito e prima o poi dovrò provare a riguardarlo...
Che rece! Che rece! Bellissima, me la sono divorata. Il film l ho visto piu o meno 10 anni fa, ma le inquadrature iniziali sull isola non riesco a scordarle piu' ..niente mostri niente di niente ma gia' mi trasmettevano inquietudine. Complimentoni per il blog
RispondiEliminaGrazie mille per i complimenti e come posso darti torto riguardo all'inquietudine?
EliminaIn un'isola simile non ci metterei mai piede!!