domenica 25 agosto 2013

The Blair Witch Project - Il mistero della strega di Blair (1999)

E finalmente ci siamo arrivati alla fonte di tutti i mali o, meglio, di tutti i mockumentary. Chi avrebbe mai detto, nel lontano 1999, che questo The Blair Witch Project - Il mistero della strega di Blair (The Blair Witch Project) di Daniel Myrick ed Eduardo Sánchez avrebbe aperto la via a miriadi di cineasti perlopiù inetti e alla crisi dell'horror classico?


Trama: tre studenti si recano a Burkitsville, ex Blaire, per indagare su una leggenda locale legata alla figura di una strega. Non torneranno mai più a casa, ovviamente, ma di loro rimarrà un'ultima, terribile testimonianza.


Nel 1999 televisioni, internet e giornali sono stati invasi dalle foto di Heather, Josh e Mike, tre ragazzi andati nei boschi per girare un documentario e mai più rivisti da allora. E' bastato questo semplice escamotage pubblicitario per spingere milioni di persone in tutto il mondo a riversarsi nei cinema per guardare i documenti che ne testimoniavano la presunta scomparsa, fatti passare per vero girato e gettati in pasto al pubblico in gran parte credulone. Seppure conscia che non si sarebbe trattato di una storia vera, c'ero anche io quell'anno in mezzo alla bolgia di spettatori, curiosa di vedere questa ultima frontiera dell'horror e accompagnata da amici che, dopo l'esperienza, non avrebbero mai più guardato nessun film appartenente al genere. Anzi, ricordo distintamente che, alla fine della proiezione, una di loro si era girata verso di me e mi aveva chiesto "Ma alla fine il cavallo peloso cosa c'entrava? E' stato lui?" mentre io ero ancora intenta a farmi passare la tachicardia che mi aveva abbattuta nel 10 minuti finali. Questo per dire che The Blair Witch Project è un film imperfetto che, probabilmente, all'epoca aveva deluso i più sia per la mancanza di gore che per la novità di quelle riprese che sono davvero al limite dell'amatoriale... ma vi assicuro che, anche dopo più di 10 anni, risulta più efficace di tanti altri mockumentary recenti.


Tra le rimostranze dei DIlusi dell'epoca ce n'erano due in particolare che venivano spesso ripetute: "non succede niente" e "mi fa venire da vomitare". Oh, erano condivisibili entrambe, in effetti. Nel film non succede davvero niente per più di metà della durata, sta allo spettatore mettersi nei panni dei tre protagonisti e agitarsi per i rumori lontani, per le macabre scoperte nei boschi, per i momenti in cui lo schermo diventa completamente buio e si sente solo parlare o urlare, perché la presenza della strega Elly Kedward è palpabile benché invisibile, come se fosse nascosta tra le fronde ad osservarli maligna, facendoli perdere e litigare o peggio. Quanto alle riprese da mal di mare concorrono ovviamente a dare al tutto un tocco più realistico perché sono state effettuate dagli stessi attori, assolutamente inesperti nell'arte della regia e, spesso e volentieri, realmente terrorizzati grazie alla bastardaggine dei due registi che, magari, li svegliavano in piena notte scuotendo la tenda a loro insaputa. Però, nonostante questo (anzi, proprio per questi motivi) The Blair Witch Project ha inaugurato un nuovo modo di fare cinema, a me era piaciuto all'epoca ed è piaciuto anche dopo averlo rivisto in DVD. Probabilmente guardandolo in salotto mi ha fatto meno paura... ma adesso bisogna vedere per quanto tempo ancora mi si staglieranno nella mente le terribili immagini del devastante finale tutte le volte che arriverò a casa, da sola, dopo una serata passata con gli amici.

Daniel Myrick è uno dei due registi della pellicola. Americano, dopo questo film ne ha diretti altri quattro, quasi tutti horror che tuttavia non conosco. Anche sceneggiatore, produttore e attore, ha 41 anni.


Eduardo Sánchez (Eduardo Miguel Sánchez-Quiros) è il secondo regista della pellicola. Cubano, ha diretto anche Altered - Paura dallo spazio profondo, Lovely Molly e V/H/S 2. Anche sceneggiatore, produttore e attore, ha 45 anni e un film in uscita. 


Heather Donahue interpreta Heather. Americana, ha partecipato a serie come Oltre i limiti, Taken e It’s Always Sunny in Philadelphia. Ha 39 anni.


Joshua Leonard interpreta Josh. Americano, ha partecipato a film come Hatchet, Che la fine abbia inizio e a serie come Oltre i limiti, CSI: NY, CSI: Miami, Numb3rs, Bones e Criminal Minds. Anche regista e sceneggiatore, ha 37 anni e sei film in uscita.


Michael C. Williams interpreta Mike. Americano, dei tre protagonisti è quello che ha fatto meno carriera, infatti ha partecipato al film Altered - Paura dallo spazio profondo e alla serie Senza traccia. Ha 40 anni.


I due finali scartati prevedevano Mike impiccato o legato in guisa degli omini fatti coi legnetti nel bosco... e per fortuna i realizzatori hanno rinunciato alla scellerata idea di far inseguire i tre protagonisti proprio da uno di questi omini formato gigante! A parte questo, del film esiste un seguito, il mediocre Il libro segreto delle streghe: Blair Witch 2 che, a sua volta, ha dato origine al mockumentary televisivo Shadow of the Blair Witch, andato in onda sul canale Sci Fi nel 2000. Inoltre, durante la conferenza stampa di Lovely Molly, Sánchez si è lasciato scappare di essere interessato a girare un terzo capitolo della saga, quindi staremo a vedere.Nel frattempo, se il film vi fosse piaciuto consiglio la visione dei tre REC. ENJOY!!

29 commenti:

  1. una delle più grandi genialate a livello di marketing cinematografico. Ed uno dei più brutti film che abbia mai visto in vita mia. :)

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    1. Concordo con la prima affermazione ma a me continua a mettere ansia :P

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    2. A me è piaciuto parecchio, proprio perché il "non visto" è gestito benissimo.
      Dei REC mi è piaciuto il primo, il secondo potevano risparmiarselo, il terzo è giusto un passatempo splatter. E lasciamo perdere i remake americani...

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    3. Sì fa più paura quello che si "immagina" di quel che si vede. Quanto a REC, il primo tutta la vita, il secondo è una debole scopiazzatura mentre il terzo, per quanto diverso, è comunque molto divertente. I remake li ho proprio evitati...

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  2. Concordo in parte con Beatrix ... geniale a livello di marketing "dal basso", ma, anche se non un film indimenticabile (se non, appunto, per il marketing), non proprio il più brutto della mia vita ;)

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    1. Diciamo che ha parecchi difetti ma per tutto l'insieme è a dir poco geniale ^__*

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  3. Benché seguì passo passo la sua veloce ascesa verso il successo, non lo vidi allora e non l' ho visto in tutti questi anni, manco io so il perché.
    O meglio un motivo c'e' non mi sono mai piaciuti i giochi in soggettiva tipo FPS e il modo in cui veniva usata la telecamera, me li ricordava alquanto.
    Ancora non conoscevo la parola Mockumentary. :-)

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    1. Io un'occhiata la darei comunque anche se magari ora, dopo aver visto decine di mocku più "innovativi", ti sembrerà una bambinata...

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  4. Questo film mi terrorizza. Ancora oggi, anche se l'avrò visto una decina di volte...

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    1. Così tante? Grandissimo!! Non è nella mia scary top 5 ma si difende comunque benissimo!

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    2. Sì, una decina, la prima volta al cinema... ho qualcosa che non va, lo so :D

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    3. Ma perché? Io avrò visto una decina di volte Il silenzio dei prosciutti, Giovani streghe, Il cavaliere del male... sono messa MOLTO peggio, fidati! XD

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    4. Il silenzio dei prosciutti? Cioè, davvero?

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    5. Davvero davvero. Il mio guilty pleasure per eccellenza. Potrei citarti TUTTE le battute a memoria XD

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  5. il film in sè non l'ho mai visto, ma ho visto il documentarione che lo accompagnava (trasmesso su italia 1 in seconda serata) con le interviste a (finti) esperti, sceriffi, etc e mi ha impressionato un sacco la costruzione della verosimiglianza.
    Poi ho visto il 2 e mi sarei voluto evirare.

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    1. Eh beh visto che hai fatto malamente 30 (guardando il due che è una porcata!!!) fai anche 31 e recupera The Blair witch Project!! :)

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    2. il 2 è più di una porcata, è un insulto, ma preferisco i film di robe che esplodono

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  6. E io consiglio la visione dell'italianissimo Cannibal Holocaust, probabilmente primo POV movie - mockumentary che voleva essere proprio un film sui mondo-movie e gli shockumentary! :)
    E' probabilmente il primo caso di film (siamo nel 1979/1980) che usa il girato di una telecamera di alcuni documentaristi per raccontare le loro vicende :)

    Moz-

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    1. Caro cuGGino di Blog, Cannibal Holocaust è uno di quei film che ho sempre volutamente evitato per paura di conati di vomito... ma prima o poi questo gap andrà colmato!

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    2. Guarda, l'unica cosa che devi sapere su CH è che (purtroppo) gli animali che vedi uccisi nel film sono uccisi davvero.
      C'è un però, diciamo a discolpa: hanno praticamente filmato la loro uccisione, è vero, ma quegli animali sono stati poi regolarmente mangiati (tranne un ragno e un serpente).
      Insomma, erano altri tempi, ed è un po' come se oggi filmassero dentro un mattatoio o una macelleria... rapportando il tutto al 2013.
      Per inciso, sono contro tutto questo, ma capisco anche che erano, appunto, altri tempi con altra mentalità.
      Per me CH è un cult, in ogni caso.

      Moz-

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    3. La violenza verso gli animali è una delle due cose che su schermo mi danno talmente fastidio da farmi piangere, così come quella sui bambini. Devo pensarci su!!

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  7. facendo il ganassa l'ho rivisto l'anno scorso. Tanto,che vuoi che sia..Madonna! Mi son spaventato di nuovo.
    Per me un piccolo e grande classico

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    1. Ahahah pauuura, eh? XD
      Comunque concordo in pieno!

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  8. Il film mi fomentò tantissimo quando lo vidi... nonostante fosse horror!
    Mi piacque molto l'idead di mockdocumentary

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    1. Eh già, ai tempi è stata una grande innovazione!!!

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  9. Il battage pubblicitario all'epoca fu semplicemente geniale, standing ovation per gli ideatori. Il film, seppur non eccezionale, all'epoca un pelo di inquietudine me la mise addosso, lo vidi in Dvd (o VHS?) a casa di amici. Da non sottovalutare.

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  10. Sarà che quando lo hanno fatto ero piccolo, sarà che non mi ha mai ispirato, ma... l'ho sempre trovato una cazzata assurda!

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    1. Guarda, a me basta ricordare il finale per prenderlo dannatamente sul serio!! XD

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