Qualche giorno fa, non chiedetemi perché, ho deciso di guardare Voglia di tenerezza (Terms of Endearment), tratto dall’omonimo libro di Larry McMurtry e diretto e sceneggiato nel 1983 dal regista James L. Brooks. Mi aspettavo una mattonata melensa e invece ho trovato un simpatico film per omaggiare degnamente lo spirito Natalizio quindi... AUGURI!!!!
Trama: il film racconta la vita di Aurora, vedova rompiscatole e restia a risposarsi, di sua figlia Emma, sposata con un uomo che la tradisce nonché madre di tre pargoletti, e dei pochi, cari amici e amanti che rimarranno con loro nel corso degli anni…
Voglia di tenerezza è un film strano, popolato da personaggi imprevedibili. Non segue le banali dinamiche di una normale commedia romantica ma racconta la strana vita di persone davvero difficili da catalogare, talmente complesse nella loro cronica incapacità di esprimere al meglio i propri sentimenti da risultare, paradossalmente, fuori dal mondo e allo stesso tempo molto reali. Le due protagoniste di Voglia di tenerezza, Aurora e la figlia Emma, sono due donne legate da un rapporto di amore e odio, costantemente in litigio eppure in grado di sostenersi l’una con l’altra, confidarsi e sfogarsi. La forza di Emma e la testardaggine con la quale rimane aggrappata al marito Flap, un mezzo fallito e donnaiolo impenitente, è direttamente proporzionale all’incapacità della madre Aurora di decidersi tra i suoi tanti pretendenti e alla sua costante insicurezza nei confronti di ogni aspetto della vita; le due donne si compensano così l’una con l’altra e ad ogni bizza infantile di Aurora si contrappone una più sofferta e matura scelta della povera Emma, che cerca in ogni modo di fuggire all’opprimente ficcanasare della madre egoista. La storia delle due protagoniste si dipana in un arco di tempo lungo quasi vent’anni e offre allo spettatore la possibilità di vedere come entrambe riescano ad evolversi e cambiare, arrivando sul finale, inevitabilmente e tragicamente, a scambiarsi i ruoli.
Ad affiancare queste due donne così peculiari ci sono ovviamente anche gli uomini, tre in particolare: Flap, marito di Emma, l’amante di quest’ultima, Sam, e infine Garrett, vicino di casa e riluttante fidanzato di Aurora. Flap è un mollo di prim'ordine, giustamente odiato dalla suocera che, per ripicca, non va nemmeno al matrimonio della figlia; ho passato molto del tempo che utilizzo di solito per elaborare il film e scrivere la recensione per capire cosa spinga Emma a rimanere insieme a quest'essere nel corso degli anni e posso solo desumere che il motivo sia proprio l'odio che la madre nutre nei confronti di lui, il desiderio forse di avere accanto una persona fredda e disinteressata per contrastare le manie di controllo di Aurora. D'altra parte, è anche vero che una persona, per parafrasare il titolo italiano, vuole "tenerezza", quindi a un certo punto del film nel cuore di Emma si fa strada il povero, imbarazzato, dolcissimo Sam interpretato da un meraviglioso e stralunato John Lithgow; il personaggio migliore dell'intero film, purtroppo liquidato in brevissimo tempo in quanto anche lui marito fedifrago e impossibilitato a seguire Emma negli spostamenti a cui la constringe l'indegno Flap. A completare questo trio di uomini decisamente inaffidabili arriva il Garett di Jack Nicholson; altro personaggio peculiare, l'unico in grado di scuotere Aurora perché, a differenza degli altri pretendenti, non la idolatra né la coccola, anzi, la tratta per la maggior parte del tempo con invidiabile incostanza e freddezza, rinunciando anche alle sue pose da macho conquistatore.
L'interazione tra tutti questi strani personaggi da vita ad uno spaccato di vita assai interessante, spesso vissuto sul filo del telefono, in un continuo alternarsi di confidenze eccessive e testarde reticenze, pochi momenti di gioia e tante dolorose situazioni, che non smettono per un solo secondo di interessare lo spettatore che si ritrova, incontrollabilmente, a gioire, arrabbiarsi e piangere assieme ai protagonisti della pellicola. Il merito va in gran parte ai favolosi interpreti, ma anche la bella colonna sonora e la sceneggiatura di James L. Brooks, mai troppo sbilanciata né verso la commedia né verso la tragedia, concorrono a rendere Voglia di tenerezza estremamente piacevole da guardare... e lo dice una che, normalmente, questi film li schifa a prescindere. Se non vi ho convinti, pensate che la pellicola ha vinto ben cinque Oscar: miglior film, miglior attrice protagonista, miglior attore non protagonista, miglior regia e miglior sceneggiatura non originale. Dopo 30 anni, Voglia di tenerezza mi è sembrato ancora fresco e moderno, ve lo consiglio caldamente!
Di Jack Nicholson (Garrett Breedlove, ruolo per il quale ha vinto l'Oscar come miglior attore non protagonista), Danny DeVito (Vernon Dahlart) e John Lithgow (Sam Burns) ho già parlato ai rispettivi link.
James L. Brooks è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, famoso per essere una delle menti dietro la nascita de I Simpson, ha diretto film come Dentro la notizia e Qualcosa è cambiato. Anche produttore, attore e animatore, ha 73 anni.
Shirley MacLaine (vero nome Shirley MacLean Beaty) interpreta Aurora Greenway, ruolo che le è valso l'Oscar come miglior attrice protagonista. Americana, ha partecipato a film come Il giro del mondo in 80 giorni, Colpo grosso, Irma la dolce, Oltre il giardino, Fiori d'acciaio, Cara insopportabile Tess, Conflitti del cuore, Vita da strega e I sogni segreti di Walter Mitty. Anche sceneggiatrice, produttrice e regista, ha 79 anni e quattro film in uscita.
Debra Winger (vero nome Mary Debra Winger) interpreta Emma Horton. Americana, ha partecipato a film come Ufficiale e gentiluomo, La vedova nera, Il te ne deserto e a serie come Wonder Woman. Anche produttrice, ha 58 anni e un film in uscita.
Jeff Daniels (vero nome Jeffrey Warren Daniels) interpreta Flap Horton. Americano, lo ricordo per film come La rosa purpurea del Cairo, Heartburn - Affari di cuore, Qualcosa di travolgente, Radio Days, Aracnofobia, Speed, Scemo & più Scemo, La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera, Ancora più scemo, Pleasantville, The Hours, Good night, and good luck. e fuga Looper - In fuga dal passato. Anche sceneggiatore e regista, ha 58 anni e un film in uscita, l'evitabile Scemo & + scemo 2.
E adesso, un paio di curiosità. Nonostante Debra Winger sia stata candidata all'Oscar come miglior attrice protagonista assieme a Shirley MacLaine (che per partecipare a Voglia di tenerezza ha rinunciato a Poltergeist - Demoniache presenze), è stata quest'ultima a vincere l'ambita statuetta; chissà se la cosa sarebbe andata diversamente se Sissy Spacek avesse accettato il ruolo di Emma, che in origine era stato scritto per lei. E per un'attrice che "abbandona" un personaggio comunque presente nel libro, abbiamo anche un attore che, per impegni pregressi, non riesce ad interpretare un personaggio creato apposta per lui: è il caso di Burt Reynolds, che avrebbe dovuto farsi carico del ruolo di Garrett Breedlove, rifiutato in seguito anche da Harrison Ford e Paul Newman. Altre rinunce eccellenti sono state quelle di Kim Basinger per il ruolo di Patsy e Jodie Foster per quello di Emma. Nel 1996, infine, è uscito il seguito di Voglia di tenerezza, Conflitti del cuore. Sinceramente, non voglio guardarlo perché ho paura che rovinerebbe la bellissima atmosfera di questo piccolo gioiellino quindi, se Voglia di tenerezza vi fosse piaciuto, vi consiglio piuttosto di recuperare Fiori d'acciaio. ENJOY!
Sinceramente ricordo che da piccolino lo vidi a tratti.
RispondiEliminaEh lo dovrei rivedere con occhi da adulto
Io invece non l'avevo mai visto e sono rimasta davvero sorpresa! :)
EliminaAnche io ho smpre pensato che Emma rimanga con il marito per spirtio di contraddizione verso la madre...non ricordo più se qui o nel seguito. Aurora dice di lui: "non è che Flap non avesse la stoffa del padre o del marito, flap non ha la stoffa dell'essere umano!"
RispondiEliminaLa scena della corsa in auto fu copiata anche da Diane Keaton e Di Caprio in "la stanza di Marvin", non so se lphai visto, se ti è piaciuto Voglia di tenerezza ti consiglio anche questo.
Buon Natale!
Beh Aurora non aveva torto! :P
EliminaLa stanza di Marvin lo recupererò allora!
Anche il seguito non è malaccio, anche se non a livello del primo: si intitola "Conflitti del cuore",e parla dell'anziana Aurora alle prese con i nipoti ormai cresciuti.
EliminaSì, ne ho parlato nelle solite "note finali" ma non ho troppa voglia di rovinarmi il ricordo del primo :)
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