mercoledì 20 luglio 2016

Harry Brown (2009)

Seguendo la Gilgunmania che mi ha colta in questo periodo, ho deciso di guardare Harry Brown, diretto nel 2009 dal regista Daniel Barber.


Trama: l'ex Royal Marine Harry Brown, da poco vedovo, decide di vendicare l'amico ucciso da un gruppo di giovani delinquenti che terrorizzano gli abitanti di un quartiere popolare.


Giovinastri!! Ve lo buco 'sto sacchetto di droga!! Un film come Harry Brown potrebbe venire riassunto in queste sdegnate esclamazioni se non fosse che, come accade per il 90% delle pellicole a tema "vendetta", la questione viene presa molto più sul serio di così e se continuassi ad usare questo tono rischierei di vedermi arrivare a casa Michael Caine armato di tutto punto e deciso a farmi fuori. Approfondendo maggiormente il concetto, Harry Brown è un angosciante film di denuncia sul degrado della periferia inglese, al confronto della quale il mitico Bronx pare essere un parco giochi e Scampia la versione napoletana di Gardaland; già ne avevo avuto sentore guardando Attack the Block e anche stavolta la sceneggiatura di Gary Young dipinge un luogo dove non esiste legge, all'interno del quale dei ragazzi quasi non ancora maggiorenni fanno il bello e il cattivo tempo passando le giornate tra scippi, spaccio, violenze sessuali e disgustosi riti d'iniziazione all'interno di bande che, neanche a dirlo, sono una costola deviata di quelle formate da genitori/zii/parenti malavitosi. Insomma, in questi sobborghi la vita di giovani mammine e vecchi in pensione è praticamente un inferno in quanto i giovinastri sembrano amare prendere di mira proprio loro, forse spinti dagli sguardi carichi d'indignazione tributati al loro indirizzo, ed è quindi normale che ad un certo punto qualcuno sbrocchi e cerchi di farsi giustizia da sé. In particolare, il povero Harry Brown raccoglie tutte le frustrazioni derivanti dalla recente vedovanza e dalla morte dell'amico per mano di suddetti giovinastri e le focalizza giustamente sul branco di mocciosi delinquenti che terrorizza il quartiere, in virtù del suo passato di Royal Marine: se la polizia, come da copione, ha l'utilità di un porchettaro davanti alla moschea, ci pensa il vecchio Harry Brown ad educare la teppa a son di rivoltellate nelle gengive e commoventi gesti di altruismo. Che poi i ragazzini dovranno aspettare di reincarnarsi per cominciare a mostrare un po' di giudizio e mettere in pratica gli insegnamenti di Harry Brown è un altro paio di maniche ma tanto, se una causa è persa in partenza c'è poco da fare.


In tutto questo, nonostante il tono ironico usato finora, posso dire onestamente che Harry Brown è un film gradevole, ben diretto, cupo e violento quanto basta per tenere desta l'attenzione dello spettatore e interessante per quel che riguarda la scelta delle location, sebbene il messaggio veicolato dalla pellicola sia di un fascismo quasi imbarazzante (ma non mi pare il caso di addentrarmi in discorsi relativi a realtà sociali che non conosco quindi piantiamola qui). Passando ad argomenti più terra terra quindi più gestibili dalla sottoscritta, direi che Michael Caine è abbastanza credibile nei panni del giustiziere dell'ospizio: fortunatamente, la sceneggiatura non esagera (non troppo almeno) nel rendere protagonista il personaggio di atti di supereroismo ultraviolento e il bravissimo attore cerca anche di scavare nella psiche di Harry Brown, mostrandocelo vulnerabile, abbattuto, persino commovente a tratti. Anche il resto del cast non è male. La palma d'oro spetta agli angoscianti ragazzini dall'accento semi-incomprensibile (tra i quali c'è tale Ben Drew, ovvero il rapper Plan B, che canta anche un brano nei titoli di coda. Io non lo conoscevo ma magari chi legge...) che bulleggiano per tutto il film sputando letteralmente in faccia agli sfigatissimi poliziotti mentre il siparietto allucinante tirato su dalla strana coppia Sean Harris/Joseph Gilgun è la giusta concessione weird ad una pellicola anche troppo seria ed ancorata alla realtà. A tal proposito, visto che ho guardato Harry Brown giusto per Gilgun e sarebbe quindi assurdo liquidare la cosa con una breve citazione, mi tocca affermare con tristezza che 'sto bel ragazzo questa volta è stato conciato come un Nongiovane drogato, conseguentemente non si può guardare e almeno per quel che lo riguarda la visione di Harry Brown è stata un diludendo; sempre meglio di un Sean Harris che sembra il cugino tossico di Voldemort ma tanto poco danno, il minutaggio di presenza è davvero scarso purtroppo. Sarà per il prossimo film. Vi capitasse di incappare in Harry Brown dategli comunque un'occhiata, potrebbe piacervi.

Perché?? T___T
Di Michael Caine (Harry Brown), Emily Mortimer (D.I. Alice Frampton), Sean Harris (Stretch) e Joseph Gilgun (Kenny) ho già parlato ai rispettivi link.

Daniel Barber è il regista della pellicola. Inglese, ha diretto anche un altro lungometraggio, The Keeping Room.


David Bradley interpreta Leonard Attwell. Famoso per avere interpretato il custode Gazza nei film dedicati a Harry Potter, lo ricordo per altre pellicole come L'esorcista - La genesi, Hot Fuzz, Captain America - Il primo vendicatore e La fine del mondo, inoltre ha partecipato a serie quali Doctor Who, The Strain e Il trono di spade. Ha 74 anni e un film in uscita.


Charlie Creed-Miles, che interpreta lo sbirro Hicock, ai tempi de Il quinto elemento era David, giovanissimo assistente di Padre Vito Cornelius mentre Jack O'Connell, che interpreta Marky, era già stato un ragazzino problematico nel terrificante Eden Lake. Se Harry Brown vi fosse piaciuto recuperate i vari "Giustizieri della notte", Viaggio in paradiso e Carter. ENJOY!


4 commenti:

  1. non l'ho visto ma sicuramente lo vedrei con piacere

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    1. In TV lo hanno dato anche recentemente, quindi si recupera facilmente :)

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  2. Non credo sia il mio genere, ma gli darò il beneficio del dubbio.

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    1. Se non è il tuo genere evita tranquilla allora, il mondo è pieno di altri film!! :D

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