In questo periodo di covid e quarantene anche la TV passa delle opere interessanti e una di queste è stata senza dubbio Lady Macbeth, diretto nel 2016 dal regista William Oldroyd, film tratto dal racconto Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Nikolaj Leskov.
Trama: Katherine è una giovane sposa insofferente ai dettami del marito e del suocero, che pretendono di rinchiuderla nella villa di famiglia. Infatuatasi dello stalliere Sebastian, Katherine decide di eliminare tutto ciò che potrebbe toglierle la libertà...
Chi non conosce Lady Macbeth, uno dei personaggi più efferati di Shakespeare, condotta alla pazzia dalla propria smania di potere e dai consigli "fraudolenti" elargiti al marito? Alla fine della tragedia più cupa del Bardo troviamo Lady Macbeth intenta a lavarsi le mani dal sangue di innumerevoli morti, vinta da un senso di colpa infinito, qui invece la situazione è un po' diversa. Katherine non è una donna assetata di potere, ma una ragazza di umili origini che è stata "venduta" ad un marito che, piuttosto di far l'amore con lei, preferisce guardarla nuda e masturbarsi, coalizzandosi col vecchio suocero per impedirle di uscire di casa e farle condurre una noiosa vita da reclusa in una casa grande ma spoglia e fredda. Ce n'è abbastanza per odiare marito e suocero, di cui in effetti non veniamo a sapere altro oltre alla loro natura pavida, odiosa e conservatrice, e non possiamo che fare il tifo per Katherine nel momento esatto in cui i due, per motivi diversi, devono allontanarsi da casa per qualche tempo e finalmente la ragazza riesce non solo ad uscire ma anche a conoscere l'amore e la passione, benché incarnate in uno stalliere/tuttofare poco di buono. Katherine, vinta prima dalla curiosità, poi da una sete di libertà impossibile da placare, ripiomba nell'incubo nel momento esatto in cui il suocero, informato da serve gelose e preti beghini, la scopre e decide di separare i due amanti: è qui che scatta qualcosa in Katherine, spirito indomito e insofferente, che nasconde col suo aspetto innocente, da "ragazza di campagna", qualcosa di ben più nobile e duro, messo talmente alla prova da corrompersi e diventare marcio, fino a condurla a decisioni estreme per il bene della propria libertà.
La tragedia di Lady Macbeth scaturisce proprio dalla presenza di un personaggio che, per buona parte del film, non riusciamo ad odiare perché vessata da antagonisti deprecabili, a differenza della Lady Macbeth shakespeariana. Siamo noi i primi che vorremmo vedere morti marito e suocero, che vorremmo dar fuoco a quelle quattro mura in cui è costretta Katherine per vederla correre libera nelle brughiere che circondano la sua prigione e ogni immagine e sequenza è realizzata proprio per accrescere in noi questo odio; i capelli imprigionati in una rigida acconciatura, la quasi mancanza di mobilio, le luci cupe, la ripetizione delle sequenze e delle inquadrature che vanno a creare un infinito loop di tedio e, in tutto questo, la sottile ribellione di Katherine, negli sguardi e persino nel sonno, poverella. Eppure, quando il film prende una strada senza via di ritorno, non possiamo fare a meno di rimanere prima interdetti e poi sconvolti, davanti alla speranza infranta di poter scaricare la colpa di ogni azione di Katherine addosso a Sebastian, connotato fin dall'inizio come razzista, violento, misogino e perdigiorno e rivelatosi invece una vittima delle sue stesse brame e, in definitiva, di Katherine; quest'ultima diventa così emblema di un male che si espande e dal quale non nasce nulla salvo nuovo odio, nuova noia, nuova solitudine, in un cerchio della morte che lascia lo spettatore ancor più triste di quando il film è cominciato. Come se non fossero bastati i suoi ruoli recenti a farmela amare alla follia, tutte queste sfumature complesse se le carica sulle spalle Florence Pugh, al suo primo film da protagonista e già più brava di molte altre attrici più esperte o blasonate, dando vita a un personaggio zeppo di sottili ambiguità ed estremamente affascinante a dispetto della sua apparenza semplice e quasi dimessa. Purtroppo Lady Macbeth non si trova né su Netflix né su Prime ed è un peccato, perché avrei tanto voluto vederlo in lingua originale; intanto, se non lo avete mai visto, ve lo consiglio perché è davvero un film splendido e mi pento di averci messo tanto tempo per recuperarlo!
Di Florence Pugh, che interpreta Katherine, ho già parlato QUI.
William Oldroyd è il regista della pellicola, al suo primo lungometraggio. Inglese, è anche produttore.
Ne ho parlato anche io, l'ho trovato davvero splendido.
RispondiEliminahttps://lafabricadeisogni.blogspot.com/2018/03/lady-macbeth.html
Sì, è uno dei film più belli visti di recente. E poi c'è Florence! *__*
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