martedì 10 marzo 2015

Motel (2014)

Causa stanchezza e mancanza di tempo, invece di darmi ai recuperi "sensati" ho pensato bene di puntare su una robetta come Motel (The Bag Man), diretto e co-sceneggiato nel 2014 dal regista David Grovic nonché "ispirato" all'analisi di stampo Jungiano The Cat: A Tale of Feminine Redemption della psicologa svizzera Marie-Louise von Franz (ma stiamo scherzando?? No, giuro, è scritto anche sulla locandina originale).


Trama: un facoltoso e probabilmente malavitoso uomo d'affari chiede ad un killer di recuperare una misteriosa borsa e aspettarlo in un motel senza mai aprirla. Sembrerebbe un lavoretto facile se non fosse che tutti parrebbero interessati all'oggetto...


Motel è uno di quei film dalla trama maffa ed inconsistente, il cui punto di forza potrebbero essere soltanto gli attori e l'ambientazione scelta. Intitolato molto furbescamente Motel dalla distribuzione italiana, è infatti il luogo di "frontiera" americano per eccellenza l'elemento che potrebbe dare il la a momenti inquietanti, situazioni paradossali, incroci di destini sconosciuti e quant'altro; il problema è che solo David Lynch, Tarantino o i Coen potrebbero sfruttare tale ambientazione combinata ad una trama risicata ed elevare a cult un film simile, riempendolo di personaggi leggendari, sequenze visionarie e dialoghi da riscrivere sulla Smemoranda per gli anni a venire. Purtroppo David Grovic non è né Lynch Tarantino né tantomeno uno dei fratelli Coen e il risultato è una pellicola dimenticabile con tanti di quei WTF che non saprei neppure da dove cominciare anche perché, come avrete capito, li ho già dimenticati. Jack è, come dice il titolo americano, il Bag Man, l'uomo della borsa. Lui ha questa sacca dal contenuto misterioso e il boss gli dice di non guardarci MAI dentro. Posso capire la fedeltà a questo signore pericolosetto e viscido, tuttavia quando la situazione comincia a farsi intricata (leggi: tutti gli ospiti del motel sembrano sapere della borsa e conoscere il boss) la cosa razionale da fare per Jack sarebbe aprire la borsa e capire perché Mr. Dragna sembrerebbe volerlo come minimo perculare; invece Jack se ne sta, ligio al dovere fino all'ultimo. Jack, a parole, è anche il miglior killer del mondo, tanto che Dragna farebbe carte false per tenerselo stretto, ma a conti fatti è solo un povero pirla che rischia di morire almeno una decina di volte e, ogni volta, viene salvato dalla sgnoccolona della situazione. Sgnoccolona a parole, anche lei, ché nel 90% delle scene sembra un travestito brasiliano ma si innamora di Jack e lo aiuta in tutti i modi "perché sì": è normale innamorarsi in una notte di un cretino che ti tratta male, è depresso, a momenti si becca pallottole persino dai bambini e risponde a monosillabi? No. Ma poi, chissenefrega, è già tanto se sono arrivata alla fine del film senza addormentarmi, nonostante il totale disinteresse per l'intera situazione.


Se la trama fa schifo gli attori non sono meglio (come ho detto sopra, non stiamo parlando di David Lynch, Tarantino o i Coen, gente che farebbe recitare bene persino la sottoscritta). John Cusak dovrebbe essere il carismatico protagonista ma ormai, diciamocelo, non ne ha più voglia. C'è stato un tempo in cui adoravo Cusak ma adesso mi sembra sempre più scazzato, stanco, quasi costretto a recitare; in Motel più che un killer sembra uno streppone di passaggio, con quel minicappellino messo perennemente in testa e lo sguardo perso nel vuoto di chi pensa ad altro. John, te lo dico da amica, se non ne hai più voglia smetti. Avrai altri talenti, fosse anche solo un pollice verde per cominciare a zappare campi? E l'altro poveraccio è De Niro. Cristo, Robert, a quanti altri film di merda vuoi ancora partecipare prima di farmi dimenticare la tua gloriosissima carriera e la tua grandezza di attore? Spiegamelo, perché ormai ogni volta che vedo la tua faccia provo una fitta di fastidio, un po' come quando vedo quella di Johnny Depp (e diciamocela tutta, preferisco vedere la sua ormai perenne smorfietta allucinata alla Jack Sparrow piuttosto che assistere ad una scena penosa in cui tu spieghi a Cusak la situazione con l'ausilio di un broccolo e di una fetta d'arrosto. Santo cielo) L'unico che si salva è Crispin Glover, convincentissimo nei panni del gestore di motel ficcanaso, nonostante anche il suo personaggio sia scritto coi piedi come tutti gli altri personaggi secondari che popolano la pellicola, messi lì giusto per fare colore (tornando a Lynch, c'è persino un nano armeno. Il buon David ci sarebbe uscito di testa, mentre qui la presenza nanica è totalmente irrilevante), allungare il brodo e portare alle lacrime persino lo spettatore più paziente. Motel dovrebbe essere stato l'ennesima vittima della mala distribución italiana ma nel caso dovessero proiettarlo dalle vostre parti evitatelo come se all'ingresso, per ogni biglietto acquistato, offrissero in omaggio anche il virus Ebola. Mi ringrazierete.

Ceci n'est pas un broccolo.
Di John Cusak (Jack), Robert De Niro (Dragna), Crispin Glover (Ned) e Dominic Purcell (Larson) ho già parlato ai rispettivi link.

David Grovic è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Probabilmente americano, è al suo primo film come regista. E' anche produttore e attore.


Martin Klebba interpreta Guano. Americano, ha partecipato a film come Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie, Men in Black 2, Austin Powers in Goldmember, La maledizione della prima luna, La casa dei fantasmi, Van Helsing, Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma, Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo, 3ciento - Chi l'ha duro... la vince!, Biancaneve, Comic Movie, Il grande e potente Oz e a serie come Malcom, Streghe, CSI - Scena del crimine, My Name is Earl, Scrubs, Bones e CSI: NY. Anche stuntman e produttore, ha 46 anni e film in uscita tra cui Ted 2 e Pirati dei Caraibi 5.


Se vi può interessare, sappiate che tutti i quadri mostrati verso la fine del film sono stati realizzati dal padre di Robert De Niro. Detto questo, nel caso Motel vi fosse piaciuto recuperate anche The Transporter, magari vi divertite di più! ENJOY!


8 commenti:

  1. David Grovic in quella foto sembra ultra finto!
    Non mi attira per nulla...

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    1. Infatti l'ho messa apposta perché è davvero unwatchable, come il suo film! XD

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  2. Oh ma sembra fig...
    ... ah, c'è John Cusak. Passo .___.

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    1. Ma sai che da oggi in poi farò anche io così? Gli concederò solo l'imminente Cell.

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  3. Ne ho letto cose pessime, e tu non fai che confermare.
    Uno dei rari casi in cui la pessima distribuzione - a Torino è uscito in una sala ma ho il dubbio non abbia resistito dal giovedì al mercoledì successivo - è da osannare... :)

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    1. Sì, stranamente stavolta la distribuzione ci ha preso. Certo, se non l'avessero fatto uscire sarebbe stato meglio...

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  4. Ormai sembra che ogni film con Cusack sia grossa dilusione. Peccato, lo ricordo in un sacco di bei film.

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    1. Anch'io. E' per questo che continuo, con mio sommo diludendo, a dargli delle chance.

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