domenica 13 dicembre 2015

Regression (2015)

Nonostante sia reduce da una settimana di ferie, o forse proprio per questo, ho avuto davvero pochissimo tempo per scrivere qualcosa sui film visti ultimamente o anche solo per andare al cinema. Rimedio oggi con un post su Regression, l'ultimo film scritto e diretto dal regista Alejandro Amenábar.


Trama: anni '90. La minorenne Angela confessa a un sacerdote di essere stata violentata dal padre e quest'ultimo non nega la possibilità di aver fatto violenza alla figlia, pur non ricordandolo. Nel tentativo di capire cosa sia successo, il detective Kenner chiede aiuto ad uno psichiatra che, inducendo nel padre di Angela una regressione, scopre l'esistenza di una setta satanica radicata all'interno di una cittadina del Minnesota...


Nonostante avessi adorato Tesis, Apri gli occhi e The Others, ultimamente avevo un po' perso di vista Amenábar, che nel frattempo si era dedicato a generi distanti da quelli solitamente nelle mie corde. Appena ho saputo che il suo nuovo film sarebbe stato un ritorno al thriller e visto il cast ho deciso di non farmi assolutamente scappare Regression e per fortuna ho avuto ragione a dar fiducia al regista cileno. Regression è infatti un thriller con forti venature horror che si concentra non tanto sulle perversioni dell'animo umano, quanto sulla percezione che le persone hanno della realtà che le circonda e anche di loro stesse. Fulcro della storia è il detective Kenner, un poliziotto tutto d'un pezzo che non fa nulla per rendersi simpatico ai suoi colleghi e vive soltanto per il lavoro; quando la sua vita, professionale e non, viene sconvolta dalle rivelazioni di Angela (figlia del meccanico ubriacone del paese, da poco convertitosi al cattolicesimo) e soprattutto da ciò che trapela dalle tecniche ipnotiche del Professor Raines, vediamo come la facciata di perfetta e razionale efficienza del detective si sgretoli arrivando a rasentare la pazzia. Il sospetto che ci sia una setta satanica in città, sospetto alimentato dall'ossessivo interesse dei media durante gli anni '90 (una caccia alle streghe assai simile a quella nei confronti dei comunisti durante il maccartismo, a dirla tutta), comincia ad attecchire come un virus contagiando il detective e con lui tutti gli abitanti della cittadina, alimentato dalla convinzione che i membri della setta siano in possesso di droghe o tecniche capaci di cancellare la memoria delle loro vittime e persino dei loro membri, così che i protagonisti del film cominciano a dubitare persino dei propri ricordi e delle proprie convinzioni; la paranoia e il terrore si radicano nella mente dei protagonisti arrivando a colpire anche lo spettatore che, preda di questo clima incerto ed orrorifico, viene preso all'amo da Amenábar e costretto a vedere e pensare quello che vuole il regista.


Ovviamente, il film funziona soprattutto per il suo essere ambientato negli anni '90. La ricerca di prove del detective Kenner, ossessionato dal caso al limite della paranoia, ai nostri giorni sarebbe stata risolta in quattro e quattr'otto grazie ad un paio di test del DNA ben piazzati, quindi le esigenze "di copione" arrivano a sposarsi perfettamente con la scelta di ambientare Regression durante l'ondata di isteria "satanista" americana, quell'epoca in cui si pensava che ogni bambino potesse rischiare abusi sessuali da parte di sette dedite al culto del dìmonio. A tutto questo, Amenábar aggiunge il suo gusto tutto particolare per il thriller e il gotico, cosa che lo porta a confezionare un paio di scene ad effetto genuinamente terrificanti e sul filo del delirio; non siamo ovviamente nel campo dell'horror tout court ma la costruzione della tensione è talmente ben orchestrata che un paio di volte sono arrivata a mettermi le mani davanti agli occhi temendo la comparsa di qualche satanista un po' troppo spaventevole. A rendere il tutto ancora più ambiguo e ad alimentare la diffidenza dello spettatore verso qualsiasi abitante della cittadina ci pensa l'azzeccatissimo casting di attori dotati di un volto impossibile da catalogare come "buono" o "cattivo": tolto il fastidiosissimo prete o la nonna e il papà ubriaconi, esempi di caratteristi perfetti per il loro ruolo, Emma Watson non è più la dolce ed ingenua Hermione di un tempo e il suo sguardo è più quello di una belva che quello di una ragazzina innocente, mentre Ethan Hawke e David Thewlis hanno entrambi delle belle facce da canaglie impunite e si palleggiano amabilmente il primato di "investigatore più odioso del globo terracqueo". Purtroppo, tra Papi Franceschi e feste di Natale imminenti questo Regression è stato un po' bistrattato dalla distribuzione nostrana ma se vi capita andatelo a vedere perché è davvero bello!


Di Emma Watson (Angela Grey), Ethan Hawke (Bruce Kenner), David Thewlis (Professor Kenneth Raines) e David Dencik (John Grey) ho già parlato ai rispettivi link. 

Alejandro Amenábar (vero nome Alejandro Fernando Amenábar Cantos) è il regista e sceneggiatore della pellicola. Cileno, ha diretto film come Tesis, Apri gli occhi, The Others e Mare dentro. Anche compositore, attore e produttore, ha 43 anni.


Se Regression vi fosse piaciuto recuperate Tesis. ENJOY!


22 commenti:

  1. Hermaioni quanto mi stai sui co...siddetti.
    Io la Watson non la posso veder proprio,mi urta in una maniera indescrivibile.Però lovvo tanto sia Amenabar che Ethan Hawke,per cui,chissà...forse una possibilità gliela dò!!!

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    1. Effettivamente crescendo le è venuta una faccia bella ma antipaticissima. Comunque il film è davvero bello, guardalo!!!

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    2. Ti dirò,non la trovo neppure tanto bella.Per i miei gusti,è sexy come un ciocco di legno.E poi quest'aria da "sìsonofigalososonotroppofiga" mi fa tanta voglia di mandarla a calci a lavare scale senza guanti.Jennifer Lawrence tutta la vita!bella ma semplice.Per non parlare della meravigliosa Eva Green 😍

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    3. Eva Green tutta la vita ma a me la Lawrence pare un criceto e ti dirò... tutta questa supposta simpatia che mostra in giro mi sa tanto di campagna marketing creata ad hoc. Tra l'altro è femminile quanto Saddam Hussein XDXD

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  2. Io Amenabar l'ho sempre trovato sopravvalutato, dunque non ho gran fiducia.
    Comunque, se dici che vale una visione un tentativo posso farlo.

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    1. Se non ti è mai piaciuto Amenábar allora lascerei perdere :)

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  3. ha bene!avevo letto solo opinioni negative e l'ho bistrattato pure io il povero Amenabar... apri gli occhi mi era piaciuto non poco

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    1. Non capisco il perché delle recensioni negative... forse le persone si aspettavano qualcosa di più horror...

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  4. A me me l'hanno spoilerato... Va beh, tanto non lo avrei comunque visto al cinema.

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    1. Brutta, bruttissima cosa gli spoiler sui thriller!!

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  5. Ecco, mi fa piacere che Amenabar sia tornato all' "horror" con un film così e non vedo l'ora di vederlo, visto poi che c'è la Watson che adoro e poi la tematica che mi intriga da morire.

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  6. Non sarà un horror, ma sembra terrorizzante!

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    1. Effettivamente a tratti ho avuto parecchia ansia ma il fatto è che il satanismo in generale m'impressiona...

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  7. Chi è che se lo è perso al cinema??? La cretina che adesso deve bestemmiare il demonio (visto il tema) per recuperarlo.

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    1. Mi spiace T__T Spero tu riesca a recuperarlo presto!!

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  8. Amenabar mi è sempre piaciuto, anche quando ha abbracciato cose più mainstream - penso che Mare dentro sia stata una delle esperienze cinematografiche più dolorose di sempre. Regression lo recupero presto :)

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    1. Eh a me "mancano" quei due film "fuori tema" che ha fatto ma ogni altra sua pellicola che ho visto mi è sempre molto piaciuta :)

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  9. A me non ha convinto tantissimo, belle le atmosfere ma la storia cala con il passare del tempo...

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    1. Io sono rimasta avvinta come l'edera fino alla fine :)

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  10. Anch'io ho perso di vista Amenacoso e i suoi thriller mi erano piaciuti molto. Questo sono curioso di vederlo, anche per vedere come se la cava la Watson i un ruolo finalmente 'tosto'.

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    1. Ah la Watson se la cava benissimo, il ruolo pare scritto apposta per lei!

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