Come già successo per Viral, purtroppo anche il post su Al di là delle montagne (山河故人 - Shānhé gùrén), diretto e sceneggiato nel 2015 dal regista Zhangke Jia, sarà brevissimo in quanto l'ho guardato ormai un mese fa e praticamente la mia mente lo ha cancellato o quasi. Considerate questa l'ennesima "Bolla d'ignoranza" e soprassedete, please!
Trama: Mentre gli anni '90 lasciano il posto al nuovo millennio, due uomini si contendono l'amore della bella Tao. Lei ne sceglierà uno e gli darà un figlio ma, mano a mano che gli anni passano e l'economia cinese crolla rovinosamente, la decisione di Tao non si rivelerà particolarmente felice...
Al di là delle montagne è un film allo stesso tempo facilissimo ed estremamente complicato. In soldoni, si tratta di una storia d'amore (o, meglio, una storia di vita) il cui esito viene svelato allo spettatore in tre sequenze distinte, una ambientata nel 1999, una nel 2014 e una nel 2025; in esse seguiamo il rapporto tra la giovane Tao e i suoi due pretendenti, concluso con la scelta definitiva della ragazza, il difficile riavvicinamento col figlio Dollar, portato dal padre in Australia dopo il divorzio, e infine la trasformazione di Dollar da piccolo bimbo taciturno a diciannovenne turbolento che della madre ricorda soltanto il nome. La storia di Tao e Dollar è una "scusa" per riflettere sulle trasformazioni economiche e sociali della Cina, in costante bilico tra caparbio rispetto della tradizione e dissennata venerazione dei modelli di ricchezza occidentali, e per gettare uno sguardo verso un ipotetico futuro in cui solo i "vecchi" saranno in grado di ricordare non solo le tradizioni cinesi ma persino la lingua natìa. Il diciannovenne Dollar è incapace di comunicare col padre in quanto quest'ultimo, pur abitando da decenni in Australia, si è sempre rifiutato di imparare l'inglese arroccandosi nella sua presunzione di ricco uomo d'affari, mentre il figlio vede la lingua dei suoi antenati come una scomoda eredità priva di significato. Questo distacco generazionale, unito alla fondamentale incapacità dei personaggi adulti di staccarsi dal passato (Tao sul finale torna a ballare sulle note di Go West, come accadeva nel 1999, cercando quasi di rivivere tempi più felici) e il timore quasi reverenziale di costruirsi una vita felice, libera da imposizioni e preconcetti, immerge Al di là delle montagne in un'atmosfera non dissimile a quelle Verghiane, all'interno della quale i "Vinti" cinesi vagano ricchi ma infelici, incapaci di esprimere i propri sentimenti, inesorabilmente soli all'interno di due Paesi sconfinati come la Cina e l'Australia. Indubbiamente Al di là delle montagne non è un film per tutti, lento e riflessivo com'è, ma offre un interessante sguardo all'interno di una società poco conosciuta a noi occidentali e per questo merita almeno una visione.
Zhangke Jia è il regista e sceneggiatore della pellicola. Cinese, ha diretto film come The World, Still Life e Il tocco del peccato. Anche produttore e attore, ha 46 anni.
Tao Zhao interpreta Shen Tao. Cinese, ha partecipato a film come The World, Still Life, Io sono Li e Il tocco del peccato. Ha 39 anni.
Hai attirato la mia attenzione, provo a recuperarlo
RispondiEliminaOh, quindi il formato ridotto dei post funziona!! :P
EliminaDevo cercare di recuperarlo, anche perchè il buon Jia secondo me è un grande.
RispondiEliminaL'hai trovato con il ciuchino!?
Lo trovai all'epoca in cui i torrenti non si erano ancora prosciugati e la pesca era abbondante :P
EliminaPovero tipino, per forza diventa turbolento con un nome così.
RispondiEliminaEffettivamente Dollar è un nome idiota ma nel film acquista un senso, visto il padre.
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