Trama: colpiti da un virus che fa perdere ogni inibizione, i dipendenti di un importantissimo studio legale vengono messi in quarantena e lasciati liberi di dare sfogo ai loro istinti...
Trama che, letta come l'ho scritta, parrebbe il riassunto di uno dei volumi di Crossed, serie horror creata da quel genio perverso di Garth Ennis. In verità, nonostante l'abbondanza di sangue e qualche scenetta un po' weird, Mayhem non si avvicina lontanamente nemmeno al più "tranquillo" dei volumi della serie, all'interno della quale chi perde le inibizioni lo fa al punto da soddisfare OGNI desiderio, in un tripudio di aberrazioni che rischiano di far sentire parecchio male l'incauto lettore (che è poi uno dei motivi per cui ho smesso di acquistarla, oltre al fatto che i volumi costano abbastanza, ma diciamo che al ventesimo ribadire sempre la stessa storia declinata in modi più o meno perversi mi è venuta la nausea) quindi perché indulgere in questo paragone? Beh, perché più o meno Mayhem si basa sullo stesso concetto, persone normali che a causa di un virus cominciano a comportarsi da selvaggi, facendo tutto quello che normalmente la sanità mentale impedirebbe di fare. Non solo compiere efferati omicidi, dunque, ma anche mettersi a piangere per delle inezie, mandare al diavolo i superiori, indulgere in atti di autolesionismo, prendere a schiaffi o ricoprire di insulti il nostro migliore amico, copulare in mezzo ad un corridoio, ecc. ecc. Ovviamente, considerato che gli effetti del virus si accentuano in caso di stress, ne consegue che il posto di lavoro diventa automaticamente una bomba atomica pronta ad esplodere, soprattutto nel caso del povero Derek Cho, appena licenziato dallo studio legale a causa di un errore non commesso da lui. La voglia di rivalsa è tanta ma per riuscire a farsi le sue ragioni Derek, accompagnato da una ragazza a rischio sfratto giunta all'interno dello studio legale proprio per rimandarlo o annullarlo, deve raggiungere i piani alti dello studio, all'interno dei quali i dirigenti si nascondono protetti da codici e tessere magnetiche più preziose di qualsiasi tesoro. Mayhem racconta quindi l'incredibile scalata alla vetta di Derek, un percorso popolato da personaggi ugualmente detestabili sia da sani che da malati, ognuno con caratteristiche facilmente riconoscibili per chiunque abbia avuto la sventura di lavorare da dipendente in un'azienda o studio legale ma ancora più accentuate dal terribile virus che, intendiamoci, tanto terribile non è. Molto divertente, questo sì.
La violenza di Mayhem non è infatti quella cupa e terrificante di un torture porn, quanto piuttosto quella cartoonesca inadatta solo a chi davvero non ha mai affrontato prima un horror e di prodotti simili, più commedia che film d'orrore, negli ultimi anni ne sono stati girati a bizzeffe; l'unica "novità", se così si può dire, risiede nella scelta di mostrare due protagonisti resi a loro volta folli dal virus e pronti a sfruttare la malattia per ottenere ciò che normalmente non avrebbero avuto nemmeno il coraggio di sognare. Forse anche per questo gli effetti del virus non vengono resi in maniera troppo esagerata, anzi, succede spesso che con gli infetti si possa parlare tranquillamente invece di venire subito congedati con una penna infilata in un occhio, e gli stessi protagonisti non uccidono indiscriminatamente ma solo se provocati o trattati in modo particolarmente scortese. Ciò non toglie, per carità, che scegliere consapevolmente di sfruttare il lasso temporale concesso dalla malattia sia di per sé forse deprecabile, il che rende Derek e Melanie (interpretati da uno Steven Yeun finalmente libero dallo spettro di Glenn e da una Samara Weaving bella e feroce, uniti sullo schermo da un'ottima alchimia) dei personaggi magari non originali ma comunque interessanti e meritevoli delle simpatie dello spettatore. Mayhem è reso ancora più piacevole da una regia moderna che si appoggia ad un montaggio rapido e all'uso di flashback, ralenti, fermo immagine, flash forward ad accompagnare la disillusa voce narrante di Steven Yeun, in più ha dalla sua un bel cast di ottimi caratteristi tra i quali spiccano Dallas Roberts col suo meraviglioso "Reaper" e l'accento inglese di un'invecchiata ma signorile Kerry Fox. Lungi da me quindi far rientrare Mayhem nel novero dei film dell'anno ma per una serata all'insegna, appunto, del caos più totale e della commedia sanguinolenta è una pellicola perfetta!
Di Samara Weaving, che interpreta Melanie Cross, ho già parlato QUI.
Joe Lynch è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Wrong Turn 2 - Senza via d'uscita, Knights of Badassdom e Everly. Anche attore, produttore e sceneggiatore, ha un film in uscita.
Steven Yeun interpreta Derek Cho. Sud Coreano, famoso per aver interpretato Glenn nella serie The Walking Dead, ha partecipato a film come Okja e ad altre serie quali The Big Bang Theory, inoltre ha doppiato episodi di American Dad! e Robot Chicken. Ha 34 anni e tre film in uscita tra i quali la versione animata di Chew.
Kerry Fox interpreta Irene Smythe. Neozelandese, ha partecipato a film come Piccoli omicidi tra amici, The Dressmaker - Il diavolo è tornato e a serie come I racconti della cripta. Anche sceneggiatrice, ha 51 anni.
Dallas Roberts interpreta il Mietitore. Americano, ha partecipato a film come Quando l'amore brucia l'anima, Dallas Buyers Club, My Friend Dhamer e a serie come The Walking Dead. Ha 47 anni.
Se Mayhem vi fosse piaciuto recuperate The Belko Experiment e Redd, Inc. ENJOY!
Un film proprio adatto a me! Mi frego le mani :)
RispondiEliminaSiamo in due, alla fine faremo un bel rumore con tutto sfregare di mani.
EliminaSono curioso di vedere Yeun fuori dal ruolo di Glenn di Walking Dead.
Vi divertirete :)
EliminaMi aspettavo tutt'altro titolo vedendo la locandina
RispondiEliminaGuardalo perché è molto divertente :)
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