Folgorata da The Endless, ho cercato di recuperare il prima possibile Resolution, diretto nel 2012 dai registi Aaron Moorehead e Justin Benson, anche sceneggiatore della pellicola.
Trama: Mike decide di raggiungere l'amico Chris così da guarirlo dalla sua dipendenza da crack. Nel corso dell'"intervento", però, ai due succederanno cose inspiegabili.
Resolution è il primo lungometraggio della premiata ditta Moorehead/Benson e al suo interno presenta già tutte le tematiche che ha reso questo duo così gradito agli occhi miei e a quelli di tanti appassionati di horror. Non è un film da guardare con un occhio allo smartphone e uno allo schermo televisivo, perché probabilmente parliamo dell'opera più "ermetica" dei due, ma con un po' di concentrazione non dovrete nemmeno andare a cercare spiegazioni su internet per comprendere il finale... o forse non ne ho avuto bisogno io, perché avendo visto The Endless avevo già un po' di dimestichezza con l'argomento trattato. Di base, la storia di Resolution è molto semplice. Ci sono due amici di vecchia data, Mike e Chris, costretti ad affrontare la dipendenza da crack di quest'ultimo; Mike, sposato e in procinto di diventare padre, riceve un giorno un video in cui un Chris completamente strafatto spara agli uccelli e decide così di addentrarsi all'interno di un territorio indiano e raggiungere l'amico che si sta letteralmente uccidendo di crack all'interno di una casa abbandonata. Da lì il film prende due vie. Da una parte ci sono i dialoghi, surreali e dolenti, in cui viene messa in discussione non solo l'amicizia tra i due ma anche le scelte di vita di ognuno di loro e traspare la disperazione di Chris, apparentemente un matto senza testa, in realtà troppo "sensibile" per il mondo in cui viviamo; dall'altra, però, ci sono gli ancor più surreali ritrovamenti di Mike, il quale per passare il tempo durante la disintossicazione di Chris vaga per i territori indiani e torna spesso a casa con misteriosi supporti audiovisivi all'interno dei quali vi sono scorci di passato, di futuro e, talvolta, persino di eventi contemporanei legati alla coppia di amici. Durante i suoi pellegrinaggi, inoltre, Mike incontra personaggi peculiari, attraverso le cui testimonianze si riescono ad ottenere frammenti di indizi per iniziare, almeno vagamente, a comprendere in cosa sono andati a cacciarsi i due protagonisti.
Resolution non è un horror per tutti, io vi avviso, forse non è nemmeno un horror. E' qualcosa di lovecraftiano ma senza "antichi", o almeno, senza mostri visibili, un film che fa del dissonante il suo punto di forza, infilando qui e là cose incomprensibili che stonano con ciò che stiamo guardando, e non parlo solo delle videocassette o dei cd che spuntano nei luoghi più improbabili. Poiché Mike e Chris sono circondati da persone e cose potenzialmente ostili, è su di loro che arriviamo a concentrarci: i fattoni che vogliono qualcosa che Chris ha rubato, gli indiani che non apprezzano persone estranee sul territorio, l'ambiguo studioso francese, i cultisti che credono gli UFO vivano in quelle terre, i senzatetto che infestano le caverne, sono tutti possibili fonti di pericolo "fisico" immediato ma in realtà non rappresentano altro che pezzi di una scacchiera cosmica, personaggi di una storia che non sta a loro decidere come vivere. Certo, chi ha visto The Endless rischia di spoilerarsi la terribile rivelazione finale che cade come una mannaia addosso a Mike e Chris e, allo stesso modo, sa già perché Mike continua a trovare strane testimonianze audiovisive, quindi i due film andrebbero visti in ordine cronologico (ma si può parlare di ordine, qui?), ma lo stesso Resolution, anche preso da solo, si fa portatore di un'atmosfera allucinata ed angosciante, immerso com'è in una terra di frontiera dove può accadere di tutto e dove la realtà si fa talmente labile che persino la pellicola, di tanto in tanto, salta e si rovina. Insomma, Moorehead e Benson avevano le idee chiare già sette anni fa e per questo non si può che volergli bene e aspettare che tornino con un altro dei loro film il prima possibile!
Dei registi Aaron Moorehead e Justin Benson (anche sceneggiatore), che interpretano, rispettivamente, il cultista Aaron e il cultista Justin, ho già parlato QUI.
Peter Cilella interpreta Michael Danube. Americano, ha partecipato a film come Contracted: Phase II, The Endless e a un episodio di Grey's Anatomy. Anche sceneggiatore e regista, ha 42 anni.
Vinny Curran interpreta Chris Daniels. Americano, ha partecipato a film come Spring e The Endless ed è anche sceneggiatore e regista.
Emily Montague interpreta Jennifer Danube, la moglie di Mike, anche in The Endless che, di fatto, è una sorta di sequel "spiegazione" di Resolution che vi consiglio di recuperare senza indugio. ENJOY!
Come hai detto tu, Resolution non è un horror per tutti, sicuramente non è nemmeno un horror puro, però avercene oggi di film d'atmosfera così. ;)
RispondiEliminaImmagino che visto senza The Endless sia ancora più spiazzante, però. Forse mi sono "fumata" un po' la sorpresa purtroppo.
Eliminaparliamo dell'opera più "ermetica" dei due, ma con un po' di concentrazione
RispondiEliminaErmetica ma comprensibile, soprattutto dopo la visione di The Endless. Scusami se ho eliminato il commento sotto ma non amo la presenza di link :)
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaDue film eccellenti, due perle rare di atmosfera, inquietudine Lovecraftiana, ossessioni alla King, citazionismo che va oltre l'originale... e parlando di rarità: quale profonda umanità hanno i protagonisti, che rifiutano aggressività e violenza in qualunque situazione.
RispondiEliminaAssolutamente, concordo con tutto quello che hai scritto.
EliminaCome diavolo hai fatto ad accorgerti del link alla tua recensione che io ho inserito solo 5 minuti fa! :D
EliminaAhahah questione di tempismo, immagino. Mi sarebbe piaciuto inserire il tuo blog nell'elenco delle letture ma mannaggia, non c'è il tastino ç_ç
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