Il 24 marzo è morto Stuart Gordon, come se questo 2020 non fosse già abbastanza schifoso. Per "celebrarlo" ho deciso di guardare uno dei suoi film che ancora non conoscevo, nella fattispecie Castle Freak, da lui diretto e co-sceneggiato nel 1995.
Trama: dopo aver ereditato un castello in Italia, John e la famiglia vanno a visitarlo, scoprendo che nelle segrete è recluso un mostro abominevole...
Cercavo un film per omaggiare Gordon e ho scoperto che in casa, ovviamente, avevo soltanto due pellicole già viste e amate, ovvero Dolls e Re-Animator. Dando una scorsa ai due servizi streaming di cui dispongo ho trovato, a conferma comunque della superiorità del catalogo horror di Amazon Prime rispetto a quello Netflix, solo Castle Freak e Il pozzo e il pendolo, quindi ho chiesto consiglio all'Esperta, che mi ha detto testuali parole: "Se hai voglia di un B-Movie lercissimo, Castle Freak; se hai voglia di un B-Movie un po' più di classe, Il pozzo e il pendolo". Che domande, porca miseria, OVVIO che mi sarei buttata sulla roba lercia, e infatti Castle Freak lo è talmente tanto che mi ha ricordato spesso e volentieri robe trucide italiane alla Joe D'Amato, non solo per la bella location Umbra (un castello di proprietà del produttore Charles Band, dove peraltro era già stato girato Il pozzo e il pendolo) ma soprattutto per l'efferatezza del Castle Freak del titolo. Costui, infatti, altro non è che un poveraccio costretto a passare l'esistenza sottoposto alle più orribili sevizie, il quale, una volta libero dalla sua prigione, comincia a perseguire i propri inevitabili desideri come può e sa; obiettivamente, la prima cosa vista dal mostro in questione sono due tizi che copulano, e come può il creaturo represso da quarant'anni non voler fare altrettanto? Sfortuna vuole che a finire vittima delle brame sessuali e violente del mostro vi sia Rebecca, giovane figlioletta cieca di John e Susan, eredi del castello con parecchi problemi famigliari alle spalle e un divorzio che incombe a mo' di spada di Damocle, dopo che l'ubriachezza di John ha causato la morte del figlio piccolo e la cecità di Rebecca. Non ci vorrà molto perché il disagio psicologico di John e la diffidenza di Susan diventino terreno fertile per le efferatezze del mostro, soprattutto perché tutti cominceranno, a un certo punto, a sospettare ingiustamente di John.
Per quanto il mostro faccia schifo (e lo fa, santo cielo, perché ha un make up sgradevolissimo e in più se ne va in giro col balollo per aria), non si può negare che l'impianto della storia sia soprattutto gotico perché, al di là delle efferatezze, sia la trama che la regia si concentrano parecchio sui misteri celati nel castello, radicati in un passato oscuro di leggende paesane e terribili segreti che si ripercuotono su personaggi tormentati, cercando di insozzare chi ancora è riuscito a preservare la propria innocenza. Anzi, nonostante il bassissimo budget, c'è da dire che Gordon si è impegnato per offrire allo spettatore innanzitutto delle sequenze che rendessero funzionale al racconto la bellezza del castello utilizzato come location, tra corridoi oscuri, specchi, catacombe e strette scale buie, fomentando un senso d'inquietudine che solo poche volte sfocia nel disgusto più becero. Certo, quando lo fa, Gordon non guarda in faccia nessuno e arriva ad omaggiare alcune delle scene più truci del cinema di genere italiano (continuo a dire che il freak mi ha ricordato spesso l'implacabilità del cannibale di Antropophagus, soprattutto quando insegue le sue vittime su per scale che sembrano interminabili), e anche per questo non si può non voler bene a quello che potrebbe essere stato uno degli ultimi, veri artigiani dell'horror. Castle Freak non è un film per tutti, soprattutto se non siete avvezzi al genere e avete lo stomaco debole, ma per una serata in "gioiosa" ma comunque dignitosissima ignoranza è l'ideale e, se volete un'ultima chicca, conta tra gli ottimi protagonisti anche un giovane Luca Zingaretti non ancora commissario ma già arruolato nelle forze dell'ordine. Su, veloci, prima che lo tolgano da Amazon Prime Video.
Del regista e co-sceneggiatore Stuart Gordon ho già parlato QUI. Jeffrey Combs (John Reilly), Barbara Crampton (Susan Reilly) e Carolyn Purdy-Gordon (The Gelato People) li trovate invece ai rispettivi link.
Luca Zingaretti interpreta Forte. Nato a Roma, famoso per il ruolo di Montalbano nei film TV tratti dai famosi romanzi di Camilleri, lo ricordo per film come, inoltre ha partecipato a serie quali Dio vede e provvede e La piovra 8. Anche regista, sceneggiatore e produttore, ha 59 anni e un film in uscita
Se Castle Freak vi fosse piaciuto recuperate Antropophagus e Le notti del terrore. ENJOY!
Purtroppo credo di averne visti nessuno...però sia Dolls che Re-Animator sono in lista da tempo ;)
RispondiEliminaQuelli secondo me sono da guardare assolutamente!
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