Di riffa o di raffa, sono riuscita a recuperare anche The Grudge, diretto e co-sceneggiato dal regista Nicolas Pesce.
Trama: una poliziotta da poco trasferitasi in una nuova cittadina si ritrova per le mani un incidente stradale legato a doppio filo con misteriosi omicidi-suicidi accorsi tempo prima...
Dovessero puntarmi una pistola alla testa e chiedermi qual è la saga che più mi ha terrorizzata tra quella di The Ring e quella di The Grudge, sicuramente nominerei quest'ultima. Samara/Sadako e la sua videocassetta maledetta, col suo uscire a scatti dagli schermi televisivi, è sempre stata un bel trauma, ma Kayako, Toshio e il loro gatto nero sono più insidiosi e implacabili, spuntano dove meno te lo aspetti e hanno il potere di portare alla rovina e alla desolazione intere città, soprattutto se a metterci mano sono i giapponesi. Ora, Nicolas Pesce giapponese non è e non si poteva pretendere che creasse qualcosa di deprimente ed arzigogolato, non ora che i fasti del J-Horror a base di capelli lunghi e facce bianchicce sono passati già da un pezzo, tuttavia il suo modo di reebotare la saga mantenendo un legame con i primi due The Grudge non mi è dispiaciuto, con tutti i limiti del caso e tenendo bene a mente che dei morti occidentali non potranno MAI fare paura quanto contorsioniste nipponiche e demonigattobambini. La storia del nuovo The Grudge comincia prima dell'inizio del remake nipponico del 2004 (quello con Sarah Michelle Gellar per intenderci) e da lì prende una direzione tutta nuova che è anche una direzione tutta vecchia, nel senso che cambieranno Paese e protagonisti ma la maledizione non cambia: si mette piede nella magione dov'è andato a crearsi il "ju-on" e si aspetta pazientemente di venire fatti fuori dagli spettri incazzosi, però stavolta Kayako e il figlioletto non hanno ottenuto il foglio di via e se ne sono rimasti in Giappone, lasciando spazio a un'altra allegra famigliola sopraffatta dal rancore. Poco importa se, nel The Grudge del 2006, erano stati aboliti i confini che separavano l'America e la terra del sol levante, evidentemente a 'sto giro i due yurei erano stanchi e hanno delegato ad altri, creando così una succursale yankee della casa maledetta.
Scherzi a parte, mi aspettavo una schifezza inaudita o una noia mortale alla The Ring 3, invece questo nuovo The Grudge non mi è dispiaciuto. Ho apprezzato molto la scelta di non realizzare una storia lineare ma di spezzettare la trama in microstorie cronologicamente mescolate, unite da un fil rouge investigativo, e più di ogni altra cosa ho amato i titoli di coda silenziosi, che scorrono sulla lapidaria inquadratura finale di una casa. Apprezzabile anche la dose di cattiveria che permea l'intera pellicola, nonostante gli omicidi più efferati avvengano off screen. Anzi, diciamo pure che la sceneggiatura non lesina colpi bassi, soprattutto quando mette in scena personaggi già sfortunati di loro e per nulla antipatici, anzi, decisamente delle brave persone; piagati da una vita che già non è stata tenera, vederli anche soccombere per mano delle spietate entità è un colpo al cuore, e spesso e volentieri sono colpi al cuore assai crudeli, sia quando il gore viene mostrato sia quando viene "solamente" suggerito. Tutto ciò, obiettivamente, mi ha fatta sorvolare sulla presenza di questi anonimi fantasmi occidentali, privi del terrificante carisma dei loro corrispettivi nipponici, e un'altra cosa che mi ha bendisposta più verso The Grudge che verso The Ring 3 è la presenza di caratteristi amati come Lin Shaye e William Sadler, peraltro protagonisti di alcune delle scene migliori. Che ci volete fare, so che vi aspettavate una stroncatura ma io, nonostante tutte le strizzate d'occhio, scopiazzature e remake di intere sequenze, o proprio forse in virtù di tutto ciò, non riesco a non essere indulgente con questa saga che ormai va avanti da vent'anni.
Di Andrea Riseborough (Detective Muldoon), Demián Bichir (Goodman), Lin Shaye (Faith Matheson), John Cho (Peter Spencer), Jacki Weaver (Lorna Moody) e William Sadler (Detective Wilson) ho già parlato ai rispettivi link.
Nicolas Pesce è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Eyes of my Mother e Piercing. Ha 30 anni.
Se il film vi fosse piaciuto avete da recuperare qualunque cosa, in primis The Grudge del 2004 e i suoi sequel, The Grudge 2 e The Grudge 3. Per completezza, ovviamente, aggiungete Ju-On: Rancore, il primo Ju-On, Ju-On 2, Ju-On: Black Ghost e Ju-On: White Ghost, Ju-On: The Beginning of the End, Ju-On: The Final Curse e Sadako vs Kayako. ENJOY!
Ma qui serve un po' di ordine tra originali e remake. Perlomeno nella mia testa. Qualcosa avevo visto, credo l'originale nipponico, ma non ci giurerei. The Ring il primo sicuramente ho visto quello americano ed era figo parecchio.
RispondiEliminaPrima o poi verifico come sono messo.
Questo comunque mi manca di sicuro.
Ma è vedibile se non si sono visti gli altri?
O magari è meglio ancora per non esserne influenzati o spoilerati?
Vedibilissimo, a mio avviso. C'è solo un piccolo omaggio alla saga originale all'inizio, per il resto va da sé.
EliminaPesce si conferma un buon regista di genere, le tre protagoniste femminili sono particolarmente intense, ma il film mi è parso fuori tempo. Inutile, per quanto me lo sia goduto.
RispondiEliminaA me sovviene che devo ancora recuperare i film che ha girato prima di The Grudge XD
EliminaMa più che altro la domanda è: se già avevamo avuto il remake americano (na cagata per me), perché attingere ancora da sto film? Ma creare qualcosa di originale mai?
RispondiEliminaPosso solo pensare che quest'anno ricorre il ventennale del primo Ju-on, forse è questo che li ha spinti a cavalcare l'onda. Non mi vengono in mente altri motivi. Detto questo, a me il primo The Grudge originale era piaciuto molto.
EliminaL'originale anche a me molto.
EliminaHo scritto originale ma volevo dire americano XD Comunque mi sono piaciuti entrambi, quelli vecchi.
EliminaNon riesco nemmeno ad immaginare un Jo-On senza Kayako e Toshio....
RispondiEliminaSul affatto che sia meglio di Ring 3 ti credo sulla parola. Niente può essere peggio di quella cialtronieria che neanche un Fragasso poco ispirato avrebbe potuto realizzare. P
Perlomeno le fragassate facevano ridere, The Ring 3 era una noia mortale XD
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