lunedì 2 agosto 2010

Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi (2004)

In questi ultimi tempi le librerie sono invase da (spesso mediocri) libri sui vampiri e simili amenità, ma se riuscite ad arrivare al reparto della letteratura per ragazzi e ad evitare i mille succhiasangue che ammiccano dalle copertine e scavate un po’, scoprirete una serie di tredici libri scritta dal fantomatico Lemony Snicket: Una serie di sfortunati eventi. Per quanto il tredicesimo libro sia un po’ deludente vale la pena di leggerla, ve lo assicuro. E vale la pena guardare questo delizioso film tratto dai primi tre libri, Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi (Lemony Snicket’s A Series of Unfortunate Events), diretto nel 2004 da Brad Silberling.


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La trama: i tre fratellini Baudelaire, Violet, Klaus e la piccola Sunny rimangono orfani e privi di casa a seguito di un terribile incendio. L’inetto Mr. Poe, incaricato di trovare loro un tutore in attesa che Violet diventi maggiorenne e possa ereditare l’immensa fortuna lasciata dai genitori, li affida ad un loro fantomatico parente, l’orrido Conte Olaf, che non si fermerà davanti a nulla pur di impossessarsi dell’eredità…


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Non è facile parlare dell’opera di Lemony Snicket a chi non ha mai avuto la fortuna di leggere i libri. In poche parole l’autore si fa depositario delle disgrazie dei fratelli Baudelaire e le racconta in prima persona (con tutti i limiti del caso, ovviamente, vuoi per la mancanza di prove, vuoi per depistaggi portati avanti da fantomatici “nemici) privando il lettore di ogni speranza di una risoluzione felice ed immergendolo in un’ironia spietata. Non si può dire però che gli incauti lettori non vengano avvertiti: quasi in ogni pagina ci sono avvertimenti a NON proseguire la lettura, a non farsi illusioni, a non provare neppure a pensare ad un happy end. Il film è molto bello proprio perché ricalca tutti questi aspetti dei libri, ai quali è molto fedele.


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L’inizio è sconcertante. Il film comincia con… le avventure dell’Happy Littlest Elf, un’esilarante e zuccherosa schifezza a cartoni animati che perseguiterà lo spettatore per tutta la pellicola, una specie di “film proiettato nell’altra sala” che il narratore invita ad andare a vedere al posto di Una serie di sfortunati eventi. Da qui si alternano le immagini dello stesso Lemony Snicket, voce narrante dell’intera vicenda, che rimarrà sempre e solo un’ombra priva di identità sullo schermo (proprio come il vero autore, che non è mai stato fotografato…), e le vicende dei tre orfani. Queste ultime ricalcano abbastanza fedelmente la trama dei primi tre libri, che per ovvie ragioni viene condensata: si comincia con Un infausto inizio, si continua con La stanza dei serpenti e La funesta finestra, per poi tornare all’Infausto inizio. In tutto questo ci sono citazioni anche dagli altri libri, talmente criptiche che giusto chi se li ricorda a menadito potrebbe coglierle. La bellezza dei libri, oltre che nella storia talmente “sfigata” e anche abbastanza crudele, bisogna dirlo, sta nell’utilizzo a dir poco fantasioso che l’autore fa della lingua e della grammatica inglese (per questo bisognerebbe leggerli in originale, secondo me) e nel modo in cui riesce a fare parlare la piccola Sunny, poco più che una neonata e quindi apparentemente incapace di esprimersi con un senso compiuto. Apparentemente, perché se la piccola nel libro biascica “Arigato”, l’autore sottolinea il fatto che vorrebbe dire grazie, e via dicendo. Nel film questo non può essere reso nella stessa maniera, ma gli esilaranti sottotitoli che accompagnano i versi di Sunny non sono affatto male, anzi. Anche il finale di Un infausto inizio è stato un po’ modificato. Quando il Conte Olaf arriva a farsi sposare da Violet per ottenere l’eredità con un falso spettacolo teatrale, nel libro il matrimonio viene considerato nullo perché la ragazzina non firma il contratto con la mano “giusta” (on her right hand), bensì con la sinistra. Nel film l’errore viene ricordato (il Conte Olaf ribadisce: “mano destra, prego.”) però viene scelta una soluzione più spettacolare per risolvere il problema del matrimonio.


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Per quando riguarda l’aspetto visivo, il film è uno spettacolo. Gli ambienti sono fatti al 90% in CG, ma non si avverte quel senso di pesante irrealtà che spesso si trova in altre pellicole. Anche i costumi, soprattutto quelli di Violet, sono splendidi, un azzeccato miscuglio di elementi vittoriani e abiti moderni, tanto che dare una collocazione temporale alla storia è praticamente impossibile. Ma ciò che rende veramente spettacolare il film sono gli attori, Jim Carrey su tutti: il suo Conte Olaf non ha nulla da invidiare a quello, già abbastanza perfido e vanesio, dei libri, ma qui si sottolinea alla perfezione anche il suo essere un pessimo attore (sono solo gli adulti ad essere sempre, inevitabilmente, ingannati dai suoi travestimenti farlocchi, nonostante gli Orfani cerchino di avvertirli in ogni modo), soprattutto con l’orrido travestimento da Stephano, “italianissimo” esperto di serpenti. Da Oscar è anche la zia Josephine interpretata da Meryl Streep, una donna dalle mille, irrazionali fobie che non esita a sacrificare gli orfani per il suo bene e quello della sua adorata grammatica; l’adattamento de La funesta finestra è forse il migliore dei tre anche grazie alla perfetta interazione tra la Streep e Carrey, che danno vita a siparietti comici decisamente esilaranti. Insomma, Una serie di sfortunati eventi è un film che consiglio caldamente: chissà che non vi venga voglia di leggere anche i libri…


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Di Jim Carrey, che interpreta il Conte Olaf, ho già parlato qui. Tra i suoi progetti futuri, le solite commedie, un musical e persino un adattamento dei libri della serie Where’s Waldo? (!!), ma nulla di troppo interessante purtroppo. La bravissima Meryl Streep, che nel film ha il ruolo della fobica zia Josephine, la trovate qui, mentre Timothy Spall, che interpreta l’inetto Mr. Poe, è stato nominato qui. Jude Law, che narra la storia nella versione originale, vestendo quindi i panni di Lemony Snicket, lo trovate qui.Tra gli attori spunta anche Dustin Hoffman, in un breve cameo nei panni di critico teatrale.


Brad Silberling è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Casper e City of Angels, assieme ad alcuni episodi di Alfred Hitchcock presenta, NYPD e Giudice Amy. Ha 47 anni.


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Emily Browning interpreta Violet Baudelaire. Australiana, ha recitato in Nave fantasma, Al calar delle tenebre e The Uninvited. Ha 22 anni e due film in uscita, tra cui il nuovo film di Zack Snyder, Sucker Punch: ha un trailer delirante e vagamente trash, non posso perderlo!


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Liam Aiken interpreta Klaus Baudelaire. Newyorchese, ha recitato in Nemiche amiche ed Era mio padre. Ha 20 anni.


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Bill Connolly interpreta lo zio Monty. Scozzese, ha recitato in Proposta indecente, Mai dire ninja, L’ultimo samurai e X – Files – Voglio crederci. Ha doppiato film come Pocahontas, I Muppet nell’isola del tesoro e avuto parti in telefilm come Una famiglia del terzo tipo e Colombo. Ha 68 anni e quattro film in uscita, tra cui I viaggi di Gulliver, dove interpreterà il re dei lillipuziani con Jack Black nei panni del protagonista! Holy shit!


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Catherine O’Hara interpreta il giudice Strauss. Perché cito questa donna? Perché è merito suo se la dolcissima Sally di The Nightmare Before Christmas può parlare e cantare! Già solo per questo meriterebbe un posto d’onore sul mio blog, ma come dimenticare che l’attrice canadese è stata anche l’antipatica Delia di Beetlejuice e la mamma di Macaulay Culkin in Mamma, ho perso l’aereo (e seguito)?Tra gli altri suoi film ricordo Fuori orario, Dick Tracy e Nel paese delle creature selvagge (come doppiatrice), mentre tra i telefilm ai quali ha partecipato ci sono Racconti di mezzanotte, Oltre i limiti e Six Feet Under. Ha 56 anni e due film in uscita.


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Un sacco di facce conosciute tra gli attori impegnati in questo film, soprattutto tra gli scagnozzi del Conte Olaf: l’uomo calvo è Luis Guzmàn, una sorta di Danny Trejo “minore” che avrete sicuramente notato in film come Magnolia e Boogie Nights – L’altra Hollywood; Jennifer Coolidge, che interpreta una delle due donne col cerone sul viso, è stata la famigerata mamma di Stiffler nei film della serie American Pie e ha partecipato anche ad alcuni episodi di Nip/Tuck; infine, Cedric “The Entertainer”, che interpreta l’ispettore, ha prestato la voce al braccio destro del Re Julian di Madascar. In origine doveva essere Tim Burton a dirigere il film, con Johnny Depp nei panni del Conte Olaf e Glenn Close in quelli di zia Josephine. Sicuramente sarebbe stato molto più dark, e chissà cosa ne sarebbe venuto fuori, ma in definitiva non ci si può lamentare del risultato ottenuto, anzi. Vedere per credere: ecco a voi il trailer, così giudicherete. ENJOY!!


2 commenti:

  1. Il film l'ho  visto è pervaso da un'atmosfera straniante e inquieta dove l'ironia non consola ma contribuisce a creare un clima di sospensione (in bilico fra onirico e surreale) (contrapposto all'azione continua che è quasi caratteristica del film. Complimenti per la presentazione veramernte completa!

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  2. Grazie per i complimenti e per essere passato!!

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