domenica 18 marzo 2012

Galaxy Quest (1999)

Oggi parlerò di un film atipico, che ho guardato principalmente per curiosità, visto che non lo conoscevo affatto. Il film in questione è Galaxy Quest, diretto nel 1999 dal regista Dean Parisot.


Trama: gli attori protagonisti di una serie di fantascienza anni ’80, Galaxy Quest, vengono scambiati da un popolo di alieni per veri eroi e trascinati nello spazio per combattere contro un malvagio che progetta di conquistare il loro pianeta…


Il motivo che mi ha spinta a cercare e guardare questo filmetto per adolescenti è stata principalmente la curiosità di vedere uno dei miei attori preferiti, il divino Alan Rickman, interagire con Sigourney Weaver e una strana creatura come Tim Allen. Quello che risulta da questa interazione non è stato però all’altezza delle mie aspettative. Speravo di trovarmi davanti ad una seria parodia del genere fantascientifico, qualcosa di più cinico e grottesco, invece Galaxy Quest è un’innocua pellicola che strizza l’occhio principalmente ai fan che si sono visti ogni episodio di Star Trek e ne conoscono persino i retroscena legati ad attori e scene tagliate, visto che molte gag sono imperniate proprio sulla presa in giro della famosissima serie. Io, che non ne ho vista nemmeno una puntata, rido un po’ a denti stretti e non posso fare altro che notare come proprio Alan Rickman, di tutti i coinvolti, sembri rispecchiare veramente lo scazzo atavico del suo personaggio, come se pensasse continuamente: “Ma io qui come ci sono finito???”.


A dire il vero Galaxy Quest non è completamente da buttare. L’idea del gruppo di attori scambiati per eroi e trascinati in un pianeta di fan talmente all’ultimo stadio da aver progettato una vera navetta spaziale in base alle puntate della serie televisiva è simpatica e particolare, purtroppo però alla lunga diventa ridicola. Gli attori ricadono naturalmente nei ruoli della serie (il personaggio di Sigourney Weaver, per esempio, si limita a ripetere le parole dette dal computer a prescindere che si trovi in pericolo di morte o in panciolle a limarsi le unghie…) nonostante li odino, basta che il ragazzino di colore si ricordi i movimenti con cui pilotava la navicella nel telefilm per riuscire a guidarne una vera, ogni situazione, anche la più difficile, viene risolta a tarallucci e vino grazie alla piacioneria di Tim Allen oppure ricorrendo al gruppetto di ragazzini in attesa sul pianeta Terra. Insomma, di situazioni assurde è un po’ moscerelle ce ne sono purtroppo parecchie, l’unica cosa che si salva davvero è l’ormai trita critica alle convention e ai nerd, oppure il “dietro le quinte” che mostra come gli attori apparentemente così affiatati sul set si odino senza riserva alcuna. Rimanendo in tema attori, a dispetto del mio amore per Rickman l’unico che davvero merita la mia stima in questa circostanza è Tony Shalhoub, che, nonostante compaia poco rispetto alle grandi “star”, interpreta un personaggio talmente stordito, serafico e dolce da eclissare tutti gli altri. Gli alieni buoni invece sono un misto tra il patetico e il ridicolo, con quella terrificante vocetta monocorde da idiota del villaggio. Peccato, perché gli effetti speciali non sono male considerata la natura del film. Insomma, un’occasione sprecata buona solo per i fan accaniti di Star Trek.


Di Tim Allen (Jason), Sigourney Weaver (Gwen), Alan Rickman (Alexander) e Sam Rockwell (Guy) ho già parlato nei rispettivi link.

Dean Parisot (vero nome Aldo Luis Parisot) è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come Dick & Jane operazione furto ed episodi delle serie E.R. Medici in prima linea e Monk. Anche produttore e sceneggiatore, ha un film in uscita.


Tony Shalhoub (vero nome Anthony Marcus Shalhoub) interpreta Fred. Attore famosissimo per la sua interpretazione del detective ossessivo compulsivo Monk, lo ricordo per film come La famiglia Addams 2, Men in Black, Gattaca – La porta dell’universo, Paulie – Il pappagallo che parlava troppo, Attacco al potere, Spy Kids, L’uomo che non c’era, I 13 spettri e Men in Black II; inoltre, ha partecipato a un episodio della serie X – Files e doppiato personaggi della serie Gargoyles e dei film Cars – Motori ruggenti e Cars 2. Anche produttore e regista, ha 58 anni e due film in uscita.


Missi Pyle (vero nome Andrea Kay Pyle) interpreta l’aliena Laliari. Americana, la ricordo per film come Qualcosa è cambiato, Big Fish, … e alla fine arriva Polly, Dodgeball, Anchorman: The Legend of Ron Burgundy e La fabbrica di cioccolato; inoltre ha partecipato a serie come Innamorati pazzi, Friends, Roswell, My Name is Earl, Heroes, Numb3rs, Grey’s Anatomy, Due uomini e mezzo e doppiato un episodio di American Dad!. Anche cantante, ha 39 anni.


Justin Long interpreta Brandon, il capo dei ragazzini nerd. Americano, lo ricordo per film come Jeepers Creepers, Jeepers Creepers 2, Dodgeball, Die Hard – Vivere o morire, Drag Me to Hell e Alvin Superstar con i suoi due seguiti, dove presta la voce in originale ad Alvin. Ha partecipato anche a That’s 70’s Show. Ha 33 anni e quattro film in uscita.

6 commenti:

  1. me lo ricordavo spassoso pur non avendo mai visto star trek!

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    1. Boh, sarà che non amo molto il genere, neppure se parodiato, ma mi ci sono divertita poco, sigh..

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    2. ma guarda, molto probabilmente sono io. sono molti i film che ricordavo spassosi e poi nel rivederli senza "additivi che ti fanno ridere" risultano una cretinata ;)

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    3. Nuoo non mi dire così, che una delle prossime visioni sarà Palle in canna.. se non mi farà ridere sarà una traGGedia!

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  2. Non conoscevo questo film ma se non è niente di speciale lo eviterò, grazie della dritta :-)

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