Dopo tutti questi film recenti è bene tornare a parlare di qualche recupero! Oggi tocca al bellissimo Rushmore, diretto nel 1998 dal regista Wes Anderson.
Trama: Max Fisher è uno studente della prestigiosa accademia Rushmore. Purtroppo, con tutte le sue attività extracurricolari e i vari club, i voti di Max sono a dir poco pessimi e il rischio di venire espulso è sempre dietro l’angolo… e le cose peggiorano quando il nostro si innamora di una nuova insegnante, miss Cross.
Rushmore è il secondo film diretto da Wes Anderson nonché, all'epoca, il mio primo approccio alla poetica del regista. In esso si trovano, in maniera embrionale ma nemmeno poi molto, tutti i temi che sarebbero diventati il fondamento di quasi tutte le pellicole che sarebbero seguite: il protagonista a suo modo geniale ma disadattato, diverso; l'amore sfortunato, impossibile o contrario ad ogni convenzione; il co-protagonista condannato ad una vita banale e triste; il desiderio di sfogare le proprie particolarità in attività assurde o in qualche forma d'arte, spesso e volentieri il teatro; infine, l'incredibile colonna sonora "alternativa" che accompagna ogni singola immagine. Mancano ancora quell'incredibile, affascinante insistenza sul dettaglio vintage o la particolare fotografia satura e ricca di colori, ma Max Fisher con la sua giacchettina e le mise fuori dal tempo è già un passo avanti rispetto a tutti gli altri personaggi che lo affiancano nella pellicola e i siparietti con i giorni della settimana scritti in corsivo o le riprese al ralenti indicano già la dimensione grottesca, teatrale e spesso atemporale in cui verranno immerse tutte le vicende raccontate da Anderson.
La storia di Rushmore, di per sé, è molto semplice e può essere vista come un racconto di formazione. Max all'inizio del film appare molto sicuro di sé e delle sue capacità, ma capiamo benissimo che per il suo futuro vorrebbe di più e che si vergogna delle sue origini umili. La sua enorme fantasia, la sua grande inventiva sono ancora grezze, quelle di un ragazzino, e per essere "controllate" devono venire egoisticamente focalizzate su un obiettivo preciso, prima la Rushmore poi la dolce miss Cross. Come un moccioso viziato e spocchioso, Max non capisce il valore dell'amicizia, si circonda di galoppini e si impegna in attività che, alla fin fine, servono a soddisfare soprattutto il suo ego e lo stesso vale per colui che diventerà il suo antagonista, Herman Blume, un adulto prosciugato da una vita e un matrimonio insoddisfacenti. Entrambi i contendenti vivono ancorati ad un passato che li vede unici protagonisti, così come la giovane miss Cross, tenacemente legata al ricordo del defunto marito; la malinconica amarezza tipica dei film di Anderson si avverte palpabile anche nei momenti più esilaranti del film e avvolge i protagonisti anche sul finale, che chiude la pellicola con una sequenza volutamente ambigua, quasi in medias res.
Ad assecondare le idee di un regista giovane ma già ambizioso ci pensa un gruppo di attori che diventeranno quasi tutti dei feticci di Anderson: Bill Murray è perfetto come sempre nel ruolo di uomo triste e fiaccato dall'ennui, un perdente dal cuore d'oro ma con poche speranze di migliorare sé stesso o la sua esistenza, mentre l'allora diciottenne ed esordiente Jason Schwartzman ha la perfetta espressione da sfigato con quel qualcosa in più in grado di renderlo attraente e piacevole. Gradevolissimi anche i personaggi di contorno, soprattutto gli esponenti di spicco della varia umanità studentesca che affiancano o ostacolano Max nelle sue imprese, tra i quali il mio preferito è sicuramente l'irlandesaccio Magnus Buchan, con quel suo incredibile e strafottente accento. Insomma, Wes Anderson colpisce ancora: se dovessi trovare un difetto a Rushmore direi che è soltanto la sua natura di opera seconda e ancora immatura, che lo rende inferiore rispetto ai "veri" capolavori del regista ma, preso da solo, è un gioiello che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita.
Del regista e co-sceneggiatore Wes Anderson ho già parlato qui. Jason Schwartzman (Max Fisher), Bill Murray (Herman Blume), Olivia Williams (Rosemary Cross), Brian Cox (Nelson Guggenheim) e Luke Wilson (Dr. Peter Flynn) li trovate invece ai rispettivi link.
Seymour Cassel interpreta Bert Fisher. Americano, ha partecipato a film come Dick Tracy, Proposta indecente, Mosche da bar, Animal Factory, I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou e alle serie Ai confini della realtà, Batman e E.R. Medici in prima linea. Anche produttore, ha 78 anni e otto film in uscita.
Mason Gamble interpreta Dirk Calloway. Americano, lo ricordo per film come Dennis la minaccia, Spia e lascia spiare, Gattaca - La porta dell'universo e Arlington Road - L'inganno; inoltre, ha partecipato a serie come E.R. - Medici in prima linea e CSI: Miami. Ha 27 anni.
Nel film, in diversi ruoli, compaiono anche Andrew Wilson, fratello maggiore di Owen (che ha co-sceneggiato la pellicola) e Luke, Eric Chase Anderson, fratello minore del regista, e una diciassettenne Alexis Bledel. Infine, se Rushmore vi fosse piaciuto, consiglio il recupero di Moonrise Kingdom - Una storia d'amore, Il laureato, Napoleon Dynamite, Ghost World, Harold & Maude e L'attimo fuggente. ENJOY!
Bellissimo!!! Un vero gioiellino;)
RispondiEliminaAncora un po' grezzo ma concordo!
Eliminacultone!
RispondiEliminail mio preferito di anderson wes dopo kingdom moonrise
Io a Rushmore preferisco I Tenenbaum ma anche questo l'ho visto un sacco di volte!
EliminaE' stato il mio Bill Murray day: un Anderson ancora un po' (ma poco poco) immaturo, ma uno splendido esordio!
RispondiEliminaPer quanto possa essere immaturo un genio, in effetti :P
EliminaMa sai che non ricordo il finale?!?!?!
RispondiEliminaForse perché il finale non è proprio definitivo... :P
EliminaDevo recuperarlo per forza... !!! ;))
RispondiEliminaSì sì recupera, ne vale assolutamente la pena!
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