Mercoledì scorso è ricominciata Notte Horror su Italia 1 o, meglio, una parvenza di. Ciò mi ha dato perlomeno l'occasione di guardare finalmente Drag Me To Hell, diretto e co-sceneggiato nel 2009 dal regista Sam Raimi.
Trama: Christine lavora in banca e spera di fare carriera. L'occasione le si presenta quando una vecchia zingara si rivolge a lei per ottenere la proroga del rimborso di un prestito e la ragazza, per mostrarsi inflessibile e capace agli occhi del capo, rifiuta di concedergliela. Purtroppo per Christine la zingara deciderà di vendicarsi scagliandole contro la maledizione della Lamia, un terribile demone..
Onestamente, dopo aver visto Il grande e potente Oz mi aspettavo che Drag Me to Hell fosse una stupidaggine incredibile, tutto effetti digitali e niente anima. Tutto pensavo tranne che mi sarei divertita come una matta guardandolo e che, complice anche il vento che imperversava fuori da casa mia, avrei persino avuto qualche difficoltà ad addormentarmi nel timore che la vecchia zingara o la Lamia venissero a farmi visita nottetempo. Nel corso di Drag Me to Hell, infatti, si ride e si salta sulla sedia, senza soluzione di continuità, le immagini disgustose e i momenti inquietanti non si contano ma vengono quasi sempre stemperati da una sana dose di grottesca ironia e situazioni al limite del paradossale, un po' come accadeva ne La casa 2 e ne L'armata delle tenebre. La vecchia zingara è sì un avversario ridicolo ma è anche temibile per la sua natura vendicativa, implacabile e sovrannaturale, che si fonde con l'iconografia tipica di un inferno cristiano fatto di demoni, fuoco e sembianti caprini (tutte cose che a me, a prescindere, mettono l'ansia), tuttavia l'aspetto che più mi ha colpita di Drag Me to Hell è stato in realtà la natura fondamentalmente poco positiva della protagonista. Christine è una ragazzetta di campagna che vuole fare la sofisticata, è piena di fisime, insicura, arrivista e profittatrice, le piacerebbe essere buona e cara ma è palese il disgusto che prova, istintivamente, nei confronti della zingara che le insozza l'ufficio, le ruba le caramelle e si toglie la dentiera sulla sua scrivania: la sua decisione di rifiutarle la proroga del rimborso del prestito è ambivalente, alimentata in primis dal desiderio di fare carriera ma anche da un inevitabile moto di razzismo ed irritazione. Christine, a dirla tutta, si merita la maledizione così come se la meritava il protagonista di L'occhio del male di Stephen King e se la meriterà ancor più da un certo punto del film in poi, quando deciderà di infrangere una delle regole non scritte del codice morale cinematografico, una cosa indegna che la metterà sullo stesso, squallido piano della zingara/Lamia.
Tra uno spavento e un rigurgito, una battuta sarcastica e sangue che schizza, una capra che parla e una seduta spiritica, lo spettatore assiste alla versione 2.0 di un vecchio tipico film di Raimi che, neanche a dirlo, si autocita dall'inizio alla fine e mette in piedi un fumettone che sicuramente può fare storcere il naso agli horroromani tout-court ma che alla fine tanto male non è. Certo, alcuni effetti speciali fanno un po' ridere i polli e sarebbero andati benissimo nella pura artigianalità negli anni '80, mentre nel 2000 risentono di tutta la freddezza della CGI (e mi riferisco soprattutto alla caduta dell'incudine con conseguente schizzo di sangue e cervella, tra l'altro tutto virato in grigio nell'edizione passata in TV) e la prima parte è sicuramente più interessante della seconda, il cui momento clou è una di quelle banalissime, per quanto agitate, sedute spiritiche che ormai mi sono venute a nausea, però come visione disimpegnata ed estiva Drag Me to Hell è perfetto. Perfetto anche il cast, con la simpatica faccetta della bionda Alison Lohman che risulta per l'intera pellicola una credibilissima ragazza della porta accanto e con la professionalità di tutti i caratteristi del caso, chiamati ad interpretare delle macchiette in grado di offrire alternativamente spunti folkloristici o semplice appoggio così da rendere la protagonista più tridimensionale. Drag Me to Hell, quindi, è l'esempio perfetto di come anche i film "supercazzola", se affrontati con rilassatezza, amore per il genere e passione da parte di regista e autori, possano diventare non dico dei capolavori ma sicuramente delle pellicole gradevoli e in grado di farsi perdonare ogni difetto. Se non l'avete ancora fatto recuperatelo, vi divertirete!
Del regista e co-sceneggiatore Sam Raimi, che compare durante la seduta spiritica nei panni di uno dei fantasmi, ho già parlato qui mentre Justin Long, che interpreta Clay, lo trovate qua.
Alison Lohman (vero nome Alison Marion Lohman) interpreta Christine. Americana, ha partecipato a film come Big Fish - Le storie di una vita incredibile, La leggenda di Beowulf e ha doppiato la versione USA di Nausicaa della Valle del vento. Ha 35 anni.
Dileep Rao interpreta Rham Jas. Americano, ha partecipato a film come Avatar e Inception. Ha 41 anni e un film in uscita.
David Paymer (vero nome David Charles Paymer) interpreta Mr. Jacks. Americano, ha partecipato a film come L'aereo più pazzo del mondo... sempre più pazzo, Howard e il destino del mondo, Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche, 4 fantasmi per un sogno, Scappo dalla città 2, Get Shorty, Mumford, Ocean's Thirteen e a serie come Happy Days, Saranno famosi, I Jefferson, Il mio amico Arnold, Moonlightning, Ghost Whisperer e My Name is Earl. Anche regista e produttore, ha 60 anni.
Ellen Page avrebbe dovuto interpretare Christine ma ha rinunciato per partecipare ad un altro film. Molly Cheek, che interpreta la madre di Clay, era già stata mamma di Jim nella serie di film American Pie. L'onnipresente Ted Raimi invece ha uno strano cameo, lo si sente infatti parlare con Justin Long nei panni di un dottore ma non lo si vede mai in faccia, ahimé, mentre Bruce Campbell non è riuscito a fare la sua solita apparizione perché impegnato con le riprese della serie Burn Notice. A proposito di Bruce Campbell, nel corso di Drag Me to Hell i riferimenti ai tre film legati a La casa si sprecano e il perché è presto detto: la sceneggiatura del film (che Raimi avrebbe voluto fosse un remake de La notte del demonio, solo che non è riuscito ad aggiudicarsi i diritti) era già pronta ai tempi de L'armata delle tenebre ma Sam Raimi ha scelto di dedicarsi ad altri progetti. Per concludere, se Drag Me to Hell vi fosse piaciuto recuperate questa famigerata trilogia, il già citato L'occhio del male e Sospesi nel tempo. ENJOY!
Cosa posso dirti, cuginastra... Ame non fece impazzire: colpo di scena telefonatissimo (mi riferisco alla cosa che succede in auto) e gommosità che scimmiotta il vecchio Raimi (specie dell'Armata).
RispondiEliminaNon so, è riuscito a metà... poteva divertire di più :)
Moz-
Ah vabbé la scena dell'auto era ovvia ma ho riso come una pazza lì! E Raimi che cita sé stesso è molto meglio del Raimi che china il capo davanti alle bambinate senz'anima :)
EliminaPoi, ovvio, de gustibus!
No, ma infatti... meglio un dragmituel che cento spaidermen :)
EliminaMoz-
Supaidaman!!
EliminaTi dirò che il primo non mi era dispiaciuto, il secondo l'ho rimosso e il terzo proprio evitato..!
oooh anche a me era piaciuto molto, bollicina se vuoi ti posto il mio parere così lo leggi, petta petta...http://lafabricadeisogni.blogspot.it/2009/10/drag-me-to-hell.html eccola xD
RispondiEliminaLeggo subito :)
EliminaMi son divertita un sacco...Raimi al suo meglio!
RispondiEliminaSì, si vede che era divertito e aveva voglia di divertire!
EliminaUno dei miei film preferiti... Ha lo stesso "spirito" de La Casa e L'armata delle tenebre, come hai detto tu! :)
RispondiEliminaSì... e, letteralmente, è lo spirito che conta! :D
EliminaQuesto è il Raimi che amo...
RispondiEliminaFilm bellissimo. :-)
Non arrivo a definirlo bellissimo ma comunque merita una visione in allegria! :D
EliminaIo questo devo ancora vederlo, mi manca colpevolmente
RispondiEliminaPer l'estate val la pena guardarlo! :)
EliminaMamma che grasse risate disgustate che mi ha fatto fare. Raimi quando fa il supercazzone è mitico, poi ogni tanto tira fuori Oz, magari quando ha bisogno di monetizzare un po', ma io lo perdono!:D
RispondiEliminaMa sì a Raimi gli si vuole bene comunque a prescindere! :D
EliminaNonostante i suoi difetti ha divertito un sacco pure me XD e ti dirò, a me il suo Oz non è dispiaciuto
RispondiEliminaIo lo avevo odiato XD
EliminaCerto, imposizioni di casa Disney grandi come un macigno, però il discorso metacinematografico che ne veniva fuori me l'ha fatto salvare in corner.
EliminaA me è piaciuto tantissimo solo l'inizio, soprattutto il tornado. Il resto è fuffa, molto meglio Ritorno a Oz!
EliminaMinchia che ridere, mi è piaciuto un sacco! E la vecchia che le sbocca in bocca, epic win! XD
RispondiEliminaCerto che Alison Lohman si è beccata più schifezze in faccia di qualsiasi altra protagonista di horror XD
EliminaSPOILER!!!
RispondiEliminaHo sempre pensato che il titolo spoilerasse troppo il finale....
Hahaha un po' come All Cheerleaders Die! :D
EliminaSecondo me si può chiedere di più ma effettivamente è frizzante e divertente quanto basta :)
RispondiEliminaMha...io l'ho trovato un film mediocre.
RispondiEliminaFrizzante e divertente non sono i commenti che mi aspetto se guardo un film horror.
Io te t'ho trovato guardando i tuoi commenti sul blog di Giuseppe e da li son "saltato" sul tuo.
Drag me to hell l'avevo già commentato con lui e fare un copia incolla di quello che ho scritto allora mi sembra poco carino..nei confronti d'entrambi.
Ti posso solo riassumere che mi ha deluso perchè mi aspettavo qualcosa di originale e invece per certi versi assomiglia troppo ai due sequel de La casa.
Ho tutta la trilogia di Evil dead in DVD perchè se ami il primo film non puoi non avere anche gli altri due , ma il giudizio obbiettivamente cambia.
Il primo lo considero un vero Horror gli altri sono diventati delle commedie horror.
E con Drag me to hell Raimi ha continuato su questo filone.
Spider man è spiderman (il primo) e va bene così è originale il Raimi di Spiderman , ma dal Raimi de La casa mi aspettavo con questo film qualcosa di più ...un ritorno all'horror genuino aggiiornato agli anni 2000 senza contaminazioni assurde e demenziali.
Per me l'horror deve far paura , non ridere.
E poi a cosa servono tutte le autocitazioni...sei un grande già di tuo , fa qualcosa di nuovo...spaventami!
Hai i mezzi per fare il botto ,usali non alloggiarti su qualcosa di trito e ritrito.
Guarda, anche il finale di DMH assomiglia a quello di Evildead , la protagonista viene catturata e portata all'inferno come faceva lo spirito Kandariano con Ash...BASTA voglio qualcosa di nuovo!
Chiedo troppo?
Ciao
Max
Hai ragione, purtroppo un verbo come "accontentarsi" non dovrebbe neppure venire utilizzato con un regista come Raimi, portatore sano di vera genialità con la trilogia di The Evil Dead. Il problema è che laGGente, alla fine, vuole sempre le stesse cose, così come accade a Burton, e ormai mi sa che questi registi non ce la fanno più quando vengono costretti a riciclarsi. Detto questo, Drag Me To Hell come horroretto estivo mi era piaciuto molto ma comprendo assolutamente il tuo punto di vista, da Raimi ci si aspetta sempre qualcosa di più (io se ripenso a quel Mago di Oz mi sento male dal disgusto...)!
EliminaAllora devo proprio vederlo questo mago di Oz...è un pezzo che avevo preso il DVD forse era uscito in edicola non ricordo.
RispondiEliminaL'avevo preso con l'intenzione di farlo vedere a mia figlia di quasi nove anni ,credendo fosse un remake dell'originale ma a quanto pare e da diversi commenti a tal proposito non lo è!
Credo sia ancora cellofanato .
Secondo me ad un bimbo il Mago di Oz di Raimi può piacere, io ero rimasta affascinata dall'inizio ma poi, odiando James Franco e l'uso abbondante di CGI, mi è sembrata una versione ancora più brutta dell'Alice di Burton...
EliminaIndimenticabile, per quanto mi riguarda!
RispondiEliminaMolto carino, anche se nel mio cuore ci sono altri film di Raimi!
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