Trama: la coniglietta Judy ha un sogno, quello di diventare poliziotta. Dopo mille difficoltà Judy riesce a diplomarsi e viene assegnata al dipartimento di Zootropolis, città dove i casi di rapimento si moltiplicano a vista d'occhio...
Zootropolis, che pur mi aveva conquistata fin dai primi, esilaranti trailer, era stato sacrificato all'epoca della sua uscita per pellicola come The Hateful Eight, Lo chiamavano Jeeg Robot e Deadpool, tanto che alla fine lo avevano tolto senza che io potessi andare a vederlo. Peccato, perché Zootropolis è davvero un film d'animazione bellissimo, con una trama coinvolgente e dei personaggi talmente umani che spesso ci si dimentica di avere davanti degli animali antropomorfi. La storia affonda le radici nel buddy movie poliziesco anni '80, con un pizzico di innovazione poiché la protagonista è una femmina, per di più coniglietta (inizialmente il protagonista avrebbe dovuto essere la volpe Nick ma pare che nelle proiezioni "di prova" il pubblico non riuscisse a relazionarsi al personaggio, sentendosi più portato a simpatizzare per Judy): in un Paese dove prede e predatori convivono, "ognuno può essere quello che vuole" ma sarebbe meglio che restasse nei limiti di ciò che gli compete secondo natura. Judy, infatti, sogna fin da piccola di fare la poliziotta ma l'Utopia del titolo originale parrebbe non calzare al suo morbido e tenero corpicino di coniglietto ed è solo la sua grande forza d'animo a farle superare tutti gli ostacoli fino a farle raggiungere il sospirato obiettivo di stringere tra le zampe un distintivo da agente di polizia; in realtà, Zootropolis, o Zootopia che dir si voglia, è una città dove le discriminazioni sono all'ordine del giorno e dove non è così facile veder superati pregiudizi ancestrali ed inimicizie tra "razze" sedimentate nel tempo. E' proprio in questo clima disfattista, costretta a fare da ausiliaria del traffico da un capo che la odia, che Judy incontra Nick, una volpe che da tempo ha rinunciato a perseguire i suoi sogni e ha scelto di vivere assecondando i pregiudizi altrui, vivendo di bugie e piccoli espedienti come ci si aspetterebbe da una volpe. Il rapporto tra i due, nato all'insegna della diffidenza e dell'odio, evolve dal momento in cui Judy e Nick sono costretti a collaborare per far fronte ad un caso che prevede la scomparsa di molti mammiferi, dando così vita alle dinamiche da buddy movie di cui si diceva sopra in cui i due protagonisti, che non potrebbero essere più diversi per indole, sesso ed aspetto fisico, si palleggiano scaramucce, dispetti, complimenti a denti stretti e infine incredula ammirazione fino a cementare l'inevitabile e duratura amicizia che porterà entrambi ad aprire gli occhi su loro stessi e la realtà che li circonda.
Una trama che più classica non si può quindi ma perché cambiare quello che funziona? I buddy movies, se fatti bene (come dimostra il recente The Nice Guys) sono quelli che rimangono nel cuore fin da bambini e in questo caso la morale di Zootropolis è delle più necessarie a soprattutto al passo coi tempi, l'ideale per bambini che si ritroveranno a crescere in una società sempre più multietnica e schiava del pregiudizio. Il film, tra l'altro, veicola il messaggio in modo leggero ed ironico, pur senza lesinare momenti di introspezione e confronto più seri e commoventi, inserendo il tutto all'interno di una storia interessante basata su un caso capace di tenere desta l'attenzione dello spettatore: alla fine, guardando Zootropolis non solo ci si ritrova legati a Judy e Nick ma si impara ad amare tutti gli altri abitanti della Città e, soprattutto, si arriva a chiedersi chi si nasconda dietro i rapimenti che la stanno gettando nel caos. Possiamo parlare quindi di un Robin Hood poliziesco? Assolutamente sì! I personaggi hanno lo stesso carisma di quelli del mio adorato Classico Disney e il character design a mio avviso omaggia moltissimo quello di Milt Kahl, soprattutto per quel che riguarda i due protagonisti principali, con ovvi aggiornamenti al gusto odierno della computer graphic, mai così discreta e funzionale. Di fatto, Zootropolis è anche e soprattutto una gioia per gli occhi, con un sacco di invenzioni visive legate alle diverse dimensioni degli abitanti della città e ai quattro diversi habitat naturali che la dividono in altrettanti settori distinti, per non parlare di tutte le comodità "moderne" tipiche di una grande metropoli, riprodotte e spesso parodiate alla perfezione. Un altro punto forte di Zootropolis è la colonna sonora, composta da Michael Giacchino. Lungi dall'essere il trionfo di canzoni atte ad esprimere i pensieri dei personaggi, tipico dei musical in generale e dei cartoni Disney in particolare (la cosa viene presa in giro anche nei dialoghi), lo score della pellicola è interamente scritto per assecondare l'atmosfera di ogni momento del film, da quelli più allegri a quelli più "thrilling", con l'unica concessione a Shakira e alla sua Try Everything, un motivetto che entra in testa con una facilità esorbitante, finché non resta che ballare o agitarsi a tempo come succede ai personaggi sul finale. Insomma, la Disney ne ha azzeccata un'altra quindi se, come me, non avete ancora recuperato Zootropolis, vi consiglio di farlo al più presto!!
Del regista e co-sceneggiatore Byron Howard ho già parlato QUI. Jason Bateman (voce originale di Nick Wilde), Idris Elba (Capo Bogo), Bonnie Hunt (Bonnie Hopps), J.K. Simmons (Sindaco Lionheart), Octavia Spencer (Mrs. Otterton), Alan Tudyk (Duke Weaselton) e Kristen Bell (Priscilla) li trovate invece ai rispettivi link.
Rich Moore è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Ralph Spaccatutto ed episodi di serie come I Simpson, Futurama e Drawn Together. Anche produttore, animatore e doppiatore, ha 53 anni.
Ginnifer Goodwin (vero nome Jennifer Michelle Goodwin) è la voce originale di Judy Hopps. Americana, conosciuta principalmente per il ruolo di Biancaneve nella serie C'era una volta, la ricordo anche per film come Mona Lisa Smile, Quando l'amore brucia l'anima e La verità è che non gli piaci abbastanza; inoltre, ha prestato la voce per episodi di Spongebob Squarepants e Robot Chicken. Ha 38 anni.
Il co-sceneggiatore e co-regista Jared Bush è alla sua prima esperienza come regista ma come sceneggiatore tornerà a dicembre col nuovo film Disney Moana, da noi ribattezzato Oceania. Per quanto riguarda i doppiatori originali, segnalo la presenza di Shakira come Gazelle, di Don Lake, storico collaboratore di Bonnie Hunt, nei panni di Stu Hopps, del marito di Ginnifer Goodwin Josh Dallas come "maiale agitato" (dovrebbe essere il fruttivendolo che viene derubato dalla donnola) e di Tommy Chong, parte del duo comico Cheech (Marin) & Chong, in quelli dello sballone Yax; quest'ultimo in Italia è stato doppiato da Paolo Ruffini, affiancato da altri personaggi famosi come Massimo Lopez (Sindaco Lionheart), Nicola Savino (Flash), Diego Abatantuono (Finnick) e Leo Gullotta (Mr. Big). Detto questo, se Zootropolis vi fosse piaciuto recuperate Chi ha incastrato Roger Rabbit?, Alla ricerca di Nemo e ovviamente Robin Hood. ENJOY!
l'ho visto anche io due giorni fa... molto carino! Non un capolavoro, ma la Disney è (quasi) sempre una garanzia
RispondiEliminaNon sarà un capolavoro ma nel complesso è uno dei più belli prodotti recentemente dalla Casa del Topo :)
EliminaDavvero molto carino, al cinema eravamo pochissimi quando uscì nella mia sala, ma lo trovo uno dei Disney più brillanti degli ultimi anni, e per me ha superato anche Inside Out, che su di me ha avuto un grande impatto iniziale smorzato poi dal tempo, adesso mi ricordo poco nulla.
RispondiEliminaQuesto, invece, mi ha lasciato dentro bei ricordi ed ha una quantità impressionante di sottotematiche a cui tengo.
Inside Out mi ha toccata, emotivamente parlando, molto di più ma trovo che Zootropolis sia altrettanto divertente e capace di fare riflettere. In generale, sono due dei cartoni animati più belli visti negli ultimi anni :)
EliminaConcordo su tutto, è bastata una visione per trasformarmi un una fan sfegatata. Ora sogno l'artbook e qualche gadget!
RispondiEliminaIo mi sono innamorata di Nick. Probabilmente, se lo avessi visto da ragazzina a quest'ora sarei piena di pupazzi a tema (e non escludo che...)!
EliminaUn gran bel prodotto, sotto tutti i punti di vista.
RispondiEliminaPromosso!
Il Fordino ha gradito? :D
EliminaMi ha davvero entusiasmato... Lo considero il miglior film d'animazione dell'anno. Penso anche che la Disney sta vivendo davvero un periodo d'oro. Spero che continuino così!
RispondiEliminaAl momento concordo con te ma deve ancora uscire Alla ricerca di Dory, che si preannuncia epico! Fingers crossed! :D
EliminaNon vedo l'ora di vederlo,sta in rampa di lancio!!!!
RispondiEliminaPreparo i fazzoletti ^^(la Disney mi fa piangere SEMPRE).
Eh, ci sono un paio di scene in cui gli occhioni di Judy e quelli di Nick affondano il pugnale della commozione disneyana senza alcuna pietà. Ma per fortuna non ho pianto!! (dopo Lava e Inside Out ero uno straccio, quindi grazie a Dio!)
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