Puntavo A Good Woman Is Hard to Find, diretto nel 2019 dal regista Abner Pastoll, da quando ne avevano parlato QUI i 400calci. Poi è arrivato il post di Lucia e ho capito che finalmente era giunto il momento di vederlo!
Trama: rimasta vedova e madre di due figli, Sarah si arrabatta come può per portare a casa la pagnotta, finché un giorno un piccolo spacciatore non le entra in casa, facendo piombare la sua già difficile vita in un incubo.
L'Irlanda continua a sfornare un sacco di bei film, confermandosi come uno dei Paesi in cui horror, thriller e contaminazioni di genere stanno benissimo. A Good Woman Is Hard to Find è una pellicola borderline, nel senso che per buona parte della sua durata racconta qualcosa di anche troppo verosimile, doloroso ancor prima che subentri l'"esagerazione" dell'elemento di fiction. Protagonista della pellicola è Sarah, una "vinta" che sarebbe stata perfetta all'interno di qualche romanzo Verghiano oppure in uno di quei begli anime che andavano di moda negli anni '80, perché la fanciulla è un concentrato vivente di sfiga: il marito è stato ucciso e la polizia ha deciso di lavarsene le mani, convinta di avere a che fare con un regolamento di conti tra spacciatori, l'unico testimone è il figlio piccolo che, per lo shock, ha smesso di parlare, Sarah è rimasta priva di soldi e di lavoro, si lascia scorrere la vita addosso e chiunque si ritiene in dovere di trattarla a pesci in faccia, dai commessi del supermercato alla madre frustrata. Il suo atteggiamento remissivo e passivo è perfetto per gente come Tito, piccolo spacciatore che, dopo avere rubato una partita di droga al boss del quartiere, invade casa di Sarah usandola come base d'appoggio, infischiandosene di lei, dei figli e dei vicini finché, come spesso accade in questo genere di film, qualcosa si spezza e la situazione precipita. Determinata a proteggere figli che ama più di se stessa, già minacciati dalla presenza degli assistenti sociali, Sarah prende per la prima volta tra le mani la sua esistenza e si scrolla di dosso l'apatia, "trasformandosi" letteralmente in una furia vendicatrice senza mai valicare quel confine tipico di questo genere di pellicola, attraversato il quale ogni donna diventa Wonder Woman in versione horror.
Non che non ci siano sequenze vomitevoli e sconvolgenti anche qui. Una, in particolare, si concentra su quanto sia difficile eliminare prove compromettenti; non mi è mai passato nemmeno per l'anticamera del cervello di fare simili opere di pulizia, per carità, ma dopo i dieci minuti di pura fatica, sofferenza e disgusto mostrati in A Good Woman Is Hard to Find credo propenderei maggiormente per il metodo Breaking Bad, anche se probabilmente ci rimetterei vasca e pavimenti come i protagonisti del telefilm. Il merito di cotanto disgusto, se così si può dire, è da ricercarsi nella bravura di Sarah Bolger, che regge da sola l'intero film. Ora, purtroppo io ricordo Sarah Bolger esclusivamente per il sciocco ruolo di Aurora nelle stagioni peggiori di Once Upon a Time e per quell'enorme vaccata di Emelie ed è un peccato; qui la Bolger da veramente il meglio di sé, incarnando un personaggio col quale è facilissimo empatizzare a fronte del suo aspetto dimesso e della profonda fragilità che comunque pretendono dignità e rispetto, e a fronte del suo smisurato amore per i figli (provate a ignorare il magone che vi verrà in un paio di sequenze). Nel prefinale, la sua trasformazione in femme fatale potrebbe fare perdere qualche battito cardiaco a più di un uomo eppure è quanto di più "naturale" si possa pensare, una transizione di puro squilibrio che può portare, forse, a qualcosa di definitivamente positivo. O, perlomeno, accettabile e dignitoso.
Di Sarah Bolger, che interpreta Sarah, ho già parlato QUI.
Abner Pastoll è il regista della pellicola. Sudafricano, ha diretto film come Road Games. Anche sceneggiatore e produttore, ha 38 anni e un film in uscita.
Ah, quindi non sono l'unica a pensare che Emelie sia una cagata pazzesca. Ho visto il film ieri, ne ho letto sul blog Il Giorno degli Zombi e mi è sembrato molto interessante. Infatti, mi è piaciuto moltissimo e lei è fantastica.
RispondiEliminaE' una belinata cosmica, altroché. Fortunatamente A Good Woman Is Hard to Find non è sullo stesso livello.
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