martedì 2 agosto 2022

Dashcam (2021)

Quest'anno il mio istinto fa cilecca. Non mi spiego altrimenti perché mi sarei ritrovata a guardare Dashcam, diretto e co-sceneggiato nel 2021 dal regista Rob Savage.


Trama: una vlogger ruba la macchina a un amico e dà un passaggio a un'anziana e misteriosa signora, per poi pentirsene subito dopo.


E io che ero convinta di avere già visto il peggio dell'horror del 2022 con The Scary of Sixty-First e Occhiali neri. Che ingenua. Non avevo calcolato che Rob Savage, dopo il gradevole Host, si sarebbe appassionato a film realizzati in pandemia con due lire, facendola fuori dal vaso. Se non conoscete Host vi rimando al mio post ma, in soldoni, il film in questione racconta di una seduta spiritica condotta via zoom in pieno lockdown e, poiché sfrutta alla perfezione tutti i limiti della situazione contingente ricorrendo ad espedienti fantasiosi, riesce a risultare molto efficace e, benché non particolarmente innovativo, è realizzato in maniera molto intelligente. Quest'ultima caratteristica si perde totalmente in Dashcam, pellicola che della stupidità fa una sorta di orgogliosa bandiera, "sovvertendo" il legame che viene a crearsi tra spettatori e final girl in quanto la protagonista, Annie Hardy, è l'essere più fastidioso che vi possa venire in mente. L'attrice/cantante interpreta una versione "romanzata" di se stessa, quindi per tutta la durata del film vi toccherà sorbirvi le tirate in chiave rap di una trumpiana, no vax, complottista (e mi par di aver capito che il personaggio di finzione non sia molto distante da quello reale, il che mi dà ancora più fastidio) scema come un tacco, il cui unico scopo nella vita è intrattenere i suoi followers con le canzoni e i video più stupidi ed infantili mai realizzati. Parteggiare per costei è difficile se non impossibile e l'unica speranza che si prova durante la tortur... ehm, visione del film è quella di vederla morire malissimo.


Purtroppo, anche utilizzare il verbo "vedere" è una parola grossa perché, ahimé, ahivoi, ahituttiquellichehannoavutolasventuradiincappareinDashcam, l'ultimo lavoro di Savage è girato con la tecnica del video in presa diretta, con telefonini che riprendono o in soggettiva oppure mostrano la faccia stupida (non stupíta) della protagonista, e corredo di chat live di presunti utenti che commentano in diretta ciò che avviene sullo schermo. Vi dico solo che dopo pochi minuti, giusto per distrarmi dalle cretinate sparate a raffica dalla Hardy, mi sono messa a leggere i commenti senza prestare granché attenzione al film, anche perché è tutto talmente "shaky", buio e fuori fuoco da farmi rivalutare ogni aspetto di The Gallows come una sorta di eredità Kubrickiana, soprattutto quando viene introdotto l'elemento horror. A proposito del quale, Savage preferisce indulgere sul dettaglio schifoso piuttosto che giocare d'atmosfera, peccato che le sequenze più piene di "ciccia" siano anche (ovviamente) quelle più confuse, il che non va a favore di una sceneggiatura che è già di per sé pasticciata pur nella sua semplicità (SPOILER: Ma i tizi della setta che si suicidano d'amblé in presenza di Angela cosa mi significano? E se si sono suicidati per permettere la nascita dello schifo che possiede la ragazzina/vecchia, a che pro stare nascosti visto che qualcuno Angela doveva portarla nella villa? Giuro, non si capisce nulla ma, a un certo momento, chi se ne frega). Ma giuro che, in tutto questo, l'unica cosa che davvero non ho sopportato e che mi porterà a maledire Dashcam finché campo è Annie Hardy, orripilante frutto marcio caduto dritto dall'albero della maledetta ignoranza americana, e la totale mancanza di catarsi sul finale, con aggiunta perculante di ulteriore, orrido rap sui titoli di coda. Avrei concluso il post invitandovi a stare lontani da questo film come la peste, ma Lucia ne ha parlato molto meglio di me, in ogni senso, quindi leggete entrambi i punti di vista e fatevi un'idea di ciò che rischiate di guardare!


Del regista e co-sceneggiatore Rob Savage ho già parlato QUI

4 commenti:

  1. Ti ringrazio della segnalazione: eviterò il titolo con tutte le forze ^_^
    Da quello che leggo potrei prendere a manate lo schermo dalla rabbia, quindi evito il film e mi basta averti letto :-P

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    1. Io alternavo momenti di odio a momenti di noia pura. Ma a molti è piaciuto, quindi forse sono io la strana!

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  2. Interessante il contrasto di opinioni tra la tua recensione e quella linkata di Lucia. Costringe a mettere le mani nel torbido.

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    1. Di base, in quanto più esperta, darei retta a Lucia, ma mi piacerebbe sapere, se alla fine guarderai il film, cosa ne pensi!

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