Trama: Amber è una fiammella che vive in un quartiere di Element City assieme ai suoi anziani genitori, coi quali manda avanti un negozio. L'incontro con Wade, fatto d'acqua, la costringerà a mettere in discussione se stessa e la sua vita...
Non so se lo avete notato ma ultimamente va di moda dire che i prodotti Disney fanno schifo. Cioè, ultimamente va di moda dire che qualunque cosa fa schifo, di solito senza nemmeno avere visto/provato la cosa in questione, ma spalare merda sulla Disney sembra diventato uno sport nazionale. C'è un fondo di motivazioni corrette in questa "moda", non sarò io a negarlo: la necessità di creare prodotti di rapido consumo per lo streaming o franchise remunerativi, di cavalcare la terrificante onda nostalgica analizzata ottimamente dal Doc QUI, ha creato una sovrabbondanza di prodotti scadenti, banali, tecnicamente discutibili, buoni per una serata e poi condannati all'oblio quando va bene, oppure orribili quando va male. Oltre a questo, la Pixar ci ha abituati anche troppo bene con le sue opere storiche, di conseguenza ogni prodotto sottostante l'asticella del capolavoro non viene considerato come un bel film, ma direttamente una cacca fumante. Onestamente, questo atteggiamento mi ha un po' stufato ed è uno dei motivi per cui non leggo quasi nulla prima di andare a vedere un film, ché a me il bianco e nero tranchant non sono mai piaciuti e preferisco il grigio, o l'arcobaleno, come nel caso di questa meravigliosa esplosione di colori che è Elemental. A me l'ultima opera della Pixar è piaciuta parecchio e il sentimento che non mi abbandona dalla sera della visione è innanzitutto un'ammirazione spropositata per chi si è ingegnato a progettare ed animare un mondo complesso che tenesse conto dell'interazione fisica tra i quattro elementi, costretti a convivere all'interno di Element City; in una città dominata dall'acqua (l'elemento principale, la "classe ricca") gli animatori hanno dovuto trovare il modo di inserire l'aria in forma di buffe nuvolette, la terra come piante semoventi, e ovviamente il fuoco, l'elemento di disturbo costretto a venire confinato all'interno di un quartiere apposito, pena l'estinzione delle fiammelle o l'incenerimento degli alberi. Ogni edificio, oggetto, cibo, luogo, sport è declinato in chiave "elementale" e ci sarebbero tante di quelle possibilità da esplorare che non basterebbe un film di due ore, oltre al fatto che sarebbe difficile anche mantenere non solo la qualità dell'animazione eccelsa di cui si può godere in Elemental ma anche i capolavori cromatici nati dall'interazione tra acqua e fuoco (per non parlare della sequenza che vede protagonisti i coloratissimi fiori di Vivisteria) che mi hanno lasciata letteralmente a bocca aperta.
Un po' più "semplice", ma non meno valida, è la trama di Elemental. Questa volta la Pixar gioca la carta della storia d'amore tra due persone completamente diverse, incompatibili come il fuoco rappresentato da Ember e l'acqua rappresentata da Wade; l'appartenenza dei due a classi sociali che più distanti non si può da' il la ad un discorso sull'immigrazione, la ghettizzazione e tutto il carico di aspettative e paure che si portano sulle spalle i figli di chi ha lasciato tutto per raggiungere un mondo (presumibilmente) migliore. Questo, assieme a una minaccia incombente atta a fomentare ancora più i sentimenti di inadeguatezza provati da chi, dopo decenni, si sente ancora straniero e giudicato, concorrono a rendere più dinamico e profondo un canovaccio abbastanza tradizionale per il genere "love story". Inoltre, i due personaggi principali vengono arricchiti proprio dalle peculiarità tipiche della loro natura, con Wade che è trasparente e puro come l'acqua, dotato di un'empatia fuori dal comune, mentre Amber è passionale e fumina, oltre che smossa dal "fuoco" dell'arte, ed è anche per questo che diventa un piacere seguire la coinvolgente e tenera evoluzione del loro rapporto. Non pensiate adesso che Elemental sia un film cupo o sdolcinato, anzi. I momenti ironici e dinamici sono moltissimi, con gag simpatiche (ma mai invasive) legate all'interazione tra elementi o ad alcune peculiarità delle famiglie dei protagonisti, ma ci sono anche quei momenti di riflessione e commozione "adulte" a cui la Pixar ci ha abituati e che rendono i film di questa casa di produzione perfetti sia per i genitori che per i figli. A patto, ovviamente, che i primi siano intelligenti: mammina cara, se il tuo pargolo si lamenta perché il corto che precede Elemental (il commovente Carl's Date, che riprende i personaggi di Up) NON E' Elemental e quindi non gli interessa, la risposta adeguata è "Fregancazzo, stai zitto comunque per rispetto degli altri" non che lo ignori fino all'inizio del film per poi premiarlo con un "Hai ragione, ma adesso è cominciato il film VERO, quindi bisogna stare seri", perché la prossima cosa vera e seria che ti arriverà in faccia sarà una mia cinquina. E viva i buoni sentimenti!!
Del regista e co-sceneggiatore Peter Sohn ho già parlato QUI. Mamoudou Athie (Wade Ripple), Ronnie Del Carmen (Bernie) e Catherine O'Hara (Brooke) li trovate invece ai rispettivi link.
Se Elemental vi fosse piaciuto recuperate Zootropolis e Inside Out. ENJOY!
Una bellissima sorpresa, ero riuscita a stare alla larga da recensioni, trailer e promozioni varie arrivando senza sapere cosa la Pixar aveva costruito. Una storia semplice ma d'effetto, animata in modo splendido.
RispondiEliminaIl giovine si è dimostrato un Wade in tutto e per tutto e si è commosso quasi più di me :) Anche se le lacrime erano partite alle prime note di piano di Carl's Date. Fortuna che i bimbi in sala si sono goduti in silenzio lo spettacolo, e che bello trovarne così tanti nella proiezione in versione originale. Piccoli segni di speranza.
Per fortuna, della storia non sapevo nulla neppure io, solo che questo Pixar era "minore". Ma minore dove, per piacere? Una bella fortuna la lingua originale, e strano che i bimbi tollerassero un film che immagino, per loro, incomprensibile e complicato da leggere in italiano!
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