venerdì 10 novembre 2023

Five Nights at Freddy's (2023)

Non mi ispirava per nulla, ma non dico mai no a un horror al cinema, quindi sono andata anche io a vedere Five Nights at Freddy's, diretto e co-sceneggiato dalla regista Emma Tammi.


Trama: vittima di un passato traumatico e alla costante ricerca di un lavoro per poter mantenere la sorellina, Mike finisce per fare il guardiano notturno in un ristorante per famiglie abbandonato e popolato da inquietanti pupazzi robotici...


Essendo una vecchia di 42 anni non ho mai giocato a Five Nights at Freddy's e ho giusto una vaga idea della trama del videogioco, ma già dal trailer mi aspettavo un blando horror per ragazzi privo della follia di operazioni simili, come Willy's Wonderland e The Banana Splits Movie, quindi partivo già poco convinta. Il mio livello di convinzione non è aumentato a fine visione, anzi, ho riconfermato ogni mio pregiudizio. A onor del vero, il povero Five Nights at Freddy's partiva già svantaggiato a causa della "scorrettezza" di chi ha deciso di trarne un film con Nicolas Cage cambiando il titolo e il design dei pupazzi malvagi per non incappare in cause legali, stabilendo un livello di badassitudine difficile da superare con un PG 13 e la fazzetta fessa di Josh Hutcherson, ma l'operazione è moscia in generale. Invece di gettarla in caciara, infatti, gli sceneggiatori hanno deciso di puntare su un dramma famigliare che sbaglia praticamente ogni mossa (togliamo pure il momento "Mystic River", ma all'inizio si fatica persino a capire il legame tra Mike e Abby, la zia cattiva ha delle motivazioni talmente risibili che è impossibile accettare il suo piano arzigogolato di pagare degli scappati di casa così da ottenere l'affidamento di Abby per avere i soldi del mantenimento, e non voglio neppure cominciare a parlare della poliziotta, per carità), "arricchito" da una storia sovrannaturale che dovrebbe coinvolgere emotivamente lo spettatore e lo lascia invece basito, a chiedersi se 'sti bambini spettrali non fossero degli stronzetti già prima di venire traumatizzati. Freddy e i suoi compari, inquietanti pupazzoni che esulano da ogni logica della fisica (ma minchia, quale uomo avrebbe la capacità di camallarsi addosso chili di ferraglia e pelo finto??), vengono sfruttati il minimo indispensabile, giusto il tempo di un paio di omicidi fuori campo e del WTF più grosso di tutta la trama, ed è un peccato perché l'ambientazione del ristorante abbandonato e il loro sembiante sono il punto forte dell'intero film.


Proprio per questo, la regista Emma Tammi da il meglio di sé quando trasforma il ristorante di Freddy in un luna park del terrore dove i pupazzoni spadroneggiano, tra cunicoli bui e corridoi che sfociano in magazzini dal contenuto terrificante, con quel tocco d'ironia dato dalle canzoni allegre e dai colori sgargianti che traggono in inganno gli sprovveduti, per il resto le sequenze risultano persino ripetitive, soprattutto quella del sogno, inquietante giusto la prima volta ma riproposta all'infinito. I pupazzoni sono belli (d'altronde sono stati realizzati ed animati dal Jim Henson Creature Shop), sicuramente più di quelli di Willy's Wonderland che erano brutti come il peccato e anche poco omogenei a livello di stile, e ci sono dei momenti in cui fanno passare la voglia di scappare e spingerebbero ad abbracciarli (a nostro rischio e pericolo, ovvio). Sono, perlomeno, migliori del cast moscio tirato fuori per l'occasione, con Matthew Lillard che, da solo, spazza via a colpi di carisma tutti quelli che lo circondano nel poco tempo che gli è stato concesso, mentre il pubblico è costretto a seguire le vicissitudini di un Josh Hutcherson più sonnacchioso e inespressivo del solito, cosa che mi ha portata ad invocare il nome di Nic Cage in ogni maledetto secondo. A 'sto punto, esigo che facciano un remake degli Hunger Games con Cage travestito da pietra di fiume, o non ci sarà giustizia a questo mondo. E già questa mia ultima affermazione si avvererà quando usciranno fiumi di sequel per Five Nights at Freddy's, che sta facendo sfracelli al bottteghino. Buon per tutti i coinvolti, ai quali faccio i miei migliori auguri di un roseo futuro, ma a meno di guest star allucinanti le mie notti con Freddy finiscono qui.


Josh Hutcherson (Mike) e Matthew Lillard (Steve Raglan) li trovate ai rispettivi link. 

Emma Tammi è la regista e co-sceneggiatrice del film. Americana, ha diretto film come The Wind ed è anche produttrice e attrice.


Se Five Night at Freddy's vi fosse piaciuto recuperate Willy's Wonderland e The Banana Splits Movie. ENJOY!

10 commenti:

  1. Non basta strizzare l'occhio al vecchio Clint, il film resta pretenzioso e va sotto bevendo dall'idrante contro la sua brutta copia uscita prima, che dalla sua almeno aveva un grande Nicola Gabbia, tra le due versioni, mi tengo stretta quella ;-) Cheers

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  2. Pur essendo cresciuto con Pac Man scaricai il giochino (sul cellulare) e, tra la sua estetica (una grafica che simulava un circuito chiuso in b/n e bassa qualità) e soluzioni trovate (come gli improvvisi black out che ti impedivano di seguire in continuità gli spostamenti dei pupazzi), faceva il suo dovere: far ca*are sotto. L'esatto contrario del film. Devo dire che in America il "foster care" è ancora oggi ricercato, non da tutti certo, proprio per ottenere un assegno di mantenimento per i minori.

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    1. Più che altro la questione "foster care" mi dà da dire nella misura in cui la zia è talmente mal caratterizzata che non si capisce se:
      1) è una riccona avara che, con mossa Dickensiana, vorrebbe ancora più soldi cavando sangue da quella rapa di nipote che si ritrova o
      2) non ha manco i soldi per piangere ma spreca il poco che ha per pagare un branco di scappati di casa affinché screditino il nipote e beccarsi così un assegno mensile
      3) è un plot device della cippa che vorrebbe spingere lo spettatore a provare affetto per i due fratelli, fallendo miseramente.

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    2. Vero, la scrittura è disastrosa in compenso il trailer è onesto e fin da subito si capisce che con le atmosfere del gioco non ha nulla da condividere.

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    3. Il gioco non lo conosco proprio; ricordo a Lucca, qualche anno fa, la fila per entrare nel padiglione dedicato, e io che giravo bene al largo chiedendomi cosa fosse tutta 'sta caciara!

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  3. Cioe' lo volevo vedere al posto del reboot de L'esorcista, e praticamente avrei finito per scambiare una cacata per un'altra cacata!

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    1. Sul reboot de L'esorcista non commento, devo ancora guardarlo ma fra tutti mi avete fatto passare la voglia XD

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  4. Guarda che i tempi sono cambiati. È pieno di "vecchi" quarantenni, cinquantenni e sessantenni che videogiocano. Io stesso sarò un futuro ottantenne che si intratterrà con la PS16 🤣
    Per l'appunto conoscevo solo il videogioco (che non mi interessa), non sapevo minimamente ne avessero ricavato un film 😲
    Comunque passo. Non sempre concordiamo ma stavolta mi sento di darti retta 😁
    Al massimo recupero quello con Nicola, non avendolo visto.

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    1. Quello con Nicola è molto divertente, lo consiglio!

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