Ed ecco a voi la seconda puntata del Crossposting con Prevalentemente Anime e Manga, dedicata stavolta alla fonta d'ispirazione del bellissimo Saving Mr. Banks, ovvero Mary Poppins, diretto nel 1964 dal regista Robert Stevenson e tratto dai libri della scrittrice P.L. Travers. Il film ha vinto ben cinque Oscar: Julie Andrews come Miglior Attrice Protagonista, Miglior Montaggio, Migliori Effetti Speciali, Miglior Canzone (Chim Chim Cher-ee) e Miglior Colonna Sonora. Come sempre il post della mia collega potete trovarlo QUI. ENJOY!
Trama: dopo la fuga dell'ennesima tata, il signore e la signora Banks decidono di cercare un'altra istitutrice in grado di tenere testa ai piccoli Jane e Michael, ignorati sia dal padre che dalla madre. Trasportata dal Vento dell'Est, arriva invece Mary Poppins, che riuscirà non solo a farsi accettare dai piccoli, ma ad aiutare l'intera famiglia...
Povera P.L. Travers, come si fa a darle torto e non simpatizzare con l'atavico terrore di vedere le sue opere trasformate in un musicarello frivolo e zuccheroso? Dopo decenni passati dall'ultima visione, e mi vergogno a dirlo visto che da piccina Mary Poppins era uno dei miei film preferiti, mi vien da pensare: all'anima se è invecchiato male!! Sarà che dopo avere visto Saving Mr. Banks ho capito quale sarebbe il vero fulcro delle opere della scrittrice e la vera funzione della tata volante, ma la visione del classico Disney mi è pesata come un macigno. La pellicola, innanzitutto, è TROPPO lunga e poco coesa. Vanno bene i numeri musicali, sono la prima a cantare in coro Supercalifragilistichespiralidoso, Can Caminì, Com'è bello passeggiar con Mary o Sopra i tetti di Londra, tuttavia le sequenze dei balletti vengono trascinate per un tempo che mi è sembrato eterno, ed effettivamente il film dura più di due ore in cui succede non poco... pochissimo!!! Mary Poppins arriva, porta a passeggio i pargoli, entrano nel quadro con Bert, vanno a trovare lo zio volante, Mr. Banks decide di correre ai ripari e portare i figli in banca per liberarli dalla nefasta influenza della tata, i bimbi scappano e vengono trovati da Bert che, assieme a Mary Poppins, li trascina a ballar sui tetti, Mr. Banks viene licenziato, capisce di essere stato un uomo dimmerda per tutta la vita, si redime, Mary se ne va. DUE. ORE. E la parte davvero importante, la redenzione e la presa di coscienza di Mr. Banks, il tema che più premeva alla Travers, si riduce agli ultimi dieci minuti di pellicola, tanto che sembra quasi di guardare due film distinti: la supercazzola Disneyana che dura un'ora e mezza e i 30 minuti di contentino dati alla scrittrice australiana. Che cattiveria, Walt!!!
Ok, calma. Cerchiamo di metterci nei panni del pubblico dell'epoca. Indubbiamente, Julie Andrews canta come un usignolo, ascoltarla è un piacere incredibile e Dick Van Dyke è un mattatore di prim'ordine, semplicemente spettacolare nei panni del dinoccolato Bert e nel divertentissimo ruolo del vecchio banchiere. La tanto vituperata sequenza animata è un trionfo di colori e personaggini simpatici (la mano del divino Hamilton Luske si vede eccome!) e, ancora oggi, gli esseri umani riescono ad amalgamarsi alla perfezione con l’universo animato che danza loro intorno; sicuramente, quest’effetto speciale regge assai meglio di quelli utilizzati nella sequenza in cui, sulle note famosissime di Con un poco di zucchero, Mary e i pargoli rimettono a posto la stanza, dove lo stacco tra i personaggi e lo sfondo è molto netto. Le coreografie, per quanto decisamente lunghissime, sono molto curate e mettono istantaneamente allegria, per non parlare dei costumi, particolarissimi ma allo stesso tempo credibili, soprattutto per quel che riguarda le ormai storiche mise di Mary Poppins. Ovviamente, anche la “divisa d’ordinanza” di Mr. Banks è fondamentale nella sua inglesità: ammetto che, alla mia veneranda età, la sequenza che più mi ha colpita e fatta ridere è quella in cui il figlio del vecchio bancario distrugge tutti i segni distintivi del povero George, con i soci della banca che inorridiscono davanti allo scempio perpetrato ai danni dell’ombrello!
Effettivamente, ora come ora quello che ho apprezzato maggiormente riguardando Mary Poppins non è tutto il florilegio di canzoni e colori ma il modo “irriverente” e quasi nostalgico con cui gli americani hanno dipinto quella che, in definitiva, è la loro madre patria (viene persino citato il famoso Boston Tea Party!!). Dalla vecchina che chiede i due penny per i piccioni, ai tetti ricoperti di fumo nero, al peculiare capitano che, senza muovere un baffo, ogni giorno spara cannonate sulle quali si basa l’ora di Greenwich, fino ad arrivare all’atteggiamento da maestrina educata ma molto witty della perfetta Mary Poppins, tutto nel film emana un’aria di incredibile, parodistica dignità inglese. Non a caso i personaggi migliori, accanto a Mary e Bert, sono proprio i Signori Banks (prima ancora di quei due tonni che hanno per figlioli, soprattutto il roscio, con quell’espressione da baccalà, che non si può guardare e che, pare, fosse autentica visto che spesso i poveri virgulti erano all'oscuro di quello che sarebbe successo sul set!): lui è talmente tenero e sciocco nel suo freddo desiderio di conformarsi alle regole, da non accorgersi che chi gli sta intorno lo tratta come un burattino da manovrare a seconda dei suoi ormai prevedibili tic, mentre lei è una donnetta tutta pepe che lancia uova al primo ministro al grido di “Voto alle donne!” ma, in realtà, è la peggiore delle casalinghe, completamente devota al marito ed incapace di donare le necessarie attenzioni ai figli. Se il film si fosse concentrato soprattutto su questo piccolo nucleo di personaggi e sulla loro naturale evoluzione, invece di perdersi in ninne nanne e giochini, molto probabilmente non sarebbe diventato il grande classico di oggi, ma indubbiamente avrebbe reso più felice la Travers e, forse, avrebbe anche retto meglio l’usura del tempo. Ciò nonostante, Mary Poppins è uno dei film che mi ha cresciuta e, giusto l'anno scorso, è stato inserito nel Registro Nazionale Americano dei Film da preservare, quindi non posso essere così tanto cattiva: basta solamente un poco di zucchero, ovvero la bellissima e bravissima Julie Andrews che canta la struggente La cattedrale (la canzone preferita di Walt Disney, tra l'altro) o si commuove sul finale, oppure l’aria contemporaneamente guascona e malinconica di Dick Van Dyke e tutti i difetti si stemperano nelle lacrime che ho versato come ha fatto Emma Thompson in Saving Mr. Banks.
Di Julie Andrews, che interpreta Mary Poppins e che ha vinto l'Oscar come miglior attrice protagonista per il ruolo in questione (sebbene fosse riluttante a partecipare, poiché sperava di essere chiamata ad interpretare Eliza Doolittle in My Fair Lady), ho già parlato qui, mentre Elsa Lanchester, che interpreta Katie Nanna, la trovate qua.
Robert Stevenson è il regista della pellicola. Inglese, ha diretto film come Zanna gialla, Darby O' Gill e il re dei folletti, Un professore tra le nuvole, F.B.I. Operazione gatto, The Gnome-Mobile, un maggiolino tutto matto, Pomi d'ottone e manici di scopa, Herbie il maggiolino sempre più matto, Quello strano cane di papà ed episodi delle serie Zorro e Alfred Hitchcock presenta. Anche sceneggiatore, produttore e attore, è morto nel 1986, all'età di 81 anni.
Dick Van Dyke (vero nome Richard Wayne Van Dyke) interpreta Bert e, con lo pseudonimo Navckid Keyd, anche Mr. Dawes padre. Americano, lo ricordo per film come Citty Citty Bang Bang, Dick Tracy e Una notte al museo, inoltre ha partecipato a serie come Alfred Hitchcock presenta, Colombo, Sabrina vita da strega e Scrubs. Anche produttore, sceneggiatore e regista, ha 89 anni e un film in uscita.
David Tomlinson (vero nome David Cecil MacAlister Tomlinson) interpreta Mr. Banks e presta la voce a parecchi personaggi animati, tra cui uno dei pinguini, uno dei fantini e l'ombrello parlante di Mary Poppins. Inglese, lo ricordo per film come Un maggiolino tutto matto, Pomi d’ottone e manici di scopa e Diabolico complotto del Dr. Fu Manchu. E’ morto nel 2000, all’età di 83 anni.
Due parole sugli altri attori presenti nella pellicola. Hermione Baddeley, che interpreta la domestica Ellen, avrebbe poi dato voce alla Madame de Gli Aristogatti, lo "zio Albert" Ed Wynn aveva doppiato il Cappellaio Matto in Alice nel paese delle meraviglie e Arthur Malet (Mr. Dawes Junior) avrebbe partecipato a Hook - Capitan Uncino nei panni di Tootles, mentre i due piccoli Karen Dotrice e Matthew Garber, che avevano già recitato insieme l’anno prima in Le tre vite della gatta Tomasina, si sarebbero riuniti nel 1967 per The Gnome-Mobile; la Dotrice recita ancora mentre lo sfortunato Matthew Garber è morto a soli 21 anni dopo aver contratto una forma di epatite in Africa. Tra i doppiatori dei vari personaggi animati figura inoltre anche Alan Napier che, come la cara Acalia dovrebbe sapere, è stato lo storico Alfred della serie vintage di Batman. Per quel che riguarda gli scartati, invece, inizialmente Walt Disney aveva pensato ad Angela Lansbury o addirittura Bette Davis per il ruolo di Mary Poppins che, effettivamente, nel libro è descritta come fredda e assai sbrigativa, non come dolce e materna; il vecchio Walt è stato poi folgorato dalla performance di Julie Andrews nello spettacolo teatrale Camelot e il resto, come si dice, è storia! Per il ruolo di Mr. Banks invece tra i candidati c'erano anche Richard Harris, James Mason e Donald Sutherland, mentre per quel che riguarda Bert si era brevemente pensato a Fred Astaire o Cary Grant. Ci sono ovviamente stati dei “caduti” anche per quel che riguarda le sequenze musicali da inserire nel film (per fortuna!!). Tolta la canzone scritta apposta per il Capitano (la cui melodia, tuttavia, si può ancora sentire nel corso del film), una di queste sequenze, chiamata La bussola magica, era formata da quattro canzoni: tra queste, Negli abissi del mar (The Beautiful Briny) è poi finita in Pomi d’ottone e manici di scopa mentre la melodia di un’altra canzone, The Land of Sand, è stata usata come base per Spera in me (Trust in Me), la ninna nanna del serpente Kaa ne Il libro della giungla. Concludendo con questo lunghissimo elenco di curiosità, sappiate che, dal 2004, esiste anche il musical Mary Poppins e che nel 1983 è stato girato un film per la TV russo dal titolo Meri Poppins, do svidaniya che è più o meno basato sui libri della Travers. Non vi dico di recuperarlo, in caso Mary Poppins vi fosse piaciuto, tuttavia potete sempre buttarvi su Nanny McPhee - Tata Matilda, Madeline – Il diavoletto della scuola, Matilda 6 mitica, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (quello originale, ovviamente!!), Tutti insieme appassionatamente, Il mago di Oz, Pomi d’ottone e manici di scopa e, naturalmente, Saving Mr. Banks. ENJOY!!
Per me Mary Poppins è uno di quei film dell'infanzia irrinunciabili, non credo di poter riuscire a scrivere nulla di male su quest'opera XD
RispondiEliminaSu molte cose che hai scritto nella tua bella recensione sono d'accordo (ma perché non apprezzare un po' di disneyano zucchero, ogni tanto?) ma ho idea che nei libri (che non ho letto ma ho dato un'occhiata alle trame), Mr Banks non abbia proprio una crescita psicologica e tutta la storia di Mary Poppins ruoti intorno solo alle avventure fantasiose che i bambini hanno con lei. Tant'è che in ogni libro lei se ne va e poi, nel successivo, torna perché le cose non sono ancora a posto.
[SPOILER SU SAVING MR BANKS]
Ripensando a quanto si vede in Saving Mr Banks e a come orribilmente vada a finire la sua storia personale, capisco anche il perché del fatto che la figura del padre rimanga così sospesa. In realtà la sua Mary Poppins non riesce a salvare il suo Mr Banks, per cui anche lei non riesce a dare un finale concreto (come poi è quello del film, zuccheroso finché vuoi, ma concreto!) alle sue storie. Ovviamente per avere un giudizio più completo e articolato dovrei leggere i libri ^^
[FINE SPOILER]
Le sequenze cantate sono tante perché è un musical e quindi su di esse è basato. Tra l'altro, alcune parti, tra cui la scena di Step in time erano in programma di essere tagliate in fase di montaggio ma Walt Disney stesso, dopo averle visionate per intero, decise di inserirle integralmente :D
Ops, mi è venuto un poema, come se non bastasse il tema che ho pubblicato da me sull'argomento XD
EliminaAhahah si vede che il film ti piace, eh! :)
EliminaNon so, l'ho trovato terribilmente passatello, e pensare che da piccola mi piaceva tanto. Su Mr. Banks hai sicuramente ragione ma capisco anche perché, alla fine, la Travers non abbia mai apprezzato questo adattamento. Per capire meglio, tuttavia, dovrei leggere i libri, adesso mi sono proprio scimmiata con l'argomento!! *__*
Io temo che ne sarei un po' delusa, dai libri >__<
EliminaForse anch'io ma sono comunque curiosa :P
Eliminagrande che riconosci quanto questo horror sia invecchiato male.
RispondiEliminaah, non è un horror?
m'era sembrato... :D
Beh, un po' horror lo è. L'horror vacui dello sguardo dello sfortunato bimbetto pel di carota! :D
EliminaLa casa del colonnello è geniale come il personaggio :)
RispondiEliminaIo sarà che sono affezionata maggiormente ad altri film Disney (vedi Return to Oz, che difenderei a spada tratta davanti a qualunque critico!!) ma diciamo che sono riuscita a guardarlo con occhio lontano dalla nostalgia canaglia e cogliere un paio di cose che, detto proprio sinceramente, mi hanno annoiata tantissimo.
Nonostante io creda fermamente che Mary, se la sentisse troppo "calla", non posso fare a meno di amarlo, perché è uno di quei cult d'obbligo, della nostra infanzia. =)
RispondiEliminaMary d'altronde è Perfetta sotto ogni punto di vista... come direbbe Acalia, è una Mary Sue ante litteram :)
EliminaEh, come ti capisco!
RispondiEliminaAlla fine forse il mio amore per Mary Poppins non era così grande :D
La parte che preferisco è il finale.
RispondiEliminaVedere che tutti i problemi furono risolti, da piccolo mi sollevò il morale :D
A me faceva sempre rimanere un po' male il fatto che Mary se ne dovesse andare ç_ç
EliminaOdio totale per sto film, che secondo il mio modesto parere invitava a impasticcarsi :D
RispondiEliminaAhahaha ma nuooo dai addirittura odio? Nu, io non posso odiarlo, non ce la faccio u__u
EliminaAnch'io, dopo "Saving Mr. Banks", ho rivisto "Mary Poppins". Ti dirò, a me le due ore e nonsoquanti minuti sono volati, a Supercalifragilistichespiralidoso ho pensato "Di già? Così subito?" e invece erano trascorsi quaranta minuti. Invece non ricordavo che Mary Poppins avesse una così alta considerazione di sé, da bambina non ci feci caso :)
RispondiEliminaOh, sarà che era sera inoltrata ma altro che macigno! Però le canzoni più famose continuano a prendere anche me :P
EliminaNon sono una grande fan dei musical, e che in questo film non succeda tantissimo è un dato di fatto, ma non posso fare a meno di adorarlo. Forse sono proprio i due personaggi di Mary e Bert che, da soli, risollevano le sorti dell'intera pellicola (i bambini sono davvero insopportabili!).
RispondiEliminaMary e soprattutto Bert sono deliziosi! Lui è indubbiamente l'amico che tutti dovremmo avere, da piccoli e da grandi!
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