Il film si apre con Sweet Tooth, la più classica delle “leggende metropolitane”, nella quale le persone vengono punite per la loro cattiveria ed ingordigia dando vita ad un terribile “uomo nero” affamato di dolci. Come inizio non c’è male, il piglio dell’episodio è volutamente ironico e, nonostante lo sviluppo sia ampiamente prevedibile, lo splatter e l’umorismo nero rendono l’episodio di Dave Parker uno dei più piacevoli da guardare. Segue The Night Billy Raised Hell, altra storia all’insegna dello humor nerissimo con un Barry Bostwick irriconoscibile (Frank'n'Furter sarebbe orgoglioso!!) ed incredibilmente carismatico e gigione; ciò che accomuna entrambe le storie è la presenza di un bambino che, poveraccio, si ritroverà nel guano fino al collo senza saperlo e tutto questo solo per aver dato retta ad un paio di babysitter o accompagnatori di rara inettitudine e demenza. Fino a questo momento Tales of Halloween percorre i binari della commedia horror con qualche twist splatter, il colpo basso giunge però inaspettato quando alla macchina da presa subentra Adam Gierash, che sforna uno dei segmenti più riusciti. Trick, scritto assieme alla compagna Jace Anderson, comincia come una macellata apparentemente senza senso ai danni di un gruppo di fattoni e si conclude con una rivelazione di rara pesantezza, capace di far rileggere l’intero episodio sotto una nuova, terribile luce. Dopo questa tripletta uno pensa che la qualità degli episodi vada salendo, invece Tales of Halloween subisce una brutale battuta d’arresto con l’insulso e prevedibile The Weak and the Wicked, una lotta all’ultimo sangue tra tre assassini e uno sfigato che si fa ricordare non tanto per la terrificante creatura finale, quanto per il piglio western delle prime sequenze, decisamente l’aspetto più riuscito dell’episodio. Non va meglio a Grim Grinning Ghost che, per quanto zeppo di guest star e attori adorabili, non è nulla più che un gradevole raccontino neppure troppo spaventevole, dove la brava Alex Essoe si limita a ripetere quasi ininterrottamente "Oh God. Oh Shit." ad ogni piè sospinto, seguita da un fantasma che, a mo' di Orfeo ed Euridice, non gradisce che la gente si giri a guardarlo dopo che lui ha emesso la sua risata malvagia: ora, lungi da me questionare le scelte di sceneggiatura di Axelle Carolyn, ma se il fantasma ride e io non mi giro, consapevole di averlo alle spalle, perché lui deve seguirmi fino a casa invece di plaudere alla mia saggia scelta e andare a spaccare i marroni a qualcun altro? Mistero.
Giunti a metà film cominciano ad arrivare gli episodi più particolari. Il primo è Ding Dong che, già dal titolo, richiama non solo il suono del campanello che prelude al “dolcetto o scherzetto” ma anche il famoso “Ding Dong la strega è morta” de Il mago di Oz; in effetti di streghe si parla, nella fattispecie di una fattucchiera folle interpretata dalla meravigliosa Pollyanna McIntosh, impossibilitata ad avere figli. L’episodio di Lucky McKee è un delirio particolarissimo, zeppo di immagini disturbanti, tra l’ironico e l’angosciante. Il pensiero di cosa intenda davvero la protagonista per “avere un bambino” vi perseguiterà per giorni, garantito. Segue un intermezzo simpatico, la versione Halloween di Conciati per le feste con Danny De Vito e Matthew Broderick, scritto e diretto da John Skipp, un trionfo di musica metallozza, violenza, stupidera assortita e ispirazioni per l'allestimento casalingo della prossima festa di Halloween, prima che arrivi Mike Mendez a dare il bianco con l'assurdo Friday the 31st. L'episodio è un palese omaggio alla saga Venerdì 13 e a tutti gli slasher che hanno per protagonista un bruto in pettorina armato di arnesi taglienti e dedito al massacro di giovani virgulti ma la particolarità del segmento è il suo cominciare dove gli slasher finiscono e mettere il villain contro un piccolo alieno bizzoso; il risultato è una macellata dallo stile molto nipponico, con profluvio di sangue finto e cadaveri smembrati che ricordano tanto gli antichi fasti di Sam Raimi (a proposito, Ash vs. The Evil Dead è una figata, non perdetelo), una gioia per ogni appassionato del genere. Segue la supercazzolona The Ransom of Rusty Rex, un episodio che prevede la guest appearance di un John Landis particolarmente paraculo e che vi farà venire le lacrime agli occhi dal ridere mentre a concludere le danze ci pensa Neil Marshall con Bad Seed, episodio che merita una considerazione a parte.
Pur nell'incredibile idiozia o, se vogliamo, nell'infinita genialità (dipende dai punti di vista) dell'assunto iniziale, Bad Seed è l'unico segmento meritevole di venire trasformato in un film e non solo per il cliffhanger finale. In dieci minuti Neil Marshall riesce ad imbastire un poliziesco horror che vede coinvolta una tostissima poliziotta costretta a fare i conti con prove deliranti, identikit impossibili e una sanguinosa serie di morti masticati e lo conclude con un finale che spinge a volerne di più e ad incrociare le dita perché qualcuno colga al balzo l'occasione per fargli realizzare un lungometraggio. Girato con piglio ironico, Bad Seed conta degli ottimi effetti speciali, attori assolutamente in parte e funge da "riassunto" degli episodi precedenti o, meglio, contiene molti divertentissimi riferimenti agli stessi ed è un peccato che gli sia toccato chiudere il film perché ciò rischia di affossarlo con il senso di inevitabile diludendo che accompagna i titoli di testa di Tales of Halloween. L'operazione messa in piedi dalla cosiddetta October Society, infatti, stringi stringi non è altro che un'accozzaglia di episodi più o meno riusciti capace di lasciare molto amaro in bocca e un devastante senso di inconcludenza: personalmente, ho avuto la sensazione di avere testimoniato ad un grosso spreco di talenti e guest star e mi sono ritrovata spesso a rimpiangere il più riuscito Trick'r'Treat o le vecchie, corpose antologie horror anni '70-'80, che riuscivano a coniugare strizzate d'occhi per appassionati, quantità e qualità. Detto questo, come divertissement di Halloween poteva andare peggio e una visione disimpegnata tra amici (magari non amici che odiano l'horror e si annoierebbero, true story) ci sta ma non aspettatevi chissà quale capolavoro. Ah, come al solito il divieto ai minori di 18 anni in suolo italico è una bufala ai limiti del ridicolo, ho visto scene peggiori in film V.M. 14.
Dave Parker è il regista e sceneggiatore dell'episodio Sweet Tooth. Probabilmente americano, ha diretto film come Masters of Horror e Le colline sanguinano. E' anche attore e produttore.
Paul Solet è il regista dell'episodio The Weak and the Wicked. Americano, ha diretto film come Grace e l'imminente Dark Summer. Anche attore, sceneggiatore, produttore e stuntman, ha 36 anni.
Axelle Carolyn è la regista dell'episodio Grimm Grinning Ghost. Belga, moglie del regista Neil Marshall, ha diretto film come Soulmate. Soprattutto attrice, anche produttrice, ha 36 anni.
Neil Marshall è il regista dell'episodio Bad Seed. Inglese, ha diretto film come Dog Soldiers, The Descent, Doomsday ed episodi di serie come Il trono di spade, Constantine e Hannibal. Anche attore e produttore, ha 45 anni e un film in uscita.
John Skipp, regista e sceneggiatore dell'episodio This Means War, è al suo esordio cinematografico dietro la macchina da presa ma è molto conosciuto come scrittore splatterpunk. Incalcolabile la marea di guest star presenti nel film, mi limito a segnalare qui solo quelle che ho riconosciuto e amato altrimenti i trafiletti diventerebbero almeno 300: Adrienne Barbeau (ex moglie di John Carpenter, è la speaker radiofonica che introduce le storie), Booboo Stewart (Isaac nell'episodio The Weak and the Wicked, ha partecipato a Descendants), Pollyanna McIntosh (La strega in Ding Dong, ha partecipato a The Woman), Ben Woolf (Rusty Rex in The Ransom of Rusty Rex, interpretava Meep in American Horror Story Freakshow), l'amatissimo Barry Bostwick (irriconoscibile diavolo in The Night Billy Raised Hell è l'indimenticabile Brad Majors del Rocky Horror Picture Show), l'adorato Greg Grunberg (star di Alias ed Heroes, interpreta Alex Mathis nell'episodio Sweet Tooth, personaggio già apparso in Big Ass Spiders! assieme a quello di Clare Kramer), Stuart Gordon (l'uomo travestito da Sherlock Holmes nell'episodio Grimm Grinning Tooth nonché regista di Re-Animator) e Alex Essoe (protagonista di Starry Eyes, qui nei panni della ragazza inseguita dallo spettro in Grim Grinning Tooth). Detto questo, avete millamila horror da guardare anche solo per conoscere le guest star presenti, basta scorrerne la filmografia, comunque aggiungerei quella che nel tempo è diventata LA pietra miliare per Halloween, ovvero il bellissimo Trick'r Treat, volgarmente denominato La vendetta di Halloween! ENJOY
Buttata la lenza subito!Ti saprò dire ;)
RispondiElimina*you had me at Neil Marshall*
Neil Marshall da tante soddisfazioni :)
EliminaMi sono piaciuti molto Trick(per la rivelazione finale),the weak and the wicked,conciati per le feste(di cui ho apprezzato la morale) e sweey tooth.Bad seed invece non mi ha detto molto!
EliminaNel complesso,però,molto gradevole.Anche venerdì 31 non male,per quanto micro ;)
Grazie Bolla!Questo senza di te ce lo saremmo perso ;)
De nada e grazie per avermi letto!!!
Eliminaadorabile supercazzola con un paio di episodi riuscitissimi, altri un po' meno. A me, come sai, nel suoi insieme è davvero piaciuto
RispondiEliminaIo forse mi aspettavo qualcosa di più o forse non amo molto le antologie con TROPPI spezzoni...
EliminaTra le visioni di Halloween, senz'altro una delle più piacevoli.
RispondiEliminaA me Marshall non è piaciuto troppo, invece, ma ho apprezzato moltissimo il corto coi bimbi in cerca di vendetta. Inquietantissimo.
Il corto di Gierash è una mazzata nello stomaco che a mio avviso stona col resto del film e in qualche modo proprio per questo lo eleva. Il resto, Marshall e pochi altri a parte, è un po' MEH.
EliminaSu GGG, come hai letto, siamo in disaccordo, non l'ho trovato nulla di che! Ma in generale per Halloween è un film perfetto :)
RispondiEliminaQuesto è il prossimo film che vedrò, pian piano recupererò tutto il recuperabile ma a questo do la precedenza visto e considerato che c'è in mezzo Neil Marshall
RispondiEliminaTutti appassionati di Neil Marshal vedo! E pensare che a me manca come regista ma ora mi butterò nel recupero :)
EliminaA me piace tutto quello che ha fatto, compreso il poco lodato Centurion, che è quello che preferisco di pancia!
EliminaCon calma guardo tutto ;)
EliminaAmmè l'episodio di Marshal non ha fatto impazzire per la trama in sé. Poi vabbeh, girato benissimo, niente da dire.
RispondiEliminaHo adorato Trick, e quelli coi bambini protagonisti. E Lucky McKee, come già dissi a Lucia, è un pazzo. E gli voglio tanto bene.
Il prossimo Halloween giuro che mi vestirò da Pollyanna McIntosh, sperando che qualcuno mi aiuti a fabbricare il braccio finto. E' un travestimento troppo geniale <3
EliminaFallo, te ne prego!
EliminaIo invece ho proposto a Hell di travestirci da Chanel e Chad *___*
E sarà uno Chaneloween meraviglioso!! :D
EliminaLo vedrò il prossimo Halloween, così per rievocare la festività ahah
RispondiEliminaMi sembra particolarmente interessante in realtà, anche se come dici cala di brutto dopo il terzo episodio penso che un'opportunità gliela potrei dare...
RispondiEliminaCome hai letto i gusti cambiano a seconda delle persone, magari a te piacerà un sacco!
EliminaGli darò un'occhiata nei prossimi giorni, anche perché tutto il parterre di star che compaiono m'intriga moltissimo!
RispondiEliminaFammi sapere come ti è sembrato!
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