Le feste sono state anche l’occasione per dare una chance al palinsesto
televisivo che di solito snobbo ma che, sotto le luci natalizie e
capodannesche, si riempie di film per bambini non solo Disney. Complice anche
il ricordo di recensioni positive, una sera di dicembre mi sono quindi ritrovata a guardare
Paddington, diretto nel 2014 dal regista Paul King e tratto dai libri per
ragazzi scritti da Michael Bond.
Trama: un orsetto originario del Peru viaggia fino a Londra e viene ospitato
da una famiglia di umani, i Brown, che lo battezzano Paddington e promettono di
aiutarlo a trovare l’esploratore che tanti anni prima aveva stretto amicizia con i suoi
zii.
Sono troppo vecchia per queste st… dai, avete capito. Alla fine di
Paddington, circondata da madre, padre e gatta addormentati sul divano, ho
fatto mie le parole di papà Bolla, il quale ha aperto gli occhi giusto per dire “Ma
mia cu l’ea propriu inna belinata, eh.” mentre mamma annuiva senza osare
proferire favella per paura di deludermi. A meno che non abbiate cinque/sei
anni, la storia di un orsetto del Peru che viaggia fino a Londra a mo’ di
orfanello/profugo e si piazza nella stazione di Paddington con un cartellino al
collo che recita “Prendetevi cura di lui” è qualcosa di talmente mieloso che
difficilmente riuscirete ad arrivare alla fine (io ci sono riuscita ma per non
soccombere alla melassa ora ho la tessera della Lega in una mano e un santino
di Salveenee nell’altra, fatevi due conti), soprattutto se non sarete in grado
di sorvolare sui soliti cliché “mamma matta, babbo burbero, sorella adolescente
ribelle, fratello che vuol tanto bene al papà ma non viene capito incontrano
essere pasticcione che gli devasta casa ma insegna loro il significato della
parola aMMore (che è poi lo stesso canovaccio base del 90% degli horror che
guardo, solo che al posto dell’orsetto ric…tenerino, ci sono
spettri/maniaci/mostri più o meno truculenti)”. Ma anche sorvolando su questo
sterotipo e provando a guardare Paddington sorseggiando una tazza di ottimo the
inglese, tocca sorbirsi la parte “action” della pellicola, incentrata su una
povera pazza che non ha nulla di meglio da fare se non riempire il museo di
animali impagliati a causa di un trauma infantile, mentre uno dei tanti Dottori
televisivi cerca inutilmente di concupirla. Certo, Paddington è un’istituzione
britannica e la pellicola è rivolta ad un pubblico di bambini, l’orsettino è
tanto carino e sicuramente se leggessi i libri illustrati mi convertirei alla
causa di Michael Bond cominciando a riempirmi la casa di peluche con cappellini
rossi e giacchine blu ma stavolta la magia, almeno a livello di storia e
coinvolgimento emotivo, non ha attecchito.
Va un po’ meglio, e per fortuna, il comparto tecnico, altrimenti credo che i
poveri genitori costretti a vedere questa robetta si sarebbero impiccati per la
disperazione. Paddington e i suoi zii sono degli orsotti molto carini e, pur
parlando il linguaggio umano, sono stati realizzati con pochissime concessioni
ad un design antropomorfo, al punto da sembrare degli orsi veri. Anche le
scenografie sono molto belle e si accompagnano a scelte di regia intelligenti
che un po’ intristiscono visto la pochezza della storia alla quale sono state
messe al servizio. La casa dei Brown è a dir poco spettacolare, con il muro dipinto
con rami di fiori di ciliegio e le stanze da letto che rispecchiano la
personalità del membro della famiglia che le abita, ma anche la bottega dell’antiquario
e la sede degli esploratori sono spettacolari, soprattutto quest’ultima e il
sistema di posta pneumatico che la caratterizza. Allo stesso modo, è simpatica
la scelta di raccontare il prologo della storia con uno stile che richiama i
filmini degli anni ’40 oppure quella di mostrare l’intera casa sezionata in
modo da consentire al pubblico di vedere cosa accade in ciascuna stanza
contemporaneamente alle altre. Per quanto riguarda il reparto attori, invece, l’appassionato
di cinema e serie TV rischia di esclamare “No, Maria, io esco!”. Peter Capaldi
tanto quanto se la cava, portando a casa un ruolo idiota con un tale ed
autoironico aplomb scozzese da meritargli il ruolo di Lord, i membri della
famiglia Brown sono accettabili nel loro essere stereotipi da film per bambini
e forse anche Julie Walters, per quanto irriconoscibile, con un paio di whiskey
in corpo potrebbe risultare simpatica ma Nicole Kidman e Jim Broadbent? No,
dai. La Kidman è costretta in un personaggio talmente imbarazzante che penso l’abbia
portata a quel livello solo la scarsità di ingaggi dovuta agli interventi
estetici sbagliati, mentre il povero Broadbent è semplicemente sprecato,
buttato lì a caso perché forse mancava un attore inglese da dare in pasto al
pubblico, chissà. Insomma, un diludendo sotto tutti i punti di vista. Che brutto
invecchiare!
Di Imelda Staunton (voce originale di zia Lucy), Michael Gambon (voce di zio Pastuzo), Ben Whishaw (voce di Paddington), Hugh Bonneville (Henry Brown), Julie Walters (Mrs Bird), Nicole Kidman (Millicent), Peter Capaldi (Mr Curry) e Jim Broadbent (Mr Gruber) ho parlato ai rispettivi link.
Paul King è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Inglese, ha diretto episodi della serie The Mighty Boosh. Anche attore, ha 39 anni e un film in uscita, Paddington 2.
Colin Firth avrebbe dovuto doppiare Paddington ma, secondo il regista, l'orsetto non poteva avere la voce di un "bell'uomo di mezza età dotato della voce più bella del mondo" quindi lo ha sostituito con Ben Whishaw. Emma Thompson, che viene ringraziata nei titoli di coda, ha invece supervisionato lo script, "limandolo" per quanto possibile. L'anno prossimo dovrebbe uscire Paddington 2, con lo stesso cast, ma è già previsto anche un Paddington 3 e, se non doveste averne abbastanza di orsetti, sappiate che esistono anche tre serie animate dedicate al personaggio. Nell'attesa, potete sempre guardare Il GGG - Il grande gigante gentile. ENJOY!
Ah, io invece l'ho trovato adorabile ai tempi!
RispondiEliminaSarà che, per una volta, eravamo sotto Natale e non mi sentivo il Grinch. Una vita fa, insomma. :)
Non so, pur essendo sotto Natale l'orsetto rich...ehm... britannico non ha fatto breccia nel mio cuore di pietra XD
EliminaEffettivamente la sceneggiatura fa schifo, però a me è piaciuto abbastanza, non tutto ma alcune cose erano carine, come la band che appare, geniale ;)
RispondiEliminaComunque credo proprio non facesse per te :D
No, probabilmente sono troppo vecchia per gli orsetti :P
Eliminaio invece mi ci sono stufata parecchio...
RispondiEliminanel senso che all'inizio non mi ha presa, quindi l'ho mollato!
Oh, evviva! Temevo di essere l'unica ad essersi fatta due marroni tanti XD
Eliminami è piaciucchiato, certo che Nicole Kidman ha fatto di meglio xD
RispondiEliminaMa povera Nicole, perché si è buttata giù a 'sto modo?
EliminaNooo peccato, io l'ho trovato adorabile!
RispondiEliminaLo so, sono una persona male XD
EliminaSai, l'ho visto all'epoca. L'ho trovato carino per le famiglie, superiore anche al cartoon (dove l'orso è più odioso)
RispondiEliminaAncora? Io già volevo spellare questo..! XDXD
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