Riecco il Bollalmanacco On Demand, in perfetto tema "Notte Horror", con una richiesta proveniente da Pirkaf, ovvero La casa di Helen (House II: The Second Story), diretto e co-sceneggiato nel 1987 dal regista Ethan Wiley. Il prossimo film On Demand dovrebbe essere Irma Vep. ENJOY!
Trama: Jesse eredita un'enorme casa dall'assurda architettura benché non abbia mai conosciuto i suoi genitori, morti in circostanze misteriose quando era ancora un neonato. Lì cominceranno ad accadere strani fenomeni.
Mi domando perché non mi sia mai capitato di guardare né La casa di Helen né Chi è sepolto in quella casa?, nonostante fossero due dei film più programmati nelle vecchie Notti Horror di Italia 1. Forse perché ero ancora troppo piccola quando li davano ogni estate e ho cominciato a guardare Notte Horror più o meno ai tempi delle medie? Boh, vai a sapere. Sta di fatto che ho affrontato La casa di Helen nella più totale ignoranza e alla fine della visione è sorta spontanea una domanda: ma chi caspita è Helen, che il proprietario della casa è uomo e si chiama Jesse? Giuro, non c'è un solo personaggio che si chiami Helen in tutto il film, a dimostrazione che i distributori non ne hanno visto nemmeno 10 minuti. Avrei potuto suggerire mille altri titoli contenenti la parola "casa", visto che bisognava continuare a mungere la vacca di quella Raimiana e dei suoi seguiti apocrifi: la casa del teschio, la casa del tempo, la casa delle bestie perdute, la casa dei morti viventi, la casa pacchiana, quel che volete, ma Helen proprio no. Non c'è Helen e, mi spiace dirlo, non c'è neppure horror in questo film, che di base è una commedia sovrannaturale con qualche piccolissimo sprazzo "di paura", perfetto come primo horror da propinare ai vostri figli piccoli, sempre che non vi mandino al diavolo intuendo di essere stati gabbati. L'unica cosa veramente apprezzabile del film è un uso estensivo di animatronic e pupazzotti, incarnati in due deliziosi bestinetti che chiameremo cucciolo di pterodattilo e "brucane", animalini che chiunque vorrebbe in casa, a patto però di lasciare nel bidone della rumenta il pacchianissimo teschio di plastica che dà il la a tutta la faccenda in quanto fulcro di fenomenali poteri cosmici che le forze del male (delle quali poi parliamo) vorrebbero per sé, con sommo scorno del giovane Jesse, ritrovatosi in eredità una casa tanto enorme quanto orribile e tutti i segreti in essa racchiusi.
Jesse a un certo punto decide, assieme all'amico scemo, di cercare questo fantomatico teschio all'interno della tomba del bisnonno e quest'ultimo si rivela un arzillissimo, per quanto mummificato, pistolero deputato ad essere inutile guardiano del teschio in questione; da qui partono periodiche incursioni di gente dalle epoche più disparate, pronta ad accaparrarsi la reliquia per i suoi loschi fini, e il film ruota tutto sui tentativi di Jesse e dell'amico di metterci una pezza mantenendo, allo stesso tempo, una parvenza di normalità con le fidanzate oche (spoiler: le fidanzate sono talmente oche ed inutili che scompaiono nel giro di un paio di sequenze. E passando a una tematica più #metoo La casa di Helen è l'emblema della triste condizione della donna nella commedia americana anni '80 visto che mette in campo due donne ossessionate dalla carriera che ai fidanzati non pensano nemmeno un po', una tizia innamorata del protagonista che si ubriaca dopo essere stata ignorata e una damsel in distress muta e quindi apprezzabilissima, insomma, una meraviglia). Se pensate che i malvagi possano se non altro causare qualche brivido tra una gag del nonno e un bestinetto carino, cascate davvero male. Nell'ordine abbiamo un wrestler che dovrebbe essere un cavernicolo, un paio di scappati di casa vestiti da aztechi (a sto punto è meglio l'uomo banana che si vede durante il party di Halloween) e, soprattuttamente, il villain principale, un cosplayer del Tex Hex di Marshall Bravestarr con la parrucca e i baffi del colore sbagliato, giusto per non essere troppo sfacciati nel plag.. ehm, nell'omaggio. Di base, oserei dire che La casa di Helen, citato ironicamente nel primo Scream come uno dei migliori seguiti mai realizzati, andrebbe visto solo se siete fan di Royal Dano, l'unico attore gradevole e impegnato in un ruolo delizioso, il resto è nostalgica fuffa anni '80 che non regge il confronto con le ben più spassose commedie horror recenti e che, al limite, vi farà venire voglia di tenervi un brucane in casa.
Di Amy Yasbeck, che interpreta Lana, ho già parlato QUI.
Ethan Wiley è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Gli adoratori del male e Blackwater Valley Exorcism. E' anche produttore, tecnico degli effetti speciali, attore e compositore.
Arye Gross interpreta Jesse. Americano, ha partecipato a film come Lo strizzacervelli, Tequila Connection, Minority Report e a serie quali Il mio amico Arnold, Supercar, Friends, Ellen, Oltre i limiti, Millenium, Più forte ragazzi!, X-Files, E.R. - Medici in prima linea, Six Feet Under, Grey's Anatomy, Numb3rs, Medium, CSY: NY, Ghost Whisperer, Cold Case, Dollhouse, CSI - Scena del crimine e Criminal Minds; come doppiatore ha lavorato in I Rugrats. Anche regista, ha 60 anni.
Royal Dano interpreta Gramps. Americano, ha partecipato a film come Qualcosa di sinistro sta per accadere, Ghoulies II - il principe degli scherzi, Killer Klowns, Space Invaders, La metà oscura e a serie quali Alfred Hitchcock presenta e I segreti di Twin Peaks. E' morto nel 1994 all'età di 71 anni.
Bill Maher, che interpreta John, è diventato nel tempo uno dei più famosi comici americani, specializzato in satira politica e religiosa, ma negli anni '80 era ancora un attore praticamente agli esordi; John Ratzenberger, che interpreta Bill, si è specializzato invece come doppiatore, in particolare per i film Pixar. La casa di Helen è il seguito di Chi è sepolto in quella casa?; il terzo capitolo avrebbe dovuto essere La casa 7, per il quale però Sean S. Cunningham ha voluto un altro titolo, e negli anni '90 è uscito House IV - Presenze impalpabili, l'unico che segue direttamente le vicende di Chi è sepolto in quella casa? Insomma, un casino. ENJOY!
Uno degli horror più trash che abbia mai visto, ma ti dirò che all'epoca mi divertì molto, anche se quando lo vidi io aveva una locandina diversa.
RispondiEliminaMah, trash a mio avviso nemmeno più di tanto. Probabilmente se lo avessi visto da ragazzina mi sarei molto divertita, così l'ho trovato un po' insulso. La locandina sarà stata quella italiana?
EliminaMi ricordo la delusione di questo filmetto che non era affatto horror e il fatto che non ci fosse nessuna Helen.Lo avevo dimenticato e ora cercherò di dimenticarlo di nuovo!!
RispondiEliminaMa no, dai, è un simpatico recupero vintage!
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