mercoledì 3 febbraio 2021

Ballo Ballo (2020)

L'uscita imperdibile della settimana scorsa, ahimé solo su Amazon Prime Video, è stata Ballo ballo (Explota Explota), diretto e co-sceneggiato nel 2020 dal regista Nacho Álvarez. 


Trama: dopo aver mandato a monte un matrimonio, María torna a Madrid e lì viene notata dal presentatore di un programma televisivo che le fa riscoprire un mai sopito amore per il ballo.


Era l'ottobre del 2020, forse anche prima, e tra le varie notizie che si rincorrevano relativamente al Torino Film Festival c'era la quasi certezza che ad aprire la kermesse ci sarebbe stato il musical di un regista uruguayano, interamente basato sulle canzoni di Raffaella Carrà. Potete immaginare la mia gioia alla notizia e la mia conseguente delusione quando, sul programma della versione online del festival, ho visto che di Ballo Ballo non c'era traccia. Aspetta aspetta, Explota Explota è arrivato su Amazon Prime Video e forse è meglio così: non so se, persa nel pubblico cinèfilo e un po' snob delle sciure bene torinesi mi sarei goduta il film, costretta a trattenermi dal cantare, ballare e applaudire senza freni, come invece ho fatto a casa durante una chiassosa, esilarata proiezione col Bolluomo. E considerato che Ballo Ballo è un film che fa della libertà e della trasgressione il suo punto di forza, vedere un pubblico trattenuto avrebbe dato dispiacere non solo al regista, ma anche alla sua italica musa, quella Carrà che noi piccini anni '80 abbiamo imparato a conoscere come "seria" (benché ancora un po' trash. Chi dimentica Lalla nell'isola di Tulla è complice) conduttrice di Pronto Raffaella? e dei suoi emuli ma che, in realtà, negli anni '60-'70 era diventata famosa a livello internazionale proprio grazie a testi, balli e mise per l'epoca assai audaci. Non è un caso, dunque, che Ballo Ballo sia ambientato negli anni '70 di una Spagna ancora franchista, all'interno di uno studio televisivo controllato dalle rigidissime regole del censore Celedonio Cuesta, al quale si oppone la ribellione ballerina della giovane María, che oltre ad amare la danza ha avuto anche il coraggio di lasciare sull'altare uno sposo che non era certa di amare, e non è un caso che tutti i protagonisti del film anelino alla libertà, all'amore e alla libertà di amare, con una modernità di cui la Carrà era pioniera.


Da questo punto di vista, Ballo Ballo è meno superficiale di quanto appaia. María si è allontanata dalla religione in quanto ne ha sempre visto solo l'aspetto repressivo, di contro Amparo apre il suo cuore ai miracoli di Santa Chiara, non solo ai bei ragazzi che le passano davanti, e mai una volta si ha l'impressione di un giudizio negativo nei confronti del suo essere "libertina" e "procace"; Pablo, figlio di Celedonio, si innamora di Marìa e questo gli apre gli occhi sul proprio atteggiamento nei confronti del padre in particolare e della vita in generale, Massimiliano rispetta la libertà di María e in definitiva, poiché la ama, rispetta le sue scelte. Alla fine ci sono solo due personaggi davvero negativi in Ballo Ballo, il censore e il laido presentatore, in quanto entrambi violano la libertà altrui, il primo perché la nega tout court e il secondo perché chiede un prezzo alle cosiddette Roselline per poterla mantenere. Questi temi non del tutto sciocchi vengono inseriti all'interno della cornice gioiosa, colorata e trash che ci si potrebbe aspettare da un musical basato sulle canzoni della Carrà; tra coreografie esaltanti, costumi sgargianti ed esilaranti momenti kitsch, Nacho Álvarez non dimentica nemmeno uno dei successi più conosciuti di Raffa nostra e ne aggiunge alcuni perfetti per completare la storia che personalmente non conoscevo, come per esempio la modernissima Luca (quella che mi ha colpito maggiormente), che già nel '78 poneva dubbi sulla sessualità di un uomo. Il risultato è un film trascinante ed allegro, dotato di una forza trascinante anche nei momenti più "tristi", che sicuramente in questo periodo di malumore e sconforto potrebbe funzionare come un raggio di sole per molti spettatori anche se, ovviamente, i difetti non mancano.


Gli attori, per esempio, hanno strappato a me e Mirco più di una risata e anche qualche sguardo indignato da parte sua. I giovanotti sono infatti tutti fighi da morire e se Fernando Guallar sembra un incrocio tra Ryan Gosling e Chris Evans (uccidetemi ma quella di Ballo Ballo è una better love story than La La Land, peraltro a mio avviso spesso citato nei colori degli abiti di María e in un paio di momenti "intimi" tra lei e Pablo), Giuseppe Maggio ha due occhi splendidi, il che rende Ballo Ballo uno spettacolo soprattutto per il pubblico femminile... ma non si può dire che attori e attrici siano dei mostri di recitazione, a partire dalla stessa Ingrid García-Johnsson, più brava a ballare che a recitare. C'è poi un enorme problema che nasce dal momento in cui uno spettatore italiano, com'è successo a me, vuole godersi le canzoni della Carrà nella nostra lingua, anche per fare un po' di sing-along. Il doppiaggio rispetta fedelmente i testi delle canzoni di Raffaella e il labiale ne risente, anche perché, ovviamente, in Explota Explota cantano in spagnolo, e la cosa purtroppo dà al film un aspetto raffazzonato, di adattamento e doppiaggio fatto a tirar viva, il che unito a un'abilità recitativa non proprio all'altezza, rischia di fare storcere il naso a più di uno spettatore. Io, in questo caso, me ne sono fregata: ho seguito il cuore e ho già eletto Ballo Ballo a guilty pleasure del 2021, un film antidepressivo da guardare e riguardare nei momenti di Grossa Grisi. Grazie Amazon per averlo finalmente portato in Italia!!

Nacho Álvarez è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Uruguayano, è al suo primo lungometraggio. Anche attore, ha 34 anni.


Oltre a Raffona nostra, che compare non vi dico dove, tra le guest star ce n'è una insospettabile, ovvero il regista Fede Alvarez, che è uno dei clienti del bar dove Massimiliano va a cercare María. ENJOY!

12 commenti:

  1. Nel mio caso purtroppo non ha funzionato neanche come Guilty pleasure, a differenza di Prom.
    Anzi, l'ho trovato pure noioso :(

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    1. Noioso??? Gesù, la prossima volta ti invito a casa mia a guardare questo genere di film XDXD

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  2. Davo per scontato fosse spagnolo e neanche avevo fatto ricerca a riguardo da quanto ne ero convinta!
    Sto solo aspettando di poterlo vedere con il migliore amico, uniti dall'insana passione per le canzoni della Carrà e dall'amore per i musical questo sembra il film kitsch scritto e pensato per noi.
    Grazie alla zona gialla e a una quarantena già fatta, presto potremo unirci in visione, il tuo post non fa che aumentare l'attesa.

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    1. Ma allora vi divertirete un sacco!! Dai che aspetto di leggere il tuo post :D

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  3. L'idea è terrificante... ma pensa ad una proiezione tipo Rocky Horror Picture Show con il pubblico abbigliato in stile Carrà che canta e balla😂😂😂

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  4. No, dai... su "Spontaneous" ti dò ascolto e lo vedrò sicuramente, ma un musical sulle canzoni (canzoni?) della Carrà è troppo. Non posso farcela... :)

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    1. Beh, se già l'idea della Carrà ti fa venire i brividi di orrore, ti direi di starne alla larga più che puoi!

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  5. Un amico lo ha visto e mi ha girato, inorridito alcune clip.
    Doppiaggio pessimo, recitazione idem, scene di musica collettive trash.
    Decisamente da evitare :D

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    1. Ahahaha addirittura? Niente, io l'ho adorato, non posso che dirne benissimo.

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