giovedì 8 dicembre 2011

Midnight in Paris (2011)

E' successo. Dopo anni passati a snobbare sistematicamente i film di Woody Allen che puntualmente escono al cinema, ieri sera sono andata a vedere Midnight in Paris, spinta dalle ottime recensioni di vari amici blogger. Sono uscita camminando a un metro da terra, riconciliandomi col regista... e col naso di Adrien Brody.


Trama: Gil è uno sceneggiatore con velleità di romanziere e il desiderio sfrenato di vivere la Parigi degli anni '20. Il suo sogno diventa realtà quando una notte, a mezzanotte, una vecchissima automobile si ferma proprio davanti a lui e gli offre un passaggio... per il passato!


Che dire di questo film? E' un sogno. Di più, è una dichiarazione d'amore puro per una città che non può fare altro che catturare. E' un inno alla vita, all'arte, alla musica, al cinema, alla cultura, alle cose per cui vale davvero la pena vivere, a prescindere che si sia nel 2011, nel 1920 o nel 1890. E pensare che non volevo neppure andarlo a vedere. Di Woody Allen ho visto giusto qualche film che avevo trovato bello senza esserne catturata, concludendo la visione senza ricavarne alcunché, senza che i sentimenti del regista (o dei suoi alter ego) mi fossero arrivati. Con Midnight in Paris è successo proprio il contrario invece, forse perché ho vissuto cinque splendidi giorni a Parigi e non posso che concordare con il buon Gil e la cara Carlà: non esiste che una persona, dopo essere stata a Parigi, desideri vivere in un altro posto. Sembra davvero di entrare in un altro universo, dove i ritmi sono differenti, la cultura e l'arte si respirano ad ogni angolo, c'è grazia anche nel mangiare del cous cous da una vaschetta sugli scalini di Montmartre (scena di vita vissuta u__u) o nel passeggiare sotto la pioggia. Un animo sensibile che coglie queste sfumature... come potrebbe vivere come Gil?


La contrapposizione tra il protagonista e la "piccineria" della futura sposa e dei suoceri è sicuramente banale, vista e rivista al cinema, ma è molto efficace. Lo spettatore non può che detestare Inez e i suoi, e sperare che al pedante Paul venga rifilata una pedata negli stinchi. Non vediamo l'ora che arrivi l'auto a portare Gil fuori da questo universo triste e gretto, per catapultarlo in un mondo affascinante e popolato di figure mitiche e musica accattivante: Picasso, Zelda e Scott Fitzgerald, il bellissimo Hemingway, l'esilarante, geniale Dalì, Bunuel, Gertrude Stein e, per finire, la seducente, bellissima Adriana sono tutti personaggi che ognuno di noi, almeno per una volta, vorrebbe incontrare. Per avere un confronto, per capire, per scoprire altri punti di vista ed immergersi nel mito, per evadere da un mondo che sembra davvero non avere più nulla da dire. Midnight in Paris, in questo senso, nonostante sia una commedia molto divertente, è comunque un'opera triste e malinconica. Che lascia comunque spazio ad un ottimismo di fondo, legato alla nostra eventuale capacità di crearci un piccolo spazio ideale all'interno di una realtà che potrebbe non piacerci, ma nella quale dobbiamo lo stesso vivere.


E' attraverso Parigi che Allen ci spinge a queste riflessioni. La ville lumière non è semplice sfondo, ma diventa attrice, protagonista, elemento indispensabile per l'esistenza del film, nonostante le inquadrature e l'intera sequenza iniziale possano davvero far pensare ad uno spot turistico. A pensarci bene il regista non poteva fare altrimenti, perché QUELLA è Parigi... e sta solo a chi la visita scegliere se considerarla una città da cartolina oppure cercare qualcosa di più nelle immagini che conosciamo tutti molto bene. E all'interno di questa meravigliosa "cornice" si muovono attori semplicemente perfetti. Owen Wilson è l'ideale alter ego del regista, svagato, ingenuo e fuori posto, Marion Cotillard è lo splendore fatto a persona (peccato per il doppiaggio un po' bruttino...), Kathy Bates nei panni di Gertrude Stein è grandiosa come sempre, Corey Stoll incarna un bellissimo, affascinante Hemingway e, soprattutto, Adrien Brody nei panni di Salvador Dalì è esilarante, da Oscar, lui e quei suoi maledetti rinoceronti!! Anche i personaggi "negativi" sono da voto 11... in particolare la gag finale dell'investigatore alla corte del Re di Francia merita la mia stima sempiterna. Insomma, Midnight in Paris è il film più bello che poteva regalarci la fine del 2011, lo consiglio senza remora alcuna e proprio perché non sono una fan di Woody Allen. Ite, gente, ite!!


Di Adrien Brody (Salvador Dalì), Kathy Bates (Gertrude Stein), Marion Cotillard (Adriana) ho già parlato nei rispettivi link.

Woody Allen (vero nome Allan Stewart Konigsberg) è il regista e sceneggiatore della pellicola. Mito per la maggior parte dei cinefili, regista comunque famosissimo anche per chi non si intende affatto di cinema, lo ricordo per film come Il dittatore dello stato libero di Bananas, Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere, Io & Annie, Manhattan, Zelig, Radio Days, Harry a pezzi, La maledizione dello scorpione di giada, Match Point, Vicky Cristina Barcelona, e solo per citare quelli che ho visto anche io. Americano, nche attore, compositore e produttore, ha 76 anni e un film in uscita. Ha vinto tre Oscar, due per la regia e la sceneggiatura di Io & Annie e uno per la sceneggiatura di Hannah e le sue sorelle.


Owen Wilson interpreta Gil. Famosissimo per essere attore adatto soprattutto per le commedie demenziali o per film assurdissimi, fratello di Luke Wilson, lo ricordo per film come Il rompiscatole, Armageddon, Haunting, Ti presento i miei, Zoolander, I Tenenbaum, Starsky & Hutch, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, 2 single a nozze, Tu, io e Dupree e Il treno per il Darjeeling, oltre ad aver prestato la voce a Saetta McQueen di Cars - Motori ruggenti e del seguito. Americano, anche produttore e sceneggiatore, ha 43 anni e un film in uscita.


Rachel McAdams interpreta Inez. Canadese, ha partecipato a film come Mean Girls, 2 single a nozze e Sherlock Holmes. Ha 33 anni e tre film in uscita, tra cui l'imminente Sherlock Holmes - Gioco di ombre.


Kurt Fuller (vero nome Curtis Fuller) interpreta il padre di Inez. Caratterista conosciutissimo e rivisto mille volte, lo ricordo per film come Danko, Una strega chiamata Elvira, Ghostbusters II, Il falò delle vanità, Fusi di testa, The Fan - Il mito, Scary Movie, Auto focus e Terapia d'urto, inoltre ha partecipato a serie come Supercar, La signora in giallo, Dharma & Greg, Malcom, Alias, Dr. House, Streghe, Desperate Housewives, I 4400, CSI e My Name Is Earl. Americano, ha 58 anni e due film in uscita.


Michael Sheen interpreta Paul. Inglese, lo ricordo per film come Mary Reilly, Wilde e Il gladiatore, inoltre ha doppiato il Bianconiglio in Alice in Wonderland. Anche produttore, ha 42 anni e tre film in uscita.


Mimi Kennedy, che qui intrerpreta l'odiosa madre di Inez, nella serie Dharma & Greg vestiva i panni di tutt'altro tipo di personaggio, ovvero la divertente madre figlia dei fiori della protagonista, mentre Alison Pill, ovvero Ella Fitzgerald, in Scott Pilgrim vs. the World interpreta la mitica Kim Pine. Anche il suo "compagno" Scott Fitzgerald, ovvero l'attore Tom Hiddleston, ha dovuto interpretare il personaggio di un comic, e tornerà a farlo nell'imminente The Avengers, dove tornerà a recitare nei panni del dio norreno dell'inganno, Loki. Ovviamente, la prèmiere dame di Francia Carla Bruni compare come guida turistica. Peccato non ci fosse anche Sarkò, ehm... vabbé. Si capisce che la presenza della Carlà è l'unica cosa che mi ha fatta storcere un po' il naso. A prescindere... ENJOY!!

18 commenti:

  1. Davvero uno dei prodotti migliori dell'Allen recente.
    Leggero, profondo, divertente, capace di toccare nel profondo.
    E poi Hemingway e Dalì sono da paura! ;)

    RispondiElimina
  2. E brava!Hai visto che non ti sei pentita?Anche io mi son riconcigliata con il naso di Adrien Brody!!Scherzi a parte...un film davvero adorabile, elegante, profondo, romantico e divertente...

    RispondiElimina
  3. In effetti, anch'io ogni tanto mi sono distratto a guardargli il naso :D

    Non ci vedo però l'aspetto triste/malinconico che hai sottolineato tu. Dopotutto Gil finisce per fare una scelta matura, uscire dalla bambagia, e affrontare la vita - sia quel che sia.

    RispondiElimina
  4. @blabla

    Sì, il finale è felice ma nel corso del film ho percepito un senso di malinconia e di insoddisfazione, che fortunatamente il personaggio riesce a superare. E comunque, l'ending è anche troppo happy, sto Gil ha tutte le fortune!

    RispondiElimina
  5. A me il naso ha cosi attirato che mi sono perso la trama del film..nasi allucinogeni...:-)))

    RispondiElimina
  6. Ahahahah affascinato da Brody?? Io devo dire che dopo aver visto orrori come Predators e Giallo lo stavo dando per perso, e invece..!

    RispondiElimina
  7. "Di Woody Allen ho visto giusto qualche film che avevo trovato bello senza esserne catturata, concludendo la visione senza ricavarne alcunché"
    Sono curioso di sapere quali. Anch'io ritengo che la filmografia di Allen abbia alti e bassi. Chissà se coincidono...
    Aldo

    RispondiElimina
  8. @Aldo
    Ricordo che Manhattan non mi era dispiaciuto, ma non ne ricordo nemmeno usa scena, idem per Il dittatore ecc... che mi aveva fatto sorridere senza lasciarmi alcunché. La maledizione dello scorpione di giada ed Harry a pezzi, invece, non mi erano proprio piaciuti.

    RispondiElimina
  9. Spero che così recuperi anche i precedenti! Io peronalmente sono un po' dispiaciuto di questa straordinaria accoglianza perché sembra che questo sia un gran film e i precedenti 15 delle cavolate. Io invece credo che il film sia in linea con i suoi ultimi 12/15, e anzi, Basta che funzioni, Vicky Cristina Barcelona e Match Point sono scritti decisamente meglio.

    RispondiElimina
  10. Beh, personalmente non posso dire siano delle cavolate, semplicemente non mi aveva appassionata il "vecchio" Allen quindi avevo snobbato le ultime pellicole. Adesso, a poco a poco, comincerò a recuperarle, magari partendo proprio dai titoli che hai citato tu.

    RispondiElimina
  11. Purtroppo non sono d'accordo. È a mio avviso in linea con l'Allen in caduta libera degli ultimi anni. Come dici la sceneggiatura è davvero debole, per non parlare dei dialoghi, e l'atmosfera da favola non può sorreggere il film per l'intera durata.

    E comunque, non dire più che non ti paice Allen ;) Prova a guardare "Crimini e Misfatti" o "Io e Annie" se non l'hai già fatto. Se ancora non ti piace prova l'Allen intimista con "Hanna e le sue Sorelle" o "Settembre". E se ancora non dovesse piacerti c'è sempre il lavaggio del cervello.

    RispondiElimina
  12. Anche io ho sempre snobbato Woody Allen e avevo evitato il film, dici che farà cambiare idea anche a me? :)

    RispondiElimina
  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  14. @Elio

    Considera che la mia recensione è entusiasta anche perché di Allen conosco poco o nulla. Non dirò più che non mi piace (anche se non l'ho mai detto, in effetti, ho solo ammesso che non mi entusiasma u__u) e proverò a guardare anche i film che consigli tu... chissà che non venga folgorata sulla via di Damasco!

    @Recenso

    Chissà! Fossi in te proverei, ultimamente al cinema esce roba molto, molto, molto peggiore quindi ti sarai comunque guardato un bel film!

    RispondiElimina
  15. carino e niente più (visto 2 volte uno in lingua originale, per farmi un'idea più chiara)Leggermente superiore alle ultime uscite, ma ripeto niente di più. la storia del viaggio nel tempo è vecchia; il protagonista che di giorno sta con la cafona americana e di sera con i suoi idoli; alla fine della fiera chi ti incontra per caso nella minuscola Parigi?, proprio l'antiquaria con la sua stessa sensibilità. Non è che ogni volta che Allen porta in vacanza in Europa la sua giovane moglie deve per forza fare un film:-))

    RispondiElimina
  16. Vedi qual è il bello di partire praticamente digiuna di Allen?
    Che non ho idea di come siano state le sue ultime uscite, quindi mi sono vista questo film come qualcosa di superiore a tutte le schifezze mediocri che propinano al cinema... di conseguenza l'ho trovato bellissimo!!
    Comunque... ad avercelo pure io il marito che mi porta a Parigi, mannaCCia!!

    RispondiElimina
  17. Con attori come Owen Wilson,Marion Cotillard,Adrien Brody,Kathy Bates e la 'mia' Rachel,non avrei potuto non vederlo.
    L'ho amato.
    E' da un paio d'anni che ho ricominciato a valutare Woody Allen,dopo aver visto 'Basta che funzioni'.
    Ho fatto bene.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io invece devo ancora recuperare più di metà della sua produzione, prima o poi mi ci metterò!!

      Elimina

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...