Il covid ha fatto parecchi danni a livello distributivo. Tra qualche giorno The Green Knight uscirà direttamente su Prime Video, nemmeno fosse un Welcome to the Blumhouse qualsiasi (oh, non mi sono dimenticata degli ultimi due, ma indovinate un po' chi non ha tempo nemmeno di respirare?), mentre questo The Night House, diretto nel 2020 dal regista David Bruckner, è finito su Disney + senza passare dalle sale. Il che è un vero peccato...
Trama: dopo la morte del marito, Beth si ritrova sola in una casa che ogni notte diventa l'equivalente di un incubo...
Importantissimi per l'atmosfera allucinata del film sono il montaggio e la regia. Le notti di Beth sono fatte di "viaggi", non si possono definire in altro modo, durante i quali la donna finisce in una realtà altra quasi impossibile da distinguere rispetto a quella vera, tanto il montaggio è realizzato senza stacchi né apparente soluzione di continuità; inoltre, ad aggiungersi all'incertezza di non capire dove e quando si trovi la protagonista in un determinato momento, c'è tutto un gioco di prospettive, ombre e luci per cui non si capisce neppure se ciò che la sta osservando è davvero un essere fuso con l'oscurità oppure un gioco della nostra immaginazione. In tutto questo, ci si può godere un'interpretazione praticamente perfetta della bravissima Rebecca Hall. Forse ciò che ho apprezzato di più in The Night House è proprio il modo in cui l'attrice ha infuso in un personaggio difficile come quello di Beth una gamma vastissima di emozioni; quello che rischiava di essere un personaggio cupo, talmente depresso da risultare monocorde, diventa grazie alla Hall un essere umano a tutto tondo, non necessariamente piacevole, ma comunque ricco di sfumature che rende gradevolissime e interessanti non solo le scene in cui è costretto ad affrontare l'ignoto del sovrannaturale ma, soprattutto, la realtà di tutti i giorni dopo un lutto dolorosissimo. La sequenza in cui Beth "rimette a posto" la mamma di un suo studente e quella della bevuta al bar, con le facce sconvolte dei colleghi troppo curiosi, a mio avviso valgono da sole la visione. So bene che la Casa del Topo è il male incarnato, ma cercate di non perdervi The Night House, datemi retta.
Del regista David Bruckner ho già parlato QUI. Rebecca Hall (Beth), Vondie Curtis-Hall (Mel) e Stacy Martin (Madelyne) li trovate invece ai rispettivi link.
Sul finale io poi sono crollata. A me è piaciuto veramente moltissimo.
RispondiEliminaSì, più ci penso più mi rendo conto che è davvero un bel film.
EliminaDavvero bellissimo, peccato lo abbiano fatto passare così in sordina.
RispondiEliminaSebbene a me non abbia convinto, concordo sulla regia e sul montaggio. Idem l'interpretazione della protagonista che a me sta antipatica come personaggio ma è indubbia la sua bravura. Le due scene che riporti, con la mamma dello studente e al pub, sono piaciute anche a me.
RispondiEliminaPiù che altro, quello di Beth è un personaggio con cui non è facile entrare in risonanza e non strappa lacrime facili. Per questo ho trovato la Hall molto ma molto brava!
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