Trama: una famiglia danese decide di accettare l'invito di un'altra famiglia, conosciuta in vacanza, a passare un weekend da loro in Olanda. La convivenza però non sarà così piacevole...
La bastardaggine insita in Speak No Evil è proprio questa. Bjørn ed Agnes, per educazione o desiderio di quieto vivere, mostrano, durante la prima parte del film, un fastidio piccato che si risolve in "scaramucce" interne alla coppia, seguite da sorrisi falsi all'indirizzo dei loro ospiti; il "gioco" è quello di spingere lo spettatore ad alzare gli occhi al cielo di fronte alla rozzezza degli olandesi, ma anche a chiedersi quanto possano essere rompicoglioni 'sti due danesi, ai quali non va bene mai nulla, un dualismo che mi sono ritrovata a sperimentare io stessa nella vita, arrivando in diverse occasioni a non esternare le mie rimostranze per paura di essere io la rompiscatole che magari non capisce le buone intenzioni di chi mi circonda. Speak No Evil approfitta di questa verosimiglianza, è un continuo rimpiattino che cambia continuamente punti di vista e lascia lo spettatore sul chi va là, preso dal disperato tentativo di capire dove e come arriverà l'incoolata, talmente intento a sviscerare dialoghi e sguardi da perdersi i tanti piccoli indizi rivelatori che il regista lascia cadere fin dall'inizio, anzi, da ancora prima che cominci il film, a ben vedere. Il risultato, almeno per me, è stato un nervoso senza fine scatenato dagli ultimi dieci minuti di film. Capitemi, vi prego: Speak No Evil è una delle pellicole più interessanti, ben costruite e meglio interpretate dell'anno, ha anche una colonna strepitosa, però ha smosso in me un odio fuori dal comune e, per spiegarvi il motivo, dovete prima andare a vedere il film e poi tornare qui. A prescindere, guardatelo e cercate di non maledirmi, perché non riesco a sconsigliarvelo, dopodiché parliamo di questo:
SPOILER
Mamannaggialapu**ana, ma veramente fate??? Davanti a due persone folli, che 99 su 100 vi uccideranno comunque, davvero non provate nemmeno per un istante a reagire? A me, in tutta onestà, è parso che gli olandesi fossero armati solamente di un paio di forbici e non ho visto nessuna pistola, per dire, quindi perché mai né Bjørn né Louise hanno fatto almeno un tentativo di prenderle e infilarle in un occhio ai loro aguzzini? Ma io mi contorcevo sulla sedia, pregavo di avere il potere di entrare nello schermo a fare scempio di sti due maledetti, con le unghie e con i denti, altro che annuire e nascondersi dopo due pugnetti allo stomaco. Figli miei, vi meritate di venire lapidati, eh, anche se un po' di magone mi è venuto. E i pargoletti, santo cielo. Ho capito il gap linguistico e la mancanza letterale della lingua ma esistono I DISEGNI, esiste prendere per mano la figlia delle vittime e portarla a vedere l'inquietante sala dei trofei, esistono mille modi per evitare che altri bambini vengano condannati a un infausto destino! Ma dai, ma che nervoso!!
FINE SPOILER, CORRETE A VEDERE IL FILM
Christian Tafdrup è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Danese, ha diretto i film A Horrible Woman e Parents. Anche attore, ha 45 anni.
Se il film vi fosse piaciuto, recuperate Il sacrificio del cervo sacro, The Invitation e Funny Games. ENJOY!
SPOILER SUL FINALE:
Il finale originale prevedeva la presenza di altre persone uccise in modi diversi, altri ospiti di altre famiglie olandesi, riunite in una vera e propria setta. Poiché si è rivelato difficile girare con così tante persone, alla fine il regista ha deciso di ridurle a due.
Appena finito... Per metà sono rapito, per l'altra perplesso 😶
RispondiEliminaChe è poi la reazione che ho avuto anche io XD
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