mercoledì 7 dicembre 2022

Troll (2022)

Nulla, io e il Bolluomo abbiamo deciso che Wakanda Forever aspetterà lo streaming su Disney +, quindi per la serata cinema di domenica sera abbiamo optato per Netflix e una delle sue ultime uscite, Troll, diretto e co-sceneggiato dal regista Roar Uthaug.


Trama: un'esplosione all'interno di una montagna libera un gigantesco troll che minaccia di distruggere Oslo. Una paleontologa si allea assieme a un gruppetto di altre persone per fermarlo...


Come posso fare a scrivere un post di lunghezza standard su un film che è l'emblema di tutto ciò che non va da un po' di tempo a questa parte sulla piattaforma Netflix? Partiamo dalla qualità visiva. Troll è una pellicola che potenzialmente poteva avere degli effetti speciali orribili a livello Asylum e che, invece, si becca un budget talmente alto da offrire anche una bella rappresentazione del mostro titolare, il quale riesce ad interagire bene non solo con gli attori, ma anche con gli sfondi (veri o finti, dipende dalle sequenze) senza risultare posticcio e neppure brutto, ché anche il character design è abbastanza rispettoso di leggende e favole; Roar Uthaug non è l'ultimo arrivato, riesce a confezionare delle belle sequenze di azione distruttiva, sia quando il troll è sullo schermo sia quando vengono mostrati solo gli effetti del suo passaggio, e ha anche occhio per la composizione delle immagini, si veda il "segreto" nascosto nelle catacombe del Palazzo Reale, oppure la prima rivelazione palese del troll. Insomma, tecnicamente non c'è nulla che non vada in Troll, quindi non può essere definito brutto. Però, come moltissimi "originali" Netflix da un po' di tempo a questa parte, è sicuramente piatto e talmente standardizzato anche nella sua realizzazione da risultare l'ennesimo prodotto dimenticabile.


Purtroppo, la trama e i dialoghi sciocchi (l'IPERNATURA, santo cielo!!) non aiutano. Troll è un rip-off di Jurassic Park, King Kong e Godzilla privo o quasi di personalità, se non vogliamo tenere in conto il tentativo di "critica" sociale e culturale legata alla cristianizzazione della Norvegia, che cade nel dimenticatoio dopo dieci minuti (quando non da vita all'omaggio a King Kong con campane annesse), e i personaggi presenti nella pellicola sono dei cliché prevedibili dall'inizio alla fine, che non evolvono mai neppure per sbaglio, protagonista in primis. Ai volti tra l'anonimo e il banale degli attori coinvolti basterebbe sostituire quelli di qualunque star di serie B americana per avere il perfetto action catastrofico USA di cassetta, perché non c'è nulla che identifichi il film come Norvegese, salvo qualche blando riferimento alle leggende del luogo, il che, per quanto mi riguarda, è un peccato. Così come è un peccato cambiare registro alla sceneggiatura ad ogni snodo della trama, visto che a rimetterci è in primis il povero troll. Qui e là, infatti, vengono sottolineati alcuni dialoghi e sequenze che sembrerebbero particolarmente importanti per quanto riguarda la natura del mostrone gigante e, soprattutto, che parrebbero preludere a chissà quale rivelazione sul rapporto tra esseri umani e creature fantastiche... ma alla fine nulla viene rivelato e niente cambia rispetto all'inizio, così che persino i buoni fanno la figura degli stronzi ipocriti. Spero non si trattasse di "indizi" piazzati in preparazione di un secondo capitolo, come si evincerebbe dal cliffhanger sui titoli di coda, perché personalmente ne farei anche a meno.

Roar Uthaug è il regista e co-sceneggiatore del film. Norvegese, ha diretto film come Cold Prey e Tomb Raider. Anche produttore e attore, ha 49 anni.


Se Troll vi fosse piaciuto recuperate Troll Hunter. ENJOY!

15 commenti:

  1. Non je la posso davvero fa.. è vero che uno che si beve tre stagioni di Dead to me per solidarietà con la consorte, deve almeno avere la decenza di non criticare altre visioni, ma Troll no, ve prego..

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    1. Pensa che io Dead to Me non so nemmeno cosa sia! Questo Troll sulla carta mi sembrava carino e purtroppo, per la domenica sera devo trovare visioni poco impegnative...

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  2. Ormai mettere un cliffhanger alla fine di un film (ma anche nell'ultimo episodio di una serie tv) è un usanza come dire... non si sa mai... potrebbe servire...

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    1. Ecco, speriamo che in questo caso succeda come con Il Bosco 1, ovvero che quel "non si sa mai" non diventi cosa certa!

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  3. Però mi sembra di capire che questo film abbia fatto anche troppe vittime tra i blogger, quindi joke's on us, come si dice!

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  4. E comunque il Troll culto è quello trash di Carl Buechler con Sonny Bono, Michael Moriarty e Noah Hathaway 😜

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    1. Ma sai che quello lo vorrei vedere prima o poi? Non l'ho citato perché non ho ancora avuto l'onore...

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    2. Devi vederlo perché è una roba tremenda prodotta da Charles Band nel suo stile.

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    3. Ho visto che è su Prime. Una sera che vorrò farmi malissimo, perché no?

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  5. Noi al cinema andiamo durante la settimana e di pomeriggio per pagare di meno, una volta l'anno 😆 Poi capita che vado a vedere Black Adam di mercoledì pomeriggio e pago il prezzo pieno e la bestemmia è inevitabile!
    Ma quindi non siamo gli unici ad aver notato il calo dei film Netflix... durante il mio periodo di abbonamento (fino al 2017) erano garanzia di qualità, ora 4 volte su 5 sono delusioni.

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    1. Lavorando con orari d'ufficio, per noi sarebbe impossibile. Inoltre, dove abitiamo gli spettacoli costano tutti allo stesso modo, anche perché il cinema non apre prima delle 18, in settimana. Quindi, a volte tocca ripiegare su Netflix ma, sì, spesso ormai ci sono troppe cose che non valgono l'abbonamento...

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  6. Non ci posso credere! Ma è una schifezza folle! E comunque (SPOILER, SPOILER) anche tutta la conoscenza sui troll che tirano fuori non serve a un accidente, lo fanno fuori in una maniera che avrei potuto escogitare io... [a parte il fatto che sembra che lo vogliano salvare, in qualche modo, e invece...no]. Rivoglio il mio tempo indietro!

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    1. Infatti la trama è scritta davvero col chiulo. Avessero dato il film a uno sceneggiatore decente, almeno...

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  7. L'ho visto a catalogo qualche tempo fa... ma l'ho bellamente bypassato per la cover ultra-patinata. A leggerti però, cara Bolla, credo proprio che presto o tardi finirà su Pellicole dall'Abisso (quando troverò le forze per lo meno). Ciao!

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    1. Secondo me è un film perfetto per Pellicole dall'Abisso, anche perché le ambizioni sono altine ma il risultato è proprio un po' da ridere. Se riuscirai a scriverne (e spero di sì!) verrò a leggere molto volentieri.

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